Preferiti dei bambini

Speaker 0: Benvenuti e benvenute a un altro episodio di educare con calma, spero che stiate bene e oggi l'episodio sarà un po' diverso, oggi risponderò alle vostre domande sul multilinguismo, domande che mi sono segnata da un sondaggio che ho fatto su instagram e l'idea mi è venuta perché proprio questa settimana sul podcast di Silvia D'Amico che si chiama mamma super hero esce un'intervista con me che poi è stata più una chiacchierata piacevole sul multilinguismo e quindi ho pensato che chiacchierata piacevole sul multilinguismo e quindi ho pensato perché no continuiamo l'argomento sul mio podcast così avete più materiale, quindi senza esitare inizio subito con le domande e farò proprio domanda risposta domanda risposta Pronti e pronte? Partenza via! Domanda numero uno: che lingua parlate in famiglia? Come gestite le lingue e come mai inglese e non spagnolo a casa? Allora su questo faccio proprio una introduzione brevissima ma semplicemente ne ho già parlato anche con Silvia.

Allora noi a casa parliamo italiano inglese e finlandese, lo spagnolo no perché non viviamo più in Spagna, mio marito parla finlandese con I bimbi, io parlo italiano insieme parliamo inglese e la ragione per cui non parliamo spagnolo in casa è perché io e mio marito abbiamo da sempre parlato inglese io e mio marito ci siamo conosciuti in inglese nonostante ci siamo conosciuti in Spagna e quindi niente questa è rimasta la nostra lingua di famiglia in casa cerchiamo di usare il metodo Opol ovvero one parent one language ovvero un genitore una lingua quindi appunto cerchiamo, dico cerchiamo perché questo metodo funziona veramente benissimo quando la famiglia due lingue e la lingua comune è una di quelle due lingue, quando invece c'è di mezzo una terza lingua come la nostra si complica la situazione perché bisogna prendere delle decisioni per esempio mi rivolgo ai bambini sempre nella mia lingua o parliamo la lingua comune quando siamo tutti insieme è anche comunque uno sforzo per il genitore cambiare sempre lingua quindi siamo insieme ok parlo con mio marito in inglese però parlo con te in italiano però siamo insieme tutti a tavola la lingua è l'inglese insomma è veramente una confusione incredibile e quindi niente noi praticamente abbiamo provato entrambe le soluzioni ovvero sia rivolgerci sempre ai bambini con le nostre rispettive lingue sia usare la lingua comune quando siamo tutti insieme, lingue, sia usare la lingua comune quando siamo tutti insieme e davvero per noi genitori è molto più spontaneo usare la lingua comune ovvero l'inglese quando siamo tutti insieme, ma per I bambini e il loro apprendimento è veramente molto molto meglio che il genitore si rivolga sempre al bambino nella propria lingua quindi e poi in tantissimi mi avete anche chiesto che l'aggiungo come si inserisce una terza lingua in una famiglia bilingue ma in generale credo che sia meglio mantenere il bilinguismo a meno che non abbiate una diciamo una situazione come la nostra che quindi le vostre lingue in famiglia sono veramente tre e introdurrei la terza lingua con una baby sitter insieme un piccolo gruppetto di famiglie prendendo un insegnante che venga una o due volte alla settimana giocare con I bambini nella lingua desiderata integrando magari con musica con canzoni interattive eccetera eccetera ma di questo probabilmente ne parliamo più avanti perché ci sono altre domande ok vado avanti domanda numero due: se tornassi indietro cambieresti qualcosa?

