Preferiti dei bambini

127. L'arrivo di un fratellino o sorellina non è solo gioia!

In questo episodio di Educare con Calma vi leggo il messaggio di una mamma e la mia risposta sulla chat del mio corso Educare a Lungo Termine: è una riflessione importante perché 1. è una situazione che vivono molti genitori e 2. troppo spesso non pensiamo che per un bambino l'arrivo di un fratellino o di una sorellina sia anche un momento molto doloroso che va accolto con empatia (nell'episodio ti spiego perché). Concludo con una riflessione importante sulla cura di sé, un messaggio che spero ogni genitore possa ascoltare con accoglienza.

10 marzo 2023·
16 min
·5 commenti
Trovi il video dell'episodio su YouTube: «L'arrivo di un fratellino o una sorellina non è solo gioia» 

:: Per approfondire

Fratelli e sorelle di Percorsi Montessori

È uscito in edicola il volume che ho scritto per la collezione Percorsi Montessori: si intitola «Fratelli e Sorelle» e tratta proprio delle sfide e della meraviglia che è la relazione tra i nostri figli (la collezione è di Corriere e Gazzetta dello Sport a cura di Studio Dispari. Ringrazio specialmente Rosella, Sara e Valeria per il loro incredibile lavoro!).
benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di educare con calma. Se mi stai guardando su YouTube, ti comunico che sono seduta sul letto con un computer, con il computer sul cuscino su di me. Quindi magari ci saranno dei movimenti della del video, ma come dico sempre la forma è meno importante del contenuto, quindi spero che il contenuto sia valido per tutti gli altri che mi state ascoltando. Un grande benvenuto di nuovo. E oggi parliamo di un tema a me molto caro, perché è un tema che ripeto praticamente tre o quattro volte al giorno. Ha molti genitori che mi scrivono e per farlo vi leggerò il messaggio di un genitore. Questo messaggio me l'ha scritto sulla chat del corso e vi leggerò anche la mia risposta e poi farò un'ultima conclusione finale. Ho tutto programmato, vediamo se questo programma non non interferisce con la mia ragnatela di pensieri. Vado dunque il messaggio dice Buongiorno Carlotta, ti scrivo perché avrei bisogno di qualche parola di conforto. Non so più dove sbattere la testa. La mia bimba ha quasi tre anni a maggio io sono incinta di sei mesi e nascerà a maggio in due anni di vita avrò a malapena urlato un paio di volte, perché grazie al tuo corso e all'aiuto di altre belle persone su Instagram sto cercando di proseguire con un'educazione dolce a lungo termine. Ma in questi mesi ogni giorno è una continua lotta, un continuo no per tutto, no, da parte mia e no. Da parte sua mi è piaciuto che l'ha specificato solo in casa perché fuori sembra un'altra bambina sia all'asilo frequenta un asilo nel bosco e le maestre sono letteralmente innamorate di lei. Hanno detto che è una bimba molto introversa ma sensibile ed empatica verso gli altri bambini sia quando andiamo in gita fuori casa. Io devo ammettere che da quando sono incinta sono molto meno paziente urlo per niente. Piango per niente, ho una grande rabbia addosso e non so perché si chiamano ormoni questi. Quindi poveretta scarico su di lei però anche lei so che i bambini non sfidano, però io le spiego il perché, le dico di no, ma alla fine finisco finiamo perché anche mio marito fa così sempre per urlare e strapparle di mano le cose. Oggi, ad esempio, giocava con una corda con una pallina di legno attaccata in fondo e si divertiva a lanciare in aria la corda. Ma era un gioco decisamente pericoloso, quindi le ho spiegato il motivo per cui non potevo permetterle di farsi male. Lei diceva no e continuava finché non ho finché ho dovuto toglierglielo. Oppure lancia sempre le cose. Io cerco di spiegarle che si lancia la palla e non gli oggetti, ma ha già rotto un paio di giochi. E una cosa di vetro. Mi sono sempre fidata di lei, quindi non sono quella che nasconde le cose di vetro. Preferisco spiegarle Non ce la faccio più. Sto sbagliando un sacco. Ho deviato tantissimo dai miei propositi e mi sento un vermicello. Grazie per aver letto ed essere arrivata in fondo. Un abbraccio prima di tutto. Ci tengo a dire che messaggi così ne ricevo tantissimi e e credo che sia bello proprio cercare um, mi piace tanto essere lì per loro essere lì per questi genitori, perché credo che a volte abbiamo anche solo bisogno di un conforto, di una parola, di conforto più che di soluzioni vere e proprie. Ed è anche per questo che spesso, più che dare risposte, faccio domande. Um però