Speaker 0: Benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di Educare con calma! Allora visto che vi era piaciuta moltissimo la modalità domanda e risposta che ho fatto sul multilinguismo ho deciso di fare un altro episodio oggi e rispondere alle tantissime tantissime tantissime domande che mi arrivano sempre e in continuazione sul nostro stile di vita. Come sapete noi siamo viaggiatori a tempo pieno quindi viaggiamo sempre non abbiamo una casa stabile e questo credo che comunque susciti un po di curiosità e anche proprio negli aspetti pratici. Quindi oggi mi piacerebbe rispondere a tante concisamente possibile a tutte le domande che mi avete fatto. Ok allora parto direttamente in prima anzi parto in quinta.
Allora come avete deciso di abbracciare questo stile di vita? Questa sicuramente è una domanda a cui ho risposto spesso ma che ovviamente non tutti magari possono sapere perché non tutti mi seguivano allora. Quindi questo stile di vita è nato un po' per caso a dire il vero, nel senso che io e Alex siamo sempre stati molto inclini al viaggiare al vivere proprio in posti che non fossero la nostra casa la nostra città che in questo caso è Marbeja in Spagna e già nel duemila nove avevamo fatto un'esperienza di un mese a Barcellona quindi quello diciamo che forse iniziato un po' il tutto proprio a livello di pensieri perché avevamo pensato che bello ogni anno potremmo fare un mese da qualche parte e noi ovviamente pensavamo un mese di qua in qualche città europea. Poi è successo che io ho cominciato a lavorare come insegnante a Marbeia quindi comunque il mio lavoro richiedeva la mia presenza in un posto e quindi tutto questo è un po' diciamo sì affievolito ecco. Un po affievoliti e li abbiamo messi da parte.
Questo fino a quando è nato Oliver e quando è nato Oliver e quando è nato Oliver per me è stato molto chiaro che il mio lavoro non era molto conciliabile con il tipo di maternità che io volevo e che desideravo, con la quantità di tempo che io desideravo passare con I miei figli e quindi niente praticamente ho deciso di iniziare una transizione verso l'online e di puntare sul blog e sul mio sito. Da lì poi ho creato I corsi online e ho poi scoperto che potevo mantenermi con questo lavoro e quindi ho puntato tutto lì ho lasciato le mie lezioni ed è stato in quel momento praticamente che abbiamo deciso di riprovare o che comunque la fiamma del viaggio si è risvegliata. Quindi nel dicembre no nel luglio del duemila diciotto abbiamo deciso di andare due mesi in Canada. Emily ovviamente a quel punto aveva un anno e qualcosa da diciotto mesi più o meno e Oliver aveva sui quattro anni. No scusatemi sui tre anni.
Oliver aveva tre anni. Quindi abbiamo preso tutto abbiamo fatto I bagagli e siamo partiti per due mesi in Canada abbiamo vissuto un mese a Montreal e poi abbiamo viaggiato un altro mese per tutta la zona del Québec. Quindi dopo questo è successo un giorno che eravamo seduti sul divano e a un certo punto ho detto ad Alex certo che sarebbe bello poter continuare a viaggiare in questo modo adesso pensa un po' potremmo prendere, potremmo andare in Sud America per esempio e farci ancora qualche mese là e poi andare ancora non lo so e lui mi detto mah In realtà possiamo, con I nostri lavori possiamo. E in quel momento credo che ci siamo guardati tutti e due e abbiamo detto: Forse abbiamo riso per l'assurdità del pensiero! E però quel possiamo fatto rinascere una piccola fiamma in tutti e due e abbiamo pensato che effettivamente potevamo farlo effettivamente potevamo provarci, potevamo viaggiare.
