Preferiti dei bambini

10. Sostenibilità: come sensibilizzare i bambini e i giovani adulti | Con Cristiana Cerri Gambarelli

In questa puntata a due voci di Educare con Calma – divisa a metà perché amo gli episodi corti - parliamo di sostenibilità e per farlo ho invitato mia sorella, Cristiana Cerri Gambarelli, project manager della Federazione dei Giovani Verdi Europei e un esempio per chiunque voglia intraprendere un viaggio nella sostenibilità: negli ultimi ha cambiato tutta la sua vita per ridurre la sua impronta di carbonio e per prendere ogni giorno decisioni più sostenibili per il nostro pianeta e in questa intervista ci racconta come ha fatto e ci dà alcuni spunti interessanti per avviare un cambiamento.

9 ottobre 2020·
24 min
·
Cristiana Cerri Gambarelli
In questa seconda parte parliamo di green washing, di come la generazione di giovani adulti può promuovere un cambiamento e di idee per iniziare a sensibilizzare i bambini piccoli all'importanza di prendersi cura del nostro pianeta.

Trovate mia sorella su Instagram come @crimedotcom (e se avete domande scrivetele che, anche se lavora ogni minuto della giornata, è sempre molto disponibile).

In questo episodio Cristiana fa riferimento alla politica e attivista statunitense Alexandria Ocasio-Cortez (un esempio di passione, dedicazione e professionalità oltre ad essere la donna più giovane eletta al parlamento statunitense) e consiglia a tutti di vedere il documentario A Message from the Future with Alexandria Ocasio-Cortez.  

Conosci l'ospite

Carlotta di La Tela è mia sorella 🥰 Non sono genitore, la mia passione è la politica e sapere che l'Italia ha La Tela mi dà un sacco di speranza.

Carlotta: Ciao a tutti e benvenuti a un altro episodio di Educare con calma. La scorsa settimana ho parlato con mia sorella di sostenibilità ma avevo interrotto l'intervista quindi questa settimana vi pubblico la seconda parte dell'intervista che è veramente molto interessante. Se vi interessa ascoltare la prima parte vi ricordo che abbiamo parlato di temi molto interessanti come ad esempio tre piccoli cambiamenti pratici che si possono fare nell'immediato e che possiamo fare tutti ma anche di che cosa significhi sostenibilità perché sostenibilità è una parola secondo me difficile quindi senza dilungarmi ecco la seconda parte dell'intervista. Godetevela buon ascolto. Okay.

Mi piacerebbe cambiare un po' il focus nel senso che non ci sono solo mhmm famiglie che ci ascoltano oggi ma io so che ci sono anche tanti giovani della tua età e tanti genitori di adolescenti ragazzi più grandi e quindi mi piacerebbe anche farti una domanda per loro che cosa credi che possa fare la tua generazione in particolare I giovani per creare una società più sostenibile? Domanda da un non dico da un milione

Cristiana: di dollari perché sinceramente non mi interessa di avere un milione di dollari ma da un milione di libri.

Carlotta: Allora

Cristiana: ovviamente mi metti un po' in crisi perché questa è anche la mia investigazione personale su quello che devo e non devo fare ogni giorno. Se su quello che sto facendo è tra virgolette la cosa più in questo momento socialmente utile a livello ambientale ma penso che una cosa che a me aiutato molto è appunto il fatto di essere critico. Essere critico ogni giorno in quello che si fa. Per me questo si è tradotto molto nel cercare di identificare le bandiere del cosiddetto questo lo dico in inglese non perché non sappia la parola italiana ma perché non penso che ci sia una parola italiana ma se c'è dimmela il greenwashing quello mhmm che in pratica viene molto spesso oggi portato avanti dalle aziende quando da due anni a questa parte tutte le aziende sono diventate verdi sostenibili e si occupano dell'ambiente eccetera non è cambiato niente effettivamente nel nella dove siamo nel mondo e ho cambiato molto poco ma tutte le aziende e tutti I prodotti e tutte le marche sono sostenibili e si occupano dell'ambiente e hanno un qualche marchio eccetera e questo appunto viene chiamato perché ti porta a pensare che mhmm tutto persino Eni che è una delle aziende mhmm italiane più sporche e io la chiamo sporca perché effettivamente è un'azienda sporca di combustibili fossili oggi ti mhmm ti inonda di pubblicità piene di farfalle che sono in via di estinzione per dirti stiamo facendo qualcosa per l'ambiente.

