Preferiti dei bambini
Elisa Bilancioni ha scritto questo libro con un solo desiderio: mostrare che le cose, se ci crediamo e diamo fiducia, possiamo cambiarle. Anche quando si tratta di dare più libertà a bambinǝ.

Questo libro è rivolto non solo a bambinǝ, ma anche agli adulti, perché nasce con l'intento di aiutarci a cambiare mentalità sull'autonomia che scegliamo di offrire alle piccole persone, provando a guardare le cose dalla loro prospettiva:

Perché una storiella di bambina è principalmente rivolta agli adulti? Da adulti, se vogliamo imparare qualcosa, siamo abituati a studiare, ad informarci, ad elaborare dati, a ragionare. Ma io credo che il modo migliore per imparare, qualunque cosa, da piccoli, da grandi, da anziani, sia emozionarsi. –Elisa Bilancioni

Che cos'è «Io a scuola ci andavo da sola»? 

È un testo di narrativa nato dall’esperienza di una piccola alunna, ora madre, che ha sempre vissuto sulla propria pelle l'importanza dell’autonomia. Maria, la protagonista, è una bambina del quartiere che va ogni giorno a scuola a piedi da sola. 

La sua è una famiglia numerosa in cui le difficoltà economiche sono vissute come una risorsa per allenare l’inventiva, la creatività e la resilienza. Maria però si sente addosso gli sguardi e i commenti degli altri bambini e delle altre bambine della sua classe, e anche dei loro genitori, quando arriva da sola davanti alla scuola o quando la costringono a raccontare che non ha la televisione. 

Episodi come la festa di Halloween o una nevicata fuori dall’ordinario aiutano ad entrare nell’ottica di questa bambina curiosa e con il cuore pieno di stupore e meraviglia. Questo accade anche nel Natale della sua quarta elementare, che sembrava distrutto da un’infelice frase della maestra su Babbo Natale, ma viene miracolosamente risollevato dal desiderio che la bambina più in vista della classe aveva scritto nella sua letterina: voleva venire a scuola da sola come lei! 

Da questo fatto nascono una serie di fortunati avvenimenti per cui l’attenzione delle maestre e del progetto Comunale «A scuola ci andiamo da soli» inizia a focalizzarsi sull’andare a scuola da soli. Con la collaborazione della sua mamma, Maria riesce a coinvolgere le sue amiche e i suoi amici ad andare a scuola tutti insieme senza la presenza degli adulti e senza l’uso delle macchine. Anche Giulio, un bambino che le faceva battere il cuore, si era unito all’allegra brigata. Maria era riuscita a cambiare un quartiere. 

Il progetto esiste davvero a Fano!

Il progetto «A scuola ci andiamo da soli» esiste davvero nella città di Fano, nelle Marche, e fa parte della visione più estesa «La città dei bambini e delle bambine», di cui è responsabile Francesco Tonucci, che ha anche scritto la premessa di questo libro. Questo progetto cerca di passare a bambini e genitori l’importanza dell’autonomia, del senso di comunità, della sicurezza per i pedoni: valori che costituiscono un benessere fondamentale alla crescita delle nuove generazioni e alla vivibilità degli spazi pubblici.

Una storia emozionante per bambine e bambini, una narrazione importante per gli adulti. La voce dei più piccoli e il loro punto di vista vengono troppo spesso ignorati, ma solo rimanendo un po’ bambine e bambini possiamo gustare a pieno le piccole grandi gioie della vita quotidiana. 

Una precisazione necessaria

«Il testo», dice Elisa Bilancioni, «è vietato a tutti coloro che nella notte di Natale ancora tendono l’orecchio per sentire atterrare la slitta sul tetto». A un certo punto della storia, nella classe della protagonista la maestra svela che Babbo Natale non esiste: tienilo presente se nella tua famiglia avete scelto di parlarne come un personaggio reale.
Guida + libro
9-12 anni

Io a scuola ci andavo da sola

Una storia sull'importanza di dare più libertà a bambinǝ.

8,00€
  • Un prodotto digitale (libro, video, audio)
  • La guida per il genitore con spunti per approfondire temi e conversazioni importanti
  • Risorse extra (a discrezione delle persone che li creano)
In questo libro si svela che Babbo Natale non esiste.
Creato da
Autrice, attivista e imprenditrice
Elisa Bilancioni ha scritto questo libro con un solo desiderio: mostrare che le cose, se ci crediamo e diamo fiducia, possiamo cambiarle. Anche quando si tratta di dare più libertà a bambinǝ.

Questo libro è rivolto non solo a bambinǝ, ma anche agli adulti, perché nasce con l'intento di aiutarci a cambiare mentalità sull'autonomia che scegliamo di offrire alle piccole persone, provando a guardare le cose dalla loro prospettiva:

Perché una storiella di bambina è principalmente rivolta agli adulti? Da adulti, se vogliamo imparare qualcosa, siamo abituati a studiare, ad informarci, ad elaborare dati, a ragionare. Ma io credo che il modo migliore per imparare, qualunque cosa, da piccoli, da grandi, da anziani, sia emozionarsi. –Elisa Bilancioni

Che cos'è «Io a scuola ci andavo da sola»? 

È un testo di narrativa nato dall’esperienza di una piccola alunna, ora madre, che ha sempre vissuto sulla propria pelle l'importanza dell’autonomia. Maria, la protagonista, è una bambina del quartiere che va ogni giorno a scuola a piedi da sola. 

La sua è una famiglia numerosa in cui le difficoltà economiche sono vissute come una risorsa per allenare l’inventiva, la creatività e la resilienza. Maria però si sente addosso gli sguardi e i commenti degli altri bambini e delle altre bambine della sua classe, e anche dei loro genitori, quando arriva da sola davanti alla scuola o quando la costringono a raccontare che non ha la televisione. 

Episodi come la festa di Halloween o una nevicata fuori dall’ordinario aiutano ad entrare nell’ottica di questa bambina curiosa e con il cuore pieno di stupore e meraviglia. Questo accade anche nel Natale della sua quarta elementare, che sembrava distrutto da un’infelice frase della maestra su Babbo Natale, ma viene miracolosamente risollevato dal desiderio che la bambina più in vista della classe aveva scritto nella sua letterina: voleva venire a scuola da sola come lei! 

Da questo fatto nascono una serie di fortunati avvenimenti per cui l’attenzione delle maestre e del progetto Comunale «A scuola ci andiamo da soli» inizia a focalizzarsi sull’andare a scuola da soli. Con la collaborazione della sua mamma, Maria riesce a coinvolgere le sue amiche e i suoi amici ad andare a scuola tutti insieme senza la presenza degli adulti e senza l’uso delle macchine. Anche Giulio, un bambino che le faceva battere il cuore, si era unito all’allegra brigata. Maria era riuscita a cambiare un quartiere. 

Il progetto esiste davvero a Fano!

Il progetto «A scuola ci andiamo da soli» esiste davvero nella città di Fano, nelle Marche, e fa parte della visione più estesa «La città dei bambini e delle bambine», di cui è responsabile Francesco Tonucci, che ha anche scritto la premessa di questo libro. Questo progetto cerca di passare a bambini e genitori l’importanza dell’autonomia, del senso di comunità, della sicurezza per i pedoni: valori che costituiscono un benessere fondamentale alla crescita delle nuove generazioni e alla vivibilità degli spazi pubblici.

Una storia emozionante per bambine e bambini, una narrazione importante per gli adulti. La voce dei più piccoli e il loro punto di vista vengono troppo spesso ignorati, ma solo rimanendo un po’ bambine e bambini possiamo gustare a pieno le piccole grandi gioie della vita quotidiana. 

Una precisazione necessaria

«Il testo», dice Elisa Bilancioni, «è vietato a tutti coloro che nella notte di Natale ancora tendono l’orecchio per sentire atterrare la slitta sul tetto». A un certo punto della storia, nella classe della protagonista la maestra svela che Babbo Natale non esiste: tienilo presente se nella tua famiglia avete scelto di parlarne come un personaggio reale.
Dettagli del contenuto
  • Serie
  • Tipo
    Guida + libro
  • Età
    9-12 anni
  • Lingue
  • Pubblicato
    20 dicembre 2024

Conosci la serie

«Cantiere Creativo» è una serie corale: ogni episodio è creato da una persona a cui vogliamo fare da cassa di risonanza e tratta tematiche care a La Tela e utili per tante famiglie. Sono tutti messaggi diversi e ognuno è importante per educare al rispetto e alla libertà.
Cantiere Creativo è una serie animata dal lavoro di più persone: un coro di voci che fanno risuonare messaggi diversi ma tutti necessari per educare al rispetto e alla libertà. Noi ti offriamo uno spazio per riflettere e crescere: la conversazione da cui partire, la scegli tu.

La comunità La Tela, in questi anni, è cresciuta tantissimo. Col tempo ha iniziato ad attirare persone con idee che risuonavano tantissimo con i nostri valori… così tanto da farci venir voglia di farle conoscere anche a voi.

Ognuna di queste persone ha una storia da raccontare; La Tela ha i mezzi per farla viaggiare e un pubblico (voi!) pronto ad accoglierla. È proprio da qui, da questo spirito di unione e collaborazione che nasce Cantiere Creativo: una cassa di risonanza di pensieri e idee che (secondo noi) vale la pena condividere.

Ti unisci alla cassa di risonanza?

In ogni episodio troverai:
  • Un prodotto digitale (libro e/o audio). Nel caso del libro a volte è offerta anche l'opzione di stampa;
  • La guida per l'adulto con spunti per approfondire temi e conversazioni importanti;
  • Risorse extra (a discrezione delle persone che li creano).

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