Quindi siamo tornati a Marbeia e abbiamo venduto tutto quello che avevamo tra l'altro un sacco di mobili li abbiamo restituiti all'Ikea perché non era neanche un anno che li avevamo comprati quindi proprio li abbiamo smontati e restituiti all'Ikea e in più abbiamo venduto la macchina abbiamo venduto tutto ci siamo trasferiti in un Airbnb e abbiamo cominciato a pianificare questo viaggio. Nel duemila diciannove a giugno siamo partiti quindi praticamente un anno dopo a questo possiamo detto così sul divano una sera siamo riusciti a partire dopo aver venduto praticamente tutto quello che possedevamo a Marbei abbiamo ancora una o due valigie e le nostre bici piegabili che le abbiamo mantenute, che le abbiamo tenute là perché comunque sono bici molto belle che vorremmo recuperare quando torniamo. E questa è un po' la risposta a come abbiamo deciso di abbracciare questo stile di vita. Diciamo che lo stile di vita è un po' arrivato, non pensavamo di essere persone adatte a questo stile di vita e invece ci siamo lanciati e grazie proprio alla tipologia del nostro lavoro abbiamo siamo partiti ci siamo buttati e ci è piaciuto molto ed è da allora che viaggiamo quindi adesso è un anno e mezzo.
Ok altra domanda che forse mi sono già dilungata troppo: in base a cosa decidete le vostre destinazioni? Allora questa domanda probabilmente dovrei farla ad Alex perché è Alex il planner della situazione però diciamo che in generale proprio per rispondervi molto molto concisamente noi sapevamo che volevamo fare Asia, Australia, Nuova Zelanda, Sud America e poi Canada probabilmente volevamo saltare l'America del Nord perché l'abbiamo già visitata parecchio e non ci interessava moltissimo quindi questo era il programma e volevamo proprio seguire quest'ordine insomma fare il giro e tornare a casa poi per le destinazioni diciamo che in generale all'inizio decidevamo molto in base un po' alle destinazioni più in voga per esempio che ne so se volevamo andare in Thailandia ovviamente volevamo andare a visitare Chiang Mai, quella zona lì e poi Bangkok quindi vedere il nord e il sud ma decidevamo anche molto in base al tempo, al clima, perché volevamo evitare stagioni torride, volevamo evitare le stagioni della pioggia, volevamo seguire il sole poi vabbè piano piano mentre vivendo là ci siamo resi conto che abbiamo dovuto comunque scendere a compromessi con il clima e alla fine non era assolutamente come diceva internet ovvero che spesso e volentieri la stagione della pioggia diciamo che era un acquazzone al giorno e voilà.
Probabilmente in quello ci eravamo preoccupati più del previsto e non c'era tanto motivo di preoccuparsi così tanto. Poi un altro fattore sono stati sicuramente I voli quindi noi volevamo scegliere soprattutto voli diretti, volevamo volare il meno possibile per questioni ambientali, per ridurre un po' un minimo la nostra impronta di carbonio e a volte abbiamo anche ovviamente basato delle scelte sui prezzi dei voli perché per esempio fare una tratta piuttosto che un'altra significava risparmiare davvero tanti soldi. In generale però poi per quanto riguarda proprio le aree dove fermarci nelle varie città dipendeva sempre dalle infrastrutture perché comunque noi lavora vamo quindi avevamo bisogno di internet, avevamo bisogno di strutture decenti per poter lavorare e anche per questo comunque abbiamo scelto come prima tappa asiatica Singapore perché diciamo che è un po' un misto tra Asia ed Europa e ci siamo sentiti più a nostro agio ed è stata una scelta veramente azzeccata. E poi per le altre città del sud est asiatico, per esempio, lì è tanta ricerca. Tanta ricerca, tanta lettura su internet, tante letture di esperienze altrui, di blog e ovviamente anche considerando che non avevamo una macchina quindi dovevamo comunque trovare posti vicino a trasporti pubblici ma inoltre non volevamo posti troppo vicini alle zone turistiche quindi cercavamo di vivere più con I locali Insomma veramente lì è tutto merito di Alex perché è lui che fatto tutta la ricerca su tutti gli Airbnb e tutti I quartieri di tutte le città che abbiamo visitato, quindi su quello veramente chapeau a lui.