No non è vero. E per me appunto il diventare critico che significa semplicemente poi alla fine per me essere critico farsi tre domande molto spesso mhmm le tre domande sono uno chi racconta questa storia quindi chi è che mi sta dicendo questa cosa due e chi ne trae beneficio da questa storia e due e tre chi manca in questa storia quindi se magari da questa storia non non viene menzionata una foresta o non viene menzionato un un una nave gigantesca che sta attraversando l'oceano in questo momento o una popolazione che è rimasta senz'acqua eccetera e io lo so che sono complicatissime queste queste domande da farsi però effettivamente oggi siamo in un momento in cui chiunque cercherà di venderti sostenibile perché sostenibile e anche Amazon cerca di di venderti sostenibile ma il fatto che puoi comprare da un giorno all'altro e farti arrivare a casa I prodotti da un giorno all'altro non può essere sostenibile perché ogni volta che qualcuno ci dice puoi avere una cosa in un batter d'occhio mh c'è qualcosa che non funziona perché non è mh normale che si possano avere le cose in un in un batter d'occhio molto spesso soprattutto se ti vengono trasportate a casa per me si tratta davvero di farsi più domande che poi all'inizio possono avere risposte vaghe e non è può anche essere difficile farsi queste domande e non trovare le risposte ma piano piano settimane due settimane mesi dopo mesi mh automaticamente hai un po' questa questa criticità nel modo di guardare quello che fai, è un modo di guardare quel non semplicemente quello che fai ma anche mhmm l'ambiente intorno a te e cercare di vedere un po' più quali sono appunto queste

Carlotta: bandiere rosse che poi

Cristiana: effettivamente magari non portano che poi effettivamente magari non portano non portano cambiamento a lungo termine quindi per me questa cosa dell'essere un po' più critici io mi ispiro sempre a

Carlotta: chi può essere più critico di me e quindi è

Cristiana: un po' più io mi ispiro sempre a chi può essere più critico di me e quindi cercare di appunto trovare la criticità in questa vita che molto spesso ci viene data in un formato standard e l'accettiamo così com'è.

Carlotta: Ecco vabbè come come vai a pennello su tutto questo lo sai perché anch'io la penso esattamente alla stessa allo stesso modo ma credo che sia veramente importante ricordarlo sì effettivamente non solo ai giovani ma anche ai bambini. A proposito di bambini ricordo che nell'ultimo anno che vivevamo Marbeia noi avevamo organizzato diverse pulizie della spiaggia o comunque avevamo partecipato a diverse pulizie della spiaggia a cui anche Oliver Demi gli avevano partecipato forse eri venuta anche tu con noi qualche giorno. È buffo perché da quell'esperienza I bimbi hanno cominciato a pulire naturalmente un po' ovunque in spiaggia, nei boschi ed è qualcosa che oggi mi sembra che venga spontaneo vedere ad esempio un sacchetto di plastica per strada raccoglierle tenerlo in mano finché trovano il cestino. E questa cosa mi fatto pensare perché mi sono chiesta ma saranno altre piccole cose che posso fare per insegnare ai bimbi a prendersi cura dell'ambiente? Penso che

Cristiana: questa cosa anche del pulire la spiaggia si traduca un po' nella vicinanza alla natura che oggi non non è data per scontato soprattutto per appunto le famiglie e I bimbi che vivono in città. Avvicinarsi alla natura significa anche che ti rendi conto da dove arrivano le cose il l'impegno che che viene messo nel creare le cose tipo nel creare nel far crescere un frutto nel far crescere un una verdura e il fatto che oggi io non sapevo da dove arrivassero le carote per esempio quando sono cresciuta cioè queste cose assurde che che non diresti mai che è possibile però per far crescere una carota non c'è bisogno di di una TV o di una o di una di una presa nel muro c'è bisogno di terra e c'è bisogno di acqua e c'è bisogno di sole e quindi mi ricordo sempre un po' come Oliver abbia smesso di mangiare carne non smesso di mangiare carne perché è andato sul supermercato e visto che c'erano le fettine nel banco della carne pensato questa carne arriva da lì. No e smesso di mangiare carne perché è andato a vedere una fattoria e da lì mhmm dei meccanismi sono probabilmente iniziati nella sua piccola testolina e cominciato a farsi domande e a quel punto preso una decisione questa vicinanza alla natura è una cosa che molto spesso viene messa in secondo piano perché comunque viviamo una vita frenetica, una vita da città ma penso che anche solo appunto andare a visitare un orto per chi vive in città mhmm più grandi e magari più attrezzate verso questa in questa direzione ci sono orti urbani che si possono visitare mhmm ci sono piccole comunità anche che semplicemente lo fanno nei propri giardini o sui tetti delle case penso che sia importantissimo perché appunto mhmm comincia un po' a

