I terribili 2 anni
Dai 18 mesi ai 3 anni è un periodo di grandissima trasformazione e i bambini sono altamente incompresi.
I due anni sono un periodo di fortissima transizione interiore. I bambini sono nel pieno della fase dell'auto-affermazione in cui si stanno rendendo conto di essere persone a se stanti, diverse da mamma e papà e con una propria capacità decisionale: infatti, questa fase spesso inizia quando il bambino dice il primo NO e "finisce" quando si riconosce come individuo – inizia a parlare di sé come “io” o riconosce stesso allo specchio. Per avere più empatia, io spesso immagino che il livello di confusione mentale di un bambino di due anni sia "simile" a quello di un bambino che entra nella pubertà, ma con *molta* meno capacità di razionalizzare e comprendere ciò che gli sta succedendo. È un mix esplosivo.
Non a caso, in inglese li chiamano i terrible twos (terribili due anni), perché le crisi sono all'ordine del giorno e spesso imprevedibili e inconsolabili. Queste crisi le chiamiamo “capricci”, ma in realtà le grida, i pianti e le mani sono gli unici strumenti che il bambino ha per manifestare quello che prova.
Come aiutarli?
- Capirli e dare empatia, ancora più di prima.
- Non perdere la calma, la nostra calma è la loro calma. È difficile, specialmente se come me di calma ne hai poca, ma se ci sono riuscita io, ci riesci anche tu.
- Mantenere ordine fisico e mentale. I bambini in questa fase hanno un senso dell’ordine fortissimo (fortissimo è riduttivo, l’ordine è la quintessenza del loro essere) ed entrano in crisi quando l’ordine viene alterato, anche solo minimamente (si aspettano pasta in bianco e arriva con il pomodoro, il papà mette loro le scarpe quando di solito lo fa la mamma, un giorno mettiamo il pigiama prima di lavare i denti). Questo non significa che ora dobbiamo mantenere una routine rigida e non cambiare mai una virgola delle nostre giornate (io sono per le routine flessibili e per l’uscire dalla zona di comfort), ma semplicemente essere più attenti a che cosa cambiamo e più comprensivi quando un cambiamento provoca una crisi: per noi è un libro sulla mensola sbagliata, per i nostri bambini è un uragano interiore.
- Offrire ancora più comprensione ed empatia durante i cambiamenti: l’arrivo di un fratellino/sorellina, un trasloco, l’inizio della scuola, lasciare il pannolino, cambio di stagione che ci tiene a casa invece di andare al parco, un virus che minaccia il mondo. Tutti questi sono cambiamenti importanti e a volte dolorosi e difficile da capire nella vita di un bambino piccolo: non dobbiamo togliere il loro dolore, ma dobbiamo essere più presenti e offrire più tempo di qualità.
- Prendiamoci cura di noi genitori: questa età è estremamente complicata ed è facile sentirsi frustrati, in colpa, arrabbiati, sopraffatti e peggiorare così la situazione. È anche normale. Dobbiamo fare tutto il possibile per di prenderci cura di noi stessi (fare esercizio, anche solo pochi minuti al giorno, aiuta sempre) e ritagliarci un momento di qualità per noi (anche solo un’ora alla settimana e 10-15 minuti al giorno)
Idee:
- Applicazione "7 minutes": 7 minuti di esercizio al giorno è qualcosa che tutti, tutti, tutti, possiamo fare.
- 1 ora alla settimana per un hobby da soli, senza se e senza ma. Un libro, una lezione di ballo, un giro in bici, palestra, ricamo, una cena con amici/amiche… non importa cosa, importa che ogni genitore trovi il modo di concedere questo tempo all’altro, senza rancore e senza sensi di colpa.
- 15 minuti al giorno: se passi il pomeriggio a casa con i bambini, quando arriva l’altro genitore, prenditi 10-15 minuti per te, cascasse il mondo. La genitorialità è fatta di due persone e dovrebbe essere al 50-50. Solo voi genitori potete deciderlo.
è la prima volta che scrivo sulla Tela.
La mia bambina ha 23 mesi e da qualche settimana non ci capiamo più nulla. Lei ha proprietà del no e dell’io già da un po’ ma le crisi che ha adesso sono ingestibili. Un secondo è calma ed un secondo dopo è isterica e non si capisce cosa vuole…mi sento persa…
Se avete bisogno di più aiuto, vi consiglio il mio Percorso: lì troverete tutto ciò di cui avete bisogno diviso in contenuti brevi e strutturato per categorie (ce ne sono proprio una dedicata ai “terribili” due, una dedicata alla crisi, e una dedicata ai limiti, che spesso il modo in cui li impostiamo può generare, invece di ridurre, le crisi). Lo trovi qui.
Ma ti rassicuro: è una fase naturale dello sviluppo e una volta che hai gli strumenti per affrontarla, vedrai che passerà così come è iniziata. Faccio il tifo per voi!
Ogni giorno sto cercando di dedicare tempo ai percorsi sulla tela perché sono una guida essenziale per me soprattutto perché affronto tutto sola con mio marito. Viviamo al Cairo e qui l’aiuto scarseggia.
Mi dedicherò con più attenzione al percorso dei due anni visto che ci siamo dentro!
Un abbraccio
Hai già letto/ascoltato le categorie del Percorso I «terribili» due e Crisi? Puoi trovare tanti spunti pratici per gestire questi momenti di fatica.
Ti lascio qui anche altri contenuti che potrebbero darti nuovi spunti:
Il rispetto dei limiti è certamente necessario, come dice Carlotta: «non esiste libertà senza limiti».
Il consiglio è che si tratti di limiti chiari e che siano pochi (quando diciamo troppi no questo diventa controproducente, e spesso molti dei no che diciamo ai bambini non sono veramente necessari 😉).
Se ti va di approfondire l'argomento, ti lascio qui alcuni spunti che puoi trovare sul blog e nel podcast (altri contenuti sono inoltre nel Percorso per Educare a Lungo Termine, su Tutta La Tela):
Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma sto recuperando :-)
Vorrei avere una strategia per recuperare la calma e trasmetterle sempre al momento giusto quello che le servirebbe. Per ora ho notato solo che io e mio marito riusciamo ad intervenire prima che uno dei due perda la calma, ma non vedo l’ora di comincia con il tuo corso :-)