- è meno predisposto a rispettare gli altri e la loro volontà
- è più predisposto a fare ciò che gli altri dicono anche se non gli sembra giusto
Ti faccio un esempio:
Invece di forzare un bambino a tuffarsi dagli scogli se ha detto di no, prova a capire e rispettare la sua paura (come rispetteresti quella di un adulto). Cambia la frase: "Ma dai! Non c'è nulla di cui avere paura!" -> Non devi farlo se non te la senti. Puoi provare la prossima volta, se ti va". Questi cambiamenti di frasi sono alla bse della comunicazione rispettosa.
E un'altra cosa importante: insegnare agli adulti intorno a noi a rispettare la volontà dei bambini e chiedere il loro consenso è tanto importante quanto insegnare ai bambini a far valere i propri no.
Trasmetti questo messaggio: non è coraggioso chi ha paura e lo fa lo stesso; è coraggioso chi ascolta e onora le proprie emozioni indipendentemente da ciò che dicono gli altri.
Vi invito ad ascoltare l'episodio del podcast relativo, n. 51.
Grazie per i continui spunti e riflessioni, da quando ti ascolto e ti leggo ho scoperto un mondo che cerco di fare mio giorno dopo giorno con tutte le difficoltà del caso. Sono approdata a questo articolo del blog ascoltando l’episodio 51 del tuo podcast, in particolare mi interessa quando parli del saluto alla nonna, noi ci siamo con tutte le scarpe, la mia bimba infatti ci impiega sempre un po’ ad aprirsi quando ci sono persone che non vede quotidianamente, cosa normalissima ma che purtroppo ai nonni (genitori di mio marito) disturba e ogni volta richiedono il bacio o l’abbraccio subito, io non so mai come comportarmi perché non voglio forzarla ma so che loro non capirebbero i miei ragionamenti. Cosa potrei dire di chiaro e semplice per cercare di spiegare questa cosa?
Grazie mille ancora e buona continuazione a tutta la tua famiglia 💜
Grazie per la tua condivisione.
Secondo la mia esperienza, ti consiglierei in questo caso di preparare prima la bimba a casa, con delle conversazioni semplici in cui potresti trasmetterle il messaggio che se lei non vuole abbracciare o baciare i nonni è libera di non farlo.
Con i nonni potreste poi provare a parlare (tu o tuo marito) magari in un momento in cui non è presente la bimba, spiegando che per la vostra famiglia è importante che la bambina non si senta forzata.
A questo proposito, se volessi approfondire, il tema del consenso è trattato da Carlotta nella guida per il genitore «Come si fa un bebè», ricca di spunti e consigli utili.
Il mio bambino fa 7 anni tra poco, da ottobre ha iniziato a frequentare una scuola parentale pluriclasse dopo due anni di homeschooling che nel mio caso è stato fallimentare purtroppo.
Va abbastanza volentieri in realtà, sono più soddisfatta di quanto avrei pensato ma c'è il problema compiti i quali sono davvero molto pochi e qui nasce il dilemma: lui non li fa volentieri e io odio obbligarlo a farli perchè credo che dovrebbe essere un piacere imparare, a scuola finora non li hanno mai controllati, forse inizieranno a farlo ora perchè altri bimbi oltre al mio usano la frase "tanto a scuola non li controllano", a giugno ci sarà l'esame di idoneità e a dire il vero la cosa non mi preoccupa più di tanto comunque vada, vorrei non forzarlo ma allo stesso tempo vorrei che seguisse il programma...
Consigli?
Grazie
Ps. Ti adoro :D
Quindi tu ci insegni che non bisognerebbe mai forzare i bambini? E quando il rifiuto è per la scuola a 5 anni?
Mi rendo conto non ci sia una regola fissa, ma tante sfumature umane. Sono però confrontata quotidianamente con questo rifiuto di muo figlio che non so gestire.
Grazie, un abbraccio e buona continuazione della vostra fantastica vita.