Bellissima domanda perché sì assolutamente cambierei qualcosa ed è un qualcosa relazionato a quello che vi ho appena raccontato cambierei una cosa in particolare parlerei solo ed esclusivamente italiano con I bambini in qualsiasi circostanza, certo come dicevo prima sarebbe stato uno sforzo molto più grande per me e a volte magari non sarebbe stato proprio educato nei confronti delle persone se siamo con qualcuno che non capisce l'italiano ma secondo me sarebbe stato molto molto meglio per I bambini perché l'abitudine e la costanza sono davvero davvero fondamentali nell'apprendimento di una lingua e se il bambino si abitua che quella è la lingua che parla con mamma e solo quella lingua senza eccezioni è molto più probabile che la parli e risponda in quella lingua anche quando poi eventualmente inizia la scuola o anche comunque se il suo cervello è più immerso in un'altra lingua per esempio l'inglese nel nostro caso per noi è successo che da quando siamo in viaggio l'inglese ovviamente preso un po il sopravvento perché è la lingua che si parla quasi ovunque e poi anche perché siamo insieme ventiquattro ore al giorno, prima a Marbei anche se le lingue quotidiane predominanti erano l'inglese e lo spagnolo, io passavo veramente molto molto tempo da sola con I bambini e quindi era facile che le nostre menti fossero sempre in italiano, io dico che è un po' come se la mente fosse in Italia in quei momenti in cui eravamo insieme, mentre invece ora anche quando sono a casa e parlo italiano con loro Alex anche è a casa e quindi la mente continua a cambiare tra una lingua e l'altra, è un po' come se la mente si teletrasportasse ogni pochi minuti da un paese all'altro, e quindi spesso hanno cominciato I bambini a rivolgersi a me in inglese e se chiedessi loro di tradurre ogni frase in italiano praticamente non avremmo una conversazione e in più visto che anche fuori la lingua predominante qui in Nuova Zelanda è l'inglese la mia mente in inglese a volte mi è capitato di rispondere sovrappensiero in inglese cosa che ovviamente non aiuta e quindi secondo me questo rallentato un po l'italiano per loro quindi sì se potessi tornare indietro probabilmente manterrei l'italiano esclusivo con loro in modo che loro sappiano che con me si parla solo quella lingua ma ovviamente vabbè non si può tornare indietro quindi faccio del mio meglio adesso poi questa domanda l'ho girata anche ad Alex a mio marito perché la sua esperienza è diversa dalla mia quindi vi racconto anche la sua esperienza e la sua risposta e faccio una premessa lui purtroppo lasciato un po il finlandese nell'ultimo anno e mezzo uno perché Alex avendo parlato inglese per metà della sua vita a volte fa proprio fatica con I vocaboli finlandesi e fatto davvero uno sforzo grande per introdurre nella sua mente nella sua vita il finlandese, lo fatto per I bimbi quando sono nati, e due ora che le conversazioni si fanno veramente molto più profonde, Alex spesso non si sente se stesso a parlare con I bambini in finlandese quindi non neanche senso che la conversazione non sia spontanea con I propri figli cioè la lingua è importante ma ovviamente la relazione lo è di più ecco quindi nonostante questo io continuo a ricordargli di parlare finlandese in tutti I momenti possibili di vita quotidiana ed effettivamente I bambini capiscono tutto ma non lo parlano ancora non so se lo parleranno mai senza dover fare uno sforzo extra ecco se Alex fosse stato più diligente loro ovviamente non dovrebbero fare uno sforzo ma in questo modo probabilmente dovranno fare uno sforzo quando lo vorranno parlare se lo vorranno parlare da adulti.

