Speaker 0: Benvenuti e benvenute a questo episodio di educare con calma. Oggi parlo di un tema molto pratico ma che, come spesso accade nella genitorialità, porta con sé anche tutta una grande, grandissima rete di emozioni che è lo spannolinamento. Lo spannolinamento è prima di tutto un cambiamento ed è un momento che spesso viene caricato di aspettative. È un passaggio che può sembrare semplice da fuori ma che dentro per noi genitori può smuovere moltissime emozioni e lo stesso vale per I nostri bambini e per le nostre bambine che vivono questo cambiamento in modo unico, in modo personale, assolutamente non universale e a volte magari anche un po' distante, diverso da come ce lo saremmo aspettati. Di spannolinamento avevo già parlato qui sul podcast, se vi va di andare a recuperare gli episodi sono il numero quarantasei che si intitola Il pannolino non si toglie, si lascia in cui avevo raccontato la nostra esperienza di spannolinamento con Oliver e poi con Emily e poi anche l'episodio centocinquantasei in cui mi ero invece concentrato su un'altra parte della nostra esperienza con Emily che a un certo punto aveva attraversato una fase tra virgolette di regressione in cui eravamo tornati ad usare il pannolino sia di notte che di giorno dopo qualche mese di zero pannolino in assoluto.
Quindi se volete andare ad ascoltare queste esperienze vi rimando a quell'episodio perché lì avevo proprio spiegato anche come avevo gestito questa parte del suo percorso di spannolinamento. Avevamo parlato anche di che cos'è una pannolinoteca, dell'esperienza con I pannolini lavabili. Insomma, se siete in questa fase trovate alcune risorse gratuite lì sul podcast. Se invece avete l'abbonamento al percorso, podcast. Se invece avete l'abbonamento al percorso, vi ricordo che di spannolinamento parliamo nella categoria diciotto mesi a cinque anni, in cui trovate diverse lezioni, spunti pratici per affrontare questa fase e ovviamente anche copioni.
Oggi però non parliamo proprio di spannolinamento di per sé, quindi della teoria dello spannolinamento, ma parliamo dell'esperienza del genitore. E infatti vorrei proprio parlare di questo argomento lasciando la parola a voi genitori e lo faccio da un punto di vista un po' privilegiato per così dire perché per me è davvero un privilegio poter contribuire ogni giorno a creare connessione tra le famiglie che partecipano al forum della comunità La tela creare connessione tra famiglie che hanno scelto di educare allo stesso modo e ogni volta che leggo le vostre condivisioni sul forum per me è come salire sul tetto e poter osservare tutte queste piccole grandi case in fiamme e so che è lo stesso per voi perché ogni volta che ci viene offerta la storia di un altro genitore, la fatica di un altro genitore, la vulnerabilità di un altro genitore, ci sentiamo meno soli, la vulnerabilità avvicina, ci riconosciamo, ci comprendiamo, ci emozioniamo ed è in questi momenti che nasce la vera connessione, non perché troviamo subito la risposta giusta, ma perché ci accorgiamo che non siamo sbagliati, che anche altri provano la stessa frustrazione, la stessa incertezza o anche la stessa voglia di fare bene anche quando non sappiamo ancora cosa fare, come farlo.
Proprio per questo motivo, oggi voglio leggervi un messaggio arrivato sul forum, una di quelle condivisioni che mi colpita proprio per la sua sincerità e per tutto quello che contiene: dubbi, fatica, tenerezza, consapevolezza e poi vi leggerò alcune risposte di altri genitori della comunità. Quindi, oggi la parola è la vostra. Io mi faccio soltanto un portavoce della vostra voce e un megafono. Ecco il post di Valentina, ve lo leggo. Ciao a tutte e tutti.
Mio figlio compirà tre anni tra poche settimane e tra poco arriverà la sorellina. Vi scrivo perché ho un pensiero che mi preoccupa e spero nei vostri pareri. L'estate scorsa avevo iniziato lo spannolinamento, ma a causa della mia poca costanza e della tendenza a scoraggiarmi davanti ai primi ostacoli non siamo riusciti a portarlo a termine. Quest'estate vorrei riprovarci anche perché inizierà un progetto di materna dove sarà richiesto di essere senza pannolino. Il fatto che questo percorso coincida con l'arrivo della sorellina mi crea qualche timore.
