Preferiti dei bambini

Un aneddoto (visivo) sulla paura del genitore

Quando la nostra paura diventa un abuso per i nostri figli.

Carlotta Cerri Fondatrice de La Tela
28 aprile 2023·
9 min
·19 commenti
Ho voluto raccontarti questo aneddoto perché credo che «la voce della paura» appartenga a moltə genitori e genitrici: vorrei normalizzarla e anche mostrati che si può imparare a sceglierla.

Nella guida «Capire e gestire la paura» c'è una sezione dedicata alla paura (apprensione) dei genitori e nel libro per l'infanzia abbiamo inserito la storia «Malik e il cane» che ha una dinamica simile a questo aneddoto, per mostrare:

  • ai bambini che cosa possono fare di fronte alle reazioni ingiuste dei genitori e;
  • ai genitori come possono accogliere e validare un figlio che dice «Mamma, mi stai parlando male!». 

Ricorda: noi siamo la palestra dei nostri figli nel riconoscere e affrontare le ingiustizie e gli abusi di potere.

Parliamone

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Grazie mille per aver condiviso questa esperienza personale.. mi ha molto commosso e mi sono smosso ciò che ho dentro! 
Con questo esempio è come se, in primis, mi sentissi capita nelle esperienze vissute e inoltre mi da una nuova chiave di lettura e prospettiva per la crescita della relazione personale e con i miei figli!! GRAZIE 
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Io adoro come cambi i paradigmi.
Il senso di colpa è positivo perché mi aiuta a capire dove voglio fare meglio.
Se mio figlio, mia figlia mi correggono è positivo, perché so che hanno imparato a riconoscere ed usare la loro voce.

Grazie ❤️
Grazie del feedback!
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Grazie per aver condiviso questo episodio! Davvero a volte è proprio difficile contenere quel fiume in piena di parole che l’apprensione spesso ci fa sgorgare senza che neanche ce ne accorgiamo! Io ho due bimbi molto molto prudenti (chissà se sia un effetto delle ansie che involontariamente ho trasmesso io?!), difficilmente si lanciano a fare qualcosa se non si sentono sicuri , o se hanno anche un solo minimo dubbio che si possano far male, perciò difficilmente mi trovo in situazioni che mi facciano davvero preoccupare… ciò nonostante, mi chiedo quale sia il modo migliore di parlare con i bimbi quando riteniamo che ci sia davvero un pericolo. Mi spiego meglio: mi è capitato una volta di essere per strada, e mia figlia di 6 anni era un paio di metri avanti a me insieme a due sue amichette, io indietro col fratellino più piccolo; le tre amiche , distratte dalle chiacchiere iniziano senza rendersene conto ad attraversare la strada senza guardare, un passante affianco a loro le ferma, e io ed in altra mamma le arrestiamo con la voce, urlando “ferme”. Loro si fermano, e attraversiamo tutto insieme. Arrivati dall’altra parte mi inginocchio per essere a livello di mia figlia e le spiego che ci eravamo spaventate, che capisco che fosse distratta dall’essere con le sue amiche, ma che attraversare la strada è troppo pericoloso e mantenere l’attenzione e la prudenza è fondamentale. Ho cercato di essere ferma, ma di mantenere un tono di voce che non la facesse sembrare una sgridata… ciò nonostante mia figlia si è messa a piangere e mi ha fatto capire di sentirsi rimproverata… diciamo che venivamo anche da una giornata un po’ difficile (eravamo state dal dentista, e aveva avuto qualche scontro con le sue amiche), quindi forse in quel momento ha sfogato con quel pianto le stress accumulato… ma mi domando quale sia il modo migliore di spiegare il pericolo corso (quando questo è reale), in maniera rispettosa e senza che venga percepito come una ramanzina …
Grazie di tutto!!
Trovo interessantissimo il commento di Lucia!!! Come porsi al meglio (non trasmettendo ansia) quando il pericolo corso dai bambini e bambine è reale?? Ho appena acquistato il nuovo libro sulla paura e, nonostante lo abbia guardato velocemente per ora, trovo una similitudine con la storia di Malik e il cane. Il cane scodinzolava quindi, molto probabilmente, avrebbe avuto una reazione positiva con il bimbo, ma se l'avvicinarsi improvviso del bambino avesse spaventato o innervosito l'animale (magari non abituato ai bambini, magari provocando un morso)? Quindi il papà, oltre a chiedere scusa per il tono un po' precipitoso che ha avuto, forse poteva aggiungere che effettivamente, se non si conosce il cane, è meglio avvicinarsi con più lentezza e prudenza? (che sembra uno "scusa ma.." ma penso non del tutto😅)
Ciao Serena,
grazie per il tuo feedback ☺️
Hai già letto anche la guida per il genitore, oltre al libricino per l'infanzia?
Nella guida trovi molti spunti utili e pratici da poter utilizzare nelle varie situazioni.