Quindi per rispondere alla domanda se Alex cambierebbe qualcosa lui mi detto che se tornasse indietro probabilmente cercherebbe di avere un supporto di materiali finlandesi a disposizione per esempio dei libri da leggere degli audiolibri in finlandese eccetera eccetera perché in questo modo non si sentirebbe solo tra virgolette avere un supporto di materiali lo farebbe sentire più appoggiato e più motivato, quindi ecco questa risposta volevo condividerla con voi perché l'ho trovato veramente interessante. Poi altra domanda: fai ripetere ai bambini quando non ti parlano in italiano o possono rispondere a piacere? Allora questa è anche una bella domanda, quando erano più piccoli non li ho mai forzati a rispondermi in una lingua piuttosto che in un'altra, riuscire a comunicare dà molta sicurezza ai bambini piccoli evita tantissima frustrazione e spesso il potere di ridurre le crisi o di risolvere le crisi addirittura quindi l'ultima cosa che noi genitori vogliamo e dobbiamo fare con I bambini piccoli è interferire con la loro capacità di comunicare se I miei figli sono in un paese in cui fuori casa ascoltano solo inglese spagnolo e le persone li capiscono quando parlano inglese spagnolo è normale che quelle siano le lingue che il cervello preferisce e io voglio incoraggiare che le usino perché in questo modo incoraggio la comunicazione incoraggio il loro sapersi esprimere e quindi se siamo a casa e io parlo con loro in italiano e loro mi rispondono in inglese quello che faccio non è chiedere che ripetano ma prima di rispondere traduco la loro frase e poi continuo la conversazione ma non chiedo mai di ripetere in inglese o in spagnolo scusatemi di ripetere in italiano e soprattutto non dico cose come no non capisco l'inglese parlami in italiano perché secondo me quella è un'altra di quelle bugie bianche tra virgolette che noi pensiamo che faccia bene allora al loro apprendimento ma in realtà per me comunque insomma voi ormai sapete la mia il mio input sulle bugie è che non le uso e non voglio usarle anche perché ovviamente I bambini sanno che io parlo perfettamente inglese e spagnolo e quindi mi sembrerebbe davvero poco onesto intellettualmente dire loro che non li capisco sicuramente non aiuterebbe a costruire un rapporto di fiducia reciproco, ecco ora che l'inglese preso un po' il sopravvento sto facendo davvero un grandissimo sforzo in casa e sono passata esclusivamente all'italiano e quindi sì chiedo spesso che mi parlino un italiano, ma devo ammettere che ora che sono più grandi lo capiscono e lo accettano, ne abbiamo parlato molto, ho spiegato loro che l'italiano è una lingua importante perché se no non possono comunicare con I nonni e ho importante perché se no non possono comunicare con I nonni e ora che sono più grandi possono capire questo discorso e quindi scelgono di fare lo sforzo loro per parlarne in italiano perché a questo punto che comunque loro si sono abituati a parlarmi in inglese purtroppo deve essere un piccolo sforzo da parte loro da parte loro perché devono cercare le parole nella mente e dirmele in italiano Emily non è ancora pronta a passare completamente all'italiano e a volte se le chiedo di ripeterlo in italiano o non di ripeterlo ma di parlarne in italiano lei si frustra e quindi l'aiuto le dico come si dice la frase e lei generalmente la ripete iniziato a ripetere dopo che io lo dico all'inizio non lo faceva, ma ho notato che se spingo spingo spingo lei rifiuta e quindi è controproducente perché diciamo che non aiuta l'apprendimento e non aiuta la comunicazione, Con Oliver invece lui ormai capito che l'italiano è nella sua mente e che semplicemente lo parla meno perché gli viene meno spontaneo dell'inglese ma lui può usarlo e può parlare senza problemi e quindi quando io glielo ricordo gli ricordo oli parliamo italiano lui passa direttamente all'italiano e niente riesce a dirmi praticamente tutto, quindi probabilmente quando Emily sarà pronta succederà la stessa cosa ma ora che ho avuto l'esperienza con Oliver cercherò di essere un po' più disciplinata e costante io perché appunto lo dico sempre I bambini imparano lingue senza alcuno sforzo da parte loro ma con grandissimo sforzo da parte dei genitori quindi ovviamente lo sforzo devo farlo io e ho deciso che da adesso in avanti proprio perché vedo che il loro cervello è molto molto in inglese, cercherò di dare un po' una spinta all'italiano, poi prima di passare alla prossima domanda ricordo che qualcuno mi aveva chiesto se correggo I bambini quando mischiano le lingue la mia risposta è no non li correggo lascio che mischino ma magari mi faccio un appunto mentale un giorno se capita quando capita l'occasione chiedo per esempio una cosa che abbiamo detto da poco sai come si dice scotch in inglese?

