Preferiti dei bambini
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121. Un aggiornamento personale

Avevo già un altro podcast in programma questa settimana, ma ho deciso che era arrivato il momento di condividere con voi (in accordo con Alex) un aggiornamento della nostra vita molto personale, ma che influenza anche La Tela e il nostro lavoro.

13 gennaio 2023·
43 min
·94 commenti
Questa settimana dovevamo lanciare un progetto importante su La Tela (a cui lavoriamo da un anno e mezzo) e invece abbiamo scelto di prenderci cura della nostra salute mentale. Non ho ancora avuto voglia di parlarne altrove su IG o sul blog, ma questa settimana ho sentito il bisogno di farlo e questa è la realtà online in cui mi sento di esistere con più naturalezza. Grazie per la vostra accoglienza.

Se volete lasciare un commento, potete farlo sulla pagina di questo episodio.

Nell'episodio mi è uscita spontaneamente una frase in cui credo molto: «Dovremmo imparare ad andare più al passo della nostra salute mentale». Questo è l'ambiente lavorativo che stiamo creando anche ne La Tela, per noi e per chi lavora con noi.

:: Nell'episodio menziono gli episodi n: 
  • 56 (coppia, amore e sesso)
  • 67 (sesso: perché non se parla di più?)
  • 97 (parlo di sesso con Alex)
  • 40 (storia di un burnout) 
benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di educare con calma. Oggi è un episodio, un po' sfogo, in un certo senso perché questa settimana doveva succedere una cosa molto importante per la tela e non è successa e mi sentivo un po'. Mi sento un po' triste per questa cosa e invece di nasconderla ho deciso di parlarvene e di condividere un pochino quella che è la mia delusione, probabilmente anche la delusione di tutto il team di chi in questi mesi, anzi anno e mezzo, ormai ha lavorato tanto per far avvenire um questa questa grande novità sulla tela e nel frattempo ho anche deciso di svelarvi che cos'è questa novità sulla tela. Perché aspettare alla fine avrei dovuto già farlo molto tempo fa e poi invece eh, io sono pessima a promuovermi, a promuovere la tela e quindi alla fine tutte le varie idee di lanciare una page dove potete iscrivervi um in modo che noi possiamo mandarvi una mail qua questo progetto è finalmente live bla, bla, bla ecco, tutte queste cose sono nella mia mente. So che le fanno tutti so che funzionano, ma io non sono capace di farle, um o forse magari non è che non sono capace. Magari se mi adoperasi sarei capace. Ma magari non è una mia priorità e quindi alla fine così è È andata così anche questa volta. Allora non so neanche da dove partire, perché davanti a me non ho neanche una scaletta. Ho solo le colline verdi e oggi finalmente il cielo azzurro con le nuvolette bianche, i bambini che giocano in lontananza, Alex, che non so dov'è, quindi potrebbe interrompermi in qualsiasi momento. Ma ho deciso davvero, um, che era il momento era il momento di raccontarvelo, di parlarne perché sono davvero tanto tempo che ci lavoriamo quello che stiamo facendo, quello a cui stiamo lavorando sulla tela ormai da parecchio tempo. E dico stiamo perché, um, è ovviamente tutto il mio team Miriam, Milena e Alex e poi anche tantissimi altri collaboratori tra, tra cui, um Dalila che conoscete già Francesca che conoscete già, um e tanti altri collaboratori um che sono persone di talento con con le quali mi piacerebbe, mi sarebbe sempre piaciuto lavorare, ma soprattutto delle quali mi piacerebbe proprio mostrarvi il talento, perché io adoro veramente le persone che sono brave a fare qualcosa, qualsiasi cosa. Lo dicevo l'altro giorno nelle storie di Instagram e e adoro le persone che sanno fare qualcosa, perché mi ispirano perché mi insegnano qualcosa. E quindi una delle idee principali sulla tela con lo shop, con il lancio di nuove serie era proprio quello di aiutare persone che secondo me hanno un talento pazzesco e non lo usano um nella vita, perché nella vita fanno altro di lavoro, a usare quel talento e a condividerlo con noi e con tutti noi, con tutti, con me, con con i miei bimbi. Perché sono sempre persone che insomma fanno attività con bambini, ma anche poi con tutti voi, ovviamente. Che che fate parte della nostra community, la tela e quindi, um, quello a cui stiamo lavorando è proprio un mini, come dire un mini villaggio. La verità è che non sappiamo ancora come chiamarlo. Per tanto tempo l'abbiamo chiamato la tela club, poi abbiamo cominciato a chiamarlo membership, poi abbiamo cominciato a chiamarlo community, poi abbiamo cominciato a chiamarlo Village. Poi abbiamo siamo ritornati al club. Poi insomma, um, anzi, se avete delle idee di come chiamare questa community alla fine di questo episodio, scrivetemelo nei commenti dell'episodio lo trovate su www punto latella punto com Slash Podcast Slash Barra um quindi ecco, quello che sta per nascere sulla tela è proprio una community, una sorta di percorso di accompagnamento all'inizio l'idea era quella di dare appunto creare una membership per le famiglie a cui le famiglie potessero iscriversi e ogni mese ogni famiglia riceverà un contenuto da parte di alcuni di questi collaboratori e una settimana al mese c'è un webinar, ovvero una conferenza, una sorta di mini conferenza con me in cui io rispondo alle vostre domande perché durante il mese c'è anche un forum in cui voi potete fare le domande e, um votare le domande a cui volete di cui volete sentire la risposta e questo mi darà un po', una traccia. Però poi, ovviamente sarò io che sceglierò determinate domande che possono essere più, um, che possono essere più d'aiuto che magari quelle che si ripetono di più e risponderò in questo webinar gratuito um ovvero gratuito, nel senso che è compreso all'interno della membership. Um, ci sono poi ovviamente tantissime altre cose che faranno parte della membership. Stiamo cercando di collegare le famiglie, vedrete già sulla tela ci sono piccoli cambiamenti. Um, non ve li dico ancora, ma vi arriveranno e ve le dirò nella newsletter delle novità che mandiamo tra pochi giorni vedrete che ci sono piccoli cambiamenti perché stiamo facendo dei piccoli passi per riuscire a collegarvi. Perché una necessità di tante mamme e tanti papà che ho incontrato quando sono venuta in Italia è stata proprio quella di trovarsi come ci troviamo noi pecore bianche dell'educazione come ci troviamo e quindi questo farà anche parte della tela club. Chiamiamolo così in questo episodio um e un'altra cosa importante che secondo me, um, a cui vorremmo dare anche un pochino la priorità sarà proprio quello di, um farvi scoprire quali sono le scuole dove ci sono, um la tela TRS. Quindi voi conoscete il mio progetto la tela TS che è questo progetto in cui diamo gratuitamente i miei corsi e le mie guide più importanti a gratuitamente agli insegnanti e alle insegnanti che hanno voglia di un cambiamento, di apportare un cambiamento dal basso nella scuola italiana. E quindi tanti genitori mi chiedevano ma io come posso sapere dove sono? In che scuole sono gli insegnanti di Lars? Ecco, tutto questo farà anche parte della membership perché voglio proprio creare comunità. Voglio proprio creare questo um villaggio sapete che si dice? Um ci va un villaggio per per crescere un figlio. Ecco, io non credo molto in questa frase, nel senso che non non credo in questa frase nel nel senso della famiglia ecco, della rete locale perché io non ce l'ho. È per quello che non ci credo e non è che non è bello. Quando ero a Marbella ce l'avevo una rete di tipo un piccolo villaggio, ecco, e mi piaceva, eh, però devo dire che mi piace anche molto non avere questo villaggio, perché il villaggio viene con delle conseguenze tra virgolette, ovvero con dei um il villaggio è bello, ma significa anche che tutte le persone del villaggio avranno delle proprie opinioni su come crescere i figli, su quale sia il metodo adeguato. Per questo, per quell'altro su fino a che età allattare, eccetera eccetera e ci riversano addosso tutte queste loro credenze e opinioni e quindi diventa anche più difficile. Poi, um, riuscire a, um diciamo fare spazio a quella che è la nostra voce quando le voci degli altri sono così forti e quindi diventa proprio un esercizio pratico di tutti i giorni riuscire ad alzare il volume della nostra voce interiore e delle nostre scelte che abbiamo preso nell'educazione okay, mi sto già perdendo ragnatela di pensieri bla, bla, bla. Quindi questi contenuti che riceverete ogni settimana quando vi iscrivete alla membership um perché abbiamo pensato a dei contenuti di collaboratori, di attività da fare con i bambini? Perché durante il covid mi sono resa conto che mhm, proprio parlando con i genitori mi sono resa conto che tanti genitori, tante famiglie, non sanno stare insieme e questo non lo dico come giudizio. Lo dico proprio come dato di fatto e lo dico proprio come qualcosa che è normale è normalissimo. Perché perché viviamo una um la maggior parte di di voi um non posso includermi in questo caso però la maggior parte di voi vive una realtà molto frenetica, ovvero mi sveglio al mattino, spesso anche alle sei um per le sette e mezza siamo tutti fuori