74. Natale 2021: dite i vostri no, create le vostre tradizioni
Mi sa che fare un episodio sul Natale diventerà una tradizione. In questo episodio di Educare con Calma vi racconto quello che sento quest'anno. Senza fronzoli. E mandando a prendere aria agli elefanti nella stanza.
- Podcast #17 La bugia del Natale (2020)
- Podcast #28 Perché non sono religiosa
- Podcast #19 Realtà, fantasia e immaginazione
- O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai (2008)
- Natale è il giorno più triste dell'anno (2013)
- Un Natale e una vita senza aspettative (2014)
- Natale e Montessori, incompatibili? (2016)
- Natale e Montessori, incompatibili? 3 anni dopo (2019)
- Mai pensato a creare le tue proprie tradizioni natalizie? (2018)
Carlotta: Benvenute e benvenuti al nuovo episodio di educare con calma. Allora prima di tutto un paio di premesse: sono in camera mia perché nella camera dei bambini I bambini dormono e la mia camera si affaccia sulla strada e passano macchine. Quindi se sentite rumori sono io colpevole presente tipo questo. L'altra premessa è che per oggi avevo un episodio già programmato completamente diverso ma mi è presa questa ispirazione avevo una mezza intenzione di fare un episodio sul Natale anche quest'anno come ho fatto l'anno scorso e quindi oggi mi è presa l'ispirazione ho deciso va bene basta aspetto che I bimbi vadano a dormire e registro. Spero che insomma no non lo so se sarà breve può darsi che sia breve può darsi che sia lungo non ho mai bene chiaro quanto I miei pensieri possano diramarsi in questa ragnatela ma in realtà credo che sarà breve perché ci sono solo proprio alcune cose che vorrei dirvi su sul Natale in più di quelle che ho già aggiunto nell'episodio dell'anno scorso e alcune domande a cui vorrei rispondere che mi arrivano veramente quasi ogni giorno sotto le feste natalizie.
Non vorrei proprio dilungarmi perché credo di aver parlato già tanto della nostra visione del Natale, del perché non lo festeggiamo, del perché non lo festeggiamo più con la famiglia intera e alla fine di questo episodio vi parlerò anche di come è evoluto anno e l'anno scorso. Quindi se siete interessati a come abbiamo vissuto noi il Natale finora da famiglia montessoriana che non espone I bambini alla fantasia potete ascoltare l'episodio diciassette del mio podcast e sempre su questo podcast c'è anche un episodio sul perché io non sono religiosa e come ne parlo ai miei figli che è l'episodio ventotto. Ok ora detto tutto questo mi piacerebbe parlarvi di alcuni pensieri a ragnatela riguardanti il Natale, I pensieri che mi hanno un po' ispirata oggi e inizio dall'elefante nella stanza ovvero da quello che secondo me è l'argomento più scomodo per tanti. Il Natale non è felice per tutti. Tutto intorno a noi ci vuole fare credere che sia tutta felicità e gioia ma per tanti il Natale è un periodo difficile.
Penso ad amiche e amici che soffrono di depressione, di disturbi alimentari o che semplicemente sono persone che non sentono questa festività, questa sorta di felicità imposta dalle luci, dalle canzoni, dall'ambiente che improvvisamente invadono le strade trovo che ci sia davvero una grandissima forzatura vivere il Natale come ci si aspetta che lo si viva il Natale dei film il Natale in cui tutti si ritrovano gioiosi ma la verità è che per molte persone non è così e queste persone si ritrovano improvvisamente in un mondo che richiede che si adattino a questa estrema felicità dilagante e si mettano I capelli di Babbo Natale per fare le foto di rito e se non lo fanno vengono etichettati come guastafeste si sentono dire frasi come dai non essere esagerato ma dai solo un giorno dai che a Natale siamo tutti più felici certo che puoi fare un piccolo sforzo e così via E' raro che le persone abbiano empatia per chi non condivide quello che dovrebbe essere lo spirito gioioso del Natale. Una volta scrissi un post intitolato il natale è il giorno più triste dell'anno perché allora lo sentivo così il post è ancora sul mio blog potete trovarlo lì e mi sono sentita estremamente sola, non capita, poco accolta in questo mio pensiero che riconosco essere veramente completamente controcorrente.
Le mie amiche mi dicevano Ma no dai lo festeggiamo insieme, sarà bello, non dire così! Ma quello che non capivano è che io avevo bisogno di separarmi dall'immagine del Natale come lo avevo vissuto da sempre perché non mi apparteneva più, non mi rispecchiava più, non rifletteva più quelle che erano le mie emozioni, le mie sensazioni. Oggi ho capito che non è che allora io disprezzassi il Natale il giorno in sé non ho nulla contro il Natale contro il venticinque di dicembre ma disprezzavo e mi discostavo dall'aspettativa della società che io mi sentissi gioiosa e felice e serena a Natale. Mi discostavo dalla felicità a tutti I costi che questo giorno sembrava imporre. Mi discostavo dal dover passare la giornata per forza con la mia famiglia perché sentivo fortemente che tutti e tutto mi richiedevano di essere felice perfino le canzoni di Natale: you better what ciao, ti beere not cry, you better not path, you are not path, an't at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at at ed era quello per me che non funzionava.
Volevo poter sentire quello che sentivo io, volevo poter essere triste per non avere più I natali che desideravo per mille ragioni: perché non credo più in Dio, perché non appoggio il consumismo, perché I miei genitori hanno divorziato e per me non c'è più quel tipo di famiglia che si riunisce e volevo semplicemente poter essere me stessa e vivere quello che provavo. E così ho fatto ho detto no ho detto no a passare Natale con I miei genitori ho detto no a passare Natale con amici ho detto no alle tradizioni natalizie ho detto no ai regali, ho detto I no che sentivo di dover dire per riuscire a essere me stessa e vivere quella giornata nell'autenticità. E ci ho messo davvero molto tempo a tornare sui miei passi. Ovviamente riconosco che quello era il mio estremo ma era un estremo necessario per me per raggiungere il mio equilibrio. E sapete qual era il mio equilibrio?
Scoprire il mio Natale incondizionatamente, scoprire le mie tradizioni, scoprire quello che faceva stare bene me a Natale senza condizioni e senza aspettative, conservare quello che mi piaceva come l'albero, le canzoni, le luci e buttare quello che non mi faceva più stare bene come la riunione forzata in famiglia o la corsa al regalo. Un anno ricordo l'ho passato in maniche corte sulla spiaggia di Marbeja con Alex e il nostro cane Colby che nuotava in mare tra l'altro per chi si ricorda Colby lei sta ancora benissimo un altro Natale l'ho passato in Svezia con Alex e I bimbi e uno degli ultimi natali che abbiamo passato a Marbeya l'ho perfino passato facendo un bel pranzo natalizio mezzo italiano e mezzo inglese con mio papà sua moglie la famiglia della mia migliore amica perché perché sentivo di essere pronta sentivo che avevo vissuto il Natale come lo desideravo io così a lungo da finalmente poter accettare il Natale più tradizionale quindi ero felice di viverlo così e l'ho scelto Quello che voglio dire è quando ho smesso di chiedermi che cosa vogliono gli altri da me a natale, che cosa posso fare io che renda felice gli altri a natale, quando ho smesso di chiedermi che cosa vuole il natale da me e ho cominciato a chiedermi che cosa voglio io dal natale, che cosa rende felice e ho cominciato a chiedermi che cosa voglio io dal natale, che cosa rende felice me a natale, ecco che ho fatto pace con il natale.
Ma ho dovuto trovare quell'equilibrio e credetemi che c'è voluto coraggio per me a dire alla mia famiglia: non torno in Italia questo natale, voglio fare Natale da sola con Alex, non venite a trovarci. C'è voluto coraggio perché le aspettative sono altre, le aspettative sono alte anche. E perché sapevo che avrei deluso chi amo, ma nella vita ho capito che se ho le due opzioni scelgo di deludere gli altri invece che me stessa e questo è anche ciò che cerchiamo di insegnare ai nostri figli giorno dopo giorno. Quindi credo che il messaggio che voglio lanciare è abbiate rispetto per il Natale di tutti, non aspettatevi che siano come lo vogliate voi, non imponete il vostro Natale agli altri specialmente a chi amate e abbiate il coraggio di dire I vostri no. L'ho detto!
E' proprio fluido pensavo che avrei fatto molta più fatica invece le parole sono proprio uscite da me come un fiume in piena. Voilà! Parte difficile elefante nella stanza l'abbiamo tirato fuori che si vada a fare due passi. Ora passo a due domande che mi arrivano spesso. A dirlo non sono due domande, sono vabbè vediamo che cosa sono!
La prima non è una domanda ma è una serie di domande molto simili di genitori che sono in dubbio su vari aspetti del non festeggiare il Natale in maniera tradizionale tipo loro vorrebbero festeggiarlo in maniera non convenzionale ma mi fanno domande come come fai a non esporli a Babbo Natale? Ma se non conoscono Babbo Natale come fanno a scuola? Come faccio a sapere se è la scelta giusta per noi? Come gestisci I giudizi della gente? Eccetera eccetera eccetera ecco tutte queste domande per me hanno una sola risposta quando sarete sicuri al cento per cento della vostra scelta di non festeggiare il Natale in maniera tradizionale, di iniziare il processo per trovare il vostro Natale, allora queste domande non vi preoccupano più.
Non è che non avrete queste domande specialmente all'inizio sono necessarie per avviare il processo che è un processo lungo ma avrete la risposta chiara ovvero queste domande non vi faranno mettere in dubbio la vostra scelta e vi assicuro che è davvero così semplice se siete sicuri della vostra scelta siete tranquilli di fronte a ogni domanda o critica ve lo dico per mia esperienza personale perché anche per me è stato un processo ma oggi so che mi facevo queste domande o mi dava fastidio che me le facessero quando non ero ancora sicura della mia scelta, quando finalmente sono stata sicura della mia scelta. Tutto questo nella mia mente non mi infastidiva più il giudizio della gente, le critiche, il fatto che mi dicessero così togli la magia del Natale ai tuoi figli, non mi sentivo più in colpa per provare a vivere il Natale come lo sentivo io, non mi sentivo più in colpa per privare I miei genitori del Natale con I loro nipoti perché possiamo celebrare qualsiasi giorno insieme, non deve per forza essere Natale se non tutti sono felici di festeggiarlo insieme. Non mi infastidiva più come dicevo prima questa frase del privare I miei figli della magia del Natale, non dargli il natale che potrebbero avere, perché ho poi capito che non è assolutamente vero e di questo ne ho parlato nell'episodio sul natale duemila venti quindi non mi dilungo.
Vi assicuro che quando siete sicuri della vostra decisione vivete tutto con molta più leggerezza, con molta più flessibilità. Quando avete chiaro che messaggio volete lasciare ai vostri figli tutte le domande si rispondono da sole. Quindi se sentite che il Natale festeggiato in maniera tradizionale non fa per voi perché va contro a qualche valore o a qualche principio prima di tutto cercate di capire perché e poi cercate di cambiarlo perché vi assicuro che potete cambiarlo e anzi vi invito a cambiarlo create le vostre proprie tradizioni e datevi un paio di anni per consolidarle vi assicuro che non è impossibile se sentite che questa è la strada giusta per voi. Ora l'altra domanda anzi anche questa non è una domanda ma l'altro tema sono I regali dopo la mia newsletter sul consumismo l'osservazione che ho ricevuto più spesso è stata: certo io posso voler non comprare ciò di cui non ho bisogno ma parenti e amici lo comprano per me anche senza il mio consenso. Come si fa?