E poi ovviamente vabbè andando avanti abbiamo anche dovuto cambiare progetti perché ad esempio quando eravamo a Bangkok abbiamo cominciato a renderci conto di un problema molto molto grave che è quello dell'inquinamento e I livelli di inquinamento erano altissimi e abbiamo scoperto che la città successiva dove saremmo andati ovvero Hanoi in Vietnam I livelli erano ancora più alti I livelli di inquinamento e quindi abbiamo dovuto cambiare I progetti anche lì rimasti una settimana e mezzo mi sembra da noi e poi siamo andati giù a Hoyan e Hoyan all'inizio non era proprio nei progetti se non per un passaggio proprio di pochi giorni ecco, una settimana magari. Quindi ecco sì diciamo che strada facendo abbiamo anche dovuto cambiare piani, per non parlare ovviamente del covid che eravamo a Bali, dovevamo ancora fare tutta la in tantissima parte dell'Asia e non ci siamo arrivati, abbiamo scelto di venire in Nuova Zelanda che è stata una scelta azzeccatissima. Quindi niente in generale praticamente più andavamo avanti e meno pianificavamo ma all'inizio credo che l'aver pianificato tutto proprio nei minimi dettagli aver anche proprio preso gli alloggi I voli per I primi quarantacinque mesi è stata comunque una sicurezza. Quindi io sicuramente la consiglierei perché è stata proprio una sicurezza mentale e non doversi preoccupare di dove andiamo dopo ma averlo già deciso averlo già prestabilito.
OK quali sono le cose che ti mancano di più della vostra vita di prima? Quando ho letto questa domanda ho dovuto pensarci tantissimo perché cose non mi manca assolutamente niente non ci manca niente non ci manca la scuola dei bimbi non ci manca non ci mancano I posti non ci mancano le case non ci manca niente ci mancano le persone ovviamente quello sì le persone ci mancano sempre tantissimo fortemente con tutti noi stessi vorremmo abbracciarle e questo sì ovviamente è l'unica cosa che ci manca della nostra vita di prima. Come conciliate lavoro e viaggio? Allora questo è facile, una domanda facile finalmente. Allora noi praticamente abbiamo sempre fatto a turno nel senso che adesso che siamo in Nuova Zelanda ormai da dieci mesi è più facile perché I bambini stanno andando ad una piccola scuola Montessori quindi comunque al mattino io e Alex possiamo lavorare e poi se dobbiamo continuare a lavorare I bambini ormai dopo un anno e mezzo di anzi molto di più perché io e Alex abbiamo sempre lavorato da casa comunque loro sono abituati a lasciarci lavorare, quindi se dobbiamo lavorare loro ci lasciano lavorare.
Però devo dire che mentre stavamo viaggiando ed eravamo sempre tutti insieme, quindi non c'era scuola, non c'erano baby sitter se non in pochissimi posti che le ho trovate facevamo turno. Quindi durante la settimana Alex lavorava al mattino, io lavoravo al pomeriggio e il fine settimana lo dedicavamo a viaggiare. Locale, cercare di insomma fare vita normale in un posto diverso. Come fate mantenervi solo con un lavoro online? Allora come facciamo a mantenerci?
Boh è il nostro lavoro! È il nostro lavoro e ci dà un buon salario sia a me che a lui e quindi possiamo tranquillamente mantenerci con questo lavoro. Io ormai lavoro online da quarantacinque anni forse, quindi comunque diciamo che è un lavoro ormai ben come si dice oliato e Alex lavora online da quando aveva vent'anni, quindi ecco diciamo che il lavoro non manca e siamo molto molto fortunati e così che possiamo mantenerci. True Travellers e copre tutte le emergenze sanitarie. True travellers e copre tutte le emergenze sanitarie ma poi per esempio io qui in Nuova Zelanda ho avuto un problema sono dovuta andare dal ginecologo fare ecografie eccetera eccetera che comunque è stato un bel una bella spesa economica cioè una bella spesa non economica e l'assicurazione coperto tutto per fortuna quindi ecco siamo stati felici e tra l'altro ricordo che c'era una domanda relazionata più o meno a questo argomento che era quello dei vaccini per I bambini noi vaccini avevamo fatto I vaccini prima di partire ovviamente I vaccini più importanti per partire.
