se arrivi oggi su educare con calma e ancora non conosci il mio lavoro, ti racconto che sulla tela punto com puoi trovare strumenti nel mio percorso per educare a lungo termine. E una bellissima comunità molto nutriente e se prima vuoi conoscerci un pochino ti consiglio il mio libro. Cosa sarò da grande? Il mio non manuale di genitorialità in cui ti racconto la nostra esperienza di famiglia che ha scelto di educare diversamente. Benvenuti e benvenute a un altro episodio di educare con calma. Oggi ho deciso di fare un episodio un po' improvvisato, a dire il vero, perché dobbiamo assolutamente provare a scendere anche da questa ruota e cerco proprio di farlo con voi. In questo episodio di che cosa parlo? Parlo di mettere a letto i bimbi prima presto, molto prima di quanto io senta che le famiglie effettivamente li mettono a letto. Ho notato una grandissima tendenza a mettere a letto i bambini molto tardi e per molto tardi intendo dalle nove e mezza dieci in avanti. Sapete che io parlo spesso di routine minima e indispensabile. Ne abbiamo parlato anche in una newsletter da poco ne ho parlato in altri episodi del podcast. Se cercate, dovrebbe essercene uno che si chiama proprio la nostra routine. E lì parlo un pochino più approfonditamente di quella che è la nostra routine minima indispensabile, che in realtà è semplicemente questo mantenere una routine flessibile. Quindi non ossessionarci sulla routine della giornata sempre uguale, ma semplicemente fluire con le giornate diverse, ma avere una routine minima e indispensabile che è proprio quella della messa a nanna. Per me Alex è stato importantissimo da quando siamo genitori. Anzi, forse un po' più tardi da quando è arrivata Emily. In realtà che quando abbiamo capito davvero l'importanza di questa routine minima indispensabile di mettere a letto i bambini molto prima di quanto noi pensassimo che fosse un orario valido. E quindi abbiamo deciso di mantenere anche in viaggio questa routine della messa a nanna prestissimo, tra le diciannove e trenta e le venti e trenta, oggi più verso le venti e trenta, perché i bambini sono un po' più grandi. Ovviamente adesso che registro questo episodio hanno sette e nove anni e cerchiamo appunto di metterli comunque a letto anche adesso, um verso le otto. Poi succede sempre che sfo- sfori un pochino, quindi magari arriviamo alle otto e mezza arriviamo anche alle nove. A volte poi ci sono delle serate particolari in cui magari anche arriviamo alle undici. Però ecco, quelle sono le grandissime eccezioni e poi ne viviamo le conseguenze. Il giorno dopo, però, con più consapevolezza di tutti, anche dei bimbi. Che cosa succede però quando lo racconto spesso quando racconto e consiglio proprio ai genitori di mettere a letto i bimbi presto e molto prima dell'orario che mi dicono quindi tra le diciannove e trenta e le venti e trenta massimo proprio. Alcune famiglie mi dicono che è faticoso perché magari uno dei genitori arriva tardi dal lavoro e poi non vede i bambini o non mangiano insieme perché i fratelli maggiori vanno a letto più tardi eccetera eccetera eccetera. Ecco, io in questo caso comunque ci tengo a insistere. E proprio a spiegare quanti benefici ci sono nel mettere a letto i bimbi presto non solo per i bambini ma anche per noi adulti, che poi però presto non significa per forza all'orario che ti dico io, ma alla loro ora ricordo un bellissimo di pediatra, Carla, che io ritengo un punto di riferimento nella pediatria infantile italiana in cui lei chiamava questa ora della nanna il treno di Morfeo e diceva che questo treno passa una volta sola al giorno. Alla sera spiegava che tra le otto e le nove il corpo produce melatonina e dopo mezz'ora circa arriva il sonno che vediamo con sintomi tipo lo sbadiglio, le manine che si sfregano gli occhi, magari una maggiore irritazione disregolazione. Quanti di voi fanno fatica con la routine della sera? Per esempio, che magari vedete che tutto quello che chiedete ai vostri figli è molto più difficile ottenere collaborazione, ottenere collaborazione, a lavarsi i denti, a mettersi il pigiama, cambiarsi ad andare a letto. Ecco, anche