casa alle otto e mezza lascio i bambini a scuola, alle nove sono al lavoro alle quattro li vado a riprendere alle quattro e mezza li porto a fare un'attività alle cinque e mezza li porto a fare l'altro o magari l'altro bambino a fare un'altra attività alle sei e mezza arrivo a casa c'è la cena da preparare alle otto andiamo a dormire otto e mezza nove ecco dove c'è spazio per co-, per praticare a stare insieme il fine settimana, certo, ma il fine settimana, spesso e volentieri siamo così stanchi che magari anche solo l'idea di mettersi lì a prendere un'attività e provare a farla con i bambini. Un qualcosa di nuovo non viene in mente, non viene voglia. È qui che vogliamo provare a darvi delle delle piccole, dei piccoli momenti insieme proprio per ritrovarsi come famiglia e poi da lì ripartire insieme e e quindi sulla tela. Abbiamo pensato che, proprio come le lezioni di disegno che abbiamo notato, che sono diventate un vero e proprio momento di condivisione in famiglia, piuttosto che le lezioni di canto, che davvero non sono lezioni di canto, ma sono lezioni di nutrienti per per imparare a stare insieme in famiglia e ridere. Perché quelle lezioni fanno ridere um e fanno davvero um, creano davvero una sorta di questo alone di di felicità, di di odio. Usa la parola felicità in questo in questo modo perché appunto voi sapete bene come, come cosa ne penso io di tutto il tema della felicità, però ecco, fanno proprio um fanno ridere. Ecco, cioè poi rimane questa risata un po' per tutto il pomeriggio. Almeno questo è quello che è successo a noi. Ed è quello che tanti genitori, tante famiglie, mi raccontano quando le fanno e parlo delle lezioni di canta con Francesca um e quindi ecco, abbiamo pensato perché non offrire più contenuto di questo tipo ai genitori? E quindi ci saranno davvero tutte cose che secondo me nutrono sia la famiglia, sia l'arte sia la creatività. Perché noi della tela vogliamo davvero dare un incentivo all'arte nelle attività che proponiamo? Perché credo che siano Credo che l'arte sia veramente un po', come diceva sir Ken Robinson che l'arte sia un po' dimenticata nella scuola, mentre invece l'arte è importantissima. E quindi, um tutto questo per dirvi che ci saranno lezioni di Kashi um probabilmente già dico questo nome Kashi e sapete già tutti chi sarà la collaboratrice ci saranno lezioni di lo yoga in famiglia, lezioni di ballo, lezioni di eh Oh mamma mia, adesso non mi vengono neanche in mente. Ma ci saranno veramente tantissime, tantissime, tantissime piccole lezioni di corte brevi in cui noi davvero proviamo a darvi un momento nutriente in famiglia, che poi potrà un po' impostare il tono della giornata ecco, e ricordarci quali quali sono davvero le priorità quando si sta insieme in famiglia, che spesso e volentieri non è riuscire a fare tutta l'attività perfetta. Ma a volte è anche solo, um, stare insieme, ricreare quegli sguardi di connessione, quegli sguardi di intesa tra genitore e figlio tra genitori. Anche perché spesso e volentieri queste attività le fa tutta la famiglia insieme. E è proprio portare queste sensazioni durante tutta la giornata portarle con noi dentro di noi. Okay, di nuovo mi sono persa e adesso non so neanche più che cosa dirvi, perché ci sarebbe veramente tantissimo da dire su questa membership. Um ma per ora non voglio e non posso ecco, non è che non posso Sì, posso, ma senza Alex qui vicino a me che mi dice? E mi dà una sorta di scaletta Davvero non posso perché io sono un po' l'anima artistica e la l'anima creatrice del team. Quindi e quindi zero praticità senza Alex qua vicino a me che mi dice Carlotta? Devi anche parlare di quello, Carlotta. Devi anche parlare di quell'altro. Non posso farcela proprio. Quindi ecco, um lascerò che sia la landing page a parlare per questa nuova iniziativa che abbiamo. Ma una cosa che vorrei dirvi è che non ho detto nelle storie di Instagram perché mi sembrava ma non mi sembrava mai il momento giusto e non mi sembrava mai il momento in cui mhm mhm mettermi un po' a nudo. Ecco, um e quindi una il motivo vorrei raccontarvi ecco un po' il motivo per cui questa membership doveva essere lanciata questa settimana. Ma non lo è e il motivo è la salute mentale. Il motivo è mhm, come ci sentiamo io e Alex in questo in questo periodo, um come ci sentiamo io e Alex da qualche mese a questa parte, forse devo dire un paio d'anni, però soprattutto in questi in questi mesi. E il motivo è che abbiamo voluto dare priorità a noi. Abbiamo voluto dare priorità. Nel frattempo, se sentite i bambini che urlano e e giocano in sottofondo, um, vi ringrazio per la vostra pazienza. Nell'ascoltare questo audio così um, così vi vero e e quello che davvero vorrei raccontarvi è, um e proprio come ci sentiamo. È la verità, È la nudità. Non saprei neanche da dove iniziare, ma forse inizio dal motivo per cui da inizio, dalle ultime due settimane facciamo così inizio dalle ultime due settimane, da anzi dalle settimane più o meno che hanno preceduto il Natale. Ecco, dalla settimana che ha preceduto il Natale, ma forse anche già dalle dalle settimane che hanno preceduto il Natale. Ecco, magari un paio di mesi a questa parte um io e Alex abbiamo avuto davvero una sorta di non so neanche come definirla, però sapete un po' come quando cadete in un pozzo e proprio siete al fondo di questo pozzo e non sapete come come dovete proprio arrancare e con le unghie e aggrappa al terreno per risalire. Ecco, ci siamo sentiti un po' in questo pozzo e per molto tempo abbiamo pensato che fosse qualcosa di sbagliato nella coppia. Um non riuscivamo a comunicare ogni volta che comunicavamo. Voi sapete, io ho già parlato dei nostri um delle insomma della coppia del sesso negli episodi del po in alcuni episodi del podcast, um che se non avete ascoltato vi consiglio di andare ad ascoltare perché sono episodi veramente molto veri in cui davvero metto un po' a nudo quello che che è la nostra coppia, perché penso davvero che sia importante, um per le famiglie, sentire anche questa parte del di di questa questa verità. Ecco un po', un po', quello che non si vede su Instagram, un po' il dietro le quinte di dei sorrisi e della vita in viaggio e della della perfezione che voi pensate che è la nostra famiglia. Quindi, ecco, io ho sempre cercato di condividere proprio quello che è anche vero, um e cerco di condividerlo sempre, perché voglio essere vera è l'unica si l'unica l'unica l'unico modo che so che conosco per esistere su Instagram e sui social media e sull'online è quello di essere vera, essere la stessa persona che incontrate per strada, esserlo su Instagram online. E probabilmente anche questa è la ragione per cui ho deciso di registrare oggi questo episodio, nonostante ne avessi già un altro um cioè oggi, questa settimana, ecco, nonostante questa settimana avessi già un episodio registrato um e programmato e pubblica e da pubblicare, ho deciso di registrare questo e mhm. Quindi ecco, abbiamo fatto veramente tanta fatica, ma proprio tanta, tanta, tanta, tanta, tanta, tanta, tanta fatica. Ed era un po', come se non riuscissimo più a comunicare. Um, è un po'. Era un po'. Come se tutto quello che dicessi io, um la sua reazione me lo facesse sentire come sbagliato. Oppure anche proprio solo quello che facessi. Io, um quello non non lo so. È un po', un po' come questa sensazione del non siamo più squadra e abbiamo sempre il dito puntato l'uno contro l'altro e siamo sempre pronti. Siamo sempre pronti a a giudicarci, a criticarci. Um e quindi questo veramente è un po', come ci siamo sentiti negli ultimi negli ultimi tempi e ed è stato veramente faticoso perché ovviamente i bambini respirano, quest'aria, respirano il nostro modo di comunicare e lo riflettono. E e um proprio um abbiamo notato anche in loro uno di um del loro modo di comunicare un modo diverso di approcciarsi l'uno all'altro di risolvere i propri conflitti frasi diverse e e questo ovviamente ci ha fatto molto riflettere su come siamo messi io e Alex come coppia in questo momento e del lavoro che dobbiamo fare su di noi. E e quindi tutto questo per dirvi che per cercare di trasmettervi la fatica, cercare di trasmettervi quanto appunto abbiamo dovuto sederci e analizzare e processare e parlarne e e purtroppo spesso e volentieri anche questi tentativi sare- risultavano in in discussioni Come proprio come se non riuscissimo a finire una conversazione in maniera calma e in maniera gentile, in maniera pacifica. Um e quindi arriviamo più o meno verso verso i dopo Natale, subito dopo Natale, um, o prima di Natale. Adesso i giorni mi si confondono un po', quindi non lo so esattamente che che cos'era, eh? Però, ecco, arriviamo a qua. Siamo già qua in nuo- in Nuova Zelanda e, um, pensavamo che magari Dubai stesse anche un po', um influenzando questo questo nostro modo di comunicare. E anche questo nostro modo di sentirci. Perché Dubai per noi è stata una realtà difficile. Un giorno ve ne parlerò, vi parlerò della nostra scelta di spostare la residenza lì eccetera eccetera. Però, um, ecco, non è un posto che riflette chi siamo, non è un posto che in cui ci sentiamo