La scorsa notte arriva dopo diverse (decine di) notti di merda (scusate il francesismo). E quando dico di merda, intendo dire impensabilmente fastidiose ed estremamente frustranti, al punto che spesso mi ritrovo coricata a letto guardando il soffitto e fantasticando di lavarmi le mani dei bambini e prendere una camera in hotel per dormire anche solo quattro ore ininterrotte. Sì, così di merda!
Questa mattina mentre facevo colazione in modalità zombie, con lo sguardo fisso nel vuoto, pensavo ad alta voce: “Quanto possono fare male delle pillole per il sonno a un bambino?”. Sì, sono esausta. E no, non darei mai delle pillole per dormire ai miei figli.
Ma questo mi ha fatto ripensare a tutte le volte in questi quasi due anni in cui la mia amica Amanda mi diceva che Gabriel “non aveva dormito di nuovo” e ogni volta io le dicevo “È solo una fase, passerà!”. All’epoca non avevo mai veramente sperimentato la privazione del sonno come la sto sperimentato ora: Oliver non ha mai dormito tantissimo, ma dormiva a sufficienza, svegliandosi ogni 3-4 ore e riaddormentandosi nel giro di pochi minuti.
Ora che so cosa significa avere una sola notte decente in mesi, ora che ho letto l’intero Internet, che ho provato tutto quello che mi sembra accettabile e ho parlato con tante mamme della privazione di sonno… be’, anche ora le direi la stessa identica cosa. Perché nonostante odi le notti e odi andare a dormire alla sera stanca sapendo che mi sveglierò il mattino dopo altrettanto (o più) stanca, credo di aver capito con assoluta certezza l’unico e solo segreto per il sonno dei bimbi—e se anche tu non stai dormendo di notte, mi dispiace, ti deluderà:
Segui la corrente.
Tutto qui! Puoi provare quello che vuoi—ad essere sincera, io proverò ancora a darle una camomilla per vedere se la rilassa, e sono talmente stanza che ho perfino pensato all’omeopatia anche se non ci credo affatto—ma io credo che nulla farà la differenza, né il trucco dei tre minuti che ha funzionato con Oliver, né il cuscino magico che funziona per il bambino della mia amica.
Perché ogni bambino è diverso e ognuno ha i propri tempi e le proprie esigenze (a volte misteriose) e imparano al loro passo, non li si può forzare. Mai. E nessuno bambino—nessuno, nemmeno quelli che “dormono tutta la notte”—dorme tutta la notte, e se non mi credi, leggi questo vecchio post per piacere.
Ho provato per due anni a creare una routine della buonanotte in modo che Oliver fosse a letto alle 19:00 e noi potessimo avere una serata da adulti: sono stata abbastanza coerente, credo, ma non sono mai riuscita a metterlo a letto prima delle 21:30/22:00. Un giorno, pochi mesi fa, l’ha fatto lui da solo, ha deciso di saltare il pisolino del pomeriggio e alle 19:30 ci ha chiesto di andare a dormire (lo giuro!). Ora si addormenta ogni sera tra le 19:00 e le 19:30 e dorme 12/13 ore di fila. Ha fatto tutto lui da solo, io non c’entro niente.
Quindi, tutto quello che posso dirti è che, anche quando si tratta di dormire, come per tutto ciò che riguarda i bimbi, c’è una sola regola e un solo trucco: segui il bambino.
Buona fortuna a tutti (e anche a me!).
Mi fa sentire meno sola e inadeguata.
È dura, molto alle volte.
La privazione del sonno ti rende spesso uno straccio e diventa difficile fare tutto.
No che non sei una madre indegna, sei piuttosto una madre che sta facendo fatica, così tanta fatica che mi sono davvero commossa leggendoti.
La privazione del sonno è forse la sfida più difficile che si affronta da genitori (per me è stato così, se ripenso, adesso che i miei bimbi sono più grandi, a quale è stata una cosa davvero brutta della maternità, è senza dubbio il periodo in cui dormivo pochissimo - a me ad esempio ha fatto fare moltissima più fatica il primo figlio rispetto alla seconda).
