Preferiti dei bambini

Mamma, Babbo Natale esiste davvero?

Che cosa rispondiamo quando i bambini ci chiedono se Babbo Natale esiste e non vogliamo mentire?

Carlotta Cerri Fondatrice de La Tela
24 novembre 2022·10 commenti
Io e Alex abbiamo scelto di non mentire su Babbo Natale. Non abbiamo detto che non esiste finché non l'hanno deciso loro, ma abbiamo lasciato che la loro mente critica facesse il suo lavoro. Abbiamo fatto domande. Abbiamo aspettato le loro risposte.

Vi lascio un collage di tante conversazioni su Babbo Natale e mie riflessioni a ragnatela (con Oliver ed Emily abbiamo avuto tante versioni di queste conversazioni negli ultimi 4 anni).

«Mamma, quello è Babbo Natale?», puntando il signore al centro commerciale.

«È una persona vestita da Babbo Natale».

Non mento e rimango in silenzio se non mi fanno altre domande. Scelgo di non dire bugie del tipo: il vero Babbo Natale vive nel Polo Nord ecc. 

«X mi hanno detto che Babbo Natale arriva su una slitta trainata da renne che volano. È vero?».

«Tu che cosa pensi?».

I nostri bambini stanno scoprendo il mondo e si fidano di noi per farlo. Quando iniziano a dubitare dell'esistenza o della veridicità di Babbo Natale, non mento: faccio domande, chiedo che cosa pensano loro, ascolto le loro risposte.

«Le renne non volano».

«Sei sicuro?».

«Sì, ho visto tanti documentari e le abbiamo viste».

«È vero».

«Io penso che non è vero che arriva volando. Tu?».

«Anche io penso che le renne non volino».

Dico ciò che penso se me lo chiedono direttamente e mi attengo alla verità della conversazione che stiamo avendo (le renne), senza aggiungere dettagli e imporre la mia visione generale (Babbo Natale non esiste).

«Mamma, ma Babbo Natale esiste?».

«Tu che cosa pensi?».

«Non lo so».

«Pensaci, poi mi dici».

Non sempre arriviamo alla conclusione: a volte basta lasciare la palla a loro e vedere che gioco decidono di giocare.

«Mamma, tu credi che sia vero?».

«Io credo che sia una bella storia che qualcuno ha inventato, come quelle che a volte inventate voi quando giocate. Ma voi potete decidere di credere quello che volete».

Quando mi fanno domande dirette, rispondo con onestà. Una volta ho sentito una mamma dire a una bambina che stava imitando Elsa: «Ma tu sai che Frozen è finto». La bambina ha risposto: «Sì, ma io sono Elsa lo stesso». Un giorno ho sentito un bambino dire a un altro: «Babbo Natale non esiste». L'altro gli ha risposto: «Non è vero, Babbo Natale esiste» e hanno continuato a giocare. Se i bambini vogliono credere a Babbo Natale o a qualsiasi personaggio della fantasia, ci crederanno lo stesso. 

«Io credo che Babbo Natale non esista. Tu?».

«Anche io credo che non esista, ma non diciamolo a chi ci crede. È bello rispettare tutte le persone».

Babbo Natale non è una bugia
A volte leggo professionisti ed educatori che dicono che Babbo Natale non è una bugia, che è immaginazione. Questa affermazione è tecnicamente sbagliata: Babbo Natale è fantasia.

C'è differenza tra fantasia e immaginazione: la fantasia è quella che nasce dalla mente di altri (come le favole); l'immaginazione è quella che nasce dalla propria mente. I bambini sviluppano l'immaginazione anche se non sono esposti alla fantasia, lo fanno partendo dal mondo reale, che hanno intorno a sé, che conoscono — non inventano streghe volanti e cose che li spaventano (non a caso tanti bambini e bambine hanno paura di Babbo Natale e personaggi mascherati), ma magari inventano un asino o una macchina che volano, cose che li affascinano e di cui non hanno paura. Anzi, quando offriamo la realtà e la verità ai bambini, loro hanno l'opportunità di sviluppare la propria immaginazione invece di quella altrui (che si chiama fantasia).

 «Mi piace la storia di Babbo Natale. Chi l'ha inventata?».

«Non lo so, vuoi anche andiamo a vedere su Google?».

Quando sono pronti per accogliere la fantasia nella loro mente, i bambini ce lo dicono in tanti modi. Il mio metodo per nutrire questo processo è pensare alle persone vere dietro alle cose fantasiose: leggo l'autore delle storie che leggiamo e faccio vedere una foto, mostro come i doppiatori danno voce ai cartoni, mostro come lavorano gli illustratori.

Io non ho mentito su Babbo Natale ai miei figli e noi non festeggiamo con i regali a Natale: loro amano comunque la sua storia e la magia intorno al suo personaggio, gli corrono incontro e si fanno foto con lui quando lo vedono, hanno adorato il villaggio di Santa Claus in Slovenia. Pur sapendo la verità.

Inoltre, per me la magia è altra: lo spettacolo della natura che ci circonda, quella è ciò che voglio chiamare magia nella nostra vita e nella comunicazione con i miei figli.

Questa, ovviamente, è la nostra scelta. Rispettiamo e accogliamo il Natale di ognuno.