a nostro agio. E nonostante abbia tantissime cose da offrire, tantissime um davvero realtà meravigliose da da da scoprire, soprattutto perché ogni posto è fatto di persona in ogni posto ci sono persone veramente interessanti, affascinanti culture affascinanti che nascondono davvero grandi insegnamenti. Però Ecco, questo per un altro episodio. Um, e quindi pensavamo fosse un po' Dubai. Ma tutto questo ce lo siamo portati dietro anche in Nuova Zelanda. Della serie, se hai un problema in un posto, non è che muoverti o spostarti o andare in un altro posto lo risolverà. I problemi vengono con te, perché tu vieni con te e ed è il tuo cammino di evoluzione viene con te. Chiaramente noi dobbiamo passare attraverso questo cammino di evoluzione. Quindi un giorno qua in Nuova Zelanda, i nostri amici ci hanno, um, praticamente è successo che non ne avevamo ancora parlato con loro, anche se avevamo intenzione di farlo, perché comunque loro sono veramente amici speciali. Sono insieme anche da tanto tempo. Sappiamo che hanno avuto le stesse difficoltà. Quindi un po' Chi è che non le ha avute? Le stesse difficoltà? Non lo so. Quando si è in coppia da così tanto tempo come siamo io e Alex, per esempio. O da più tempo come sono loro. Io e Alex siamo insieme ormai da diciassette anni. Um, che mamma mia fa Fa strano dirlo, però, ecco, quindi volevamo parlarne con loro. Però in realtà ci hanno un po' preceduti perché un giorno io e Alex eravamo proprio nel pieno di di di una conversazione veramente veramente drenante, ovvero che ti drena le di emozioni, ti drena le emozioni e avevamo pianto tanto. Eravamo proprio provati e a un certo punto Peter arriva a casa qua da noi per dirci una cosa inaspettato e mi asciugo le lacrime veloce, esco fuori sul nel pia- nel patio e lui chiede come sta Io scoppio a piangere. Quindi, um, diciamo che quel giorno è stato un po' quando ci hanno detto Ehi, secondo noi avete bisogno di una giornata senza i bambini e quindi la giornata dopo ci hanno praticamente tenuto i bambini da mattina a sera e io e Alex abbiamo avuto modo di o forse quella stessa giornata. Adesso non ricordo neanche più, um, però, ecco, abbiamo avuto davvero modo di finire una conversazione intera, passare per tutte le fasi, quasi tutte le fasi del della rabbia, del di queste emozioni che stiamo provando e e arrivare a ritrovarci. E abbiamo parlato tanto. Poi quando non avevamo più voglia di parlare, siamo usciti, siamo andati a mangiare qualcosa. Poi abbiamo parlato di nuovo pianto di nuovo. Poi, quando non avevamo più voglia siamo usciti, siamo andati a prenderci un caffè. Però ecco tutte queste piccole cose fatte senza dover organizzare tutta la famiglia, um, hanno fatto veramente la differenza e ed è e ho avuto una nuova consapevolezza su quanto sia importante um pensare a se stessi su qua, su quanto sia importante pensare davvero prendersi cura di sé come individuo e anche della coppia proprio trovare momenti senza i bambini. E comunque questo anche questo per un altro episodio. Ma tanto sono cose che vi dico sempre nelle mie, nei miei corsi, nei miei contenuti e e anche qui sul podcast. E quindi quel giorno è uscita fuori una grandissima verità che io non avevo considerato prima stupidamente perché probabilmente avrei potuto capirlo vederlo perché ci sono passata anch'io un paio d'anni fa ed è uscito che, um com'è che è uscito a un certo punto io, um Alex si è seduto sul divano e mi ha detto Okay, um va inizio inizio a lavorare per Ah, sì, Ecco perché quel giorno avevamo deciso. Ah, adesso mi ritorna. Mi ritorna Quel giorno avevamo deciso già di lavorare tutto il giorno per lanciare questa membership sulla tela e quindi i bimbi sarebbero comunque stati tutto il giorno con i nostri amici. Um e questa questa cosa che è successa è successa proprio al mattino. È buffo come ci si dimenticano i vari dettagli e i vari passaggi. Um E quindi questa cosa che è successa al mattino io mi sono svegliata, sono arrivata al tavolo della colazione, ho detto Ehi, oggi lanciamo, dai che oggi facciamo mettiamo giù davvero un bel lavoro, una bella giornata di lavoro e e ci portiamo avanti se non lanciamo oggi, però almeno siamo davvero in dirittura d'arrivo ormai E si vede che questo mio entusiasmo ha scatenato davvero qualcosa dentro di Alex, che ha un che ha cambiato proprio espressione e a un certo punto, dopo colazione ha preso il computer, si è seduto a tavola, no, sul divano e mi ha detto Carlotta, voglio solo mettere in chiaro una cosa oggi, um com- ricomincio a lavorare, anche se non ne ho voglia. Um, ma, um non non non non voglio che tu abbia aspettative. E in quel momento io non sono riuscita a mantenere l'empatia o ad avere l'empatia che avrei dovuto avere e gli ho detto Cioè, gli ho detto le cose giuste. Forse, ma hanno il tono sbagliato. E quindi gli ho detto Alex, No, no, no, no, no, no. L'hai appena detto Hai detto che non hai voglia di lavorare e quindi è più importante che pensi alla tua salute mentale. Lascia stare, non lanciamo. Non lanciamo adesso. Lascia stare. Per favore, prenditi queste due settimane. Um, di di vacanza, perché lui era anche in vacanza dal suo altro lavoro. E prenditi anzi, una settimana. Prenditi questa settimana di vacanza. Lascia perdere. Per favore. Non lanciamo. E lui lì si è risentito perché mi ha detto, um, cioè perché invece di prenderlo come un grazie proprio per il come un hai ragione, devo prendermi cura di me proprio per il tono che io avevo usato. Um lui mi ha detto No, non decidi tu per me. Sono io a decidere per me quello che quello che voglio fare. E quindi mi dà fastidio questa cosa. Lui ha usato la parola Agec, um, come dire che lui ha agency che ha facoltà di scelta. Ecco, forse così si traduce. Non lo so. E e quindi ecco, da lì è iniziata tutta questa conversazione molto, molto drenante, come dico io. E ed è lì in quel momento che è arrivato poi Peter e che ci ha preso i bambini e quindi abbiamo avuto l'occasione di continuare questa conversazione. Abbiamo capito che Alex sta attraversando una fase, um, non non ci piace dare diagnosi. Ecco però molto simile a quella a quello che si prova durante un burnout. Um onestamente, il pensiero del burnout non mi era mai passato per la mente, um per Alex, per quello che stava vivendo, perché già a Dubai mi aveva espresso che stava attraversando un periodo in cui non si sentiva se stesso, in cui non aveva voglia di affetto. Non aveva voglia di stare con noi non solo con me, ma anche con i bambini e non sapeva non riusci-, stava passando speriment- sperimentando. Non si dice così molta insonnia e e quindi insomma, avevamo già parlato di questa cosa, però io personalmente non avevo capito che poteva essere relazionato al lavoro e ingenuamente l'avevo relazionato invece al momento di coppia che stavamo vivendo. E invece quel giorno è stato veramente chiaro che, um, che invece è proprio era proprio relazionato al suo lavoro. Um, non lo biasimo perché è ovvio come ho potuto non pensarci nel senso che Alex stava facendo due lavori um e ha fatto due lavori per anni. Fin da quando è nata la tela, Alex ha fatto due lavori a tempo pieno, praticamente perché Alex io creo i contenuti, però tutto quello che vedete sulla piattaforma è Alex. E quindi davvero lui ha fatto due lavori da non lo so da duemila e non lo so sedici quindici um forse prima addirittura anche se prima non era un lavoro per me, però comunque è sempre stato lui a risolvermi i miei problemi con il blog dal lontano duemila e sette. E quando poi la tela invece è diventato il mio lavoro è diventato anche il suo e e quindi um ovviamente lui davvero ha fatto due lavori per così tanto tempo e probabilmente adesso sta facendo un lavoro um che tra l'altro lascerà a fine gennaio questa è una cosa già decisa, quindi posso dirla era già riusc- aveva già cercato di lasciare il suo lavoro, anzi aveva già lasciato il suo lavoro. Non so se vi ricordate lo scorso um due agosto, due estati fa ad agosto eh Seno, che poi è successa una cosa di cui che che è relazionata a Dubai, quindi ve ne parlerò quando poi avrò voglia di parlarvi in un episodio del perché ci siamo trasferiti a Dubai, è successa una cosa che abbiamo deciso um praticamente di um che lui tornasse in questo suo lavoro per un altro anno e mezzo, più o meno quindi questo anno e mezzo sta finendo. Però negli ultimi mesi lui ha davvero, davvero, davvero fatto fatica perché non sente motivazione, non sente passione, non sente um non non sente che questo lavoro lo sta e quindi praticamente finalmente ha dato le dimissioni ufficialmente e a fine gennaio dovrebbe lasciare questo lavoro dico dovrebbe perché poi può andare ancora un pochino avanti ci sono sempre, insomma dei delle piccole, dei piccoli fili da terminare eh però ecco, questa è è una grande, un grande passo in avanti, anche se comunque io sono un po' c'è questa parola in inglese che io sento da un paio d'anni, forse un annetto non lo so che è che è un misto tra kad, quindi è un misto di di paura e di emozione, perché comunque ovviamente sarà un passo importante per noi essere solo poter dipendere finanziariamente