Preferiti dei bambini

Come insegno ai miei figli a gestire la loro rabbia in maniera sana

Se non mostro io come essere arrabbiata in maniera sana, i miei figli non possono impararlo

Carlotta Cerri Fondatrice de La Tela
20 ottobre 2022·10 commenti
- Oli, sai perché so che è importante che accetti il mio aiuto per imparare a processare e accogliere la tua rabbia?
- No.
- Perché è più facile impararlo alla tua età. Hai visto quanto mi arrabbio io?
- Sì. 
- Sai perché mi arrabbio spesso?
- Perché il tuo coccodrillo esce?
- Sì, amore, perché il mio coccodrillo si sveglia. Ma sai perché faccio fatica a rimetterlo a dormire?
- No.
- Perché nessuno me l’hai mai insegnato quando ero piccola.
- I nonni non te l’hanno insegnato?
- No, amore, nemmeno loro sapevano come farlo, perché nessuno l’ha insegnato a loro. Ma oggi abbiamo più strumenti e quindi io posso impararlo e insegnarlo a te, perché mi sa che tu stai imparando la rabbia da me.
*mi guarda in silenzio*
- Ho bisogno del tuo aiuto, però. Io non so come si fa la mamma, Oli.
- Huh?
- Davvero! Io sto imparando a fare la mamma proprio come tu stai imparando a fare la persona di 6 anni. Ognuno impara qualcosa in ogni fase della vita. Ti va di aiutarmi, allora?
- Come?
- Quando mi arrabbio, dimmelo, per favore.
- Come te lo dico?
- Mmm, non so. Come potresti dirmelo?
- Ti dico che è il tuo coccodrillo?
- Mi sembra un’ottima idea, amore! Così mi dai l’opportunità di osservarmi da fuori e magari riesco ad essere arrabbiata in maniera più sana. E, se ti va, io lo dico a te quanto tu ti arrabbi. Ok?
- Ok.
- E che ne dici se chiediamo anche a papà e Emily se anche a loro va bene che glielo facciamo notare quando sono arrabbiati?
- Ok, mami. Così impariamo tutti insieme.
- Proprio così, Oli. In fondo, è questo essere una famiglia, no?

La genitorialità non è una gerarchia: è un gioco di squadra in cui i loro bisogni e le loro emozioni contano tanto quanto le mie e devono essere approcciate con lo stesso rispetto ed empatia. Se voglio insegnare ai miei figli come essere arrabbiati, devo prima impararlo io. E per farlo devo mettermi a nudo, parlarne con loro e coinvolgerli nella mia evoluzione — così mi ricordano di prendermi la responsabilità della mia rabbia. E poi li accolgo: perché se chiedo a loro di accogliere me quando cerco di aiutarli, devo farlo io per prima.

Per come sono cresciuta, accettare che i miei figli mi correggano è la cosa più difficile che io abbia fatto in vita. Ma in fondo, nessuno ha detto che l’evoluzione sia semplice.

Scritto da

Carlotta Cerri – Fondatrice de La Tela
Sono la fondatrice de La Tela, creatrice del podcast Educare con calma e dal 2019 viaggio a tempo pieno con la mia famiglia Alex, Oliver ed Emily. Mi ritengo una visionaria pessimista: so come voglio cambiare l’educazione e che genitore ho scelto di essere, ma la maggior parte dei giorni mi sembra di scalare pareti di vetro. Ma forse proprio per questo so come aiutarti quando mi scrivi: perché ci passo anche io per quel disagio e ti dico le verità scomode con gentilezza e senza giudizio.

Parliamone

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Mio figlio di 8 anni e mezzo reagisce alla mia rabbia in modo indifferente..tanto che in un paio di occasioni, gli ho mollato anche uno schiaffo e subito dopo mi sono sentita malissimo. Ho sempre voluto educare con calma e comprensione ma ultimamente sono stanca per via del super lavoro e lui mi risponde sempre arrabbiato..non sono riuscita a controllarmi. Sono davvero dispiaciuta e vorrei trovare nella Tela attività da fare insieme e strumenti per gestire la mia rabbia..
Ciao Eleonora, che fatica, ti abbraccio tanto forte! 💜

Come dice Carlotta (nel Percorso per educare a lungo termine), il senso di colpa che senti è positivo, perché ti comunica due cose importanti:
  1. Ti dice che hai agito fuori dai tuoi valori
  2. Ti dice anche che sei consapevole di voler cambiare quel comportamento.
Questo è il primo (e importante) passo per andare in questa direzione: sei sulla strada giusta, fai un passo alla volta (e accogli con comprensione in momenti in cui non riuscirai).  Noi facciamo il tifo per te! 💪

Un abbraccio,

Rosalba
Team La Tela


Hai modifiche non salvate -
Anche se ti seguo da poco mi hai rivoluzionato la vita e il rapporto con la mia famiglia. Ora è tutto più leggero e semplice. Certo, non è facile e non sempre riusciamo a tenere tranquillo il coccodrillo ma ora che anche mio marito ha visto che i metodi dell'educazione con calma funzionano (all'inizio  era scettico e aveva paura che entrassi in una setta) e funzionano meglio è lui a dirmi quando sono arrabbiata " ehi dici al coccodrillo di stare tranquillo " così ci facciamo una risata e spesso passa tutto. Grazie per tutto il sapere e l'empatia che ci regali, da cui possiamo solo trarre il meglio
Che belle parole Chiara, grazie per la condivisione e per il lavoro che stai facendo insieme a tuo marito! 💜