Invece per I vaccini proprio del calendario spagnolo siamo stati fortunati perché Emily aveva appena fatto l'ultimo che le toccava fino ai tre anni e quando avuto tre anni un po' dopo qualche mese dopo eravamo qua in Nuova Zelanda e fatto anche quel vaccino lì qua in Nuova Zelanda. E' stata un'esperienza ottima e non abbiamo mai avuto problemi e anche per Oliver è successa la stessa cosa ovvero che lui aveva già fatto il vaccino dei tre anni e poi non gli spettava niente secondo il calendario spagnolo fino ai sei anni quindi insomma non più dovuto fare niente. Ok per fare uno stile di vita come il vostro servono più o meno soldi di uno stile di vita tradizionale? Allora dipende dallo stile di vita nel senso che io posso parlare del nostro stile di vita può essere addirittura più economico in viaggio in alcuni posti perché Marbeia è molto cara. La vita di tutti I giorni quindi può essere più economica, l'affitto addirittura nel sud est asiatico per esempio può essere più economico però ovviamente ci sono altre cose come cose extra tipo le escursioni che comunque ovviamente si gira di più, I biglietti dei musei, I biglietti delle varie attività che facciamo, I voli ovviamente, I trasporti, tutto questo ovviamente è extra e tutto questo costa.
Comunque devo dire che non pagando la scuola dei bambini che era una scuola molto cara a Marbeia perché in Europa purtroppo tantissime scuole Montessori soprattutto nel sud dell'Europa sono a pagamento e sono care. Quindi diciamo che non pagando la scuola dei bambini paghiamo tutte le cose extra ecco tutte queste cose extra che di cui parlavo adesso poi vabbè noi comunque come voli cerchiamo sempre di evitare come dicevo prima di volare il più possibile se possiamo ci muoviamo per terra quindi ad esempio anche all'interno dei proprio dei paesi ad esempio in Thailandia eravamo andati in treno notturno da Chiang Mai a Bangkok, lo stesso avevamo fatto in Vietnam per andare dal nord al sud. Per quanto riguarda mi chiedete più caro o meno caro non posso proprio rispondere a questa domanda perché appunto dipende dal vostro stile di vita. Per noi direi che è quasi uguale soprattutto prima di essere qua in Nuova Zelanda era praticamente uguale. Qua l'affitto è un po più caro magari poi I bimbi stanno andando ad una scuoletta abbiamo trovato una babysitter quindi ecco qua è più vita normale ma mentre viaggiavamo veramente I costi erano praticamente uguali a quelli di Marbeia includendo la scuola dei bambini.
Vediamo un'altra domanda: ci vogliono dei risparmi per partire a fare una un'esperienza del genere? Allora sì e no! Diciamo la verità sì e no! Perché? Perché noi abbiamo conosciuto tantissime persone che in viaggio viaggiando abbiamo conosciuto tantissime altre famiglie con bambini che hanno fatto la nostra stessa scelta ma tante di quelle che non avevano dei risparmi e non lavoravano in viaggio, quindi non avevano un lavoro online, sono dovute tornare.
Nel senso che hanno avuto un'esperienza poi positiva finché è durata, ma poi hanno dovuto tornare perché non avevano più soldi. Quindi ecco quello secondo me è veramente molto più stressante partire senza risparmi e io personalmente non sarei partita probabilmente se avessi dovuto toccare I miei risparmi nel senso che noi comunque abbiamo fatto questa scelta anche perché lavoriamo in viaggio in più noi prima di partire abbiamo venduto tutto compresa la macchina quindi già quello in parte pagato I primi mesi di voli e di alloggio però il risparmio è una pace mentale ecco diciamo così è una sicurezza che comunque è bene avere secondo me quando si sceglie uno stile di vita di questo tipo ecco. Altra domanda: che cosa ti piace di meno di questo stile di vita? Niente credo cosa mi piace di meno? Di meno vabbè mi piace appunto che non ho le mie persone qui è un po' quello che mi manca di più del mio stile di vita tradizionale ecco non ho le mie persone non ho I miei amici non ho la mia famiglia e quello probabilmente quello che mi piace di meno il fuso orario magari rende più difficile parlare con la famiglia a volte si devono fare più sacrifici sì quella è la cosa che ci piace di meno ma c'è veramente poco che che non ci piace di questo stile di vita.