questa è disregolazione. E spesso è proprio causata dalla stanchezza. Perché se in quel momento in cui passa il treno di Morfeo, la persona è nel pieno di un'attività, per esempio la cena, oppure sta guardando un cartone oppure sta facendo dei giochi movimentati, oppure anche solo la casa è luminosa, ecco che passa quel treno e lo perde, lo perdete. Perdete il treno di Morfeo perché passa l'ora della nanna, passa l'ora della stanchezza. Io ero solita spiegare questo a Oliver ed Emily dicendo proprio Hai passato la tua stanchezza, perché poi è molto evidente se voi osservate, prendete l'abitudine di osservare i vostri figli. Lo vedete subito, lo capite immediatamente quando hanno passato l'ora della stanchezza, quando il treno di Morfeo è passato e l'avete perso, perché a un certo punto e tra l'altro capita anche a noi adulti. Ma noi, gli adulti, siamo capaci a gestire le nostre emozioni e ad autoregolarci i bambini non possono ancora farlo. Non sono ancora capaci, proprio non hanno capacità cerebrale di fare questa cosa. Ecco, a un certo punto dicevo è proprio come se si oltrepassa il limite della stanchezza e il corpo si riattiva. Anzi, non so se voi avete mai osservato che quando passa la soglia della stanchezza, quando si oltrepassa al limite della stanchezza il bambino, la bambina sembra addirittura più attivo, più attiva, con comportamenti più esagerati, meno consapevoli. Io e Alex scherziamo spesso dicendo che Oliver ed Emily, quando passano la stanchezza, sembrano proprio ubriachi. Sono ubriachi di stanchezza. Um, questo perché il corpo, quando passa quel limite della stanchezza, quando perde il treno di Morfeo inizia a produrre ormoni anti sonno come l'adrenalina che lo tiene sveglio e attivo. E a questo punto i bimbi si addormenteranno molto, molto dopo, spesso più per esaurimento um magari anche alle ventidue e trenta alle ventitré fino a Quell'ora saranno veramente molto attivi e in più, quando si addormenteranno così tardi, il sonno sarà spesso meno riparatore. Quindi l'igiene del sonno sarà anche peggiore. Ricordo sempre in quel che pediatra Carla, mi sembra che paragoni il sonno di quando prendi il treno di Morfeo, quindi vai a letto alla tua ora, come un Frecciarossa che ti porta dritto alla con un sonno più o meno continuo, mentre invece il sonno che arriva dopo, dopo aver passato il limite della stanchezza quando hai già perso il treno di Morfeo, lei lo paragona a un regionale che fa moltissime fermate e quindi anche molti potenziali risvegli. A me questo era rimasto molto impresso. Se ritrovo quel vi metto il link nelle note dell'episodio e come sempre, grazie a pediatra Carla, tutto questo io e Alex lo abbiamo notato nei nostri figli, osservato e notato molto prima di leggerlo sui libri, perché in un certo senso noi siamo stati fortunati, tra virgolette. La nostra cerchia di amici, genitori e genici a Marbella era prevalentemente straniera, inglese, tedesca e in quei paesi è comune mettere i bambini a letto verso le diciannove, diciannove e trenta. Quella è la norma. Quindi quando ci incontravamo al pomeriggio con queste persone, con questi nostri amici, tutti e tutte, davamo la priorità al sonno dei bambini. E sapevamo che verso le diciotto diciassette e trenta diciotto eravamo a casa o andavamo a cenare insieme in un bar già aperto per poi essere a casa per le diciannove massimo e avere tempo per una breve routine della nanna. Anzi, ricordo che molti di noi spesso cambiavano proprio i bimbi quando facevamo più tardi che quindi magari mangiavamo cena fuori insieme, cambiavamo i bimbi in macchina e gli mettevamo il pigiama quando lasciavamo il parco giochi perché così a casa era più semplice. Bastava lavare i denti, leggere un libro e spegnere la luce, addormentarsi. E quindi poi eravamo già entrati in quella routine. Calma, tranquilla, che richiede poi, um, il la sera per riuscire a prendere quel treno di Morfeo. Um, questo io, um lo racconto perché è una cosa che ho detto a un genitore da poco e lei mi fa Ma dai, non ci avevo mai pensato a mettere il pigiama quando vado via dal parco giochi, ma per me in realtà era