Le sue parole hanno toccato corde profonde, perché mi hanno riportato alla mente un’esperienza che ho vissuto in prima persona quando cercavo un asilo per Oliver a Marbella (nel 2017): quasi tutti gli asili che avevo trovato, anche quelli che mi piacevano di più, usavano la televisione come babysitter — in momenti morti, aspettando i genitori in ritardo, prima di pranzo, per chi non voleva fare il pisolino (!).
Quando dicevo a direttori/direttrici e insegnanti che non era giusto, le loro risposte mi deludevano. Ti lascio una lista:
«Non mettiamo i video, è solo per le canzoni» -> No, per questo ci sono gli mp3 o la tua voce
«È solo per rilassarsi» -> No, per rilassarci guardiamo un libro, ci sdraiamo con gli occhi chiusi, ci sediamo in silenzio tenendoci per mano. La TV agita il cervello, non lo rilassa.
«È solo per consentire al maestro di mettere il cibo in tavola» -> No, assumi una persona che metta il cibo in tavola, non è il lavoro di insegnanti. Oppure fai come nelle scuole montessori che sono i bambini a preparare la sala da pranzo e a prendersi il cibo a buffet.
«È perché alcuni bambini non mangiano senza TV» -> No, se una bambina ha fame, mangia, altrimenti non la si forza (insegnare ad ascoltare lo stomaco fa parte dell'educazione alimentare). Lascia che scelgano e metti un po’ di frutta o verdure tagliate a loro disposizione per quando hanno fame.
«Già, ti capisco, anche io non lascio che i miei figli guardino la TV a casa» -> Allora perché lo fai nella tua SCUOLA? Con i MIEI figli?
A volte, noi genitori siamo complici se scegliamo di non contestare questa scelta, di non far sentire la nostra voce e non chiedere un cambiamento: non è una conversazione facile, ma è necessaria.
Ecco le fondamenta della lettera che io scriverei alla scuola dei miei figli: magari può aiutarti a partire per scrivere la tua.
Lettera alla scuola
nella nostra famiglia facciamo uno sforzo quotidiano per trovare altre forme di intrattenimento che non siano TV e schermi: a volte ci piacerebbe mettere i nostri figli un intero pomeriggio davanti a un film e lavorare o anche solo rilassarci.
E a volte lo facciamo: non abbiamo alternativa – magari siamo soli a casa tutto il giorno con un bambino malato e non possiamo prenderci ferie; magari siamo malati noi; magari siamo stremati perché la notte prima non abbiamo dormito; magari abbiamo solo bisogno di un momento di silenzio…
A scuola, però, avete TUTTE le alternative: insegnanti e caregiver qualificati, tantissime attività, giocattoli e risorse, ambienti professionali e preparati…
Usare la TV come babysitter, anche solo per momenti puntuali durante il giorno, non solo non è valido per lo sviluppo del cervello infantile (ci sono tanti studi al riguardo) ma crea anche un'abitudine che a lungo termine è controproducente: lo schermo riduce abilità importanti come la tolleranza della noia e la risoluzione di problemi, fondamentali per la concentrazione, il gioco autonomo, l'autocontrollo…
Vi chiedo di eliminare gli schermi dalla vostra routine quotidiana: non ogni giorno e non come abitudine per facilitare un momento «difficile».
Un audiolibro è un'alternativa più efficace e, invece di uno schermo passivo, potreste scegliere di usare la TV per imparare insieme a fare un origami o seguire una lezione di yoga o guardare insieme ai bambini un breve documentario prima di fare un «lavoro» sui cetacei: prediligere gli schermi attivi è già un cambiamento.
Grazie
Vi traduco il testo del posto di Marta Prada (vedi anche il suo blog e il suo Instagram, in spagnolo)
NO ALLA TV A SCUOLA ⛔
Dozzine di studi dimostrano che quanto più alta è l’esposizione agli schermi, maggiore è il danno allo sviluppo del bambino su diversi livelli.
Durante i primi 6 anni di vita l’essere umano ha una mente assorbente. Ciò significa che tutto ciò che VIVE si integra nella tua personalità per il resto della sua vita. La struttura di base del nostro cervello e della nostra personalità si forma in questi primi anni.
Davanti allo schermo, il bambino riceve ad ogni minuto una realtà dinamica che impatta con centinaia di piani, angoli, movimenti, disegni, molti casi di realtà che non esistono, colori, suoni… È come mettere il cervello nel programma di centrifuga della lavatrice.
Per questo quando spegni la TV molti bambini mostrano ancora gli effetti della centrifuga e sono più nervosi, agitati, con mancanza di concentrazione, anche più aggressivi… Non tutti i bambini mostrano gli stessi effetti dannosi, ma è dannoso per tutti allo stesso modo.