Ok quindi come fate a stare insieme ventiquattro ore al giorno? Allora bella domanda non stiamo insieme ventiquattro ore al giorno ci spareremmo altrimenti probabilmente. Visto che ne sapete qualcosa dal lockdown sì sapete che è veramente molto complicato stare insieme ventiquattro ore al giorno e anche se può sembrare che noi stiamo insieme ventiquattro ore al giorno in realtà ci prendiamo sempre I nostri spazi. Per me gli spazi sono veramente molto molto importanti, gli spazi individuali è molto importante mantenere il genitore mantenere l'individuo dietro il genitore e quindi noi l'abbiamo sempre fatto nel senso che comunque appunto come dicevo prima ci facevamo a turno a lavorare magari un pomeriggio se io avevo meno lavoro potevo andare mi facevo un giro da sola, io poi ho sempre mantenuto la mia passione per il ballo quindi ho ballato e sono uscita a ballare a fare lezioni di salsa di ballo in tutte le città che abbiamo visitato e Alex allo stesso modo usciva a correre, usciva a fare I suoi esercizi, usciva a farsi una passeggiata ecco diciamo che abbiamo sempre sempre sempre mantenuto I nostri spazi perché altrimenti questo stile di vita non sarebbe possibile. Ok adesso credo di aver esaurito più o meno le domande relative allo stile di vita e ci sono ancora alcune domande sui bambini che interessano molto immagino.
Come fate con la scuola dei bambini? Allora non facciamo nel senso che I bambini non vanno a scuola Adesso qua sì in Nuova Zelanda negli ultimi due mesi ho trovato una scoletta a Montessori e quindi sono andati in questa scoletta. È successo a Singapore che avevo trovato una scuola a Reggio Emilia molto molto carina molto flessibile quindi erano andati anche a quella scoletta due o tre volte a settimana. Scuoletta due o tre volte a settimana però ecco diciamo che in realtà noi siamo partiti pensando che non sarebbero andati a scuola pensando che comunque la cosa veramente importante è la scuola della vita, la scuola del mondo, che è un'esperienza del genere comunque non tutti I bambini possono averla e che tutto quello che il mondo aveva da offrire ai nostri figli sarebbe stato assolutamente sufficiente e anzi molto di più sarebbe stato anzi molto di più sarebbe stato molto più importante che andare a scuola. Quindi ecco noi siamo partiti pensando che non avremmo fatto alcun tipo di scuola alcun tipo di home school.
Poi è successo viaggiando che comunque io essendo montessoriana osservo ecco osservo le esigenze I bisogni dei bambini e gli interessi dei bambini e quindi ho notato degli interessi per le lettere per la matematica per I numeri eccetera eccetera e li ho soddisfatti ecco. Quindi ho comprato alcuni materiali che hanno viaggiato con noi e abbiamo fatto dei giochi a casa però giochi più didattici più improntati proprio verso materie didattiche però non in maniera didattica ecco. Quindi proprio solo giocando. Però non in maniera didattica ecco. Quindi proprio solo giocando.
Per noi la base comunque è sempre stato il viaggio, quello che potevamo imparare in viaggio tipo l'altro giorno siamo arrivati in un porto e c'erano dei pescatori che stavano pulendo il pesce e quella per noi è scuola siamo andati in una fattoria stavano mungendo le mucche quella per noi è scuola ecco Quindi diciamo che per noi la scuola è proprio veramente tutto quello che è intorno a noi. Non la definiamo world schooling perché non facciamo niente di tutto quello nel senso che non andiamo degli incontri con altre famiglie di world schooling magari in futuro chi lo sa ma per ora non l'abbiamo mai fatto ma è la scuola della vita ecco. Quindi non eravamo mai intenzionati a fare alcun tipo di home schooling. E' successo che abbiamo fatto questa esperienza insomma è proprio in base a questa esperienza io ho creato il mio nuovo corso online che proprio si chiama proprio call schooling educare a casa in cui racconto un po' la nostra esperienza e racconto quello che secondo me è importante nei primi sei anni di vita le cose su cui concentrarsi nei primi sei anni di vita con I bambini sia che vadano a scuola sia che non vadano a scuola ma comunque proprio mantenere questo approccio di gioco.