soltanto da dalla tela, dalle nostre risor- risorse e non da da terzi, da da clienti terzi. Quindi da azie- dalle aziende per cui lavorava lavora alex um e quindi ecco c'è questo insomma c'è questo mhm mhm oggi mi viene tutto in inglese. Abbiate pazienza um quindi questi sentimenti contrastanti in questa fase però è un un qualcosa a cui abbiamo lavorato veramente tanto nel nell'ultimo anno e la tela è cresciuta tanto ci sentiamo pronti e, um con la membership um sarà ovviamente la membership sarà ovviamente il ne il next step um e quindi ecco praticamente questo è quello che è successo e ed è per quello che nel momento in cui mi sono resa conto quello che sta attraversando, di quello che sta attraversando Alex un pochino sono riuscita a capire eh come si sente e il da farsi perché mhm perché io, questo burnout l'ho vissuto sulla mia pelle um e e ricordo bene le sensazioni ricordo bene questa sensazione di sì c'è un po' questa questa immagine del fiammifero spento forse è quella che più che più si si addice. Ecco a quello che si si prova, in un certo senso che ti senti proprio un po' spento, ma non solo spento che non che non riesci a ria, cioè non solo spento, ma proprio spento, che non riesci a riaccendersi come un fiammifero bruciato. E quindi, ecco, stiamo passando. Stiamo dando la priorità alla salute mentale di Alex, alla nostra salute mentale di coppia e e abbiamo deciso che siamo noi a decidere le regole e dovremmo Abbiamo il grandissimo privilegio, ecco di essere noi a decidere le regole nella vita che ci siamo impostati e e sarebbe ridicolo non usare questo privilegio. E quindi abbiamo deci-. Abbiamo interiorizzato che il fatto che siamo noi a decidere le regole sulla tela significa che possiamo davvero deciderle e non dobbiamo per forza metterci scadenze, um auto imporci auto scadenze che vanno contro quello che è il nostro benessere individuale di coppia, di famiglia e anche del team. Perché sicuramente anche il mio team non sente questa questa tensione nei nei meeting con me, nel nel modo in cui io, insomma, nella mia vitalità, nel mio livello di energia, eccetera eccetera. E quindi, ecco, questo è un po', quello che volevo raccontarvi. Ci sono tante altre cose che di cui mi piacerebbe raccontarvi del della, della membership, del di quello che sarà appunto questo nuovo progetto, perché è molto più rivoluzionario di quello che vi ho detto e anche molto più spaventoso per me, perché davvero prenderemo. Ci prenderemo un rischio grandissimo, eh? Ma lo faremo perché c'è una piccola parte della membership che non vi ho detto Che cosa sarà? Ma non lo so. Forse se non lo dico è perché non mi sento ancora pronta e e quindi onoro questa sensazione di non sentirmi pronta e e la tengo per un altro giorno. Anche se Alex mi dice sempre Ma sì, ma tu dille queste cose, Dille perché te le tieni. Però penso davvero che io penso davvero di sentirlo, di sentire quando mi sento pronta a raccontare, a raccontare le cose. E infatti eccomi qua. Sto registrando per questa settimana e non l'ho fatto la scorsa non l'ho fatto quella precedente. Non ho fatto quello precedente ancora e non lo so, c'è una ragione che che conosco solo io e che sento io dentro um E quindi, ecco, diciamo che c'è molto di più di questa membership. Um, è una cosa un po' pazzerella quella che faremo. Um, alcuni di voi con i quali ci siamo confrontati già la sanno e ci hanno dato il loro input e sono stati molto entusiasti del di queste novità che stanno arrivando. Um um però ecco, per il momento questo è quello che volevo che mi sentivo di dire e che mi sentivo di raccontarvi e anche un po' per capire cosa c'è dietro le storie di Instagram, perché mi faccio vedere meno in video, anche se mi faccio vedere. Però ecco spesso e volentieri um tipo l'altro giorno non ho neanche avuto voglia di sottotitolare. Per esempio cosa che per me è veramente strana. Lo dico è un po', è buffo forse sentirlo così voi direte Vabbè, ma dai, ma chi se ne frega però no, per me è molto importante, perché per me io sottotitolo um non così tanto per fare sottotitolo, perché so che ci sono persone che che non sentono e che appunto per loro sarebbe davvero un problema se io non so sottotitolati e quindi per includere, cercare di essere il più il più inclusiva possibile. Cerco di um insomma prendere decisioni che ecco possono includere più persone all'interno della comunità, ma proprio per me è una questione di rispetto e ed è molto importante però ecco per dirvi che, um ultimamente sto facendo più ricondivisioni di altre storie di S oppure, per esempio, una cosa che mi piaceva tantissimo fare qua in Nuova Zelanda. Allora quando eravamo qua erano le dirette perché io iniziavo al mattino alle otto otto e mezza nove um e visto che era il mio mattino ero super sveglia super carica e da voi erano le nove di sera e e quindi andavamo avanti ad oltranza perché io ero carica e quindi non riuscivo ad andare avanti e parlare, parlare, parlare, parlare con voi e rispondere alle vostre domande. E voi dall'altra parte, magari eravate a letto o sul divano rilassati e quindi andavate anche voi avanti con me spesso e volentieri le mie dirette davvero non so chi se le ricorda, ma finivano, che ne so all'una del pomeriggio per me all'una di sera per voi, um e anche quelle. Quando sono tornata qua tanti mi hanno scritto Ah wow, diretto di nuovo e e la realtà è che invece è che non ho avuto voglia e quindi e quindi ecco non so neanche dove se vi ho raccontato tutto quello che volevo raccontarvi se ve l'ho raccontato con le parole che volevo usare con le parole che sento più più rispettose rispetto a tutta la situazione. Um, non sono riuscita forse molto bene a comunicare. Non lo so, non non lo so perché non ricordo neanche più quello che ho detto in questo momento momento. Quindi, um, vi ringrazio tantissimo, come sempre del vostro supporto di essere, di fare parte della nostra vita in maniera così, um, presente, perché davvero la comunità che si è creata su sulla tela è una comunità che io sento davvero fare parte della nostra famiglia e ed è anche per questo che ci tengo così tanto a questo progetto di membership, perché veramente credo che ci unirà ancora di più e um e basta. Um questo è un po' tutto quello che volevo raccontarvi oggi um tornerò a raccontarvi di più. Chissà spero presto riusciremo a lanciare almeno questa page, ovvero in cui vi spiego tutto vi spiego, um, che cos'è sarà la membership Mhm, vi spiego anche la piccola pazzia che abbiamo deciso di di fare e e appunto mhm, non so quando sarà, ma ma sarà quando quando sarà il momento giusto. Ecco, è il momento soprattutto più adatto e più in cui davvero non non sentiamo che stiamo sacrificando la nostra salute mentale e la il benessere della nostra famiglia per lanciare un prodotto, perché questo è proprio quello che è la mentalità che noi cerchiamo di evitare sulla tela. E lo facciamo anche con i nostri collaboratori e non abbiamo scadenze. Lavoriamo sempre al passo, ma anche con le stesse persone del team lavoriamo sempre al passo della de, della salute mentale, di ogni individuo che credo che sia qualcosa che bisognerebbe fare di più al giorno. D'oggi con questo vi saluto. Vi ricordo che se avete qualcosa da dirmi riguardo a questo episodio, um se avete un nome perfetto per il club Membership o Village o quello che è, scrivetelo scrivetemi per piacere nei commenti del podcast andate su www punto la tela punto com barra podcast e li trovate questo episodio, um e vi metto anche il link nelle note dell'episodio in modo che possiate trovarlo facilmente. Perché lasciare un commento a questo episodio è il modo più facile per me per leggervi su questa su questo argomento. Perché a volte magari se mi scrivete una mail o mi scrivete un messaggio di Instagram è possibile che la mail rimanga lì per settimane oppure il il messaggio di Instagram. Addirittura Instagram è un po', una giungla, quindi magari lo leggo tra mesi perché che va in richieste eccetera eccetera. E quindi ecco il modo migliore per arrivare a me in questo momento e darmi e darmi le vostre riflessioni su questo episodio che mi piacerebbe veramente molto. Um, è proprio quello di scrivere un commento um sotto l'episodio del podcast. Grazie come sempre per la vostra pazienza, per la vostra presenza, per la vostra gentilezza e per la vostra um accoglienza non mi rimane che augurarvi come sempre buona serata. Buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao.
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Ciao Carlotta, ciao Alex! Non commento spesso i podcast, ci tenevo però a ringraziarvi tanto per aver condiviso con noi, questo aneddoto💜 penso che sia giusto che sfruttiate il privilegio che vi siete costruiti e guadagnati e che vi prendiate il vostro tempo per attraversare le situazioni meno facili. Anche nella nostra famiglia è capitato di trovarci in una situazione simile per cui immagino come vi siate sentiti e vi stiate sentendo. Non so se leggerete questo commento ma ci tenevo a mandarvi un abbraccio e ringraziarvi ancora per questi momenti di vita vera condivisi con noi😊