Per questa ragione, gli schermi NON sono una buona risorsa a scuola.
Giorni di pioggia? Sposta i banchi con i bambini, che servirà loro anche a canalizzare l’energia in modo intelligente, e poi gioca a giochi divertenti. Vai in palestra.
¿Canzoni? Canta con i bambini, dai loro strumenti a percussione. Racconta una storia con marionette…
Momento delle giacche? Mostra loro come aspettare, usa un cerchio, metti l’appendiabiti in un altro posto…
Il bambino non si diverte davanti allo schermo, entra in uno stato di autoassorbimento.
I bambini non hanno bisogno di schermi per mangiare, hanno bisogno di assaggiare il cibo, masticare, sentire la sazietà; hanno bisogno di limiti, hanno bisogno di grazia e cortesia, hanno bisogno di qualcuno che li conquisti…
I bambini hanno bisogno di emozionarsi per imparare e questo glielo dà l’esperienza. Hanno bisogno di vivere, è così che imparano a parlare, a camminare, a mangiare… facendo pratica.
Più possibilità di esperienza, di manipolazione, di movimento, più ascoltare i bambini, più ispirare… Fuori gli schermi.
Video pedagogici? Possono essere una risorsa molto puntuale dall’età di 6 anni, come supporto, per mostrare ad esempio un vero vulcano in eruzione o qualcosa del mondo reale a cui vogliamo avvicinare i bambini.
⛔ NO TV a scuola ⛔
E sai che in realtà io ci vedo (seppur nella fatica) almeno 2 semini positivi? Intanto la tua scelta di aprire la conversazione con la scuola, malgrado non hai trovato il sostegno delle altre famiglie, hai comunque scelto di fare quel passo per provare a cambiare le cose, e questo lo trovo importantissimo (anche come esempio per tuo figlio).
E poi la Dirigente che ha accolto il tuo punto di vista: anche se alla fine le cose non sono andate come speravi, è grazie a genitori come te che piano piano il cambiamento può diventare sempre più forte.
Contestare l'autorità, con gentilezza ma fermezza, è un lavoro importante e difficile (anche perché a molti di noi non è stato dato questo esempio da piccoli), quindi davvero grazie di cuore. 🫂
Sai che alla tua interpretazione positiva dell'accaduto non avevo proprio pensato?
Grazie davvero per avermi donato la tua prospettiva diversa dei fatti.
Vista così, ci sono davvero cose buone nella mia storia. Tanto più che (non lo avevo scritto nel mio commento precedente) la Dirigente, con il nuovo anno scolastico, è arrivata a rimuovere l'insegnante dall'incarico di responsabile/referente del plesso scolastico, sostituendola con un'altra.
Grazie di cuore. A volte abbiamo proprio bisogno di qualcuno che ci aiuti a vedere le cose sotto una nuova luce.
Noi viaggiamo moltissimo e spesso nei ristoranti vedo i bimbi mangiare con un iPhone. Certo che stanno calmi, sono incantati (in senso negativo!), paralizzati... ma sono "bravi", non giocano con le posate, non ridono, non parlano ad alta voce... non cade nulla dal tavolo... ma vogliamo i bambini così?
Ti capita di essere guardata male dagli altri genitori? (Cioè da quelli che hanno calmato i loro figli con un iPhone, iPad o laptop e ora esigono che tutti i bambini siano come invisibili nel ristorante*).
* qui ovviamente ci possono essere situazioni diverse: i bimbi possono essere tranquilli (si fanno notare/sentire ma sono "bravi") oppure con poca fortuna (succede anche così!) possono essere insopportabili!!! Io in questo secondo caso che ci è capitato alcune volte, prendo take-out o room service ed esco!!! Cioè voglio dire - mi rendo conto che non sia giusto verso gli altri ospiti del ristorante e così in una giornata particolarmente difficile preferisco uscire, non rovinare il pasto a tutti MA non uso l'iPhone come ... premio/strumento per calmare/ruota di salvataggio/ dimmi tu! Erano situazioni rarissime ma con 4 bambini sotto 4 anni ci è capitato di lasciare un ristorante in modo "di evacuazione" per evitare sguardi malvagi😂 (e lo trovo giusto!)
Io abito in un paese dimenticato da dio e dove non c’è scelta di scuole ...
É quando fai presente che non sei d’accordo sul passare il tempo davanti allo schermo non ho solo la maestra contro ma anche le altre mamme!!
Per fortuna a casa evitiamo ... preferivo giocare o lavorare insieme 😀