Carlotta: a dare una vicinanza a

Cristiana: mhmm a questo a questa comprensione più olistica credo sia la parola anche se non so se si dica in italiano penso di sì di da dove arrivano le cose e di come sono create le cose. Però farei questa domanda in verità a te perché perché io non sono una mamma come almeno una famiglia e non ho dei bambini e quindi pensavo di di farti la stessa domanda. Secondo te Carlotta ci sono altre piccole cose che si possono fare per insegnare ai bambini a prendersi cura dell'ambiente?

Carlotta: Cioè praticamente la cosa bella di fare le interviste è che io faccio la domanda e non devo farmi di niente quindi rilassata rilassata invece poi tu non fai le domande a me ma sì guarda probabilmente quello che hai detto del contatto con con la natura forse veramente la cosa più importante perché effettivamente ho notato soprattutto nell'ultimo anno in cui abbiamo vissuto in giro per il mondo ho notato che veramente mhmm I bimbi sono cresciuti immensamente sempre e solo nei posti di natura di natura dove avevamo contatto con la natura non importa poteva essere una foresta poteva essere una giungla poteva essere una spiaggia ma comunque è natura. C'è qualcosa nella natura che li chiama e loro rispondono in maniere che non ci aspettiamo. E poi mhmm non lo so probabilmente anche ho piccole cose come quello che dicevo prima nella domanda come organizzare delle pulizie di spiagge, strade, boschi. Questa è una cosa che può fare chiunque nel senso che non è che bisogna aspettare l'organizzazione X che organizzi la pulizia della strada. No, si può prendere un gruppo di mamme della scuola che hanno a cura o che hanno a cuore il tema della sostenibilità e decidere ok oggi andiamo a pulire la strada X perché c'è sempre ci si mette I guanti e si prendono I sacchetti e I bimbi vanno con il loro sacchettino e mettono la spazzatura nel sacchettino.

Già solo questo è un piccolo modo per prendersi cura del nostro pianeta e per dare comunque questo messaggio che è importante prendersi cura del nostro pianeta e poi non lo so forse un'altra cosa magari mh più sul tema degli animali invece potrebbe essere quello di evitare gli zoo cercare almeno il più possibile cercare di vedere gli animali nel loro habitat naturale qualora sia possibile e se proprio si sceglie di andare allo zoo non nascondere I comportamenti strani di animali. Io ricordo una volta eravamo andati in uno zoo che era diciamo insomma una via di mezzo era un un una realtà che comunque secondo me era un po' più accettabile ma insomma oggi probabilmente non ci tornerei perché non trovo più le realtà degli zoo accettabili e c'erano questi scimpanzé che cercavano cioè correvano intorno all'albero sbattevano contro la parete grattavano la roccia come se cercassero di uscire dalla parete e io mi ricordo che Oliver ne era rimasto veramente colpito da questa cosa. Lui era piccolino allora. Mi sembra che avesse tre anni e mezzo quattro forse io come madre avrei potuto decidere di ignorarlo o avrei potuto decidere di di dirgli le cose come stavano ovvero questo scimpanzè non è felice questo è un comportamento di un animale che non è felice perché non è nel suo habitat naturale C'è tristezza, ci sono molte domande, c'è dolore ovviamente da parte dei nostri bambini però è la realtà della vita e io credo che che sia importante comunque prendersi la responsabilità delle nostre decisioni.

Se portiamo I nostri figli al all'ozono non possiamo ignorare comunque questa responsabilità. Quindi ecco questa è la mia risposta alla mia domanda. Potrei farlo un podcast del genere. Mi faccio le domande e ve le rispondo.

Cristiana: Esatto. Fantastica. Puoi fare Carlotta risponde a Carlotta in quindici secondi.