Ps tra alcuni commenti ho letto il suggerimento "la tela tribe" che mi è piaciuto molto!!

Un abbraccio virtuale,
Maggie
Maggie, anche qui arrivo a passo di bradipo, ma grazie infinite per il tuo commento. Anche se tardi, li leggo tutti e personalmente uno ad uno. 💜
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Bellissimo e molto trasparente questo episodio! Spero riusciate a far decollare il nuovo progetto su laTela, con i tempi giusti!!! Mi è personalmente molto piaciuta la parte in cui mi sono sentita direttamente chiamata in causa, quella in cui hai parlato dei LaTela teachers!! Mi sento “importante”, e mi piacerebbe che i genitori dei miei ragazzi mi dicessero “si vede che hai fatto i corsi di Carlotta!” Spero nel mio piccolo di fare la differenza. Grazie!
Che bel commento, grazie infinite per il tuo entusiasmo, Laura 💜
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Ciao Carlotta! Grazie per questo episodio così vero e personale.
Io chiamerei questa membership La Tela Premium.
Ciao
Alberta
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Ciao! Ho ascoltato questo episodio più volte e quello che mi sento di scrivere qui è prendetevi il vostro tempo. Penso che il concetto del Tempo sia importante, tu mi hai insegnato il "mummytime" inteso come tempo e come spazio di cura, di scelta di occuparsi di sé. Forse in questo momento la vostra famiglia ha bisogno del suo tempo, Alex del suo "daddytime" e tutti insieme del vostro familytime. La scelta consapevole di come impiegare quel tempo, di renderlo creativo e di dedicarlo agli altri. Per questo motivo, pur piacendomi moltissimo alcune delle proposte lette nei commenti, per il nome vorrei aggiungere "Latelatime" che racchiude proprio il vero valore che tutti noi scegliamo di dare al nostro tempo. Quando riusciamo a ritagliarci giusto quei 5 minuti per cantare un solo pezzo con Francesca o quando Dalila e la nonna ci permettono di prenderceli per noi genitori quei preziosi 5 minuti facendo compagnia ai nostri figli. Il tempo che decidiamo di dedicare a evolverci ascoltando un episodio del tuo podcast o seguendo un tuo corso.
Il tempo che potremo condividere con le famiglie che riuscirete a mettere in contatto tramite le rete.
Tempo che torna a essere prezioso, scelto, desiderato, condiviso.