La privazione del sonno ci rende ovviamente stanche e irritabili, ci ritroviamo in uno stato tale in cui è estremamente difficile scegliere le nostre reazioni.
Per cui ti prego: non ti colpevolizzare, anzi, accogli questa tua fatica, come faresti con un'amica che ti confidasse questa difficoltà!
Sei una persona, prima ancora che una madre, e hai estremo bisogno di ritrovarti come tale (piano piano, magari con il giusto supporto, puoi assolutamente farcela) 💕
Ti lascio qui altri contenuti e riflessioni di Carlotta che potrebbero esserti utili per affrontare questa fase così delicata, e ti invito anche a dare un'occhiata al servizio 1-a-1 su La Tela: sapevi che tra le professioniste che supportano i genitori abbiamo la nostra bravissima
Spero che queste informazioni possano esserti di aiuto e supporto, e che questo momento difficile passi presto 💜
Rosalba
Team La Tela
Per prima cosa lascia che ti abbracci e ti dica: “ti vedo”.
Vedo tutta la tua fatica, ti vedo quando la notte sfinita non sai piú cosa fare e a cosa aggrapparti, ci siamo passati in tanti e anche se non ti aiuta a dormire magari aiuta sapere che è una situazione comune.
Può sembrare strano, ma in queste situazioni è spesso utile ripartire da sè, dai propri bisogni, dal rimettersi al centro per ritrovare l’equilibrio e la lucidità per attuare un piano, una strategia x riprendere in mano la situazione trovando una soluzione che sia davvero su misura per voi.
Se vuoi fare due chiacchiere più nel dettaglio io sono a tua disposizione.
Ti abbraccio forte e sottoscrivo ogni parola della cara Rosalba che ti ha già dato ottimi consigli ☺️
A presto
Chiara
Un abbraccio forte per tutti i momenti di fatica 💜
Rosalba
Team La Tela
per quanto le tue parole siano di conforto, ti scrivo mettendo in dubbio tutto ciò in cui ho sempre creduto fino ad ora, stringendo i denti e tirando dritta imperterrita e andando contro a chiunque mi ha proposto di fare diversamente. La mia bambina ha 2 anni e 2 mesi e non ha mai dormito granché. Soprattutto non ha mai dormito da sola. Dal giorno in cui me l'hanno messa in braccio in sala parto si è dimostrata una bambina ad alto (altissimo, altissimissimo) contatto: stava tranquilla solo in braccio, dormiva solo in braccio (ogni volta che provavo, con mille acrobazie, a metterla giù, si risvegliava in meno di 1 minuto reclamando le mie braccia), e io l'ho sempre assecondata. Non l'ho praticamente messa mai giù in 4 mesi (non è un'esagerazione!), e abbiamo sempre dormito assieme. "E' una fase, passerà", mi ripetevo. Una decina di risvegli a notte, per oltre un anno. Poi ho deciso di provare a metterla nel suo lettino. Abbiamo tentato di creare una routine e di rispettarla, con orari precisi per la nanna, alle 20 cascasse il mondo o io o suo padre eravamo accanto a lei nel lettino, tenendole la mano, aspettando che si addormentasse. Ci siamo accorti che ha bisogno di buio e silenzio, che ha il sonno molto leggero e se scricchiola la porta mentre usciamo si sveglia facilmente. Ogni volta minimo 40 minuti di fatiche, per poi avere per noi due solo un'oretta: poi era già sveglia. Dopo alcune settimane in cui ci siamo sforzati di farla riaddormentare nel suo lettino, abbiamo desistito: troppi risvegli, troppa fatica, troppo tempo per farla riaddormentare ogni volta. Ero stremata. Da allora è tornata nel lettone con noi e dorme decisamente meglio, più a lungo, anche se una notte intera non l'ha mai fatta. Spero un giorno sarà pronta a dormire nel suo, ormai, vero e proprio letto.