E gli spiego che scotch in inglese si dice tape, perché di solito loro magari mi vengono a chiedere mammy che n'hai used scotch?' che ovviamente non alcun senso e allora io magari le ripeto 'vuoi lo scotch?' in italiano? Ma non correggo la sua parola in quel momento però poi lo faccio più avanti, magari un giorno le dico 'e me li sai come si chiama questo?' faccio più avanti, magari un giorno le dico Emily sai come si chiama questo in inglese? Si chiama tape. E voilà, prossima domanda: senso iniziare a diciotto mesi? Assolutamente sì, senso iniziare il prima possibile dalla nascita se possibile, dalla pancia se possibile, come scrisse Silvana Quattrocchi Montanaro I bambini nei primi sei anni di vita sono dei geni ad imparare le lingue e assorbono qualsiasi lingua a cui sono esposti e la assorbono senza fatica, senza sforzo, lo dicevo anche a Silvia nell'intervista, per loro imparare una lingua a cui sono esposti è come respirare è un atto involontario non possono decidere di non farlo, la lingua la imparano che vogliano o non vogliano impararla, ma ovviamente bisogna esporli alla lingua, per questo dico che è un grandissimo sforzo da parte dei genitori, ma sicuramente vale la pena esporli il prima possibile e non pensare che si confondano, che questo è veramente un altro pregiudizio, ecco no no non mi viene la parola, comunque è un po' uno stereotipo pensare che più lingue metti al bambino più il bambino si confonde, in realtà non è affatto così, se c'è una costanza e le persone parlano con costanza una lingua la propria lingua il bambino in generale non si confonde mi sono però resa conto mentre parlavo che magari la domanda non era intesa come è troppo presto inizierà diciotto mesi magari la domanda era intesa come è troppo tardi iniziare diciotto mesi e quindi anche in questo caso no secondo me non è troppo tardi nei primi sei anni veramente io consiglio sempre di esporre I bambini a più lingue perché comunque secondo me moltissimi benefici vabbè non solo secondo me, anche secondo la scienza.

Altra domanda: I bambini fanno fatica a comprenderle entrambe le lingue? No assolutamente no, anzi capiscono e comprendono tutte e tre le nostre lingue di famiglia, quindi capiscono italiano finlandese e inglese e capiscono anche spagnolo a dire il vero, e no non fanno fatica perché se una lingua è parlata attivamente in casa o fuori casa il bambino può imparare tutte le lingue a cui lo esponiamo proprio come dicevo prima, però appunto deve essere attivo, la lingua deve essere attiva, attiva significa che c'è un'interazione tra le persone, che il corpo del bambino reagisce alla lingua che sente, non so come spiegarlo però quando diciamo per esempio vieni qui o mi passi quel gioco o lo salutiamo e facciamo ciao con la manina e lui ci risponde con la manina ecco questo è un apprendimento attivo non come in televisione o con la musica di sottofondo che la mente del bambino è spenta praticamente è seduto e sta in ascolto non c'è interazione non che questo non vada bene l'ascolto aiuta comunque perché si insegna al cervello a fare l'orecchio tra virgolette ai suoni della lingua e quindi è come se il cervello memorizzasse questa lingua e I suoni ma la lingua passivamente, una lingua passivamente non si può usare ed è per questo che ad esempio certo se noi esponiamo un bambino alle canzoni che ne so in giapponese per esempio quando è piccolo certamente quando sarà più grande se vorrà studiare quella lingua probabilmente riuscirà a riprodurre anche I suoni, ma sicuramente solo esponendo il bambino alle canzoni in giapponese o alla televisione in giapponese non la prende e per questo spesso più della televisione è meglio prendere delle canzoni in inglese che abbiano dei movimenti tipo head shoulders nees and tows o simili e fare che ne so 10-quindici minuti di balli con I bambini cantando le canzoni in inglese facendo I movimenti anzi in tantissime parti del mondo ci sono gruppi di mamme e bambini dove appunto mamme e bambini si ritrovano e una ragazza o un ragazzo dirige la mamme e bambini si ritrovano e una ragazza o un ragazzo dirige la lezione con canzoni in inglese che hanno anche gesti e tutti la seguono.