In più lui a volte chiede di restare senza pannolino quando lo cambio e ho provato ad assecondarlo ma non mai segnalato quando doveva fare pipì o popò. Così ho iniziato a negargli questa possibilità e ora temo di aver creato insicurezze che possano complicare il passaggio. Sono consapevole che abbiamo superato insieme sfide anche più grandi, ma su questo mi sento più fragile. Che bellissima condivisione, soprattutto quest'ultima frase: sono consapevole che abbiamo superato insieme sfide anche più grandi. Valentina, se mi stai ascoltando questa è una frase bellissima, perché spesso e volentieri quando viviamo una difficoltà perdiamo di vista le vittorie, perdiamo di vista I successi, perdiamo di vista le cose difficili che abbiamo fatto insieme e insieme proprio, noi e I nostri figli, non la mia vittoria, perché una mia vittoria nella genitorialità è una vittoria di squadra, una vittoria che facciamo insieme ai nostri figli e quindi questo mi emoziona tantissimo.
E ora vi leggo le risposte, alcune risposte dei genitori della comunità. La prima è proprio di Rosalba, la nostra Rosy che fa parte del team La Tela e che è un po' come il prezzemolo sul forum della comunità e generalmente quello che fa è che va a offrire ai genitori che scrivono una sorta di percorso personalizzato, quindi a Valentina per esempio inviato delle lezioni del percorso, inviato I podcast di cui vi ho parlato prima e però ogni tanto quello che fa Rosy è proprio anche offrire supporto, offrire quella parte di non sei sola, è successa anche a me la stessa cosa e quindi vi leggo l'inizio di quello che risposto perché l'ho trovato molto dolce, l'ho trovato molto incoraggiante, scritto ciao Valentina, mi sono ritrovata nelle tue parole. Il mio primo bimbo lasciò il pannolino, Ciao Valentina, mi sono ritrovata nelle tue parole. Il mio primo bimbo lasciò il pannolino durante l'estate in cui avrebbe compiuto tre anni e c'era in giro la sorellina appena nata. Ricordo le paure, molto simili alle tue, di non essere abbastanza presente in questo passaggio, di fargli fare questo cambiamento proprio quando c'era stato il cambiamento grande di essere diventato fratello maggiore.
E in realtà poi, come spesso succede, I bambini sanno sorprenderci. Lui era semplicemente pronto, I primi giorni naturalmente ci furono alcuni incidenti, ma l'ostacolo, tra virgolette, fu superato quasi prima ancora che me ne tra virgolette fu superato quasi prima ancora che me ne rendessi conto faccio il tifo per te. Chiara invece risposto: ciao Valentina ti racconto com'è andata la nostra esperienza di spannolinamento. La mia bimba compiuto due anni a gennaio ma fin dall'estate scorsa chiedeva di cambiare il pannolino lei stessa quando sentiva che era bagnato. Noi abbiamo da sempre utilizzato I pannolini lavabili durante il giorno che si sono rivelati di grande aiuto in questa fase perché effettivamente assorbono I liquidi ma la sensazione a contatto della pelle dà un indizio chiaro al bambino.
Qua mi è anche piaciuto perché è un modo tipico della comunità di parlare, no? Quello di esprimere la propria scelta personale, ovvero Chiara scelto I pannolini lavabili invece degli usa getta. Ma non c'è il giudizio, c'è un dato di fatto. Io ho scelto il pannolino lavabile che si è rivelato per noi di grande aiuto perché, ecco, questo a me piace molto perché spesso e volentieri quando si parla di scelte nella genitorialità si punta al dito contro la scelta opposta e invece non ce n'è bisogno. Tutti possiamo scegliere cose diverse che funzionano per la nostra famiglia, ottenere risultati simili o magari ottenere un risultato diverso da quello che ci aspettavamo e tornare indietro e cambiare idea, ma questo non ci dà il diritto di puntare il dito e giudicare le scelte altrui.
Scusatemi, mi lascio prendere da dalle ragnatele di pensieri, continuo a leggere. Chiara dice, scrive: Ai ventuno mesi della bimba avevamo due settimane di vacanze e ci siamo lanciati a togliere il pannolino pronti ad accogliere tanti incidenti che sono puntualmente arrivati. Credo che sia normale che tuo figlio faccia la pipì anche se ti chiede di togliere il pannolino. In fondo da quando è nato non mai avuto bisogno di ascoltare lo stimolo che precede la minzione, quindi non sa collegare le cose. Deve sperimentare cosa succede per poi capire e riconoscere le sensazioni corporali che la precedono.
