Preferiti dei bambini

Albi illustrati per educare alla pace

Costruiamo ponti grazie a immagini e parole.

Arianna Basile Educatrice somatica e perinatale
15 ottobre·1 commento
Educare alla pace significa, prima di tutto, sceglierla nel quotidiano e impegnarci a renderla visibile con il nostro comportamento – ad esempio nel modo in cui gestiamo piccoli e grandi conflitti, nelle parole che rivolgiamo a noi stessi e agli altri, nella disponibilità ad accogliere le emozioni.

È altrettanto importante nutrire la conversazione sulla pace con bambinǝ. Parlare di questo tema in modo ampio, riferendoci anche ai conflitti nel mondo, può sembrarci complesso: per questo gli albi illustrati possono diventare alleati preziosi, perché sono strumenti educativi potenti e versatili, capaci di catturare l’attenzione dei lettori di tutte le età attraverso la combinazione di immagini evocative e narrazione.

Grazie alla loro natura visiva, favoriscono lo sviluppo dell'immaginazione e stimolano il pensiero critico, offrendo allo stesso tempo spunti per affrontare temi complessi in modo semplice e coinvolgente.

Possono essere utilizzati per esplorare emozioni, valori e diversità culturale, favorendo l’empatia e la comprensione degli altri. Inoltre, attraverso la lettura condivisa, gli albi illustrati creano momenti di connessione e occasioni di dialogo, sia in famiglia che a scuola.

Leggere insieme a nostrǝ figliǝ ci dà l'opportunità di aprire o approfondire conversazioni su temi difficili: può fornirci parole quando non ne troviamo, aiutare a spiegare con le immagini concetti complessi per più piccolǝ, può darci quel senso di protezione e sicurezza di cui a volte abbiamo bisogno anche noi adulti quando vogliamo affrontare un tema ostico con nostrǝ figliǝ.

Parlare di pace significa anche riconoscere il valore di ogni singolo punto di vista e di ogni cultura. Significa raccontare l’insensatezza dei conflitti che nascono dalla paura del diverso, scegliere di costruire ponti anziché muri, e difendere il diritto alla vita di ognunǝ.

📖 Alcuni albi che amo particolarmente

Questo piccolo elenco racchiude storie che aiutano a parlare di pace da diverse prospettive. Vi lascio anche un’indicazione di massima riguardo all’età di lettura, ma vi ricordo che ogni bambinǝ ha i propri tempi e il proprio modo di entrare in una storia: più che seguire un’età, seguiamo la curiosità, l’interesse e il bisogno del momento.


  • La cosa più preziosa – Victor D. O. Santos e Anna Forlati: lo amo perché racconta in modo eccellente il contributo che ogni cultura porta nel mondo (dai 4 anni).
    «E quando scompare una di noi, può scomparire anche una cultura. Un modo unico di vedere e comprendere il mondo. Estinto. Per sempre».
  • Quellilà Daniele Movarelli e Michele Rocchetti: una storia che ci mette davanti allo specchio e ci mostra il confine sottilissimo tra noi e l’altrǝ (dai 3 anni).
    «E sulla torre, attoniti e assonnati, vi erano altri come Noi. (…) E fu allora che tutti insieme, Noi e loro, gridammo contemporaneamente: ECCO QUELLILÀ».
  • Il mondo è plurale – Claudio Gobbetti e Arianna Alessi: per raccontare la ricchezza dell'unione e l'importanza del plurale rispetto all'individualità (dai 5 anni).
    «Questa è solo una pietra, ma se ne prendi più d’una, un po’ di colla e due pezzi di terra distanti avrai un ponte».
  •  L’albero e la città Luca Tortolini e Lida Ziruffo: ci accompagna a parlare di attivismo attraverso illustrazioni favolose (dai 3 anni).
    «Qualcun altro pensò che non era il caso di abbattere il grande e antico albero. [...] Si mise sotto all’albero e non si mosse. Era la sua protesta».
  •  Il muro – Giancarlo Macrì e Carolina Zanotti: molto valido per aprire conversazioni sull’insensatezza di costruire muri, anche con i più piccoli (dai 2 anni).
    «Chi è quell’asino che ha fatto costruire quel muro? Abbattetelo, allarghiamoci!».
  • Meravigliosi vicini – Hélène Lasserre e Gilles Bonotaux: racconta la contaminazione culturale in modo accessibile e visuale, ed è adatto anche per parlare di gentrificazione (dai 3 anni). 
    «Tutti sono coinvolti, tutti si aiutano a vicenda. Presto ci sarà un orto sul marciapiede, un portico al piano terra, delle terrazze all’ultimo piano…»
  • Il libro del potere. Che cos’è, chi ce l’ha e perché? – AA.VV.: è ricchissimo di contenuti ed è molto adatto ad essere utilizzato in contesto didattico (primaria e secondaria di primo grado).
    «…comprendendo il significato del potere, le persone sapranno gestire meglio la responsabilità che questo comporta. In questo libro, infatti, imparerai cos’è il potere, cosa significa avere potere e cosa puoi fare col TUO potere per cambiare la tua vita e quella delle persone a cui tieni. Non importa chi sei o quanti anni hai, anche tu puoi contribuire a cambiare il mondo in cui viviamo».
  • Storia del NO – Elena Levi e Serge Bloch: semplice ed accessibile anche per i più piccoli (dai 2 anni).
    «Quindi ci sono anche dei NO giusti. Facciamo qualche esempio. NO alla guerra!»
  • Abbiamo un problema (un grosso problema) - Davide Calì e Marco Somà: ci mostra che siamo una goccia nel mare e che tante gocce fanno un oceano (dai 3 anni).
    «Alla fine del pomeriggio del grosso problema non ne era rimasto nulla. Ecco, – pontificò il filosofo – se lo si condivide, anche il più grosso dei problemi non diventa che una cosa da niente».

Educhiamo alla pace (anche) quando parliamo di accogliere le diversità e il valore di ogni punto di vista, quando raccontiamo come il potere di ognunǝ sia uno strumento che può essere utilizzato per fare bene o male, quando scegliamo di farci carico tuttǝ insieme dei problemi della collettività per migliorare le cose.

Questi albi ci insegnano che la pace non è un concetto astratto, ma un percorso quotidiano fatto di gesti, parole, ascolto e cura reciproca. Leggere insieme questi libri, a casa o a scuola, è un modo concreto per educare alla gentilezza, all’empatia e alla speranza.

Costruiamo insieme un mondo di pace, una pagina alla volta, un bambino ed una bambina alla volta.


Su La Tela potete trovare Arianna anche nella sua serie dedicata allo yoga in famiglia, in cui propone pratiche semplici e accessibili per creare insieme calma, presenza e connessione.

Video lezioni
Yoga in famiglia con Arianna
Lezioni di yoga da fare insieme in famiglia.

Scritto da

Arianna Basile – Educatrice somatica e perinatale
Mi chiamo Arianna, sono la fortunata mamma di due bambine: Coraline e Solange. Il mio lavoro è accompagnare le famiglie nel loro viaggio per essere genitori consapevoli attraverso pratiche attive che mettono al centro il benessere della persona e il piacere del movimento.

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Grazie per questi preziosi contributi.
Lavoro a scuola come insegnante ed avere a disposizione sempre albi e contenuti importanti su questioni altrettanto importanti come la pace, l' educazione alla gentilezza e all' empatia, è fondamentale.
Ho preso nota.
Un caro abbraccio 🫂 
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