Carlotta: Fantastica guarda, bellissima, okay. Allora cioè mh per ritornare un attimo a te e a quello che puoi insegnarci tu mhmm mi è piaciuta tantissimo una cosa che hai detto prima adesso non ricordo esattamente le parole però quando ti ho fatto una domanda prima hai detto e me la sono segnata perché altrimenti non me la sarei ricordata che sta ad ognuno di noi autometterci auto selezionarci nello spettro e dire ok questa scelta è adatta a me questa scelta non è adatta a me e io credo mh che ci sia diciamo molto di questo anche nel concetto dell'educare con calma perché mhmm nel senso che a volte è abbastanza semplice credo lasciarsi sopraffare dalle emozioni negative quando si inizia un viaggio nella sostenibilità perché ci si guarda intorno e si dice ma cosa posso cambiare io piccolino piccolino in un mondo che sta andando a rotoli praticamente e quindi insomma sono emozioni negative che mh ti assalgono inevitabilmente e credo che tu ne sappia qualcosa mhmm perché mhmm diciamo che credo che anche tu l'abbia vissuto all'inizio di questo tuo percorso mh se non ricordo male

Cristiana: assolutamente si chiama Climate Greef esatto quando ti rendi conto che tutto quello che fai nella tua vita normale in un qualche modo una qualche conseguenza negativa da qualche parte e che non puoi fermarlo perché semplicemente significa che fermarlo significherebbe che dovresti smettere di respirare e smettere di muoverti e di fare qualunque cosa mhmm però da lì si passa poi magari anche a una a una consapevolezza mhmm anche prendersi meno sul serio diciamo che per me si passa sempre dal prendersi molto sul serio dire io posso cambiare il mondo cambiando questa cosa e poi per me oggi mi prendo meno sul serio so che c'è un tot di cose che posso fare e scelgo quelle che per me sono più hanno più valore e penso di aver fatto tanti cambiamenti che ormai sono diventati non difficili quindi quelli rimangono però sicuramente non è non è sempre semplice ci sono I giorni in cui penso che potrei cambiare il mondo e che cambierò il mondo insieme a tutti quelli che come me lo vogliono fare e gli altri giorni in cui vorrei mettermi su un recupero e smettere di di parlare, di vedere, di sentire però esattamente quella sensazione

Carlotta: del del mettersi credo anch'io credo che sia esattamente quella sensazione di del mettersi sotto le coperte e dire basta questo io non posso fare niente non posso fare più niente niente aiuta e infatti è un po' quello che dici tu forse bisogna prima arrivare all'estremo e poi piano piano fare dei passetti indietro per trovare un equilibrio insomma. Ma senti invece c'è una domanda visto che sono già cinquanta minuti quasi di podcast c'è una domanda che non ti ho fatto a cui ti farebbe piacere rispondere?

Cristiana: Diciamo che forse abbiam parlato della sostenibilità che non è comoda e che non è una scelta comoda e per me non è una scelta comoda perché mhmm nella parte di mondo dove viviamo abbiamo una serie di mh privilegi che non abbiamo scelto ma che con I quali siamo cresciuti e ultimamente c'è stato un grande un grande movimento appunto mhmm in seguito alla morte di George Floyd sicuramente mhmm non sarà passata non notata neanche neanche in Italia di richiesta appunto della comunità delle comunità di colore del mondo di una presa di coscienza riguardo a quali sono I privilegi e perché il l'imparare mh cos'è il razzismo e cos'è oggi sono I privilegi dei bianchi non è comodo e per me è la

Carlotta: è un po' è un

Cristiana: po' un un'analogia questa perché la sostenibilità non è comoda perché è è un praticamente prendere ogni parte della tua vita e sgretolarla e e capire il fondamento e capire l'origine e quindi è del è della stessa cosa appunto per per capire qual è l'origine del del privilegio nel quale oggi io da persona bianca che vive in un paese sviluppato che ho tutti I servizi ho tutti tutti I diritti ho e quindi forse mh per me fare I passi successivi nella sostenibilità o quello che significa sostenibilità per me oggi significa anche rendermi conto di questo privilegio e utilizzarlo per dare voce a chi questo privilegio non ce l' e non ce l' mai avuto e fare un passo indietro e appunto rendere il viaggio verso la sostenibilità anche a volte scomodo perché perché questa è la richiesta che ci viene fatta da appunto comunità di colore che stanno ancora cercando di trovare il loro il loro posto in questo mondo strano e quindi penso che mh dato che normalmente credo che si debba ascoltare chi è discriminato a prescindere se questa è la richiesta che viene fatta che non sia sempre comodo che non sia sempre un processo comodo magari in un altro podcast possiamo possiamo andare più nel nel dettaglio di appunto cosa significa fare I passi successivi, cosa significa prendere decisioni anche in vista di un cambiamento proprio di sistema più grande.