Quindi su questo stai tranquilla. Hai provato a tenerlo senza pantaloni né mutandine in modo da vedere subito quando gli scappa tempestivamente spostarlo sul vasino, magari spiegandogli in precedenza quello che farai? Ricordo che noi spostavamo il vasino ogni volta che la bimba cambiava zona per giocare, in modo che fosse sempre a distanza di un metro al massimo. Tra l'altro questo lo facevo anch'io, me lo ricordo sia con Emily che con Oliver. Le prime volte ovviamente bagnava per terra, avevamo tolto tutti I tappeti, ma piano piano per noi è stato anche più facile riconoscere I segni corporei che dava subito prima che le scappasse, tipo mettersi in punta di piedi, tenerissimi I segnali dei bambini che ogni bambino ne uno proprio.
E Chiara continua: Dopo qualche giorno mia figlia capito, tra virgolette, e siamo passati ai pantaloni, ma senza mutandine. Secondo me sono troppo avvolgenti e ricordano troppo il pannolino. Penso che questa sia stata la chiave. Quando più tardi sembrava regredire, tra virgolette, sono tornata più volte questa fase e ho trovato che l' aiutata. Siamo andati avanti in questo modo un mesetto, se ricordo bene, e poi abbiamo messo le mutandine.
Capisco benissimo le tue paure. A volte capitano ancora incidenti e quando le scappa spesso in me si svegliano pensieri di frustrazione e di fastidio che faccio fatica a trattenere soprattutto se tre minuti prima le ho detto è ora di andare a fare la pipì e lei mi risposto no immagino che con una bebè di pochi giorni sia molto impegnativo da mettere in atto magari tra un po' di tempo quando vi sentirete entrambi pronti potreste lanciarvi nell'avventura. Spero che quello che hai scritto ti sarà utile, fammi sapere come va anche tra sei mesi o un anno. In ogni caso buona vita in quattro. Chiara, questa risposta mi è piaciuta tantissimo, anche perché è proprio bello, non trovate che sia proprio bello il tempo che I genitori scelgono di dedicare ad aiutare altri genitori, non solo a ricevere aiuto, ma anche ad aiutare.
E questo è bello, a me emoziona sempre. Eleonora scritto una risposta proprio in risposta al messaggio di Chiara che vi ho appena letto e scritto molto utile il tuo commento, sto iniziando a sperimentare proprio in questi giorni con la mia piccola di ventuno mesi l'interesse per il vasino. Nonostante sia la terza figlia, ho già tanti dubbi e incertezze. La tua esperienza mi fatto riflettere e ricordare che siamo nel bel mezzo di un'altra sfida, quella dell'autoaffermazione. Così farò tesoro delle tue parole e Così farò tesoro delle tue parole e cercherò di accogliere con calma I suoi ora no, non voglio e piuttosto che insistere terrò a portata di mano il vasino.
Grazie ancora per I preziosi consigli. E poi mi piace tantissimo perché Eleonora è tornata dopo un mese e scritto una seconda parte e scritto ciao torno a passo di bradipo su questo post ho di nuovo bisogno di brillanti consigli ma soprattutto di comprensione ed empatia per un fatto che sta accadendo alla mia piccola di ventitré mesi abbiamo iniziato ad usare le mutandine al posto del pannolino circa dieci giorni fa inizialmente è filato tutto liscio qualche incidente ma l'avevo messo in conto quello che non avevo calcolato è la sua reazione agli incidenti non tollera l'idea di ritrovarsi bagnata e da giorni iniziato a trattenere la pipì anche per più di dodici ore consecutive Ieri sera ho avuto proprio paura che possa diventare un problema trattenere la pipì per così tante ore e così prima di andare a letto ho insistito un po' forse troppo per rimanere sul vasino. Complice la stanchezza dopo una giornata di mare e il trasloco nella casa appunto al mare sono entrate inevitabilmente nella modalità iper coccodrillo e come risultato ho avuto ovviamente l'effetto contrario. Da questa mattina non ne vuole più sapere del vasino, lo prende a calci e ripete vasino via via via lo io pannolino.
E a questo punto è stato tenerissimo, perché altre persone, altri genitori sono andate in aiuto anche di Eleonora, quindi in una sola conversazione creata da una famiglia, in questo caso la famiglia di Valentina, si sono poi aggiunte altre famiglie che raccontavano le loro difficoltà, le loro vulnerabilità e hanno ricevuto anche loro supporto. In questo caso, per esempio, Rosy scritto che già il fatto che riuscisse a osservare con tanta lucidità ciò che stava succedendo è un passo grandissimo, poi scritto: capisco la tua preoccupazione per la pipì trattenuta così a lungo, è un segnale che il corpo sta cercando di tenere tutto sotto controllo, Sai qual è la cosa più importante che puoi fare ora? E togliere ogni tipo di pressione, anche e soprattutto verso te stessa. Hai fatto un tentativo, hai ascoltato, hai osservato e adesso potete regolare il tiro. Potresti provare a fare un passo indietro, ma senza vederlo e viverlo come un fallimento.