E sì quindi questo un po' risponde alla domanda della scuola mi avete anche chiesto quando andranno scuola I bambini e a questa domanda non so rispondere non l'abbiamo ancora deciso. Poi I bambini non richiedono mai un posto fisso, un posto stabile da chiamare casa, ecco ho ricevuto tantissime tantissime domande così e la verità è che no. Emily è casa, ecco ho ricevuto tantissime tantissime domande così e la verità è che no. Emily questo stile di vita è l'unico stile di vita che conosce, è l'unica vita che conosce perché comunque lei aveva diciotto mesi quando siamo andati in Canada, poi abbiamo passato un po' di tempo di nuovo a Marbeya ma poi siamo partiti. Quindi diciamo che per Emily questa è vita normale.
Per Oliver sicuramente per lui c'è stato più un periodo di transizione ma si è abituato velocissimamente e anzi hanno entrambi sviluppato ancora più spirito di adattamento che già sappiamo che I bambini sono adattabili che si adattano facilmente ma veramente io in viaggio ho visto una crescita del loro senso di adattamento incredibile. Hanno sviluppato più capacità di uscire dalla propria zona di comfort con molta facilità. Io oggi vedo che comunque anche le transizioni, I cambiamenti quando dobbiamo fare le valigie I giorni di cambio non sono più difficili come magari lo erano all'inizio che magari eravamo tutti nervosi no adesso semplicemente facciamo le valigie e partiamo. Siamo tutti molto tranquilli molto rilassati magari Oliver è ancora quello che fa un po più fatica ma semplicemente perché lui è proprio questo tipo di personalità e quindi ancora a maggior ragione questo lo aiutato tantissimo proprio il fatto di praticare ad uscire dalla propria zona di comfort. Secondo me è stata un'esperienza veramente ottima in tutti I sensi.
E anche a livello sociale perché la prossima domanda è come gestite lo sviluppo sociale dei bambini visto che vi spostate sempre. E così ho ricevuto tantissime tantissime tantissime domande. Allora partiamo dal presupposto che I primi cinque-sei anni per I bambini a livello di sviluppo in termini teorici è più importante il nucleo familiare piuttosto che l'aspetto sociale quindi io sono partita con questa base poi anche in termini pratici io e Alex ce ne siamo sempre resi conto proprio sulla nostra pelle sulla nostra famiglia che I bambini sono molto più felici quando possono stare con noi e quando noi dedichiamo loro tempo piuttosto che quando stanno con gli amici quindi se dovessi mettere sul piatto della bilancia ciò che li rende più felici tra amici e famiglia è sicuramente la famiglia lo stare con noi Quindi io non ero assolutamente preoccupata dell'aspetto sociale questo è qualcosa che avete cominciato a farmi pensare voi da casa appunto chi mi segue su instagram ma per me non è proprio mai mai mai mai mai stato un problema quello dell'aspetto sociale. Ovviamente mi dispiaceva che lasciassero delle amicizie importanti a Marbeya ma siamo riusciti comunque a mantenerle attraverso le videochiamate.