Grazie.
Grazie Valentina, stiamo molto meglio e credo di poter dire che abbiamo superato lo scoglio più grande. 💜
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Grazie Carlotta! Grazie per aver condiviso questa parte trasparente e intima e che tutti sicuramente riusciamo a comprendere.

La Tela Mandala sceglierei come nome♥️
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Ciao Carlotta. Grazie per questo episodio e soprattutto per il progetto che state costruendo. Non ho letto gli altri commenti quindi magari qualcuno ha già proposto questi nomi, ma a me piacerebbe “La Tela Choice” perchè in fondo tutto nasce proprio da una scelta, la scelta di essere genitori nuovi e rispettosi. O anche “La Tela world” ma forse più banale. Village mi piace più di Club, anche rispetto a Community. Il villaggio, nonostante gli aspetti negativi che hai elencato, resta comunque una ricchezza per le mamme, per la famiglie, soprattutto quelle che non possono scegliere di non lavorare in maniera “convenzionale”. Non vedo l’ora dì conoscerne di più’.
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Carlotta, che dire? Mi hai accompagnato questa mattina e mi sono sentita tanto vicina a voi e a questo vostro momento di difficoltà! Io ho abbracciato la tua frase 'tutte le case sono in fiamme" e il tuo aprire le porte a noi "estranei" sulle difficoltà che vivete credo sia dimostrazione di quanto cammino si possa fare verso la crescita personale, famigliare e di coppia. Quindi grazie per aver condiviso con noi le tue/vostre vulnerabilità!
Per quanto riguarda il progetto ti dico solo WOOOOW! Non vedo l'ora di sapere i dettagli, sarà quando sarà. Saremo qui ad aspettare! Credo che la divulgazione della rete di teachers e l'idea di comunità e condivisione sia assolutamente utile per ciascuna famiglia, che magari si sente un po' sola in questo viaggio nella genitorialità!
Voto il sentiero delLa Tela anche io :)
💜 Credo che ci siamo, Francesca, sento che abbiamo superato anche questa. Ora piano piano si riparte.
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Ciao a tutt*! Grazie, Carlotta per questo episodio, così vero, così vicino.
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Oppure la Tela Tribe
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A me piace molto Manada la Tela♥️
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Ti dico solo WOW e GRAZIE! E te lo dico col cuore..
E per quanto riguarda il nome a me arriva "La Tela Tribù " !
Bello Tribù!!!
💜
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Ciao Carlotta, grazie per esserti aperta con noi, è stato un piacere ascoltarti e avere la sensazione di custodire, un po' insieme a voi, un vostro momento delicato... Che somiglia tanto ai momenti delicati di tutti noi. Mando un abbraccio a voi quattro.
Mi è venuto in mente il nome "La Tela Family", come hanno già suggerito altri.
A presto! Quando lancerete questo nuovo pezzetto di ragnatela, noi ci saremo.
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Dimenticavo....mi piace un casino il Sentiero di Tela!!!!
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Ciao Carlotta,
E' un progetto incredibile e come tutte le cose incredibili ha bisogno dei sui tempi per nascere e i suoi creatori hanno bisogno dei propri spazi per emergere, vivere, respirare.
Essendo una mamma indipendente (meglio di single, c'è chi a 40 anni suonati ha anche provato a dirmi che sono una ragazza madre, ma è discorso per un altro momento), molte delle dinamiche che tu descrivi non le vivo quotidianamente se non per riflesso di quello che succede nelle coppie che mi sono vicine. Ti abbraccio anzi, vi abbraccio proprio come abbraccio loro i miei amici di sempre. Anche se a volte ciò che racconti non rispecchia pienamente la mia esperienza di vita, le tue tele hanno la capacità di aprire sempre delle finestre nelle mie caverne oscure e mi aiutano ad analizzarle scavarle viverle e osservarle da un punto di vista sempre diverso.
Mi da immensa gioia scoprire ogni volta la grande umanità che c'è dietro il progetto La Tela.
Vi seguo, vi aspetto e vi accolgo nella nostra vita familiare. Ogni volta è come se mi regalaste un piccolo mattoncino per costruire il sentiero alla genitorialità che mi auguro di poter seguire con l'aiuto della mia piccola.