La verità è che questo è complicato perché possiamo solo controllare noi stessi non possiamo controllare gli altri ma io vi chiedo avete agito in qualche modo? Avete parlato con amici e familiari seriamente? Li avete invitati a cena offrendo un buon bicchiere di vino per parlare in armonia di quanto sia importante per voi non ricevere regali? O che non facciano regali ai vostri figli? Avete scritto loro una lettera con le motivazioni, con I vostri perché, spiegandovi, aprendo il vostro cuore.
Avete parlato con loro in maniera umile, senza giudizio verso le loro tradizioni, senza voler insegnare loro come vivere il loro Natale, ma semplicemente comunicando come voi volete vivere il vostro, avete fatto tutto questo? Oppure ancora quando siete con I familiari condividete con loro cose che volete comprare perché se lo fate magari poi loro vi sorprendono ma non avendo I vostri valori e I vostri principi vi regaleranno una cosa che voi non avreste comprato quando parlate con I familiari o con gli amici di cose da comprare dite chiaramente che volete semplicemente condividere ma che volete comprarle voi perché voi le scegliete, perché volete sceglierle voi? O ancora la fate una lista di regali? Proprio come alle nozze la fate una lista di regali che vorreste, di regali che comprereste voi stessi con tanto di in che negozio trovarli il link al negozio online eccetera eccetera eccetera e poi gliela date ad amici e familiari chiedendo di seguirla e spiegando che avete speso davvero molto tempo a compilarla perché per voi è così importante non comprare cose che poi non userete o che non sono esattamente quelle che volete perché non volete nutrire il consumismo. Le fate queste cose?
Le avete già fatte, avete già provato, avete insistito, non basta un Natale, non basta un mese, non basta una volta. Trovo che ci sia davvero un problema enorme con I regali. I regali stressano tutti a Natale e ai compleanni, su questo non ci piove. I regali a sorpresa creano tensione perché non sappiamo esattamente che cosa ci regaleranno e se ci regaleranno qualcosa magari non era esattamente la cosa desiderata allora dobbiamo o tenerle e accontentarci di una cosa che non avremmo comprato noi stessi o chiedere lo scontrino e dire che andate a cambiarlo rischiando però magari di non trovare più la cosa che davvero volevate in quel negozio e allora avete questi soldi da spendere in questo negozio comunque per una cosa che magari non vi interessa. Una volta un'amica mi raccontato che per due mesi prima di Natale I suoi figli avevano un regalo e lei l'aveva comprato per dargli una natale, senonché una settimana prima di Natale I suoi figli le hanno comunicato che non volevano più quella cosa ma volevano quest'altra.
Ora uno penso a come si è sentita lei che era emozionata al dare finalmente questa cosa che volevano da mesi e ce l'aveva già impacchettata pronta per l'albero due penso alla delusione dei bambini se lei non cambiato questo regalo la delusione dei bambini che apriranno quella cosa sapendo che in realtà non la vogliono più e poi probabilmente sì ci giocheranno comunque per un po' certo e poi la abbandoneranno come tutto il resto tre) questa cosa che volevano, questo grandissimo desiderio è cambiato in meno di due mesi e onestamente due mesi in media è quanto vedo che I bambini usano un gioco che gli è stato regalato quando hanno case piene di giocattoli poi ditemi voi se avete un'esperienza diversa. Io davvero spero che lo vediate anche voi questo circolo vizioso perché per me nella mia mente è veramente chiaro: questa corsa al regalo, questo cercare di sorprendere con un regalo e avere date fisse in cui farsi regali per me è ciò di cui si nutre il consumismo. E io ho scelto di scendere da questa ruota noi a Natale al compleanno non ci facciamo più regali perché ci compriamo le cose che vogliamo anzi più spesso che no le cose di cui abbiamo bisogno quando ne abbiamo bisogno che sia il venticinque di dicembre o il tre di agosto ci compriamo quella cosa quando ne abbiamo bisogno.
Se c'è un dettaglio che so che I miei bambini apprezzeranno davvero e di solito magari è una maglietta o una gonnellina visto che noi non compriamo molti vestiti oppure dei lego o un libro allora facciamo un regalo a ognuno di loro per il compleanno di ognuno quindi se il compleanno di Emily tutti e due ricevono un regalo anche perché abbiamo una piccola tradizione da qualche anno di fare una caccia al tesoro il giorno del compleanno per trovare il pensiero e quindi entrambi fanno la caccia al tesoro insieme poi trovano questo pensierino. Però veramente io ho assistito con I miei occhi a scene in cui I regali hanno creato stress, conflitti, risentimenti, rancori, discussioni, delusioni E onestamente credo che fatto così non abbia senso. Fare un regalo così è meglio non farlo. E se anche voi pensate che non abbia senso perché non scendete anche voi dalla ruota? Ora forse è tardi per cambiare le cose per questo Natale, ma iniziate a parlarne con amici e familiari per il prossimo Natale, iniziate ad avere quelle conversazioni, a scrivere quelle lettere, iniziate a creare il Natale che volete, il Natale che vi fa stare bene, smettete di fare ciò che il Natale vuole da voi e fate ciò che voi volete del Natale.
Vi assicuro che rompere un circolo è difficile la prima volta ma poi ci si sente davvero molto meglio. E ci tengo a chiudere dicendo che non sto boicottando il Natale, non vi sto dicendo il Natale è il nemico, non festeggiatelo, al bando I regali, basta regali sotto l'albero! No non sto dicendo nulla di questo ovviamente, mi sto semplicemente rivolgendo a quelle famiglie che sentono che il Natale tradizionale non è per loro, proprio come lo sentivo io, proprio come sentivo io di dover cambiare qualcosa e sto dicendo che se pensate di avere bisogno dell'estremo il primo anno per esempio, di un taglio netto, di andare a fare un viaggio invece che passarlo in famiglia per esempio, fatelo! E' vostro diritto scegliere di farlo, magari è un po' difficile adesso in tempi di covid andare a fare un viaggio però insomma mi capite. Davvero credo che ci sia troppa pressione sulla famiglia, sul dover stare insieme a Natale, sui ritrovi, sul dover esserci tutti.
Ma vi ripeto credo che ci sia un grandissimo valore nel capire che è vostro diritto, è nostro diritto, deludere gli altri prima di noi stessi. E poi un equilibrio lo troverete perché quell'equilibrio esiste e sarà quello che farà stare bene voi come famiglia prima di tutte le altre famiglie. Domanda. Due anni fa eravamo in spiaggia in Vietnam a Hoyan, abbiamo cercato le persone travestite da Babbo Natale per la città, ci siamo fatti le foto con le luci di Natale e abbiamo ascoltato le canzoni di Natale e a chi mi chiede se faccio una censura anche delle canzoni di Natale come faccio per I libri per bambini assolutamente sì cioè com'è che fa He's a's ae when your sleeping, He's a when your awake cioè davvero ti guarda a dormire sa quando sei sveglio, cioè io se credessi a Babbo Natale sarei terrorizzata da queste frasi ma questo è un altro discorso lasciamo perdere oggi ho cantato già fin troppo e invece l'anno scorso abbiamo fatto Natale in Nuova Zelanda a casa di amici che festeggiano il Natale in maniera tradizionale loro hanno aperto I regali la mattina e noi abbiamo gioito con loro ai bimbi è la mattina e noi abbiamo gioito con loro ai bimbi è piaciuto tantissimo vedere I regali sotto l'albero, andare a prendere un regalo e darlo al nome che c'era sul regalo, e I nostri amici ci hanno anche sorpresi facendo un piccolo pensiero anche per Emily a dire il vero anche per me mi hanno regalato il cubo di Rubik che ho ancora e sto diventando anche bravina per poi insegnare ad Oliver ed Emily e poi abbiamo fatto tutte le foto con I cappelli di Babbo Natale abbiamo fatto un buon pranzo e poi una bella camminata sulla spiaggia siamo stati bene, e poi una bella camminata sulla spiaggia siamo stati bene.
Era il loro modo di festeggiare il Natale come ci sono tanti modi diversi di festeggiare il Natale e siamo stati felici di esserne parte per quell'anno. E assolutamente non tristi di non celebrarlo così sempre. Per questo Natale duemila ventuno saremo da soli in Slovenia in un piccolo paesino vicino a Bled forse con la neve forse no vedremo non lo sappiamo la proprietaria di casa ci lascerà l'albero di natale in casa non decorato così I bambini potranno decorarlo loro che sarà veramente una bella cosa per loro una bella emozione un bel ricordo ascolteremo canzoni di natale come sempre andremo a Bled a vedere I mercatini le luci non ci saranno regali il venticinque e in realtà il venticinque sarà proprio un giorno come un altro con l'unica differenza che chiameremo tutta la famiglia perché sappiamo che loro ci tengono e che a loro fa piacere ma lo vivremo così, lo vivremo come lo viviamo sempre perché questo è Natale che ci fa stare bene. E poi un'altra domanda che mi è arrivata ultima è come siamo messi con Babbo Natale? Dunque mi fatto ridere questa domanda: Emily adora Babbo Natale sa che è un uomo travestito da Babbo Natale sa chi scritto la storia sa come va un pochino la storia e in più per noi che non facciamo regali a Natale davvero Babbo Natale non proprio nessun altro valore se non quello di una storia ma a lei piace tantissimo quando lo vede per strada se può vai siede sulle sue gambe per fare la foto l'anno scorso fatto in nuova zelanda al centro commerciale abbiamo dovuto fermarci e lei voluto fare la coda da sola perché io gli ho detto: se tu vuoi fare la coda la fai da sola però io non ho voglia di stare lì a fare la coda quindi mi sono seduta ci siamo seduti e abbiamo aspettato lei è stata lì a fare tutta la coda per riuscire a sedersi sulle gambe di Babbo Natale e avere quella foto ed è stata felicissima a dire avere della foto non gliene frega niente sono andata poi a farla io ma vabbè queste sono le cose che facciamo noi genitori in realtà lei voleva proprio solo la sua emozione di sedersi sulle gambe di Babbo Natale e così fatto ma è un po' come spider man, come Elsa di Frozen, come tutti I personaggi che noi non abbiamo introdotto nella vita dei nostri figli ma che li hanno raggiunti comunque perché non viviamo in una bolla Montessori ovviamente.
Ma parliamo di queste cose con I nostri bambini con tutta la serenità e la tranquillità del mondo, accogliamo le loro curiosità Oliver l'altro giorno creava un gioco di carte in cui c'erano gatti e cani e poi c'era anche Superman, walk, Batman e lui chiedeva ad Alex chi è più forte perché doveva mettere I numeri su ogni carta perché poi le carte con I numeri più alti vincevano sulle carte con I numeri più bassi vabbè non lo so non lo so non lo gioco loro e onestamente non sappiamo nemmeno come conoscono questi personaggi Come vedete I nostri figli anche se non li abbiamo mai volutamente esposti alla fantasia sono bambini che la fantasia la vivono davvero e la conoscono davvero in piccole dosi ma proprio perché sono così ancorati alla realtà grazie al lavoro che abbiamo fatto io e Alex non ce ne preoccupiamo siamo sereni la accogliamo quando c'è quando c'è questa curiosità quando vediamo un interesse spieghiamo loro anche quando magari ci chiedono di guardare un film che guardato l'amico ma noi spieghiamo che non vogliamo ancora che guardino quel tipo di cartoni animati, spieghiamo il perché, spieghiamo che il loro cervello non è ancora pronto e loro lo accettano perché perché si fidano di noi perché questo è il rapporto che abbiamo creato non di privazione e negazione ma di accoglienza e di spiegazione e basta credo di avervi raccontato tutto quello che volevo raccontarvi questo Natale duemila ventuno vi lascio tutti I post che ho menzionato nelle note dell'episodio e chissà che cosa ci riserverà il Natale duemila ventidue.
Ormai mi sa che questa tradizione del fare un po' un podcast ogni Natale rimarrà con la tela e con me. Qualsiasi cosa sia per quello che dipenderà da noi io so che sarà come lo vorremo perché ce lo scegliamo il nostro Natale, ce le scegliamo le nostre tradizioni e questo è il mio augurio anche per voi: sceglietevi le vostre tradizioni, scegliete il Natale che vi fa stare bene. E poi ricordatevi che è solo un giorno, forse non merita nemmeno così tanta attenzione. E questo potrei dirmelo anche a me stessa della serie dai Carlotta è solo un giorno passano con la tua famiglia e onestamente sono sicura che un giorno succederà ma si vede che per ora non lo sento ancora, non lo vivo ancora così e va bene comunque va bene lo stesso. E' il mio Natale, il nostro Natale, sono le nostre tradizioni di famiglia.
E poi anche perché so che non deve necessariamente essere Natale per ritrovarsi con la famiglia e stare bene insieme. Qualsiasi altro giorno quando ci ritroveremo staremo bene insieme e celebreremo noi e il ritrovo. E con questo vi saluto, vi do appuntamento al prossimo venerdì con un altro episodio di Educare con calma, vi annuncio già che non sarò sola e nel frattempo mi trovate su w w w punto la tela punto com dove potete anche lasciare un commento a questo episodio e su instagram come la tela di carlotta blog. Buona serata, buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao.
Che dirti? Dopo aver ascoltato qualche mese fa l'episodio del 2020 (ora sono allineata ma ti ho scoperta tardi quindi ho fatto una full immersion del tuo podcast da quest'estate), tanti semini si erano già piantati dentro di me. O meglio, ho realizzato che alcune cose che tu pensi/dici mi rispecchiano. Ora, dopo aver sentito anche quest'ultimo episodio, ne trovo davvero conferma. Ho scritto già a metà novembre ai miei amici/famigliari la scelta mia e della mia famiglia di non fare/voler ricevere regali per questo prossimo Natale, bambina compresa, spiegando che preferiamo investire la somma di denaro che abitualmente usiamo per i regali per fare una donazione più importante ad una onlus che sosteniamo. E devo ammettere che appena ho inviato i messaggi mi sono sentita leggera e felice! E credo che si sia percepito bene perchè le persone che hanno ricevuto il messaggio hanno tutte capito e condiviso la scelta. Anche se voglio ammettere che mi sarebbe davvero importato poco se anche avessi ricevuto critiche o opposizioni!
In questi ultimi anni (dalla nascita di Matilde soprattutto) sono riuscita a ritrovare un pò di serenità e apprezzamento per il periodo natalizio, ma (come per te), non è sempre stato così, anzi. Ho perso entrambe i miei genitori in questo periodo e festeggiare non è proprio mai stato nelle mie corde. Ora riesco ad apprezzare il fatto di stare in famiglia (con quella di mio marito), ma è una conquista recente quindi hai ragione, perchè forzarsi quando non ci si sente?!
Ultima cosa che mi ha colpita delle tue parole e che condivido appieno è che "tra deludere gli altri e deludere me stessa, scelgo sempre gli altri!"
Sempre fonte di grande riflessione i tuoi scritti e le tue parole.
Grazie! Cinzia