assolutamente, come dire buon senso, perché avevo notato che facevo fatica poi a metterglielo a casa, che magari la routine quando arrivavamo così tardi era più faticosa e quindi io mi rendevo la vita più facile. Anzi, se avessi potuto lavare anche i denti fuori, forse qualche volta l'ho anche fatto ci siamo portati lo spazzolino. Vabbè um i ecco, rendetevi la vita più semplice, pensate fuori dagli schemi, rendetevi la vita più semplice, provate ad immaginare come poter ovviare ad ad alcune situazioni che magari voi trovate complicate, magari c'è una soluzione, un po' fuori dal si è sempre fatto così, che invece per voi funziona tra l'altro lasciatemi dire un'altra cosa meravigliosa di questo treno di Morfeo che si prende all'ora giusta um che anche la ragione tra l'altro per cui io e Alex personalmente abbiamo poi deciso di mantenere l'ora della nanna molto presto, anche in viaggio, quando non ce n'era davvero bisogno, perché i bimbi non andavano più a scuola e quindi potevano svegliarsi più tardi. Però in realtà per noi era molto importante um metterli a letto prima, anche con la possibilità che magari si svegliassero molto prima. Infatti Oliver ed Emily spesso e volentieri si svegliano verso le sei, sei e mezza, ma a noi questo piace. Poi oggi in in più hanno imparato proprio a rispettare da qualche anno anche chi dorme al mattino. Quindi questo è stato un grandissimo passo avanti e anzi adesso mi sembra quasi molto facile tutta questa routine. E però ecco la ragione di cui vi parlavo che questa cosa meravigliosa è che quando i bimbi dormono io e Alex abbiamo una serata da adulti per noi, per avere conversazioni adulte, per una serata romantica, per aggiornarci, per parlare di tematiche importanti come la genitorialità, la relazione di coppia, il sesso. Quando mi chiedete come abbiamo fatto io e Alex a remare nella stessa direzione, nella genitorialità nell'educazione dei nostri figli, è anche così, dando la priorità al dialogo. Che significa soprattutto quando i bimbi sono piccoli, metterli a letto presto, avere l'opportunità di parlare senza quella stanchezza delle undici undici e mezza che poi effettivamente impedisce anche il dialogo. Da poco ho letto che in media i genitori si parlano trentacinque minuti alla settimana. E io mi chiedo sarà anche perché questi genitori continuano a ostinarsi tra virgolette, magari ad aspettare quello che arriva più tardi per cenare tutti insieme a non dare la priorità al sonno dei bambini, quindi fare attività pomeridiane extrascolastiche che finiscono tardi e quindi poi la cena è spostata più tardi è tutto shift. Non so se si si dice shift, ma lo trovo dall'inglese. Però ecco, credo che ci sia una buona base per una riflessione qui e vi invito ad osservare quella che è la vostra routine e provare proprio a capire, um se c'è un'opportunità di dialogo nella coppia mettendo a dormire i bimbi prima. Perché poi davvero io noto che spesso quell'opportunità di dialogo tra genitori non esiste, perché i membri, gli individui adulti non danno la priorità al dialogo. Io lo so che magari se un genitore torna a casa tardi, l'altro sente di voler tenere svegli i bimbi, fare cena insieme, ma così il treno di morfeo passa. E inoltre, se ci fate caso spesso la serata quando passa questo treno di morfeo, anche se cenate insieme, anche se è vero che il bimbo vede entrambi i genitori, in realtà non non fluisce, non va come ve la immaginate c'è meno armonia c'è meno serenità, anzi spesso c'è molta disregolazione. Spesso si finisce per litigare urlare, perdere la pate, la pazienza perché la routine serale è più difficile quando i bambini sono stanchi, tutto è più difficile quando i bambini sono stanchi e tanti genitori mi dicono che quando hanno seguito il mio consiglio di mettere a letto i bimbi presto, anche prima che arrivasse l'altro genitore a casa, le serate hanno iniziato a essere molto più armoniose. E non solo le serate, ma anche le giornate. Perché il sonno riparatore permette anche alle giornate di fluire con più serenità la geni. La realtà è già difficile. Non rendiamola più difficile se c'è una soluzione che magari non è