Ma oggi voglio condividere con voi un’idea, ispirata dalla mia mentore Montessori spagnola Marta Prada di Pequefelicidad. Lei ne ha parlato in questo post sul suo profilo Instagram (se capisci lo spagnolo ti invito a leggerlo) e io oggi ne condivido con voi una mia interpretazione.
Noi da quando è nata Emily il 31 dicembre, non abbiamo più festeggiato il capodanno, ma questa è mi è sembrata un'idea bellissima, che potrebbe proprio diventare una tradizione per dare importanza a un ciclo che finisce e a uno che inizia. Per celebrare l’anno che si sta chiudendo, con tutto ciò che abbiamo imparato, e dare il benvenuto all'anno che inizia, con tutto ciò che può insegnarci.
È simile al compleanno Montessori, ma si hanno due candele e due cerchi.
Una candela è circondata da 12 foto, che possono essere una per ogni mese dell’anno o semplicemente le più significative dell’anno: questo cerchio rappresenta il ciclo che termina. L’altra candela è circondata da 12 fogli bianchi: questo cerchio rappresenta il ciclo che inizia.
Il ciclo che termina
Il ciclo che inizia
Possiamo rendere il rituale nostro: per esempio, possiamo fare un disegno per ognuno di quei fogli pensando a ciò che per noi ha valore, per tenerlo sempre a mente nel nuovo anno.
Possiamo scrivere una parola su ognuno di quei fogli, parole d'ispirazione, che rappresentano ciò che per noi è davvero importante nella vita.
Oppure possiamo solo parlare del significato dei fogli, di una tela bianca, di un nuovo inizio e poi mettere una canzone per noi speciale, di quelle che ti fanno venire i brividi. Possiamo cantare e ballare.
E quando abbiamo finito, accendiamo la candela e diamo così il benvenuto al nuovo anno. Siamo pronti. Avanti tutta.
Buon anno nuovo a tutti
In ogni caso, vi auguro di finire questo ciclo con un sorriso, nonostante tutto, pensando più a ciò che quest'anno ci ha insegnato, piuttosto che a ciò di cui ci ha privato. Positivo sul negativo.
Vi abbraccio.
PS. Ho avuto un problema tecnico con i commenti qui sul blog, ma ora sto recuperando.
il Capodanno per me non ha mai avuto alcun significato. Letteralmente, Ho sempre sognato il giorno in cui bon avrei ricevuto più la pressione sociale di dover festeggiare e avrei potuto essere, a mezzanotte. sotto le coperte a dormire in attesa di un nuovo giorno, uno come un altro. L’anno scorso ci sono finalmente riuscita, complice una neonata di 3 mesi senza alcun orario e quindi ne ho approfittato per dormire mentre dormiva lei. Questa idea del Capodanno Montessoriano, invece, la sento subito mia. Grazie per l’ispirazione, una nuova traduzione entrerà di diritto a casa mia.
Ps. Arrivo tardi a rispondere perché ho avuto un problema con i commenti, ma ora rimedio!
In questi giorni spesso mi sono tornate alla mente le tue parole su quanto voler controllare tutto sia deleterio, farsi aspettative crei inevitabilmente delusioni.. mi ero immaginata un Natale diverso, vacanze diverse e anche un Capodanno diverso... Chissà che questi cambiamenti possano essere un esercizio per le prossime occasioni di riuscire a lasciare le briglie più morbide al posto di sempre tese volendo imporre direzione e passo... Forse non ho espresso al meglio la metafora ma spero si sia capito il concetto. Chissà che non sia arrivato il momento di celebrare il capodanno Montessori 🥰
Vi abbraccio 🤗
Continuerò a seguirti con tanta gioia!