Inoltre una cosa molto importante che comunque l'aspetto sociale alla fine nonostante io non fossi proprio proprio preoccupata alla fine l'aspetto sociale non si è assolutamente rivelato un problema anzi abbiamo sempre sempre sempre trovato moltissimi amici in ogni posto dove siamo andati anzi a volte era proprio Oliver a trovarli e spesso e volentieri ricorderò per sempre la prima volta che trovato un'amica da solo è stato a Singapore e lui che davvero non era proprio da lui questo che questa cosa che fatto ma è andato stava saltando sul tappeto elastico con una bambina e le fa ciao come ti chiami? E bon da lì capito che solo con questa domanda poteva fare delle amicizie poi vabbè I bambini hanno molto meno bisogno di grandi formalità per fare amicizia però comunque però Oliver era ancora sicuramente un ostacolo invece da quel momento diciamo che è stato un momento di insegnamento, è stato un momento lampadina e Oliver è uscito dal suo guscio in una maniera incredibile durante questo viaggio e quindi devo dire davvero che è stata un'esperienza positiva in termini di sviluppo e anche di sviluppo sociale a tutto tondo. Ovviamente poi c'è sempre tristezza quando dobbiamo salutare nuovi amici conosciuti in viaggio ma anche sempre gioia e curiosità per gli amici che poi verranno perché poi comunque lo ripeto alla fine il loro punto di riferimento quello di cui loro hanno davvero bisogno per essere felici siamo noi siamo io e Alex finché ci siamo io e Alex va tutto bene quindi ecco no non ci siamo mai preoccupati di questo aspetto sociale e tra l'altro proprio di questo tema tratto anche nel mio nuovo corso del call schooling perché credo che sia un tema sia un po' un mito il fatto che I bambini abbiano bisogno di altri bambini soprattutto nei primi sei anni di vita poi dopo certamente che ne hanno bisogno perché diventano esseri sociali ma vabbè questo è un altro discorso.
E quindi ecco queste più o meno sono le domande che mi avete fatto le più ripetute ce ne sono poi tantissime altre a cui non ho tempo di rispondere adesso, ma devo dire che queste sono un po' quelle più in voga. Spero che vi siano piaciute le risposte, spero che magari a qualcuno possano avere ispirato perché io credo veramente che questo stile di vita soprattutto se fate un lavoro online lo consiglierei in un battibaleno perché a noi dato tantissimo e spero veramente che possa tra virgolette ispirare altre persone a fare lo stesso e magari addirittura a provare a rivoluzionare la loro vita cambiando lavoro, dedicandosi insomma buttandosi sull'online o dedicandosi comunque a un lavoro che si possa fare in giro per il mondo. Io quando vedo dei giovani o parlo con dei giovani lo consiglio sempre di cercare di un lavoro che possa farli viaggiare che possa dare loro la libertà di movimento che quando sarà finito questo incubo del Covid comunque permetterà di nuovo di viaggiare, di visitare perché comunque il viaggio è un non so come definire il viaggio il viaggio è uno status mentis è un qualcosa che una volta che inizi non puoi più fermarti ed è ti dà talmente tanto che non puoi immaginare la tua vita senza senza il viaggio quindi sicuramente lo consiglierei, lo consiglierei soprattutto a famiglie con bambini perché nonostante si senta spesso dire ma perché viaggiate adesso che I bambini dimenticano I bambini non dimenticano e quello che rimane è quello che conta veramente.
Magari non ricordano I nomi delle città ma ricordano le sensazioni, ricordano I profumi, ricordano gli odori. Sicuramente è un'esperienza che fa bene a tutti che a noi a tutti e quattro cambiato tantissimo e insegnato tantissimo ed è un'esperienza che cambiato tantissimo e insegnato tantissimo ed è un'esperienza che consiglierei a tutti. E un'ultima domanda che mi avete chiesto è: Quando tornerete in Europa? Questa è la domanda del secolo. Allora quando torneremo in Europa in realtà credo presto perché noi il nostro visto qua in Nuova Zelanda scade tra febbraio e marzo e quindi dovremo lasciare la Nuova Zelanda e data la situazione mondiale in questo momento non credo che sia possibile né responsabile viaggiare e quindi torneremo e ci fermeremo per un po non ci fermeremo ma ci fermeremo in europa avverrà a breve ma non abbiamo assolutamente finito di viaggiare e basta con questo credo di aver risposto tutto e spero che vi sia piaciuto e vi ricordo che mi trovate su instagram e su facebook come la tela di Carlotta blog e ovviamente mi trovate anche a casa mia ovvero sul mio sito w w w punto la teladicarlotta punto com Buona giornata, buona serata, buonanotte a seconda di dove sei nel mondo!
Ciao!