Io a Marbeio ho sempre portato I bambini a questi gruppetti e li trovo geniali in italia non credo esistano ancora o sono poco conosciuti quindi io continuo a dire che c'è davvero un'opportunità di business enorme ma se voi ne conoscete alcuni di questi gruppetti per piacere fatemelo sapere e io li condivido volentieri in qualche modo attraverso il mio network. Ok altra domanda non si esclude l'altro genitore dalla conversazione? No posso dire con estrema certezza che non ho mai trovato una famiglia multilingue e ne ho conosciute davvero tante in cui un genitore si lamenti di sentirsi escluso nelle conversazioni perché comunque la scelta del multilinguismo è una scelta consapevole di famiglia ed è una scelta che si fa perché si dà valore a una lingua per esempio a Marbei avevamo degli amici in cui il padre era canadese e la madre svedese e le bimbe andavano alla scuola svedese, a Marbiacia un po' di tutto a livello scolastico e quindi ovviamente parlavano più svedese che il padre non parla e non capisce ma ovviamente il padre era felice di questa cosa ci diceva che avevano una lingua segreta le bimbe con la mamma ma non gli dava fastidio perché le bimbe parlavano comunque anche inglese e quindi potevano ovviamente comunicare con lui a casa nostra Alex parla perfetto italiano quindi lui non problemi ma io per esempio non parlo finlandese e capisco veramente proprio solo conversazioni basiche ma onestamente preferirei non capire nulla di quello che I miei figli dicono mio marito piuttosto che privare I miei figli della possibilità di parlare la lingua del padre o di parlare una lingua in più perché comunque secondo me va beh in questo caso si tratta anche un po' di perdere un pezzo della loro cultura e della loro identità oltre al fatto di non dare il beneficio del multilinguismo che comunque moltissimi benefici.

Quali sono gli aspetti negativi che hai riscontrato nel multilinguismo? No nessuno per me non ce ne sono di aspetti negativi nel multilinguismo, ci sono tantissimi benefici ma di aspetti negativi no non ce ne sono ma di aspetti negativi no, non ce ne sono, almeno comunque non ce ne sono per I bambini, per I genitori come dicevo prima è uno sforzo in più quindi potrebbe essere visto come un aspetto negativo, ma personalmente io sono felice di fare lo sforzo per dare ai miei figli più lingue che io considero un regalo altri aspetti negativi magari li vedo più al contrario per esempio se un genitore decide di non insegnare la propria lingua figlio perché magari vivono in un altro paese secondo me l'aspetto negativo è poi che la comunicazione con la famiglia è complicata o anche solo proprio quando il bambino da adulto magari vorrà conoscere la lingua del paese di origine non la conoscerà o dovrà fare uno sforzo molto molto più grande per impararla quindi ecco questo sicuramente è un aspetto negativo del non dare una lingua, del non offrire una lingua, ma davvero altri aspetti negativi dell'insegnare più di una lingua per me non ce ne sono perché anzi ci sono come dicevo prima tantissimi vantaggi proprio a partire dal modo in cui il cervello di chi parla più lingue funziona perché ci sono studi che provano che funziona in maniera diversa da quello di un monolingue dall'apertura mentale l'empatia che ti dà il conoscere più lingue dalla facilità di imparare più lingue da adulti se cresci con più di una lingua da bambino perché è molto più facile quando quando impari lingue da bambino poi è molto più facile imparare lingue da adulto ricordo un articolo di molti molti anni fa non ricordo nemmeno in che lingua era quindi non so se riuscirò a ritrovarlo però diceva che il cervello delle persone multilingue funziona un po' come un semaforo è sempre lì che dà luce rossa a una lingua e luce verde a un'altra ovvero sta costantemente scegliendo la lingua con cui esprimersi e questo regala flessibilità mentale e moltissima capacità di prendere decisioni che si riflette poi in tutti gli ambiti della vita insegna anche a concentrarsi di più a memorizzare con più facilità ad adattarsi con più facilità ai cambiamenti anche solo cambiamenti di attività che si stanno svolgendo in un determinato momento per esempio, insomma secondo me è un po come un superpotere ovviamente dalla mia personale esperienza ad imparare due lingue in età adulta senza mai essere esposta a quelle lingue posso dire che è veramente complicato ecco nel senso che a cento a parte io sono arrivata a parlare l'inglese e lo spagnolo così come parlo l'italiano, ma vi assicuro che avrei preferito impararlo da bambino perché è stato uno sforzo davvero importante, comunque il mio livello non sarà mai quello di un bilingue che può passare da una lingua all'altra con estrema facilità senza dover andare a a o che magari conosca in maniera spontanea le sfaccettature delle lingue, I modi di dire eccetera eccetera ecco diciamo che io ormai mi ritengo praticamente quasi nativa in inglese e spagnolo ma ci saranno sempre delle cose, delle espressioni, dei suoni che non potrò riprodurre perché io non le ho imparate da bambina ma le ho imparate in età adulta poi vabbè si aprirebbe anche una parentesi sul fatto che bilingue o multilingue vero e proprio in cui il cervello tratta le due lingue o tutte le lingue nello stesso modo esiste, è veramente raro, c'è sempre una lingua che prevale un po' in un ambito piuttosto che nell'altro e questo è normale.