Rosalba 
Team La Tela
Hai modifiche non salvate -
Il mio grandissimo problema è come invogliare il mio compagno a seguire questo tipo di esempio che per me è una luce che mi rassicura tantissimo. Quando io propongo di cambiare registro nei confronti di un comportamento reiterato (nostro e di conseguenza dei bambini), lui è spesso titubante e vorrebbe capire ‘dove l’ho letto’ per vedere se è vero e se funziona. Questo mi scoraggia un po’, ma non demordo, anche se a volte si finisce per discutere anche di fronte ai bambini…
Caspita lo stesso succede nella nostra famiglia! Anche mio marito spesso reagisce cosi....non ho una soluzione ma quello che io sto sperimentando è che io "metto in pratica questi nuovi approcci" e vedendo i benefici, le.modifiche nel rapporto e comportamento di nostra figlia poi lui silenziosamente prova a "seguirmi". Quello che faccio, di nuovo anche, è comunicare di più come mi sento/come questa cosa mi fa sentire ...e anche questo vedo che ci aiuta a entrare meglio in sintonia. Siamo in cammino...un passo alla volta.
Esatto Silvia, è bellissimo ed importante quello che hai scritto!
Dare l'esempio fa si che gli altri, anche solo inconsciamente, lo notino e piano piano lo apprezzino (e agiscano in modo migliore anche loro).
Che bello e arricchente questo tuo commento! 💜

Rosalba
Team La Tela
Ciao Federica,
sono Rosalba del team La Tela.
Ti abbraccio e capisco la tua frustrazione, questo è un argomento tosto per molte famiglie 💜

Primo consiglio: sapevi che su La Tela hai la possibilità di condividere il tuo account con una persona della famiglia (marito, compagno, nonna...), e avere accesso entrambi ai contenuti e agli eventuali prodotti che decidi di acquistare? In questo modo potresti provare a coinvolgere il tuo compagno ... a maggior ragione dato che lui ti chiede "dove lo hai letto" 😉

Secondo consiglio: hai già dato un'occhiata al nuovo sito, che abbiamo lanciato da pochissimo?
Tra i nuovi contenuti ce ne sono diversi che riguardano proprio il rapporto di coppia nella genitorialità.

Ti lascio qui il link a Tutta La Tela, così puoi vedere cosa trovi in questo progetto, pensato per aiutare quante più famiglie possibili: trovi dentro tantissimi contenuti, lezioni, esercizi, aneddoti e copioni brevi e precisi nelle varie sezioni La base, Crescita personale, Relazioni Adulte, Fasce d'età dei bambini, Le cose "difficili", Scuola, Montessori...trovi anche una comunità di genitori con cui ti puoi interfacciare nel forum e che puoi anche conoscere in presenza se vicini a te, una diretta mensile con Carlotta che risponde ai dubbi della comunità, un contenuto settimanale a sorpresa tra lezioni di disegno, di musica, di ballo, di yoga, letture, audiolibri ecc...
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Ciao Carlotta questo tuo scambio con Oliver è meraviglioso ma mi fa paura questo tipo di relazione perche mi sembrerebbe di perdere di credibilità e autorevolezza verso le mie figlie. So di parlare cosi perche sono ancora troppo legata all'educazione tradizionale ma se noi genitori ci facciamo vedere cosi vulnerabili e ancora inesperti su certe cose come la gestione delle emozioni allo stesso modo i nostri figli pptrebbero metterci in discussione per ogni cosa su sui poniamo loro dei limiti per il loro bene. Esempio pratico:se a mia figlia parlassi come hai fatto tu 2minuti dopo mi direbbe "beh mamma se stai ancora imparando a fare la mamma allora posso guardare piu di un'ora al giorno di televisione.....tu dici che fa male ma magari ti sbagli".
Non so se son stata chiara con quest'esempio ma è per farti capire che io con le mie figlie e specialmente la grande che cerca sempre di testare i limiti e sviare le regole che le si impngono avrei un po paura (specialmente cosi presto a 6 anni) a farmi vedere cosi vulnerabile. Non so se avrai tempo di dirmi come la pensi.
Grazie per tutto il tuo impegno, ti ascolto sempre,sei un grande spunto di miglioramento.
Anita
Ciao Anita! Arrivo a passo di bradipo, a volte mi perdo commenti qui e là. Per me la risposta è una sola: non dobbiamo temere di perdere autorevolezza, perché l'obiettivo della genitorialità non è l'obbedienza, è la FIDUCIA.

Ovviamente richiede lavoro, la fiducia è a due corsie, se hai abituato tua figlia all'obbedienza dovete prima disimparare quel meccanismo.

Ti rimando a una diretta che ho fatto con Margot sul suo profilo Instagram (se lo usi, è solo lì): https://www.instagram.com/reel/CwXaP4TITRC/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==

💜
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