Preferiti dei bambini

Noi scegliamo di NON commentare i corpi altrui. Tu?

Carlotta Cerri Fondatrice de La Tela
21 settembre 2023·
1 min
·2 commenti
Quando facciamo un lavoro su di noi indubbiamente sviluppiamo sensibilità verso determinate conversazioni e narrative. 

Negli ultimi anni noto spesso che le persone parlano tanto dei corpi (propri e altrui), mandando messaggi malsani ai bambini. Io e Alex in casa abbiamo scelto di non dire più frasi come:

Ha un corpo da fare invidia!

Si è proprio lasciata andare!

È tutto ossa! / È rotondetta

Che spalle larghe!

Ho preso due chili

Devo mettermi a dieta

Faccio esercizio per dimagrire 

E anche commenti che pensiamo non arricchiscano come:

Ha gli occhi da cerbiatta

È bella come una bambolina

È bello come un angioletto

Ha I boccoli da principessa

Con quei capelli non possono che essere nordici

Ma come è alta!

Che bei capelli ricci!

[te ne vengono in mente altri?] 

Parliamo invece di benessere, di come nutriamo bene il nostro corpo e come lo muoviamo per prendercene cura (che di riflesso fa stare meglio la nostra mente). 

Abbiamo anche deciso come parlare della parola «grasso», che sembra essere diventata un po' una parola tabù: usiamo l’abitudine che vi racconto nel video.

[Per alcune persone può essere un tema delicato. Ogni opinione è benvenuta se espressa con gentilezza e curiosità. Se non sei d’accordo, dai il beneficio dei dubbio e fai una domanda aperta, non retorica]

Parliamone

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Mia figlia mi fece notare una persona con una pancia grande grande e
mi disse che secondo lei aveva mangiato troppo in quella giornata. Io mi fermai un attimo cercando di capire la risposta da darle in brevissimo tempo, quella piú vera e meno discriminatoria.
(( Il brevissimo tempo mi ha messo a dura prova quindi da ora quando arrivano domande facili che necessitano di risposte pensate, dico sempre ora la mamma trova con calma le parole migliori per spiegartelo perché é un pensiero grande e non riesco a fartelo qui, in questo momento. Dopo amore ti racconto meglio il mio pensiero))

La mia risposta fu che quella persona  forse era felice così… felice di aver mangiato quanto desiderava o di ritrovarsi così senza aver mangiato troppo perché il suo corpo é cosí, ognuno diverso… o forse avrebbe voluto mangiare meno ma ero tanto golosa come capita anche a noi qualche volta e forse in questo caso bisogna stare attenti a non mettere il nostro corpo in una situazione di rischio per la salute.
Nicoletta, mi piace tantissimo la tua idea di «È un pensiero grande e devo rifletterci» 🙂 Leggendo il tuo commento mi è venuta una riflessione: non so se assocerei l'apparenza del corpo alla felicità (anche se capisco che come l'hai fatto tu parlavi di felicità di mangiare quel che vuole, ma la domanda originava comunque dall'apparenza). Che ne pensi? 
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