Rosalba
Team La Tela
Ciao Lucia, sono Milena del Team La Tela.
Perdonaci per arrivare a passo di 🦥, per noi è un periodo di lavoro intenso, ma Carlotta e noi del Team leggiamo tutto e piano piano arriviamo 🙂.
Per la mia esperienza, trovo che tu abbia agito cercando un compromesso con la «voce della tua paura»: hai provato a mantenere la calma anche in un momento per te molto stressante, dovuto alla paura tangibile ed immediata che tua figlia si facesse del male.
È davvero molto importante imparare ad accogliere e gestire questa paura, e, come sempre, i bambini possono imparare a farlo se noi genitori facciamo il lavoro per primi, accogliendo e validando la nostra personale voce della paura.
Per questo motivo abbiamo voluto approfondire questa tematica attraverso la nostra guida «Esplorare la paura»: hai dato un'occhiata?
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Io e la paura siamo compagne intime da anni.
Da quando è nata mia figlia 9 anni fa ancora di più.
Io cadendo in bici a 12 anni mi sono spaccata i denti davanti, ho affrontato l’adolescenza con un ponte mobile in bocca che ogni tanto cadeva mentre parlavo, e qui puoi solo immaginare l’imbarazzo di fronte ai miei coetanei; perciò se fosse per me tutt’e quello che ha le ruote sarebbe fuori portata di mia figlia!
“ Peccato” che lei, giustamente, vuole esplorare e in bici ha imparato ad andare 1 anno fa ( moooolto in ritardo rispetto ai suoi coetanei) .
Abbiamo pattuito che può andare sotto casa, dove non ci sono macchine e non tutte le protezioni del caso, ma… ad ogni curva che fa io perdo anni di vita.

Questo è solo un esempio di come può essere paralizzante la paura e ho davvero paura che per la mia paura ( scusa il gioco di parole) io possa non farle vivere delle bellissime esperienze.

Grazie per questa guida, che acquisterò non appena avrò inviato questo commento ❤️
Grazie a te per questa condivisione, spero davvero che la guida ti sia stata di aiuto. Mi spiace essere arrivata solo adesso, in alcuni periodi faccio più fatica a rispondere velocemente ai commenti. Grazie per la tua pazienza 💜.
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Vi stimo molto per il grandissimo lavoro che state facendo, con i vostri figli, su di voi e per noi (su La Tela). È stupefacente che una personcina di 8 anni dica al proprio genitore: " non mi piace come mi stai parlando".
Grazie grazie grazie davvero per tutto ❤️
nella guida racconto anche di un aneddoto simile in cui me lo dice Emily (6 anni). È l'educazione a lungo termine: se ci credo così tanto è perché so che funziona (oggi, perché quando ho iniziato a crederci era un leap of faith, come si dice in inglese! 😂). Grazie per il tuo commento! 💜
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Grazie! Anche io lo aspettavo: molto bello e interessante! Però devo dire che la paura che hai avuto mi sembra abbastanza giustificata perché, nonostante la loro abilità, può sempre succedere di scivolare.. Ma effettivamente come hai aggiunto tu, loro sanno nuotare, l'acqua non era alta anche se forse fredda, e quindi le probabilità di un incidente grave molto molto basse.. Io ho questi attacchi di paura incontrollata vicino all'acqua (mio figlio di 3 anni ancora non sa nuotare e anche io ho paura dell'acqua scura e profonda nonostante sappia nuotare discretamente) e vicino alle strade trafficate (non sa ancora comportarsi al meglio in questa situazione perché non ha molte occasioni per fare pratica). In questi casi, dove il pericolo mi sembra più tangibile, faccio molta fatica a stare calma e mi rendo conto di diventare terribilmente ansiosa e angosciante!!!
Ciao Serena, scusami se arrivo a rispondere a passo di 🐢, per noi è un periodo di lavoro davvero intenso.
Capisco bene quello che dici, sappi però che già esserne consapevole è un grande passo in avanti. Piano piano arriverà anche una maggiore calma nei momenti che hai citato: ci va del tempo e del lavoro (e pazienza verso te stessa).
Un forte abbraccio 💜.
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Grazie Carlotta. Innanzitutto per questa tua importante condivisione, la aspettavo ed è stata davvero commovente.
Ma grazie anche per i reel su La Tela, li perdevo sempre non avendo Instagram.
E per questa guida, davvero fenomenale!!!!! Sei e siete speciali 💚
Per me è importantissimo offrirvi ciò che per me è importante anche qui su La Tela. Sono contenta che ti piaccia! 💜
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Grazie per questa bellissima condivisione, sempre piena di spunti costruttivi e di crescita personale!
Grazie per il tuo commento! 💜
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