Ok non so se ho risposto alla domanda degli aspetti negativi forse alla fine ho risposto alla domanda quali sono I benefici del multilinguismo. Altra domanda: è vero che imparano a parlare in ritardo? I tuoi figli hanno fatto fatica? No non è vero, è un po' una leggenda metropolitana secondo me perché uno non si può generalizzare dire che tutti I bambini bilingue o multilingue iniziano a parlare più tardi e due non si può davvero sapere quando quel bambino avrebbe iniziato a parlare se non avesse avuto le due lingue, nel senso che se un bambino cresce con due lingue non si può fare un tipo sliding doors che sappiamo ok se non avesse avuto le due lingue avrebbe iniziato a parlare prima ecco quindi non è comprovabile quindi no quello non è vero quando il bambino inizia a parlare dipende veramente solo dal bambino un po' come quando il bambino inizia a camminare e tra l'altro posso anche dimostrarlo con la nostra esperienza perché io ho avuto due esperienze completamente diverse a parità di approccio Oliver iniziato a parlare molto tardi lui aveva già quasi tre anni e mezzo per esempio parlare dico proprio frasi complete ecco magari diceva parole ovviamente eccetera eccetera però non frasi complete mentre Emily iniziato a dire frasi complete quando non aveva neanche l'anno e quindi insomma questo dimostra nonostante fossero esposti entrambi alla stessa quantità di lingue hanno avuto comunque esperienze completamente diverse nell'iniziare a parlare.

Altra domanda alfabetizzazione come la si si sceglie una scuola multilingue? Io credo che se per voi è importante che I bimbi scrivano in più lingue o si sceglie una scuola bilingue ovviamente oppure si deve integrare a casa per esempio io ho un'amica giapponese che vive qui in Nuova Zelanda e ogni mattina fa 15-venti minuti di giapponese con I bambini prima di andare a scuola praticamente un secondo lavoro ma ovviamente il giapponese o lo insegna lei o non lo imparano e per lei è importante quindi lo fa, io personalmente insegno a leggere e scrivere sia in italiano sia in inglese a Oliver Demili e lo faccio usando gli stessi metodi in maniera molto spontanea, se seguite il mio corso call school educare a casa saprete che noi impariamo tutto attraverso il gioco, veramente poche attività strutturate, pochi materiali. Semmai I miei figli andranno a una scuola inglese sicuramente continuerò con l'italiano a casa perché mi piacerebbe che lo sappiano scrivere oltre che leggere, ma ovviamente il processo sarà più lento probabilmente, cioè ovviamente no probabilmente sarà più lento e dipenderà molto dal loro interesse, dal tempo che ci dedicheremo, dalla mia costanza insomma ecco non ho aspettative, non ho fretta e anche se a volte mi preoccupo e penso di dover fare di più so che I miei figli alla fine leggeranno e scriveranno almeno inglese italiano, quindi diciamo che non ho molto motivo di preoccuparmi.

Altra domanda: si può usare il metodo Opal ovvero one pierent one language come dicevo prima, anche se il genitore non è multilingue? Allora credo di aver già risposto a questa domanda in realtà non ricordo esattamente, ma in breve io consiglio sempre che il genitore parli la propria lingua, ma in breve io consiglio sempre che il genitore parli la propria lingua a meno che la lingua che vuole insegnare non sia per lui seminativa, per esempio come dicevo prima per me parlare inglese o parlare italiano è esattamente uguale, anzi spesso è più facile in inglese perché la lingua che ho parlato di più negli ultimi dodici anni, quindi in inglese perché è la lingua che ho parlato di più negli ultimi dodici anni, quindi me la sentirei di prendermi la responsabilità dell'inglese, ma se non volessi insegnare l'italiano ovviamente, o se mio marito fosse italiano mi stanno venendo in mente tutti gli scenari, altrimenti non saprei, ecco se il mio livello di inglese fosse basso o inesistente sicuramente mi affiderei a qualcuno, mi affiderei ad altri metodi come quelli che dicevo prima tipo prendere una baby sitter a casa, magari cantare canzoni interattive usando delle canzoncine in modo che possiamo cantare con la canzone, fare I movimenti, e forse magari non l'ho detto, magari comprare anche gli stessi libri in due lingue diverse e leggerli in due lingue diverse, magari per esempio noi leggiamo quello italiano e la babysitter che viene inglese legge la versione inglese che poi attenzione quando dico baby sitter inglese intendo dire una persona con un ottimo livello di inglese non per forza un insegnante non per forza una nativa inglese ma anche magari penso di averlo detto a Silvia magari anche una ragazza universitaria che un buon livello di inglese anzi avendo io stesso insegnato inglese a bambini per otto anni vi assicuro che funziona molto meglio prendere qualcuno che venga proprio solo a giocare con I bambini e I loro giochi senza fare grandi attività strutturate altra domanda e poi abbiamo quasi finito, che cosa pensi dell'accento?

Allora io amo le lingue immensamente e soprattutto l'inglese, l'inglese è una delle mie grandi passioni, credo che sia la mia lingua preferita proprio per il suo eclettismo, per la sua versatilità, per il modo di esprimere concetti lunghissimi con due parole, ma anche se amo le lingue e mi piace quando le si parla bene non mi piace quando sento discorsi tipo odio l'accento inglese in spagnolo oppure non si può sentire un francese che parla inglese, trovo che questi discorsi denotino molta poca empatia, poco rispetto, poca tolleranza, io anzi avendo vissuto quasi metà della mia vita all'estero ed essendo arrivata in Spagna nel duemila sette senza parlare una parola di spagnolo so quanto sia difficile imparare una lingua da adulti e quanto sia difficile fare lo sforzo per impararla e quindi apprezzo sempre tantissimo gli stranieri all'estero che fanno uno sforzo, noi abbiamo fatto sempre uno sforzo in ogni città in ogni paese dove siamo stati abbiamo imparato frasi basiche di ungherese tailandese vietnamita malese di tutto insomma e quindi cioè io immagino se invece di apprezzare il mio sforzo la gente del luogo mi avesse derisa o disprezzata perché non pronunciavo bene, sarebbe assurdo, però devo ammettere che con I miei figli all'inizio ero ossessionata dall'accento della serie siamo coerenti qua ma dopo aver visto che l'inglese di Oliver e Emily è cambiato praticamente ogni volta che venivano in contatto con accenti diversi mi sono un po' rassegnata e ho capito che comunque non potevo imporre un accento senza che loro avessero un accento di riferimento, un conto è se uno dei due genitori è inglese o americano neozelandese allora ovviamente quello è l'accento di riferimento che il bambino prenderà ma altrimenti in famiglia come la nostra non c'è un accento di riferimento I bambini fanno un mix di tutte le lingue di tutti gli inglesi che ascoltano e questo credo che sia perfetto ed è bellissimo nel senso che è probabile che nella loro vita la gente penserà che sono nativi inglesi ma semplicemente non sapranno dove piazzarli, credo sia bello così non mi dà fastidio, ci ho dovuto fare I conti nel senso che ci ho dovuto fare pace con questa cosa dell'accento ma ho poi capito che diciamo c'è questa credenza o questa speranza, non so che cosa sia, che il bambino prenda l'accento migliore tra virgolette o l'accento più nativo a cui è esposto ma in realtà non funziona così, se non un solo accento di riferimento come può essere quello di un genitore per esempio, farà un misto di tutti gli accenti che sente e svilupperà il suo proprio accento, credo che sia molto bello.