Se tua figlia chiede il pannolino, ridarglielo con serenità. Puoi anche dire qualcosa come: Hai ragione amore, forse è un po' troppo tutto insieme, facciamo come ti senti più tranquilla. Quando ti sentirai pronta, ci riproveremo. Tutto questo non è un passo indietro. Vedilo come una curva del processo.
Le regressioni, o meglio, I rallentamenti sono naturali, soprattutto in momenti di transizione. E nel vostro caso c'è anche l'aggiunta del trasloco che non è un cambiamento da poco probabilmente con tutta l'estate davanti avrete ancora tempo per dedicarvi a questo cambiamento e anche Chiara si è unita al supporto che dato Rosalba e le detto: Ciao Eleonora, ti mando un abbraccio virtuale stretto stretto. Mi allineo a tutto quello che ti detto Rosalba e ti invito veramente a non pensare a questa esperienza come un fallimento. Se vuoi uno spunto per vedere il bicchiere mezzo pieno, pensa a questo: la tua bimba capito in cosa consiste lo stimolo e sa controllare molto bene il suo pavimento pelvico. Il lavoro fisico è fatto!
È difficile non mettere pressione in queste situazioni. Probabilmente quando si risentirà in uno spazio sicuro ti farà capire o ti dirà che è pronta. E come dici tu magari la vacanza aiuterà tutti a prendere la situazione con la leggerezza che serve. Ti abbraccio. E poi vi lascio proprio con la risposta di Eleonora perché è stato bellissimo e detto: Sono con la pelle d'oca, grazie per la comprensione e l'ascolto e grazie di vero cuore per aver dedicato del tempo a sorreggermi virtualmente in questo momento delicato.
Per sentirsi accompagnati e compresi a volte basta davvero poco, magari semplicemente fermarsi e stare. E questo vale sia per gli adulti che per I bambini. Vi racconto l'epilogo per adesso: passati un paio di giorni mia figlia mi accompagnata in bagno, preso il suo vasino e mi detto: Mamma, pipì, io ero al settimo cielo, così per ora abbiamo reintrodotto il vasino continuando ad indossare il pannolino a mo' di paracadute, tra virgolette. Evidentemente non gradisce gli incidenti, chissà perché. Magari percepito un po' di fastidio involontario da parte mia, ma quel che più mi rincuora è che ripreso a fare regolarmente I suoi bisogni.
Insomma, non penso di dover leggere oltre. Avete appena ascoltato il potere della comunità, del forum della comunità La tela. Sono storie diverse, esperienze diverse, supporti diversi, ma anche proprio una base comune: la vulnerabilità che ci porta insieme, la sincerità che ci unisce. Come dicevo all'inizio, lo spallonillamento, come tanti altri passaggi della crescita dei nostri bambini, è un processo fatto di tentativi, di errori, di regressioni, di piccoli grandi conquiste, a volte di passettini minuscoli, altre volte di salti da canguro. Non c'è un momento giusto per tutti e infatti come dico spesso sia qui sul podcast che sul percorso il pannolino si lascia, non si toglie, per cui non c'è un metodo perfetto, ma c'è la possibilità di restare accanto ai nostri figli con rispetto, pazienza e fiducia anche quando le cose non vanno come ci aspettavamo.
E penso che Chiara, Valentina, Eleonora e Rosalba, e penso che Chiara, Valentina, Eleonora e Rosalba ce lo abbiano dimostrato in questa conversazione. Quindi io ringrazio di cuore Valentina e tutte le persone che hanno condiviso le proprie parole sul forum, c'erano molte più famiglie, io vi ho letto proprio solo un piccolo estratto. Grazie per la fiducia, grazie per la sincerità e grazie per la bellezza che portate in questo spazio. E poi anche grazie a voi che siete qui ad ascoltare, perché questo podcast esiste per voi ma anche grazie a voi. E questo è tutto per oggi.
Vi do appuntamento al prossimo episodio di Educare con Calma e nel frattempo vi ricordo che se volete commentare e lasciare più supporto, più esperienza oppure anche un dubbio, una domanda, potete farlo su latella punto com barra podcast. Non mi rimane che augurarvi buona giornata, buona serata, Non mi rimane che augurarvi buona giornata, buona serata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao!