Preferiti dei bambini

Le riunioni familiari

Un'abitudine semplice per allenare connessione e collaborazione.

Giada Vettorato Life & Family Coach
3 ottobre·1 commento
Quando il clima familiare è teso o quando sembra difficile entrare in sintonia con nostrǝ figliǝ preadolescentǝ o adolescentǝ, è naturale sentirci scoraggiati. 

Magari ci convinciamo che siano necessari metodi complessi o grandi cambiamenti per ritrovare la serenità e risolvere tutto.

E se invece la soluzione fosse molto più semplice e alla portata di tutti? 

Si chiama riunione familiare.

Perché organizzare una riunione familiare


Nella vita quotidiana le decisioni si prendono spesso in fretta, tra impegni e scadenze. Questo lascia poco spazio all'ascolto reciproco e i piccoli problemi rischiano di diventare grandi tensioni.

La riunione familiare è scegliere un tempo dedicato per fermarsi, ascoltarsi reciprocamente e decidere insieme.

Consiglio di farlo a tutti i genitori perché lo trovo uno strumento efficace, ed è particolarmente utile in preadolescenza e adolescenza – fasi in cui nostrǝ figliǝ sviluppa nuove capacità cognitive e ha bisogno di uno spazio per sperimentare la propria voce, proporre idee, confrontarsi.

Puoi pensarlo come una piccola «agorà domestica», dove possiamo allenare competenze preziose nella vita: la dialettica, la resilienza e il pensiero laterale.

Attenzione però: è uno strumento semplice e alla portata di tuttǝ, ma perché funzioni davvero va usato con consapevolezza e intenzione. Altrimenti si rischia di scivolare facilmente nell’umiliazione o nella svalutazione di ragazzǝ, ottenendo l’effetto opposto a quello desiderato.

Il punto infatti non è far prevalere le idee degli adulti, persuadere nostrǝ figliǝ o, peggio, schiacciare le loro proposte. L'obiettivo è valorizzare la creatività e l'impegno, senza sminuirlǝ.

Le riunioni familiari fanno la differenza perché:
  • offrono un tempo calmo e neutro per affrontare questioni delicate lontano dai momenti di conflitto (invece nei momenti di crisi il cervello è disregolato e non può apprendere);
  • la partecipazione di tutta la famiglia crea intimità e coesione;
  • allenano al rispetto reciproco e diventano la prima palestra di democrazia;
  • aprono uno spazio alla creatività e al pensiero collettivo;
  • ragazzǝ notano che la loro voce ha valore, rafforzando l'autostima;
  • migliorano nel tempo il clima familiare.

Idee e spunti per organizzare una riunione familiare


  • Frequenza: settimanale se il clima è teso, mensile se la famiglia funziona già bene.
  • Scatolina delle idee: un contenitore visibile in casa dove lasciare bigliettini con richieste, problemi, ma anche gratitudine. Saranno letti solo durante la riunione.
  • Ruoli a turno: uno dei partecipanti legge le regole, scandisce i tempi e guida il gruppo. Anche bambini o ragazzǝ possono partecipare (se necessario con il supporto di un adulto).
  • Regole chiare: nella prima riunione si definiscono insieme (es. rispetto dei turni, niente cellulari, ascolto reciproco…).
  • Oggetto della parola: un oggetto che passa di mano in mano e aiuta a ricordare di non interrompere chi parla. 
  • Partite dal positivo: aprite la riunione con un momento di condivisione in cui ognuno porta un ringraziamento o racconta qualcosa che per lui/lei ha funzionato.
  • Esponete i problemi: si leggono i biglietti della settimana e si dà spazio a richieste o osservazioni.
  • Cercate soluzioni: ognuno propone un'idea, che viene valutata collettivamente per trovare un accordo che tenga conto dei bisogni di tuttǝ.
  • Analizzate i risultati: all'incontro successivo dedicate un momento a verificare insieme se le soluzioni scelte hanno funzionato.

Alcune idee di copioni


💬 «In questa riunione ognuno ha lo stesso valore: la tua voce conta, la mia voce conta».

💬 «Cominciamo raccontando una cosa che è andata bene questa settimana».

💬 «Grazie per quello che hai detto: anche se non possiamo farlo esattamente così, mi piace l'idea che…».

💬 «Proviamo a trovare una soluzione insieme: ognuno propone un'idea e poi vediamo quale ci convince di più».

Con costanza, la riunione familiare diventa un piccolo rito che protegge la relazione, allena al confronto e costruisce fiducia reciproca.

Scritto da

Giada Vettorato – Life & Family Coach
Sono mamma di tre figli con cui ho imparato a vivere le sfide di preadolescenza e adolescenza. Proprio da questo nasce il mio desiderio di supportare altri genitori, attraverso l'esperienza personale che si intreccia con la formazione Montessori, un master in Parent Coaching e gli studi in psicologia.

Parliamone

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Grazie per averlo condiviso con la comunità, Giada! Anche da noi le riunioni familiari sono di casa.

Ci tengo a ricordare alla comunità che se avete provato riunioni più strutturate e non vi sembra funziona per la vostra famiglia, vale cambiare idea e provare qualcosa di nuovo. Noi, per esempio, non le facciamo in maniera strutturata: chiunque può richiederne una in qualsiasi momento (io sono quella che ne richiede di più 😅), domandando prima la disponibilità dei partecipanti. Per esempio, al mattino posso dire che ho bisogno di una riunione e chiedere a ogni persona a che ora preferiscono farla; oppure colgo l'opportunità di un pasto insieme e chiedo se posso rubare 15 minuti per [x].

Per il resto, le nostre «riunioni familiari» sembrano avvenire ancora alla sera, prima di andare a dormire: i miei figli hanno masterizzato l'arte del posticipare il momento della separazione (non sempre in maniera piacevole 😉).
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