Che acqua vuoi essere?
Stiamo rompendo cicli generazionali.
Ecco, credo davvero che possiamo scegliere che acqua siamo per i nostri figli. Allo stesso tempo ci tengo a ricordarti una cosa per me importante, che a volte può creare confusione: l’acqua limpida della caraffa non è una strada giusta o sbagliata, non è davvero sporca o pulita.
L’educazione che abbiamo ricevuto è ciò che i nostri genitori conoscevano con gli strumenti che avevano a disposizione: non è «sporca», è macchiata di comportamenti che non portano alla fiducia, al rispetto, alla cooperazione, alla pace.
L’acqua limpida della caraffa non è altro che una metafora per il lavoro che fai quando decidi di seguire la strada che hai scelto, per liberarti del «si è sempre fatto così» (punizioni, minacce, sculacciate, urla, obbedienza, gerarchia…), per scegliere chi vuoi essere ogni giorno e diventare una persona che stimi e apprezzi.
È un lavoro lungo e intenso che tocca corde profonde e modella la nostra essenza, genera nuove versioni di noi. Ma è anche un lavoro che quando lo inizi non puoi più farne a meno.
PS. L’acqua che versi nella relazione con i tuoi figli non può essere solo limpida: ecco perché nel mio Percorso mi concentro così tanto sull’accettarsi, perdonarsi e riparare.