p.s. non vedo l'ora di vedere il network de La tela Teachers, proprio in questi giorni si devono fare le iscrizioni alle scuole dell'Infanzia ed è davvero davvero difficile capire cosa fa al caso nostro
Che bella l'immagine di aprire una finestra nella caverna oscura 💜
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Ciao Carlotta!
Grazie con tutto il cuore per questo momento di profonda condivisione che ci hai regalato.
Lo accolgo così, come un dono preziosissimo di cui essere infinitamente grata.

Le pause che ci sono a tratti nel tuo parlare, abituata a sentirti così positivamente focused, concentrata ed efficace sull'obiettivo, mi hanno fatto riflettere proprio su come la vita sia un sapiente mix di obiettivi, progetti ed emozioni, e laddove le emozioni richiedono attenzione, è giusto che gli obiettivi aprano le maglie, si dilatino, facciano spazio. A volte penso che se lo faccio le emozioni mi ostacoleranno, invece poi capisco che gli obiettivi è giusto che si nutrano delle emozioni, e non solo di quelle che concernono quel determinato progetto, ma di tutte quelle che fanno parte della vita, perchè siamo noi, nella nostra interezza e desidero che tutto ciò che realizzo sia con il tutto di me.

Quelle piccole pause nel tuo parlare mi hanno parlato proprio di questo, di un momento di giusta dilatazione, per dare riordino alle priorità. E la priorità come hai detto siete voi, come individui e come coppia...sempre e comunque.

Probabilmente te lo scrissi poco tempo fa su instagram...la cosa che più percepisco nei vostri racconti di coppia è la condivisione dell'orizzonte, della meta. Questo lo apprezzo moltissimo.
Questo a noi ha aiutato tantissimo. Quando con Fabio eravamo nel pozzo, come dici anche tu, incapaci di capire come uscirne, non vedendo l'orizzonte proprio perchè caduti in un buco...chiudere gli occhi, respirare e immaginarlo, desiderare di rivederlo e di arrivarci, ci ha dato la forza di ascoltarci e accorgerci che è quella la potenza in cui crediamo fermamente. E crediamo fermamente che è questo che vogliamo testimoniare a nostro figlio...l'amore non basta...l'amore è costruzione, cammino, solitudine, fatica, a volte anche deserto nel senso ascetico del termine... oltre ovviamente a tutte le cose meravigliose che ci regala. Quello che fa la differenza è la volontà di raggiungere insieme la cima di quella collina e lì abbracciarsi godendosi il panorama.

Penso abbiate fatto benissimo a rimandare la partenza di questo entusiasmante (per me taaaaantissimo!!!!) progetto. E' giusto che parta quando ve lo potrete godere a pieno entrambi così che la gioia di farlo partire possa nutrire anche voi al massimo della sua potenza (che percepisco essere pazzesca!!).
Noi siamo qui ad aspettarlo e non andiamo da nessuna parte :)...

Per i nomi...
Di quelli menzionati da te La Tela Village è quello che mi convince di più, mentre La Tela Club mi convince di meno ma credo sia per l'accezione negativa che io personalmente do alla parola club...è una parola che ho sempre accompagnato ad un concetto negativo di esclusività...di chiusura...
ma ovviamente il problema ce l'ho io con questa parola per cui prendila con le pinze questa mia riflessione :)

Gli altri nomi che ho letto qui nei commenti mi piacciono come La Tela Hug o La Tela Family.

Forse per deformazione personale di grandi amanti del trekking, e del camminare ed esplorare in generale e del senso che diamo anche nella nostra vita al concetto di cammino mi verrebbe proprio di proporti...
Il Sentiero di Tela
Per noi il camminare è un luogo di riflessione, di apprendimento, di confronto col limite, è un luogo dove si gode della mano che ti tira in salita come delle canzoni che ti danno energia, come dell'ascolto della natura, del proprio fiato, è un luogo dove si parla e si condivide, si cresce insieme, ci si confronta col passo dell'altro, è un luogo dove incontri tante persone che non conosci ma con cui condividi la stessa meta, è un luogo che ti regala amicizie, è un luogo che ti regala conoscenza di te e dell'altro...fu così per noi nel cammino di Santiago come in tutte le camminate più o meno lunghe che facciamo.
La ricerca di una dimensione profonda e più fedele a se stessi possibile.
Mi piace anche che il Sentiero di Tela mi fa pensare che noi tutti che beneficiamo di questo cammino comune che ci accomuna, muoviamo i nostri passi, le nostre salite, i nostri inciampi e i nostri traguardi, la nostra trasformazione proprio camminando non sui sassi o sui prati ma sulla tua Tela, sugli innumerevoli intrecci di riflessioni e opportunità che ci offri (e che ci offrirete)...qui è il nostro sentiero.
Mi piace pensare a una comunità in cammino, in evoluzione e aiuto reciproco...

Me ne sono venuti in mente altri ma non mi voglio troppo dilungare che già come vedi sono una tragedia nella sintesi...(anzi la butto là su un desiderio tutto personale di apprendere da te questa enorme capacità, anche nei tuoi pensieri a ragnatela, di arrivare efficacemente...ma forse ci arrivo durante il tuo corso che ho appena iniziato...MERAVIGLIOSO!!!!)

grazie ancora infinitamente
un abbraccio immenso a te e anche fortissimo ad Alex, vorrei ringraziarlo della sua testimonianza raccontata attraverso te...abbracciandolo e dicendogli che per me e per noi anche lui, come tutta la vostra famiglia è importante! (Fabio chiede sempre di lui!! :))
non ho resistito... ;) ...altri...
La Tela Circle...ho pensato che potrebbe essere un'alternativa a Club...se penso al cerchio penso a persone che desiderano incontrarsi, a persone attorno a un fuoco sedute su un prato ad ascoltarne lo scoppiettio raccontandosi aneddoti, il cerchio abbraccia, accoglie..