Ma il problema è l'addormentamento: ancora oggi non riusciamo a farla addormentare in tempi umani (per me, ovviamente, mi rendo conto che sia una necessità mia) per poter avere un po' di tempo solamente per noi due genitori, o per me sola. Abbiamo sempre tenuto le 20 come orario per andare a nanna, c'è tutta la nostra routine, in bagno, poi la storia a letto e poi lei sa (o almeno dovrebbe ormai aver capito) che è ora della nanna. Ma ogni volta, per quanto io veda che è stanca, ci vogliono ben più di 10 minuti e tutti i miei capelli per farla cadere addormentata. Quando superiamo i 30 minuti, e lei è lì sveglia accanto a me che canta, parla, gioca, mi tira i capelli, io desisto, a volte sbotto arrabbiata dopo sere e sere in cui non riesco ad avere il mio tempo sacrosanto con il mio compagno, e la lascio alzare, giocare un po', magari guardare un po' di tv con noi per poi portarmela a letto e lì, con me, finalmente si addormenta, ma ormai è troppo tardi perchè io mi rialzi: la mattina mi devo svegliare troppo presto per lavorare e alla notte ci sono ancora un paio di risvegli da gestire per fare diversamente. Un'altra serata in cui non ho avuto del tempo per me, per noi coppia. Non dovrei, ma sono arrabbiata. Mi pare di star sbagliando qualcosa, ma non ho le forze per capire che cosa o per fare tentativi diversi. Ho paura che non vorrà mai lasciare il nostro letto, che non vorrà mai lasciarmi del tempo per me, o per me e suo papà, anche se gliel'ho spiegato e le ho chiesto, gentilmente, poi a volte purtroppo anche in mezzo a un impeto di rabbia, di concedermi un'oretta di tregua, un'oretta di tempo mentre lei dorme.
Perchè è così dura? Non dovrebbe essere più semplice essere genitore? Non è possibile che mi senta consumata da questa lotta serale che si ripete giorno dopo giorno, senza tregua. Ho l'impressione che la mia pazienza abbia ampiamente superato il limite e il mio corpo e la mia testa chiedono uno stacco. Ma non riesco a trovare la chiave giusta per risolvere senza traumi (per lei e per me) questa faccenda.
Leggo e rileggo i post di Carlotta per un po' di speranza e per farmi forza cercando di apprezzare le piccole cose, come suggerisce lei. Ti sono vicina Francesca, ti auguro che a quest'ora tu abbia già risolto almeno una parte di questi problemi.
Che dire, care Francesca e Cristina? Non ci sono parole di conforto. È un'esperienza che sembra davvero al di là delle possibilità umane, e invece in qualche modo un giorno ti svegli e ti sembra sia stato solo un brutto incubo. Così è successo a me, anche se capita ancora che mi emozioni parlandone – se avete ascoltato l'episodio del podcast sul sonno dei bambini, saprete a che cosa mi riferisco).
Se non l'avete letto, vi rimando anche a un altro post che ho scritto sulla mia esperienza con la privazione del sonno: si intitola "l'anno più difficile della mia vita", ma allora non sapevo che sarebbe stato ancora lungo prima di raggiungere una normalità e dormire tutta la notte (cosa che facciamo dal marzo 2020, Emily aveva 3 anni e 3 mesi). Credo lo troviate qui sotto nei post relazionati.
Vi mando un abbraccio fortissimo,
Carlotta
Secondo me c'e' anche "segui la mamma".
Io ho lavorato al 100% da subito. Un lavoro che se non dormo il mio cervello non funziona, e se non funziona posso anche stare a casa, perche' non c'e' niente di automatico che io possa fare in stand by nel mio lavoro, niente di manuale, niente di pratico. Solo cervello.
Non ho mai fatto piangere mio figlio. Non se sono mai stata capace. Piuttosto la tetta in eterno, piuttosto il lettone in eterno.
Ma mi sono sempre detta, se non ce la faccio più, faro' qualcosa.