Qui Babbo Natale stava raccontando la storia della tradizione slovena (in inglese). Visto che eravamo gli unici che non parlavano sloveno in questo piccolo villaggio, era tutto per noi. 

Scritto da

Carlotta Cerri – Fondatrice de La Tela
Sono la fondatrice de La Tela, creatrice del podcast Educare con calma e dal 2019 viaggio a tempo pieno con la mia famiglia Alex, Oliver ed Emily. Mi ritengo una visionaria pessimista: so come voglio cambiare l’educazione e che genitore ho scelto di essere, ma la maggior parte dei giorni mi sembra di scalare pareti di vetro. Ma forse proprio per questo so come aiutarti quando mi scrivi: perché ci passo anche io per quel disagio e ti dico le verità scomode con gentilezza e senza giudizio.

Parliamone

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Cara Carlotta, 
Sto riflettendo molto su questo tema, che appare meno importante ma in realtá non lo è. Rimasi molto delusa da bambina nello scoprire che Babbo Natale non esistesse, leggendo un brano sull’antologia. Avevo 6 anni. Mia sorella, più grande, ci ha creduto fino a 10 anni.
La questione è complessa perchè avrei difficoltà a rispondere alle domande di terzi “stanotte è venuto Babbo Natale?” , “cosa ti ha portato Babbo Natale?” Perchè ad essere sincera ai regali a Natale sotto l’albero non ci rinuncerei. Ho pensato che potrei lasciare la questione alla naturalezza e alla domanda su chi ha fatto questi regali direi “mamma, papà e i nonni…etc etc” Pensandoci potrei lasciare che rispondano loro (sarebbe divertente) .

E poi mio marito si preoccupa della scuola e dell’impatto che potrebbe avere un/a bimbo/a che sa che Babbo Natale non esiste sugli altri.. 
Non credo che questi apparenti impedimenti siano poi un reale ostacolo ma qualcosa con cui farci i conti, si!

Ad ogni modo la cosa più sconvolgente è che prima ancora di sentire il tuo podcast su Babbo Natale già avevo pensato di avere un approccio diverso e più sincero sul tema.. anche perché mi sentirei davvero ridicola ad insistere così su una bugia e alla fine dovere dire loro  pure: “è vero caro/a Babbo Natale non esiste”. Se ci pensi è assurdo! Immagina la possibile reazione “mamma te l’ho chiesto un sacco di volte, perché non me lo hai detto, o perché adesso me lo dici”? 
Per chiudere ti ringrazio per tutto quello che fai! 
Alessandra 
Ciao Alessandra,

in effetti la cosa importante credo sia interrogarsi su quale sia la scelta che fa stare meglio ciascuno di noi (come individui e come famiglia), ed è proprio quello che stai facendo tu.
Vi auguro di trovare il vostro personale equilibrio nel fare questa scelta (e ricorda, una cosa non esclude l'altra, come ci ricorda Carlotta) 💜

Un abbraccio,

Rosalba
Team La Tela
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La figura di San Nicolò (nel mio paese arrivava lui e non Babbo Natale) ha reso la mia infanzia magica nel periodo di dicembre. Con mio fratello gemello abbiamo scoperto insieme che erano i nostri genitori, eppure non c'è stata delusione perchè lo abbiamo scoperto da soli dopo ragionamenti condivisi e tentativi di star svegli la notte.Ho ancora vivi i ricordi di quei momenti! I miei bimbi festeggiano Babbo Natale e anno dopo anno hanno smontato da soli a storia raccontata nei libri (mamma, non credo possa volare con le renne, però forse arriva con auto veloci...mamma non credo si metta a fare lui i giochi, però credo li compri al negozio...). Quest'anno arriverà sicuramente la domanda se siamo noi genitori. La sento nell'aria :-) Mi hai dato lo spunto della fantasia per approcciare la risposta. E chiederò loro se provano delusione, accogliendola se c'è. 
Grazie per la tua condivisione, Valentina 💜

Ps. Hai letto l'ultima newsletter? Abbiamo parlato anche di questo argomento, e di tradizioni natalizie.
Ti ricordo che se vuoi puoi anche recuperarla direttamente su La Tela, alla sezione Newsletter trovi tutte quelle inviate.

Un abbraccio,
Rosalba
Team La Tela
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Grazie Carlotta! In questo momento sei fonte di ispirazione per me, ho una bambina di un anno e mi sto approcciando alla filosofia Montessori in tanti modi. Su Babbo Natale (anzi più su Santa Lucia perché noi festeggiamo lei) non so ancora cosa fare. Fortunatamente quest’anno è ancora piccola. La cosa che mi fa riflettere è che io da piccola ero terrorizzata da Santa Lucia, anche se è una figura buona, e quando ho scoperto che non era lei a portarmi i regali sono rimasta davvero delusa. Vorrei evitare tutto questo a mia figlia…
Prima di tutto, ricordati che lei è diversa da date, quindi magari non proverebbe le stesse sensazioni, ma se alla fine scegli di vivere la storia attraverso la verità (assolutamente possibile) il bello, secondo me, è che puoi assolutamente scegliere di farlo e creare le vostre tradizioni. 💜
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Grazie per aver condiviso queste riflessioni!
Un abbraccio,
Barbara
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grazie del post mi serviva proprio. Sono proprio in questa fase con mia figlia ora ho degli spunti in più.
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