85. Ragnatela in 5': onestà intellettuale
Parlo spesso di onestà intellettuale su IG e sui miei canali (e anche nella vita di tutti i giorni con la mia famiglia). In questa Ragnatela in 5' vi racconto che cosa intendo e un paio di frasi e parole che ho cambiato o voglio cambiare nel mio linguaggio.
Carlotta: Benvenute e benvenuti a un nuovo episodio di Ragnatela in cinque Minuti oggi vorrei parlarvi di onestà intellettuale mi conoscete sapete che parlo spesso di onestà intellettuale sui miei canali e in realtà ne parliamo spesso anche in famiglia: sono due parole che I bambini ci sentono dire spesso. Quindi oggi ho deciso di raccontarvi una conversazione nella mia testa che ho avuto qualche settimana fa proprio sull'onestà intellettuale. E' successo che un giorno parlando con una mamma al parco giochi in Slovenia lei mi raccontato che avevano vissuto per anni a Saint Martin quando c'è stato l'uragano Irma che causato moltissimi danni all'isola nessuna casa è stata risparmiata compresa la loro mi raccontato di come è andata, la devastazione che lasciato, della paura che hanno provato soprattutto con due bambini piccoli e dopo ovviamente della profonda tristezza che provavano per la gente di lì anche loro amici che hanno perso tutto ma che non potevano lasciare tutto alle spalle e trasferirsi come hanno fatto poi loro tornando in Slovenia e io l'ho ascoltata e poi le ho detto wow non riesco nemmeno a immaginare è una frase innocua molto semplice che io dico spesso Quel giorno però non so perché, appena rispondere Quel giorno però appena ho detto quella frase mi è sembrata vuota, sbagliata e mi sono fatta un appunto mentale per rifletterci poi dopo.
Sapete che io amo pensare alle parole e alle espressioni che usiamo nel nostro quotidiano e quindi mentre camminavo verso casa ci pensavo Ho capito che la ragione per cui mi dato fastidio dire quella frase e non trovarne una migliore o diversa è perché non la sento onesta intellettualmente. L'onestà intellettuale negli ultimi anni mi aiutato spessissimo a cambiare il linguaggio, per esempio ho eliminato dal mio vocabolario parole come sempre e mai soprattutto nelle discussioni perché non sono onesti intellettualmente, per esempio se io dico ai miei figli non metti mai in ordine oppure mi dici sempre che lo fai e poi non lo fai mai queste frasi non sono oneste intellettualmente perché mai e sempre in questa circostanza non sono vere e non è vero che non mettono mai in ordine, anche se lo fanno solo una volta ogni tanto lo fanno, quindi mai non è vero e allora ne ho parlato spesso con I miei figli di queste parole, mi sono spesso scusata per usarle nelle discussioni tanto che oggi quando ancora mi scappa perché sono arrabbiata I miei figli mi dicono no mamma non è vero che è mai e questo spesso mi aiuta a trovare un momento di umiltà dentro di me e ammettere che hanno ragione, cosa che a volte ci avvicina e ci aiuta a risolvere il conflitto perché quando metto da parte il mio ego anche solo in una minima parte della discussione generalmente mi aiuta a ricalibrarmi nella totalità della discussione e quindi oggi vi invito proprio a pensare ad alcune frasi e parole che dite nel vostro quotidiano e che non sono onesti intellettualmente perché effettivamente non sono vere e prendo ovviamente ad esempio la mia frase perché preferisco parlare di me, dei miei errori, quindi quella frase non riesco nemmeno a immaginarlo questa frase è disonesta intellettualmente perché non è vera quando dico che non riesco nemmeno a immaginarlo quello che in realtà sto dicendo è non voglio immaginarlo perché la capacità mentale per fare un lavoro di introspezione, di analisi e immaginare come una persona potrebbe essersi sentita in una determinata situazione, ce l'ho, certo che posso immaginarlo, certo che riesco a immaginarlo se faccio uno sforzo e attenzione non sto dicendo che sia sbagliato non voler immaginare come si sia sentita una persona, a me a volte capita che non ho la capacità emotiva di fare quell'analisi, ma allora se quello è il caso preferisco dire proprio quello, non voglio immaginarlo, così sì che è onesto intellettualmente, altrimenti provo a immaginarlo, provo a mettermi nei loro panni, provo a pensare a che tipo di situazione che ho vissuto in prima persona potrebbe avvicinarsi anche lontanamente a quello che hanno vissuto loro, e ovviamente questo solo nella mia mente, non lo dico ad alta voce perché sto cercando anche di fare attenzione quando qualcuno mi racconta qualcosa di non rispondere con esperienze mie personali ma fare domande quindi praticare l'ascolto invece di girare la conversazione su di me che è tipico dell'egocentrismo della nostra società, e se non ho un'esperienza personale a cui posso fare riferimento per mettermi nei panni dell'altra persona provo a pensarmi io stessa in quella situazione con I miei figli, in quel caso ho la paura che proveremmo, come mi comporterei, che cosa farei e queste tra l'altro a seconda della situazione possono anche essere ottime domande per il nostro interlocutore: che cosa hai fatto?
Come ti sei sentito? Per mostrare il nostro interesse e continuare a mantenere la conversazione su di loro. Questo tra l'altro è un ottimo esercizio per capire che cosa faremmo noi in una determinata situazione, anzi che cosa faremmo no, ma che cosa idealmente vorremmo fare perché è difficile prevedere una reazione in un momento di paura per esempio io poi non sono ancora brava con la paura la paura per esempio quando credo che I miei figli si siano fatti male mi fa spesso reagire in maniera eccessiva e magari urlare con I miei figli cosa su cui sto lavorando da anni ma come si dice in inglese Slow and steady winds the race tra l'altro vorrei farvi notare che ho detto che la paura spesso mi fa reagire in maniera eccessiva non l'ho detto né sottinteso sempre perché ho imparato a offrire onestà intellettuale anche a me stessa e credetemi è tutt'altra conversazione con la mia testa perché riconosco I miei progressi, mi rispetto di più, mi accolgo di più e mi accetto di più. E tutto questo inoltre è anche un ottimo esercizio di immaginazione che diventa quasi un ponte di empatia, che ci avvicina a di empatia che ci avvicina all'altra persona.
Non so se ci avete mai pensato ma dire per esempio non potrei nemmeno immaginare fare una determinata cosa in alcuni contesti è un po' come separarsi da un gruppo, come dire al nostro interlocutore non voglio che tu immagini che io potrei essere così. Oddio questo concetto è chiaro nella mia mente ma forse non è molto chiaro mentre lo dico, quindi vi faccio un esempio: se dico a una mamma io non lo dico ma se dicessi a una mamma non potrei nemmeno immaginare di lasciare mio figlio di due anni all'asilo tutte quelle ore oppure non potrei nemmeno immaginare di andare via un fine settimana mentre sto allattando che sono frasi tra l'altro che ho letto spesso su gruppi Facebook e anche sentito io stessa in conversazioni al parco giochi, ma quando dico queste frasi quello che sto davvero dicendo è io non sono così, io non sono come te è un modo di giudicare, è come innalzare muri invece che costruire ponti, e so che magari starete pensando sì vabbè ma un episodio del podcast intero solo per dirci che lei non usa più questa o quella frase, questa o quella parola, magari è un po' esagerato, no?
E invece no, perché la verità è che le parole sono importanti, le parole portano con sé mentalità, le parole cambiano mentalità, il linguaggio modella l'educazione e il linguaggio che uso con le persone fuori casa a lungo andare è il linguaggio che uso anche in casa con I miei figli e viceversa ovviamente il linguaggio che uso con I miei figli in casa a lungo andare è quello che uso in tutte le mie relazioni fuori casa ed è per quello che nel mio corso educare a lungo termine insisto tanto tanto tanto sul linguaggio e sulla comunicazione rispettosa perché migliorando il linguaggio in casa anche tutte le nostre relazioni fuori casa migliorano e con questo ovviamente non sono rimasta nei cinque minuti non importa ormai lo sappiamo ci conosciamo vi ricordo che mi trovate anche su w w w punto la tela punto com e su instagram come la teladicarlottablog e basta non mi rimane che augurarvi buona serata buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo ciao ciao
Grazie.
Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma sto recuperando :-)
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