Ok quasi l'ultima domanda penultima stereotipi più comuni con cui hai dovuto combattere? Questa rispondo in fretta perché credo di averli già accennati e sono sicuramente uno ma I bambini non si confondono con tante lingue? No la risposta è no, I bambini sono dei geni dell'apprendimento delle lingue quindi assolutamente non si confondono, buttateli addosso tutte le lingue che volete, l'importante è essere costante e quindi anzi va beh nell'episodio con Silvia ho raccontato un aneddoto, non lo riracconto qua, così non vi faccio da spoiler ma insomma no non si confondono, e poi un altro stereotipo sicuramente è quello del ma I bambini che parlano più lingue iniziano a parlare con ritardo, parlano più tardi no anche questo non è vero come abbiamo detto prima dipende proprio dal bambino e su questo tra l'altro purtroppo c'è tantissima confusione anche tra I pediatri ma ancora una volta ci tengo a rassicurare I genitori che non è così, dipende veramente completamente dal bambino quando il bambino inizia a parlare. Ultima domanda e l'ho lasciata per ultima perché mi fatto sorridere: come si fa ad essere costanti? Allora se io avessi la chiave della costanza ve la darei, anzi se avessi la chiave della costanza la userei, cioè se fossi in grado di capire il segreto di avere il segreto di come si fa per essere costanti nella vita probabilmente io sarei la mamma più paziente e comprensiva del mondo non mi arrabbierei mai perché farei solo ciò che spiego nei miei corsi e I miei figli probabilmente parlerebbero già italiano inglese finlandese spagnolo perfetto perché applicherei con diligenza quello che so, ecco nella vita reale in realtà non funziona così, non so come consigliarvi di essere costante, non l'ho scoperto nemmeno io, so che la costanza viene dal creare un'abitudine, un'abitudine ci va tempo a costruirla e anche se ci sono studi che spiegano quanto tempo ci vada per costruire un'abitudine io credo che cambi da persona a persona, da ambiente, da situazioni della vita personali e credo che dipenda anche molto da quanto quell'abitudine sia una priorità nella vita di una persona, io in questo periodo della mia vita per esempio non sono costante con l'esercizio fisico anche se lo vorrei, perché forse non è una mia priorità e quindi lo accetto e mi accetto so che dovrò decidere di renderlo una priorità nella mia mente in modo da poterlo mettere anche in pratica e quindi fare esercizio un po' di esercizio tutti I giorni come vorrei.

Ecco questo è davvero quanto di meglio posso offrire in questo momento su questo tema perché credo che richiederebbe forse un episodio a sé stante ma ci tenevo a rispondere a questa domanda perché mi fatto veramente molto molto sorridere. Ok basta questo episodio è già lungo così quindi chiudo se mi cercate durante la settimana sapete che sono sempre su w w w punto la teladicarlotta punto com e su internet su instagram facebook come la teladicarlotta blog e tra l'altro se vi è piaciuto questo episodio di domande e risposte a me diverte tantissimo perché non lo so perché perché mi piace rispondere alle domande in realtà e quindi se vi è piaciuto fatemelo sapere o su instagram o su facebook oppure mandatemi una mail a carlottalatellatellatta punto com perché magari possiamo farne altri su altri temi disparati io sono insomma un po' sono molto aperta anche alle tematiche e quindi se vi è piaciuto ditemelo. Buona giornata buona serata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo ciao ciao no scherzavo non è finito perché mentre riascoltava la registrazione prima di pubblicare mi sono resa conto che ho detto a un certo punto che una lingua passivamente non si può usare, in realtà intendevo imparare una lingua passivamente non si può imparare perché altrimenti quella frase non assolutamente senso, poi magari l'avete capito comunque ma volevo precisarlo ok adesso davvero finito ciao ciao