questo messaggio è un messaggio veramente molto tipico sia della fase dei due anni, ma soprattutto della fase in cui il arriva un nuovo membro della famiglia e cam. I comportamenti in casa cambiano tantissimo e ci sono tantissimi scomp- comportamenti scomodi in casa ed è per questo che ho deciso di parlarne sul podcast e di regalarvi la risposta che ho dato a questa mamma. Ve la leggo Ciao carissima. Allora, prima di tutto ti chiedo di fare uno sforzo grande, grande, grande in questo momento ed essere gentile con te stessa. Non stai assolutamente sbagliando così tanto come pensi e soprattutto hai bisogno davvero di cercare di guardare anche un po' oltre lo sbaglio, guardare anche un po', quello che è la parte dopo lo sbaglio, che è quella in cui rimedi in cui chiedi scusa, in cui spieghi come mai ti sei comportata così eccetera eccetera eccetera. A volte crediamo che dobbiamo non sbagliare assolutamente con i nostri figli. In realtà il messaggio più importante che possiamo trasmettere loro è che lo sbaglio fa parte della vita, è un amico e a e che anche noi genitori sbagliamo. Ovviamente non è bello nel momento ci sentiamo poi tutti in colpa dopo tristi o delusi, però poi arriva anche la parte in cui rimediamo e la parte in cui chiediamo scusa e quelle sono parti davvero, davvero, davvero importanti. Quindi se lo stai già facendo, non sottovalutare l'importanza di quelle parti. Prendile come una piccola vittoria, come qualcosa per cui darti una pacca sulla spalla. Ora, detto tutto questo, quello che io leggo è assolutamente normalissimo. Ricordati che quello che sta per vivere tua figlia e con lei tutta la vostra famiglia è un cambiamento gigante, ma davvero immenso. Il più grande cambiamento della vita di tua figlia fino ad oggi. Quindi vorrei invitarti a guardare a tutto quello che sta succedendo e ai comportamenti di tua figlia come a un riflesso di questo cambiamento. Io lo so che ti sembra assurdo e dici sì, ma io sono incinta. Lei non capisce ancora la gravità tra virgolette del cambiamento che sta per arrivare In realtà, ti assicuro che lei lo capisce. Sai perché? Perché sente la tua energia. E visto che tu senti tensione e preoccupazione perché tu sai razionalmente che sarà un cambiamento gigante e lo temi un pochino, come è normale che sia, lei riflette l'energia che sente da te e quindi lei in questo momento sta capendo che questo cambiamento è un cambiamento molto importante. Non sa ancora che cosa significhi, ma sa che sarà qualcosa per cui essere tesi. Come ti senti tu, perché lei riflette quello che tu provi. E quando mi dici che lei si comporta così solo con voi e che altrove e un'altra bambina, vorrei farti riflettere che è normale e anche sano. Significa che si fida di voi. È proprio perché lei si sente più al sicuro con voi in casa. E queste manifestazioni grandi di emozioni forti sente di poterle fare solo con voi, perché è con voi che sente di poter essere se stessa. Ed è di voi che davvero si fida. Si fida che voi l'a, accoglierete e probabilmente non stenta la stessa accoglienza a scuola. O ancora, o almeno non ancora l'ultima, cosa che mi sento di dirti e di provare a pensare a come sarà il cambiamento che arriverà. Ci pensiamo poco perché ovviamente sarà bello. Sarà un nuovo membro della famiglia. Sarà emozionante, sarà pieno di amore, ma per tua figlia e voglio proprio dirlo in maniera dolce ma diretta. Sarà anche un lutto, perché morirà. La famiglia come la conosce adesso come l'ha sempre conosciuta. Quindi magari arriveranno anche momenti che possono essere perfino più complicati di quello che state vivendo adesso. E ti chiedo proprio di mettere le cose in prospettiva e guardare proprio a tutto l'insieme della vostra vita in questo momento e cercare di vedere anche il positivo proprio per concentrarti su qualcosa che effettivamente sta funzionando e non solo sui tuoi errori, perché questo alleggerirà anche la tua tensione e la tua preoccupazione, invece di farti concentrare solo su quello che stai sbagliando in questo momento e che vedi come negativo. Quindi, ecco, io davvero credo che nel momento in cui tu ti rilassi, si rilasserà anche lei. Per farlo hai bisogno, oltre a cercare di guardare la tua vita e trovare un pochino le cose che stanno funzionando e che stai facendo bene, non solo quelle che stai sbagliando secondo i tuoi standard, cosa che è difficilissima perché noi non siamo stati abituati dall'educazione che abbiamo ricevuto dalla scuola a vedere le nostre forze. Siamo stati abituati a concentrarci sulle nostre debolezze, sui nostri errori. Oltre a tutto questo, credo davvero che tu abbia bisogno di un po' di momenti per te stessa. Momenti in cui ti prendi cura di te, che sia una passeggiata piuttosto che un libro piuttosto che un bagno lungo piuttosto che una cena con le amiche. Tu sai quali possono essere nella tua vita e come ricercarli quei momenti. Ti invito ad incrementare quei momenti per te, a cercare proprio di dare priorità a prenderti cura di te. E ora, ultima cosa per gli esempi concreti che mi dici per esempio il lancio, il gioco con la corda e la pallina di legno um, vorrei darti alcuni spunti di riflessione. Per esempio, quando mi dici della corda e della pallina di legno, io per esempio, non l'avrei corretto perché credo che quello sia un minimo minimo minimo minimo dolore che lei possa provare se per caso sbaglia in questo gioco. E vale la pena a volte cercare di evitare quel no che va a creare la lotta di potere, soprattutto quando lei sta facendo un'esplorazione sensoriale così affascinante e vedere come va perché magari non sarebbe successo nulla o magari la pallina le sarebbe finita in testa e le avrebbe fatto un piccolo bernoccolo. Però da lì avrebbe imparato e non sarebbe stata una cosa troppo pericolosa, tra virgolette, da lasciarle fare, quindi ti invito anche a guardare la quantità di no e cercare di capire come ridurli. Per quanto riguarda invece il lancio delle cose, um probabilmente questo si risolverà un pochino già con il cercare di non controllare il comportamento, ma di alleggerire la tua energia in questo momento. Um quando lei sente che c'è energia più rilassata, secondo me anche questi piccoli comportamenti finiranno e ovviamente però il rispetto per le cose che si possono rompere è importante. Quello sì che diventa un limite. Mi chiedo però ti chiedo se magari, visto che le piace molto tirare per esempio, non possiate inventare dei giochi per tirare le cose. Per esempio quando vedi che lei sta tirando qualcosa in casa le puoi dire mhm mi è venuto in mente un gioco che possiamo fare tirando dei bastoncini e sai che tra l'altro si fa proprio alle olimpiadi vieni, andiamo fuori e proviamo magari questa è un po' un'alternativa al gioco della palla io cerco sempre di di motivare i genitori a pensare fuori dalle dalle, dal convenzionale, dal pensare in maniera creativa. E poi uscite di casa, prendete dei bastoncini di legno e fate proprio provate a tirarli vedete chi lo manda più lungo. Um, insomma, provate cose diverse proprio per soddisfare quel bisogno che lei ha in quel momento di tirare, che magari è un bisogno intrinseco. O magari non è neanche un bisogno di tirare, ma è proprio solo una espressione di come si sente lei dentro in questo momento che sta attraversando questa emozione grande che lei non capisce e quindi lo esprime in questo modo e lo esprime a casa perché a casa di voi si fida. Spero di averti dato una visione generale e di averti offerto anche qualche spunto di riflessione da cui partire per fare un passo indietro. Forse perché spesso dobbiamo fare un passo indietro per poi poterne fare qualcuno. Avanti. Okay, questo è l'audio che ho mandato a questo genitore sulla chat del corso e ci tengo a raccontarvi un'ultima cosa prima di salutarvi. Spesso. Il mio primo consiglio quando i genitori mi dicono che non ce la fanno più. E quando sento questa grandissima fatica è invitarli a prendersi tempo per sé, perché non possiamo dare agli altri quello che non diamo a noi stessi. E quindi, se io non mi offro gentilezza e pazienza e cura di me. Non posso offrire nulla di tutto ciò ai miei figli o a nessun altro. In questo caso la metafora della caraffa funziona veramente bene. Se io sono vuota non ho nulla da versare nella relazione. Devo prima tornare a riempirmi. E spesso quello che mi scrivono i genitori quando io dico questo è che non hanno tempo. E allora io dico loro che non è vero che non hanno tempo. E semplicemente che non sono abituati a cercarlo e non sono abituati a dedicarsi tempo. Quindi impostano la propria vita in modo da lasciare il minimo tempo indispensabile per se stessi. E allora li invito a pensare in maniera creativa. E a tale proposito vi leggo una conversazione con una mamma nei messaggi privati di Instagram. E questa mamma era una caraffa vuota. Mi ha scritto un messaggio in cui ho sentito proprio percepito proprio dentro di me la sua fatica e non aveva proprio nemmeno più una goccia da versare. E allora io le ho scritto questo. La risposta sincera è difficile da digerire, ma te la propongo lo stesso. È sempre possibile mettersi al primo posto richiede solo iniziare a virare verso la direzione che vogliamo e rendersi una priorità senza questo primo passo. La gestione della rabbia e della stanchezza è difficilissima. Per esempio cerca una babysitter e dedica un dedicati un po' di tempo per te purtroppo non è un'opzione non farlo se vuoi cambiare le cose, nel senso che non è un'opzione, non dedicarsi tempo per sé se vuole cambiare le cose. E allora lei mi ha scritto magari potessi i soldi non ci sono. Infatti non andrà neppure alla scuola materna. E allora io le ho risposto scava un po' più a fondo e prova a trovare una soluzione creativa riinizia da te. E lei non mi ha risposto subito. È passato qualche giorno e poi mi ha riscritto. Cara Carlotta, dopo il tuo messaggio di qualche giorno fa mi sono guardata dentro. Sono riuscita a farmi un bagno da sola e per me vuol dire tantissimo. Ne avevo davvero bisogno. Poi sono uscita in passeggiata con la mia bimba e per caso ho incontrato una ragazza vicina di casa con un bimbo di un giorno di differenza dalla mia. Abbiamo chiacchierato come se ci conosce, cioè abbiamo chiacchierato come se ci conoscessimo da sempre. Io ho trovato Un'amica e mia figlia un compagno di giochi. Grazie et voilà, ha pensato in maniera creativa, non avrà risolto tutti i suoi problemi, non avrà risolto tutta la sua stanchezza, non avrà risolto tutta la sua rabbia ancora, ma quello è un primo passo e lei si è dimostrata che anche quando sente di non poter cambiare nulla, in realtà può fare un piccolo, piccolo, minuscolo cambiamento verso la direzione che vuole e basta. Per oggi questo è tutto. Grazie per il tempo che mi avete dedicato e vi do appuntamento al prossimo episodio di educare con calma. Vi ricordo anche che mi trovate su www punto la tela punto com e anche su Instagram come la tela di Carlotta Blog. Buona serata, buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao.
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Questo è il mio primo podcast sui fratelli e sorelle, dovuto al fatto che la mia bimba di 3 anni ha iniziato ad essere aggressiva con suo fratello di 5 mesi. A sentire le tue parole mi sono commossa e mi ritrovo moltissimo in quello che dici (e anche in quello che ha passato questa mamma). Ci sono giornate difficili e piene di rabbia che lei non riesce a contenere (facciamo fatica noi adulti..!), ma quando il papà rientra e parliamo della giornata cerco sempre di evidenziare qualcosa di bello che la mia bimba ha fatto con / per suo fratello. E il suo viso di bambina si illumina e mi riempie il cuore di gioia. Grazie per quello che fai ❤️
Grazie a te, Marta. È normale che emergano difficoltà: è un grande cambiamento per tutti, e mettere l’accento sul positivo aiuta tua figlia a sentirsi vista e riconosciuta. Dare spazio alle emozioni, senza giudizio, e notare i piccoli gesti di cura, è già tantissimo. 💜
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grazie Carlotta. Questo podcast mi ha rimandato indietro a quando mia figlia aveva 3 anni e mezzo ed era appena giunta la sorellina. Il covid ci ha permesso di dedicarle tempo, ma lei aveva un rapporto scontroso con me. La neuropsicologa, dopo un percorso di circa quattro mesi, ci ha relazionato un comportamento infantile, coercitivo e capriccioso verso la mamma. Ho sempre pensato che non fosse una relazione corretta, perchè i bambini non fanno capricci, ma stava solo esprimendo un disagio. Qualche giorno fa, mia figlia Giulia, mi ha detto, che io sono sempre gentile con la sorellina Elena e le ho risposto che non era vero. Al ritorno da scuola, sono poi tornata da lei scusandomi se a volte puó sembrare che sono meno gentile, e quando lei mi dice parolacce, sono davvero delusa e arrabbiata. grazie infinite di tutto e perchè in tutti i tuoi podcast parli con il cuore in mano.
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Grazie Carlotta!! Anch’io mamma di un bimbo di 5/quasi sei anni… molto maturo responsabile è molto in tanto secondo me 😊… nonostante tutto qualche inciampo lo stiamo facendo anche noi con la nostra bimba di un mese… posso dire però che la responsabilità di queste quasi cadute è mia… e grazie anche a te sto imparando a gestirle sia praticamente che emotivamente!! Grazie del lavoro che fai! ❤️ un abbraccio forte! A te e alla tua famiglia!
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