Forzare a chiedere scusa non produce la capacità di offrire scuse sincere né di pensare al comportamento che ha portato a quelle scuse né a sentire il disagio e quindi l’empatia verso la persona a cui chiediamo scusa.
Inoltre forzare a chiedere scusa insegna proprio che chiedere scusa è tutto ciò che serve quando ci comportiamo male o causiamo sofferenza a qualcuno. Non è così (nemmeno per noi adulti).
💡Ecco perché su La Tela parliamo raramente di chiedere scusa o dire «mi dispiace» (che, pensando al linguaggio, trovo sia più valido perché mette il focus su di noi invece che dare la responsabilità all’altra persona di scusarci), ma parliamo di riparare.
Riparare significa prendersi la responsabilità del nostro comportamento. Potrebbe essere una frase tipo: «Mi dispiace, strattonarti è sbagliato, sto ancora imparando a esprimere la mia rabbia in maniera diversa».
- Esprimiamo rimorso o tristezza per il nostro comportamento
- Diciamo ad alta voce il comportamento sbagliato
- Comunichiamo che stiamo lavorando su quel comportamento e imparando
In questo modo, prima di tutto impariamo a riparare noi stessi: se non lo abbiamo mai visto fare nella nostra infanzia, potrebbe essere difficile, significa ammettere di aver sbagliato e silenziare sia la parte di noi che non ci permette di mostrarci vulnerabili sia la parte di noi che non accetta l’errore. La buona notizia è che tuttǝ possiamo impararlo.
Di recente ho avuto una discussione con mio fratello. Una discussione molto accesa. Alla fine, ho chiesto scusa, ma non un semplice “scusa”, ma uno più strutturato, dicendo anche che sto cercando di lavorare tanto su quell’aspetto di me che non è corretto. Mi sono sentita rispondere: “fai a meno di chiedere scusa se devi farlo con quel teatrino. Dì „Scusa„ e basta”
Inutile dire che (per me che è difficile gestire la rabbia) mi sono sentita delusa, ferita da quelle frasi e ancora più arrabbiata!
È vero, spesso fare questo lavoro con i bambini è più «semplice», mentre magari nelle nostre relazioni adulte già consolidate può essere più faticoso (perché l'altra persona non è pronta o non è abituata a quel linguaggio, o non ha fatto un «aggiornamento» di noi e si sente spiazzata). Ed è normale che questo possa fare male, soprattutto quando abbiamo fatto lo sforzo di metterci a nudo e di prenderci davvero la responsabilità del nostro comportamento.
Come ci ricorda spesso Carlotta: possiamo scegliere «solo» il nostro comportamento (ma possiamo anche allenarci a comunicare con assertività quando qualcuno ci ferisce). Ti lascio questa lezione, in cui trovi alcune riflessioni e copioni:
Ti abbraccio forte 🫂