Carlotta: Certo mi sembra mhmm mi sembra molto interessante sicuramente ci starebbe un intero episodio sui passi successivi perché oggi abbiamo visto comunque dei passi importanti ma che probabilmente sono I primi passi e poi bisogna fare un un grandissimo lavoro che va molto molto più in là del del insomma dell'alimentazione della plastica e dei cambiamenti pratici nella vita ma poi insomma magari possiamo parlarne davvero in un altro episodio. Ma senti invece per concludere non so se hai una frase che ti è piaciuta di recente o che ti ispirata nel tuo viaggio verso la sostenibilità mhmm che con la quale vorresti salutarci ho

Cristiana: guardato di recente di nuovo il

Carlotta: video

Cristiana: è un'illustrazione penso che ci sia anche una traduzione in italiano effettivamente ma è un video mh che è stato creato da Alexandro Casio Cortes che è una delle una ragazza che fino a due anni fa era una cameriera che poi effettivamente è rientrata nella politica americana e oggi è un davvero un simbolo di progressività all'interno della politica e per la lotta sociale e lei fatto questo video perché mh anche in Italia si parla molto spesso di green new deal o quello che è come se fosse un manifesto del dei cambiamenti della società mh che devono essere fatti mh per diventare una società più sostenibile quindi passando dal dall'individuo più passando al sistema di società e in questo video c'è una frase che mi colpito tanto perché non non dice molto però effettivamente per me dice tantissimo che preoccuparsi per gli altri è lavoro prezioso è un lavoro prezioso e a basse emissioni il video di per sé è bellissimo quindi davvero suggerisco a tutti di vederlo perché cerca di immaginare una società sostenibile e perché fondamentalmente non possiamo diventare ciò che non vediamo e ciò che non riusciamo a immaginare quindi il primo passo anche verso dei cambiamenti è immaginare la tua vita con questi cambiamenti già in atto e immaginare come sarebbe.

E quindi questa idea del del fatto che alla fine una sostenibilità all'interno della società significa semplicemente prendersi cura anche degli altri e che il fatto che ti puoi prendere cura degli altri è a basse emissioni significa che non dobbiamo poi fare così tanto ma iniziare appunto dal prendersi cura anche degli altri mhmm altri visto come l'altra famiglia o l'altro bambino o l'altra mamma o l'altra insegnante o anche l'altra persona che si incontra su un bus per esempio e penso che iniziare da lì sia appunto prezioso e a basse missioni

Carlotta: Che è bellissimo e poi quel video è bellissimo e lei è veramente un modello da seguire quindi se non la conoscete o non conoscete questo video il video lo mette magari nelle note del del podcast veramente molto molto bello. Non so se c'è con I sottotitoli in italiano credo di sì no? Penso di sì. Allora lo metterò sicuramente e lo cercherò. E comunque con questo credo che finiamo qua oggi la puntata di oggi e grazie mille Cri per tutti gli spunti che ci hai dato ma soprattutto per farti una chiacchierata con me per il mio podcast che lo sai che è una cosa che ci a cui io tenevo particolarmente intervistare la mia famiglia come prima interviste per il mio podcast perché mi piace l'idea di avervi con me in questo nuovo progetto e quindi grazie mille e ricordo che a chi ci ascolta da casa che se volete trovarmi su internet mi trovate sempre su w w w punto la teladicarlotta punto com oppure su Facebook e Instagram come la tela di Carlotta blog e con questo io e Cri vi salutiamo Alla prossima

Cristiana: è stato davvero bello Da fare più spesso

Carlotta: Sì sicuramente da fare più spesso Grazie ancora Cocciolina e con voi da casa ci vediamo nella prossima puntata di Educare con calma ciao ciao

Hai modifiche non salvate -