La Tela Tree o l'albero di Tela...amo gli alberi, sotto un albero si trova ombra e refrigerio, è il grandioso frutto di un semino e non sai mai quanto grande diventerà...ti ci puoi arrampicare per guardare meglio l'orizzonte, ci nutre, o nutre altri esseri viventi...da ossigeno

La Tela Revolution perchè insieme è questo che stiamo attuando
Ps. Ho letto solo oggi tutto il messaggio (non me la sono sentita di tornare su questo episodio prima e ora sto recuperando). Grazie. Sento che siamo fuori dal tunnel. Ora si riparte.
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Ciao Carlotta, ciao Alex e ciao a tutti coloro leggeranno.
Sono già in modalità community forse?!
Solo per iniziare questo commento ho già scritto e cancellato.. ho scelto ciao anche se un po' informale perché buongiorno non mi sembrava adatto nel caso lo si leggesse in un momento della giornata diverso. Ho voluto includere Alex perché in questo episodio ci hai ricordato quanto sia fondamentale per te e per noi, per La Tela. E vorrei che gli arrivasse tutta l'accoglienza e la comprensione per il periodo che sta attraversando, ovviamente esteso anche a te di riflesso.
Penso che la Tela sia già un nome di comunità, perché occorre trovarne un altro? Forse non mi è chiaro il nuovo progetto e l'estensione che volete dare. I miei occhi la vedono come una Tela più interattiva, con ragnatele più estese e ramificate.. forse la mia mente non riesce ad immaginare come creare una struttura sul web di quell'entità, forse non basta riconvertire il sito/blog, è necessario fare una cosa nuova.
Sono sicura che qualsiasi modo troverete, ci stupirete e non vedo l'ora di sapere tutte le novità.
Vengo al nocciolo del messaggio, un GRAZIE infinito per questo ulteriore esempio di coerenza. Dal mettere la salute mentale al primo posto, al creare dei contenuti che vi rispecchino, all'enorme fatica di una comunicazione costante, dell'organizzazione familiare, della vita di coppia e del lavoro. Cercare di capire, confrontarsi, emozionarsi, arrabbiarsi. Legittimare tutto questo.
Mi ha fatto sorridere quando hai detto 'stupidamente non avevo capito che..' riferito a te stessa. Le tue parole sul non giudicarsi, è vero che non era proprio un giudizio, solo la manifestazione del pensiero che: sì, avresti potuto vederlo prima e, no, fino a quel momento non era successo.. è che non accosterei mai l'avverbio stupidamente ad un tuo pensiero o azione :)
Aspetto le vostre novità, nelle modalità e nei tempi più adatti a voi.
Un abbraccio virtuale
Alice
Hai ragione, cara Alice, La Tela è già comunità. 💜 PS. Grazie per il tuo commento, li sto leggendo tutti ora, perché sento che siamo fuori dal tunnel e ho una forza nuova. Le tue parole mi hanno commossa.
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Grazie Carlotta per questa tuo podcast così "personale" e vero...mi hai fatto riflettere su alcune cose,sulla coppia e sui problemi che,come dici tu,tutti hanno o hanno avuto... però oggi,queste tue parole mi hanno dato spunti per riflettere sulla mia realtà di coppia e per apportare cambiamenti che sicuramente ci aiuteranno a ritrovare NOI....hai ragione dovremmo tutto curare molto di più la nostra salute mentale personale e di coppia,di famiglia!!
Io ti auguro da circa ormai due mesi,ma mi hai aperto un mondo e mi hai già dato così tanti spunti di riflessione che non so neanche come ringraziarti!! La tela ormai è il mio appuntamento quotidiano,il mio "momento per me" per cercare finalmente un cambiamento e di evolvere come avrei sempre voluto...per trovare la me che voglio essere....per non parlare dei giochi e delle guide che ho già preso per migliorare il rapporto con i miei bambini...quindi GRAZIE!! Grazie davvero...ormai sei diventata come un'amica e grazie per renderci partecipi della tua vita...
Non vedo l'ora di scoprire questo nuovo progetto e questa nuova membership...per quanto riguarda il nome,non ne ho uno divertente e "nuovo",ma ti posso dire che mentre tu ne parlavi,la prima parola che mi è venuta in mente è stata FAMIGLIA...una grande family della Tela...
Ecco,questo è ciò che volevo dirti subito dopo aver ascoltato il podcast!
Buona giornata,anzi da voi sarà quasi ora di andare a dormire (qui in Italia sono le 9 di mattina)...quindi buonanotte.
FEDERICA
Non volevo scrive io ti auguro...ma io ti seguo!!! Me ne sono accorta dopo averlo pubblicato!!🙈🙈
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Mentre raccontavi mi è venuto in mente un grande abbraccio contenente tutte le famiglie, ma La Tela Hug lo capisco solo io :D. La Tela Family però? Una grande famiglia?
💜 La Tela è sicuramente una grande famiglia
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Cara Carlotta, la tua onestà è intensa e travolgente. C'è solo da prendere esempio da una persona vera come te. Grazie per condividere con noi le tue, le vostre vulnerabilità. Sono certa che le cose si sistemeranno perchè avete tutti gli strumenti per superare anche questi momenti difficili. Grazie al tuo e al vostro lavoro io sto riuscendo a superare un periodo di disagio molto forte in cui, un po' come Alex, non mi sentivo più bene con i miei bambini, con mio marito e nemmeno con me stessa. Tu sei stata la prima voce che ho sentito e che mi ha aperto gli occhi ad un mondo che neanche sapevo mi appartenesse così tanto fatto di rispetto, empatia, collaborazione, selfcare, accettazione delle vulnerabilità e onestà. Grazie a voi, ho cominciato il mio percorso di crescita personale e la situazione è davvero migliorata tanto da qualche mese a questa parte. Piccoli passi alla volta, uno avanti e tre indietro magari, ma un processo costruito in questo modo è la chiave per riuscire davvero a portare avanti un cambiamento che poi rimane nella propria vita. Vi vorrei abbracciare e fare coraggio!
L'idea della community è fantastica. Io propongo La Tela Family.
Vi saluto con affetto,
Valentina
Anche a me è venuto in mente La Tela Family!! 😊 mi è apparso il tuo commento solo dopo aver pubblicato il mio, scusami se sembra che te l’abbia “rubato” ❤️
Non si vedono le emoticon, era sorriso e cuore :) :)
Figurati Cecilia! Anzi è bello che anche abbiamo pensato la stessa cosa! :) :)
Grazie per il tuo commento e per le tue parole, Valentina. Non ho avuto voglia di tornare prima su questo episodio, ma ora che sento che siamo fuori dal tunnel, sto recuperando. Piano piano ripartiamo 💜
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Mi riallaccio a Sabrina qui sotto: quando parlavi di connettere i genitori, di fare rete e conoscendo le tue ragnaTELE di pensieri ho pensato che potresti proprio usare questo concetto… 🕸️
Non so se voi vedete l’emoj qui sopra: doveva essere una ragnatela ☺️
Ho pensato anche io la stessa cosa😊 mi era venuto in mente La nostra RagnaTela o La RagnaTela siamo noi o RagnaTela di Noi.
Io la vedo la ragnatela. Magari basta proprio solo La Tela, non ha bisogno d'altro 💜
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