Perché tuə figliə mente?
Le bugie spesso si possono spiegare con due parole: attaccamento e connessione.
Magari il tuo istinto è pensare che è una mancanza di rispetto, che ti sta prendendo in giro e che sa che le bugie non le sopporti. E poi quando ti dice che ti ha mentito per non farti arrabbiare, la tua prima risposta potrebbe essere: «Se mi dicessi la verità, non mi arrabbierei!» — eppure, dentro di te, sai che non è così e magari sai anche che ti mente proprio perché in passato hai accolto la verità con rabbia.
Perché?
La riposta sta in due parole: attaccamento e connessione. Ti racconta la bugia per non perdere te. Ti spiego meglio.
Il meccanismo evolutivo dell’attaccamento insegna ai nostri figli a osservare che cosa ci avvicina e che cosa ci allontana. Per i bambini la connessione con il loro adulto di riferimento è questione di sopravvivenza biologica e sicurezza psicologica: connessione è protezione e nessun bambinə può andare contro i meccanismi evolutivi che lo proteggono.
Ecco perché ti chiedo di avviare un cambio di mentalità: i bambini non mentono per mancarci di rispetto; mentono per salvaguardare la connessione con noi.
Se tuə figliə prevede che la verità scatenerà punizioni, critiche, vergogna o rabbia (segnali di distanza), mentirà per proteggere l'attaccamento, il legame con noi. Se invece sente che la verità verrà accolta con curiosità, comprensione o empatia (segnali di connessione), sarà molto più propensə a essere onesto.
Questo non significa che non puoi sentire e mostrare delusione o frustrazione quando ti mente — è legittimo che ti dispiaccia, che tu sia triste o delusa/o — ma se quei messaggi non sono controbilanciati da amore e connessione, tuə figliə imparerà che rischiare una bugia è più «sicuro» che dire la verità.
Questo non significa nemmeno lasciare correre un comportamento che giudichi sbagliato: puoi far sentire connessione quando ti mentono (perché sono già in uno stato di disregolazione) e poi parlare con loro quando il sistema nervoso è calmo e regolato. Ti sembrerà un controsenso, ma accogliere la bugia e offrire connessione e comprensione nel momento in cui te la raccontano insegnerà ai tuoi figli a dirti la verità in futuro (che sarà importantissimo nell'adolescenza!).
Se quello che hai letto ti risuona o ti incuriosisce, puoi approfondire con la mia masterclass:
Se vuoi approfondire l'attaccamento, puoi farlo nelle lezioni relative del Percorso per Educare a Lungo Termine.
Andrea, 6 anni, racconta principalmente 2 tipi di bugie: mi dice che si è lavato i denti quando non è vero (lui odia farlo ma io capisco perfettamente che non è stato fatto) e prende cose senza il permesso (porta a casa giochini o carte da altri bimbi dicendo che li ha trovati per terra). Come comportarsi in questi casi?
come spiega meglio Carlotta nella masterclass «Bugie: perché le dicono e come affrontarle», i bambini spesso mentono per evitare un rimprovero, sentirsi accettati, soddisfare le nostre aspettative, oppure perché la fantasia e la realtà a volte si confondono ancora un po'...
Quello che possiamo provare a fare è soprattutto costruire un ambiente sicuro e fare squadra con i nostri figli, per aiutarli a scegliere da soli (piano piano) la verità.
Se ti va di approfondire, all'interno della masterclass trovi sia un approfondimento delle ragioni che tanti strumenti e copioni per gestire le varie situazioni.
Un abbraccio 💜
Seguirò presto la masterclass ❤️
La motivazione fa riflettere tanto!