Cosa? Non so. Qualcosa. Lo faro' piangere. Lo chiudero' in una stanza ricoperta di materassi insonorizzanti così' può saltare all'infinito senza farsi male mentre io dormo di la'. Invito i nonni per 3 settimane e me ne vado in hotel.
Ma faccio *qualcosa*. Non l'omeopatia o l'orsetto magico. Ma qualcosa di concreto che funziona al 100%. Qualcosa per me.
La Montessori non ha detto solo "follow the child" ha detto anche "freedom **within limits** ".
La mia sopravvivenza (per non parlare del mio benessere) e' un limite.
E ci ho messo quasi 3 anni a capirlo ma e' un limite che conta. Tanto quanto la sopravvivenza e il benessere di mio figlio.
E se mio figlio, indipendentemente dall'eta', avesse continuato ad oltrepassare questo limite - avrei fatto qualcosa.
Quindi si. Sono d'accordo. Follow the child. E sono d'accordo. Passera'.
Ma anche: se sembra che non passi mai. Se stai perdendo la tua sanità mentale o la tua salute, metti un limite.
Con calma, rispetto e attenzione al bimbo. Ma un limite fermo.
Sono d'accordo con te, a volte bisogna seguire la mamma. Soprattuto la mamma deve seguire la mamma: credo che ogni genitore debba imparare ad ascoltare quella vocina dentro di sé che sa quando si sorpassa la soglia di un limite.
Ieri notte Emily si è svegliata ogni 45 minuti, tutta la notte. Ma per quando io oggi sia stremata e per quanto mi abbia fatto infuriare sul momento "È di nuovo sveglia???", non credo che ci siano soluzioni che funzionino al 100% e che allo stesso tempo mi facciano sentire bene, in pace con me stessa.
Ieri è stata una notte particolarmente difficile, non sono tutte così: magari aveva male ai denti, alla pancia, magari è perché ha iniziato a gattonare, magari è un picco di crescita… qualsiasi cosa fosse, era chiaro che aveva bisogno di me e penso, "Arriverà un momento in cui non avrà più bisogno di me così visceralmente, ma ora sì e voglio che sappia che ci sono", che ci siamo.
E allora lo accetto, mi dico che è solo una fase, che il corpo e la mente si abituano (che, nel mio caso, è vero), cerco di diminuire il carico di lavoro (quello pagato, non quello di mamma), ma imparo a non usare il sonno come scusa per non fare esercizio, per mangiare male, per saltare le mie lezioni di ballo, per non uscire con le amiche.
Ma si sa, in questi casi è vero tutto e il contrario di tutto e credo che ogni genitore debba andare verso ciò che lo fa vivere bene e in pace con se stesso — e poi chissà, magari la penso così perché non ho ancora raggiunto il mio vero limite ;-) Grazie ancora per il tuo commento e per raccontarmi la tua esperienza.
Grazie di tutto!
camomilla no! Può avere la reazione opposta, ovvero di agitarli e svegliarli ancora di più!
Piuttosto una tisana al tiglio (se non dovesse bastare esiste in farmacia / erboristeria il tiglio in gocce più concentrato).
Mia sorella aveva lo stesso problema con il suo bimbo, le ha provate tutte, per 2 anni. Ha risolto con una cura omeopatica (ma so che anche i fiori di Bach aiutano in questa situazione).
Io sono stata più fortunata.. Rachele (3 anni) è sempre stata una ghiro come me e dorme tranquillamente 8-9 ore tutte le notti e un paio d'ore di pisolo pomeridiano. Da quando è arrivata la sorellina si sveglia ogni tanto di notte ma giusto 2 minuti poi si riaddormenta.
Rebecca (4,5 mesi) dorme praticamente tutta la notte, 7-9 ore di fila da quando aveva 1 mese. Ora che fa caldo magari si sveglia a metà a bere ma giusto quei 5 minuti. Durante il giorno però fa pochi piccoli pisolini di 15-30 min.
Concordo con te, ogni bambino è diverso.......
Ciao!