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Chi non ha una famiglia… bestiale?

Scopriamo i tanti modi di essere famiglia nel mondo animale.

Chiara Grasso La nostra etologa di fiducia
4 dicembre 2024·2 commenti
Piccoli esploratori e piccole esploratrici, oggi voglio parlarvi di famiglie. Ho da poco scritto un libro per voi, per nutrire la vostra curiosità sulle famiglie nel mondo animale. Si intitola: «Una famiglia bestiale. Storie e legami dal mondo animale», ed è un libro per scoprire che non esistono famiglie innaturali, sbagliate o…meno famiglie di altre!

Come sapete e come ci diciamo sempre, gli animali ci insegnano a scendere dal nostro piedistallo umano spesso pieno di giudizi e pregiudizi e ci aiutano a conoscere parti del mondo e di noi stessi, che altrimenti avremmo difficoltà a scoprire. E quindi, ecco che osservando gli animali scopriamo che gli albatros hanno due mamme e che i pinguini hanno due papà, proprio come i cigni neri! E sapete perché?

Semplice! I pinguini adottano i piccoli delle coppie che li abbandonano,  mentre i cigni maschi si accoppiano con una femmina, aspettano che sia lei a deporre le uova e a quel punto scelgono un maschio con cui crescere la prole. E, a quanto pare, questi padri sono bravissimi e ai loro pulcini non fanno mancare proprio nulla!

Le mamme albatros, invece, depongono un uovo all’anno, a turno, che poi covano e allevano insieme, e faranno così per sempre…perché sì, le femmine di albatros stanno insieme per tutta la vita! E se pensate che questo sia romantico, non avete idea di cosa faccia il Bokmakerie! Come dite? Non lo conoscete? Il Bokmakierie è uno splendido uccellino africano giallo con il dorso grigio e un «bavaglino» nero. Lo vedi spesso svolazzare veloce tra i rami bassi degli alberi, soprattutto nelle prime ore del mattino. E se non lo vedi, il Bokmakierie lo senti: il suo canto è inconfondibile. Acuto, con note alte. Ritmico. Ogni canto è diverso. O quasi…

Il Bokmakierie, come moltissimi altri passeriformi, è monogamo e quindi quando trova un partner, rimane con lui o lei per tutta la vita. Quella coppia sarà per sempre. I due creano quindi il loro canto: la loro canzone d’amore diversa da tutte le altre coppie, il loro unico ed inconfondibile richiamo. E qui avviene la magia della Natura e dell’amore. Se uno dei due muore, il Bokmakierie rimasto solo non morirà, non si lascerà abbattere da questa perdita. Continuerà a volare nei rami bassi degli alberi, cantando ancora la loro canzone, la loro unica canzone. Arriverà un giorno in cui troverà un altro Bokmakierie solo e allora i due creeranno un’altra nuova unica canzone, unendo i loro vecchi richiami e nessuno dei due abbandonerà mai la vecchia melodia.

Sapete bambini, ogni volta che racconto questa storia mi vengono i brividi dall'emozione. A voi no? Cos’è l’amore, se non quello di un Bokmakierie? Avete ragione! Anche le aquile e i falchi pellegrini sono mega romantici, stanno insieme tutta la vita e allevano insieme i piccoli. E cosa ne dite allora dei suricati (Timon del Re Leone per intenderci)? Dove i genitori per educare i piccoli giocano tutto il giorno con loro. Avete capito bene, mamma e papà si prendono cura dei piccoli educandoli a lottare. State sognando di essere dei piccoli di suricati? Fate bene, anche perché, quando i genitori mancano o sono impegnati, sono gli altri membri del gruppo a prendersi cura di loro alimentandoli, giocandoci e proteggendoli! Esattamente come nei bonobo, nei lupi, nelle lontre e negli elefanti, tra le altre specie.

Che importanza ha la famiglia, eh?! Possiamo dirlo forte! E che mondo sarebbe senza le nonne? Lo sanno bene le orche, dove le femmine anziane del gruppo, non potendosi più riprodurre e avendo tante conoscenze da trasmettere, svolgono un ruolo importantissimo per l’educazione dei piccoli, alleviando il peso delle cure parentali delle mamme, che crescono i piccoli da sole senza i maschi.

Cosa ben diversa avviene invece nel tamarino imperatore, un piccolissimo primate sudamericano. In questa specie di scimmia, è il papà che si prende cura del piccolo, da quando nasce a quando sarà autonomo. La madre allatta il piccolo ogni due/tre ore, dopodiché lo restituisce al padre che si occupa di proteggerlo, trasportarlo ovunque sul suo dorso, trasmettergli le conoscenze fondamentali e insegnargli a stare al mondo.
 
Quanti modi diversi di essere famiglia, eh? Quante famiglie diverse, quanti modi diversi di amare e di essere genitori e figli! E allora, possiamo forse dire che ci siano famiglie più giuste e naturali di altre? Direi proprio di no!
 
A presto, piccoli esploratori e piccole esploratrici, e ricordiamoci sempre di quanto siano straordinariamente simili a noi gli altri animali.

Scritto da

Chiara Grasso – La nostra etologa di fiducia
Ciao, sono Chiara! Sono un'etologa e giornalista, mi occupo di educazione ambientale e divulgazione scientifica sui temi di etologia, turismo e benessere degli animali.

Parliamone

Hai modifiche non salvate -
Troppo curiosa di scoprirlo!!
Hai modifiche non salvate -
Devo assolutamente ordinarlo alla mia libraia di fiducia!
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