ideale in questo momento, ma che in maniera temporanea può renderci tutte le giornate, le serate, la routine più semplice. E non è per sempre. Ci tengo davvero a ripeterlo, perché non è per sempre. I bimbi crescono, crescono in fretta. E le cene tutti insieme che desiderate le avrete. E a quel punto le avrete quando ci sarà serenità, perché tutti i membri della famiglia saranno pronti, predisposti ad andare a letto più tardi e magari nel frattempo ci sono altre cose che si possono fare pensando un po' fuori gli fuori dagli schemi, vi faccio alcuni esempi di famiglie che mi hanno raccontato di come hanno cambiato la loro routine proprio per mettere a letto i bimbi. Prima voi avrete magari altre idee che potrete avere osservando la vostra routine, ma io ricordo genitori che hanno deciso di tornare a casa, per esempio nella pausa pranzo, e andare a prendere i bimbi a scuola invece di lasciarli in mensa. Quindi il genitore torna a casa dalla pausa i entrambi i genitori tornano a casa dalla pausa pranzo, uno va a prendere il figlio a scuola e poi lo riporta tornando al lavoro ci sono papà che mi hanno raccontato che hanno usato le ore di allattamento che spettano anche al papà. Tra l'altro un giorno dovremmo davvero farci un episodio su questo e che escono quindi dal lavoro alla sera prima per fare cena tutti insieme tra le diciotto e le diciotto e trenta. Ci sono genitori che mi hanno raccontato che lavorando in proprio hanno deciso di mettere nuovi orari perché le regole, soprattutto se sei se lavori in proprio, te le puoi fare tu e spesso, anche se la società ti dice il contrario. In realtà cambiando alcuni piccoli orari, alcune piccole regole, poi vai verso il tuo benessere e anche queste non devono essere per sempre. Si possono adattare adesso in maniera temporanea e puoi riprendere. Ci sono genitori poi che hanno scelto di entrare dopo al lavoro e fare una passeggiata al mattino. Magari è anche lunga. Ricordo un papà che mi ha raccontato che ci mette anche mezz'ora per portare i figli a scuola, perché poi la sera lui rientra tardi quando loro già dormono e quindi ha deciso di prendersi questo momento con loro al mattino. Questo per dire che quando si vogliono cambiare le priorità le priorità si possono cambiare, magari non subito c'è una fase di adattamento, ma si può. In questi anni di lavoro con i genitori ci sono state tante, tante, tante famiglie, oserei dire migliaia di famiglie che arrivavano da me dicendomi È impossibile. E pochi mesi dopo mi scrivevano di nuovo e mi dicevano Carlotta ce l'abbiamo fatta e la nostra situazione è migliorata tantissimo. È possibile. Rendiamoci la genitorialità più facile. Scendiamo dalle ruote del si è sempre fatto così. Anche fare cena tutti insieme è una ruota, a maggior ragione quando quel fare cena tutti insieme significa che poi siamo tutti di sregolati alla sera perché abbiamo perso il treno di Morfeo. Questo è tutto per oggi spero di avervi lasciato qualche piccolo semino da piantare e far germogliare come sempre. Sapete che io vi parlo di persone di routine, di situazioni familiari che io ho vissuto direttamente o indirettamente attraverso i racconti di altri genitori. Non significa che per forza tutto quello che ho raccontato in questo episodio debba adattarsi o debba essere valido anche per la tua famiglia, per la vostra famiglia. Ma penso veramente che sentire queste storie e sentire anche punti di vista un pochino diversi fuori dal coro, vedere che è possibile effettivamente in questo caso, per esempio mettere a letto i bambini prima e che tante, tante, tante famiglie lo scelgono e lo fanno e ci riescono, anche se all'inizio gli sembra impossibile possa aiutare a cambiare qualcosina, soprattutto se avete già notato una certa disregolazione un certo disagio, per esempio nella routine familiare. Alla sera, nella routine della nanna. Vi saluto vi do appuntamento al prossimo venerdì con un altro episodio di educare con calma. E per ora vi ricordo che mi trovate anche, come sempre su la tela punto com e da lì trovate anche Instagram. Buona serata, buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao