Preferiti dei bambini

17. La bugia del Natale: perché abbiamo scelto di non raccontarla

In questo episodio racconto come viviamo noi il Natale da famiglia non credente e che applica i principi Montessori e rispondo alle domande più frequenti che mi sono state fatte in queste settimane che ci avvicinano alle vacanze natalizie: "Parli di Babbo Natale con i bambini? Come vivete il Natale in casa? Fate regali? Non ti manca la magia del Natale?" … 

27 novembre 2020·
33 min
·11 commenti
Nell'episodio menziono questi articoli che vi invito a leggere: 

Natale e Montessori: incompatibili?

Natale e Montessori: incompatibili? (3 anni dopo)

La letterina alternativa

E te ne lascio un altro che mi ero dimenticata di aver scritto 🙈: Mai pensato di creare le tue tradizioni?

Ricordo che questo è il nostro modo di celebrare il Natale. Nelle mie parole e nelle nostre decisioni non c'è giudizio di quello che fai tu, in casa tua: è un modo di festeggiare il Natale così come ce ne sono molti e spero che venga ascoltato e accolto sotto questa luce.

Mi trovi anche su Instagram e Facebook come @lateladicarlottablog 🙂

Carlotta: Ciao a tutti e tutte e benvenuti a un altro episodio di Educare con calma questa settimana a grandissima ma veramente grandissima richiesta parliamo di Natale come ho già scritto a molti di voi sul blog troverete due post sul modo in cui viviamo noi il Natale e il modo in cui lo integriamo con il nostro essere Montessori, con il nostro non essere religiosi, un post l'ho scritto circa quattro anni fa e poi ho scritto un sequel tre anni dopo quindi l'anno scorso nel Natale duemila diciannove troverete anche un post sulla su una letterina alternativa un'idea che mi era piaciuta circa quando ho scritto il primo post quindi quattro anni fa ed è un post che avevo deciso di scrivere pensando magari tra qualche anno userò questa letterina alternativa poi invece non l'ho mai utilizzata questa idea però comunque potrebbe essere diciamo di ispirazione per qualcuno. Ora ovviamente un anno dopo siamo nel duemila venti la mia visione di base non è cambiata molto ma ho un Natale in più da raccontare quindi diciamo che magari posso integrare anche quello e comunque ogni Natale credo che diciamo perfeziono un po' un po' quella che è il modo in cui voglio vivere la nostra tradizione, il modo in cui vogliamo vivere le nostre tradizioni e in più ovviamente Oliver e Demi li crescono quindi ne parliamo anche con loro e insomma vabbè iniziamo dall'inizio però prima che mi dimentichi se da voi passa Babbo Natale questo episodio del podcast non lo ascolterei con I bambini presenti visto che so che tanti lo fate, credo che questo spoiler sia necessario ok iniziamo allora prima di tutto per poter capire tutte le nostre scelte inizio dal raccontarvi tre cose importanti come tanti sapete noi in casa seguiamo I principi Montessori e nella filosofia Montessori si preferisce non esporre I bambini alla fantasia prima dei sei anni e questa è una cosa che io personalmente anche da altre ricerche studi non montessoriani ritengo molto importante perché il cervello dei bambini prima dei sei anni non è davvero in grado di distinguere la fantasia dalla realtà che è anche parte della ragione per cui tutti da bambini abbiamo creduto così fortemente così veramente a Babbo Natale e forse siamo rimasti delusi quando poi abbiamo scoperto che non era vero ovviamente l'altra parte della ragione per cui tutti abbiamo creduto a Babbo Natale è che ci hanno mentito per mantenere la magia del Natale ma vabbè questo andiamo in ordine quindi dicevo I bambini non sanno distinguere fantasia e realtà prima dei sei anni poi dipende da bambino a bambino Oliver per esempio già iniziato ad articolare molto molto bene la differenza tra fantasia e realtà e a cinque anni e mezzo ma vedo comunque che mi fa domande sul esiste o non esiste anche di cose che per me è ovvio che non esistano quindi da lì capisco che ancora bisogno del nostro aiuto farò un episodio sicuramente sull'importanza della realtà in Montessori e sarà allora che parlerò anche della differenza tra immaginazione e fantasia che non sono assolutamente la stessa cosa e questo lo dico per tutte le testoline che sento già dire ma io voglio promuovere l'immaginazione mio figlio ecco togliere la fantasia non significa non promuovere l'immaginazione ma ne parleremo più avanti ritornando al Natale ovviamente avendo deciso di non offrire la fantasia ai nostri figli Babbo Natale è fuori dalla scena e non solo perché è un personaggio della fantasia ma anche per un altro motivo di cui parlerò più avanti quindi questa è la prima cosa che dovete sapere.

Numero due: noi non siamo religiosi ho un bell'episodio in mente sulla religione e parlerò proprio del motivo per cui non sono più religiosa nonostante io sia stata cresciuta cattolica ma poi mi sono allontanata dalla religione mi piacerebbe raccontarvi il perché come affronto la religione con I miei figli ma non è oggi il momento quindi per oggi ovviamente vi racconto semplicemente che non siamo religiosi perché il Natale è o dovrebbe essere una festa religiosa, dovrebbe celebrare la nascita di Gesù ma per me quindi se non si è religiosi il Natale perde un po' il significato più importante l'essenza e quindi io e Alex c'eravamo già dissociati dal festeggiare il Natale molti anni prima che nascessero I nostri bambini ma anche perché quando ero religiosa e festeggiavo la nascita di Gesù ammetto che per me la cosa più bella del Natale che è quella che io ricordo di più non è mai stata la celebrazione della nascita di Gesù ma è sempre stata la mattina di Natale con I regali da scartare e questo quindi mi porta al punto successivo ovvero numero tre io ricevevo davvero tanti regali a Natale ma come moltissimi altri bambini che conosco e onestamente non ne ricordo nemmeno uno e sicuramente non avevo bisogno di più regali perché avevo una camera piena di giocattoli e un armadio pieno di vestiti insomma allora ovviamente non la vedevo così volevo di più di più di più ma oggi io personalmente da genitore non voglio perpetuare questa tradizione consumistica del Natale con I miei figli personalmente già prima di imbarcarmi nel viaggio della sostenibilità due o tre anni fa mi ero sensibilizzata molto sul tema dei regali a Natale e già prima di avere Oliver Demily io e Alex avevamo smesso di farci regali a Natale proprio per perché non ci piaceva questo aspetto consumistico, in più a Marbeia dove vivevamo prima, una coppia di nostri amici che io stimo moltissimo, allora I loro bimbi erano piccoli avevano l'età di olive di Emily e per Natale ricordo ancora oggi che I bimbi ricevevano una gomma o una matita o dei colori nuovi o comunque qualcosa di cui avevano bisogno un pensiero proprio o magari qualche soldino ad andare a spendere ricordo al cinese per comprarsi quello che volevano e per molto tempo erano felicissimi anzi spesso ricordo che magari a volte andavamo da loro il giorno di Natale e ricordo che mi facevano vedere tutti entusiasti la loro gomma nuova poi nuova poi è arrivata una fase in cui hanno capito che per Natale gli amici ricevevano tutto il negozio di giocattoli e magari si lamentavano un po' della loro gomma uso sempre gomma per fare un esempio non è che tutti gli anni ricevessero una gomma ecco ma comunque accettavano anche molto di buon grado che nella loro famiglia non si faceva così perché erano abituati insomma a questa a questo modo di vivere il Natale e poi quando sono cresciuti un po' di più verso I 10-tredici anni ricordo che erano loro stessi a dire che era ridicolo ricevere così tanti regali che poi I loro amici usavano pochi giorni se li dimenticavano e queste sono parole loro che ricordo che mi dissero e non mie poi ovviamente quando abbiamo aperto un po' più gli occhi al tema del consumismo e ai bisogni che le aziende ci creano che creano gli individui ovviamente la decisione di non fare regali a Natale è stata ancora più semplice quindi capirete che con queste tre premesse ovvero non introdurre la fantasia non essere religiosi non voler accedere al consumismo che cosa rimane del Natale non rimane molto rimane un giorno come un altro è forse solo proprio un'occasione di vedere I nostri cari tutti insieme ma anche questo vivendo da sempre in paesi diversi dalla mia famiglia d'origine era comunque anche meno fattibile perché a Natale viaggiare è molto più caro e quindi preferivamo magari trovarci prima o dopo Natale e poi comunque onestamente il bello di ritrovarsi con la famiglia è ritrovarsi con la famiglia non festeggiare un'occasione speciale da quando vivo lontana dalla mia famiglia ormai da quindici anni più o meno il ritrovo davvero assunto un valore tutto suo nel senso che preferisco quando il ritrovo è il motivo della festa invece di ritrovarsi per un giorno speciale come può essere Natale un compleanno che toglie il riflettore dalla bellezza del ritrovarsi e invece punta al riflettore sul regalo sulla torta sulle candeline ovvero sul materiale piuttosto che sull'essenza ecco onestamente io preferisco trasmettere ai miei figli il valore del ritrovarsi per il gusto di ritrovarsi e non per un motivo specifico e anche il regalo onestamente preferisco darlo quando c'è un bisogno piuttosto

L'ospite: che aspettare Natale o aspettare il compleanno noi per esempio non facciamo

Carlotta: regali sui social che aspettare Natale o aspettare il compleanno noi per esempio non facciamo regali speciali nemmeno al compleanno se non magari un minuscolo dettaglio tipo l'anno scorso abbiamo regalato ad Emily Laodai o il vestito tradizionale vietnamita da mettere proprio il giorno del suo compleanno perché eravamo in Vietnam e lì è tradizione che tutti I bambini il giorno del compleanno mettono questo vestito speciale e ma altrimenti al compleanno dei bimbi di solito loro sono veramente super felici perché sanno che avranno una torta dedicata a loro che è già di per sé molto speciale quindi quello per loro è il regalo e tutto il resto tutto quello di cui hanno bisogno ecco se è davvero un bisogno o comunque è davvero un desiderio forte aspettiamo magari un po' di capire se non è un desiderio passeggero ecco ma comunque appunto lo regaliamo nel momento in cui questo desiderio, questo bisogno nasce e tra l'altro pensando di registrare questo podcast avevo proprio chiesto ad Andrea la figlia della coppia di cui vi parlavo prima, che quelli che regalavano la gomma natale, perché volevo proprio sentire anche la campana di lei, della figlia, non solo dei genitori, e lei oltre a confermarmi che non hanno mai patito il ricevere soltanto una gomma o una colla dai genitori mi proprio detto che nella loro famiglia non aspettavano mai il compleanno o le feste per fare I regali ma e traduco le sue parole dall'inglese compravano ciò di cui avevano bisogno e e ciò che davvero davvero desideravano moltissimo moltissimo moltissimo moltissimo quando ne avevano bisogno senza aspettare un'occasione speciale e a lei che è ormai ventenne oggi questa mentalità piace molto perché sente che se vuole festeggiare una tradizione la festeggia per ciò che rappresenta e sicuramente non per il regalo quindi ecco a me personalmente piace questa mentalità del non concentrarsi sul regalo e mi piace trasmetterla ai miei figli.

Il mio compleanno ad esempio è appena passato mi hanno fatto una torta anzi due torte bellissime le hanno preparate loro in casa e mi hanno scritto un bigliettino, il primo bigliettino scritto da Oliver quindi veramente molto speciale e non ci sono stati regali mi ero comprata io un cappello due settimane prima perché ne avevo bisogno perché qua il sole neozelandese è veramente fortissimo, ti bruci solo a pensarci e voilà e siamo stati tutti super felici così. Quindi tornando al Natale ovviamente la domanda che mi viene fatta di più è: ma non sei triste che I tuoi figli non vivano la magia del Natale? Allora la magia del Natale questo è un bel tema la risposta più sincera è all'inizio sì, all'inizio ero triste che I miei figli non vivessero la magia del Natale anzi non solo che I miei figli non vivessero la magia del Natale ma ero proprio triste del fatto che la magia del Natale fosse scomparsa anche per me e ho faticato a prendere una decisione sul come festeggiare il Natale con I miei figli questo perché perché I miei natali io li ricordo davvero bellissimi ricordo l'emozione di fare l'albero di Natale di svegliarmi la mattina di Natale aprire I regali ma la verità più vera è anche che quello che ricordo di più è proprio quella corsa al regalo la mattina di Natale I familiari allora li vedevo anche più oggi la nonna mi dà dei soldini e perdonatemi se sono così sincera io personalmente lo trovo triste anche perché non ricordo nessuno

L'ospite: dei regali se non un orso gigante, se non un orso gigante, non

Carlotta: ricordo nessuno dei regali se non un orso gigante, non un orso gigante, anche perché non ricordo nessuno dei regali se non un orso gigante, Findus, che ricevetti per I miei sei anni per I miei sei anni no, per Natale di quando avevo sei anni e è un orso di peluche che ho ancora tutt'ora a casa della mia migliore amica mentre noi viaggiamo per il mondo ma quello è l'unico regalo e anche se andavamo a messa e mettevamo e mettevamo Gesù bambino nella culla del presepe eccetera eccetera eccetera l'attenzione comunque il giorno di Natale era tutta sui regali anche Alex mi raccontava che l'unico Natale che davvero ricorda è quello in cui lui con suo papà è andato a fare una crociera di un giorno da Helsinki a Tallinn con un buffet di Natale quindi proprio ricorda l'esperienza ma tutti gli altri natali non li ricorda nemmeno e ricorda appunto l'unica cosa che ricorda che erano proprio sono incentrati sul regalo ecco io personalmente non vorrei questo per I miei figli vorrei che I miei figli festeggiassero le feste della tradizione che scelgono per ciò che sono per ciò che rappresentano e non per il regalo poi al di là del consumismo che è una realtà di cui noi non vogliamo fare parte né a Natale e il meno possibile anche durante l'anno credo davvero che il Natale crei un sacco di aspettative malsane, un sacco di ansietà per trovare il regalo giusto, il regalo non giusto, le corse, la fretta, perché non si mai tempo e poi non si sa davvero che cosa regalare cioè per me se non si sa che cosa regalare a una persona non si regala nulla per nessuna occasione perché significa che è un regalo fatto proprio per un'occasione speciale, un'occasione che richiede il regalo forzato perché nella nostra società si dà il regalo in questa occasione e io penso che forzato perché nella nostra società si dà il regalo in questa occasione e io personalmente non ci sto io voglio scendere da questa ruota e ho deciso che io faccio I regali solo quando ho il regalo perfetto in mente e se ho il regalo perfetto in mente non aspetto una data prestabilita per farlo Ecco io non voglio che questo arrivi come una critica a chi non fa come me assolutamente ma sapete che a me piace raccontare le mie esperienze le mie riflessioni senza filtri e senza ipocrisia e ovviamente poi ci sono persone che saranno d'accordo altre che non saranno d'accordo altre che la vivono come me altre che non la vivono come me ed è proprio quello il bello quindi nessuno dovrebbe sentirsi giudicato spero che nessuno si senta giudicato ma appunto mi piacerebbe comunque raccontarvi quello che è il nostro Natale oggi perché voi vi direte ma allora che cosa fai a Natale se non fai niente di tutto questo non festeggi proprio il Natale?

Che cos'è il Natale per te oggi? Allora il nostro Natale oggi è un giorno come un altro, ma quello che facciamo noi oggi a Natale è osservare il Natale degli altri, nel senso che noi non è che nascondiamo il Natale ai nostri figli perché non lo festeggiamo, ma semplicemente raccontiamo come altre persone nel mondo vivono il Natale I bimbi sanno per esempio che la nonna va messa la mattina di Natale e che festeggia la nascita di Gesù l'anno scorso abbiamo imparato che in Vietnam non festeggiano il Natale per l'aspetto religioso ma comunque mettono tutte le decorazioni nei negozi veramente davvero tante tante tante decorazioni e stravaganti proprio a causa dell'influenza dei film americani la mia insegnante di ballo lì a Hoyan mi aveva proprio raccontato che niente loro a loro piacciono molto I film americani e questa insomma questa immagine del Natale nei film americani allora hanno cominciato a mettere le decorazioni, a copiare le decorazioni così come le vedono nei film e a me questa cosa aveva colpito. Poi da poco abbiamo anche imparato che in Giappone il Natale per esempio è un giorno come un altro ma proprio per questa influenza anche dei film americani e di questa magia del Natale vanno I giapponesi vanno da KFC a prendersi, a comprare la loro cena di Natale perché lavorano tutto il giorno e non hanno tempo di cucinarla però comunque vogliono farsi questa cena di Natale e a me anche questo però comunque vogliono farsi questa cena

L'ospite: di Natale e a

Carlotta: me anche questo aveva era rimasto impresso. Oliver e Emily per esempio sanno che alcune famiglie festeggiano con I regali sotto l'albero, che alcuni bambini credono che arrivi Babbo Natale su una slitta volante trainata da renne, porti regali ai bambini buoni ma che in realtà loro sanno che in realtà sono I genitori che portano I regali perché uno le renne non volano e due una persona non si intrufola dal camino o dalla finestra in casa delle persone perché verrebbe a e due) una persona non si intrufola dal camino o dalla finestra in casa delle persone perché verrebbe arrestata e per esperienza so che molti bambini sono rimasti davvero spaventati da questo e credo che anche molti bambini che non lo dicono in realtà non dormono la notte di Natale non perché siano emozionati ma perché sono preoccupati di questa persona che entra nella loro casa cioè a me non siano emozionati ma perché sono preoccupati di questa persona che entra nella loro casa cioè a me onestamente spaventerebbe ecco adesso io non ricordo probabilmente non ho mai esternato questa mia paura ma comunque io ricordo la notte di Natale di coprirmi proprio nel letto con le lenzuola con la coperta fin sopra la testa ecco di proprio di rinchiudermi barricarmi nel letto quindi comunque a parte tutto questo ecco questo è per dirvi che non è che I miei figli siano estranei al Natale ma semplicemente il Natale è un giorno come un altro in casa nostra poi fuori invece ci godiamo le luci per le strade, ci godiamo le canzoni del Natale a casa ad esempio l'album natalizio di Michael a casa mia non manca mai, ci piacciono le persone travestite da Babbo Natale ovviamente sanno che sono persone travestite da Babbo Natale che non è Babbo Natale né Babbo Natale né tra l'altro gli aiutanti di Babbo Natale perché so che tante famiglie dicono che questi che non sono I Babbo Natale veri ma sono gli aiutanti di Babbo Natale ecco noi queste cose ovviamente non le diciamo però appunto ci piacciono comunque I grandi alberi di Natale con I regali finti sotto ecco quindi se mi chiedi come faccio a perpetuare la magia del Natale o se sono triste che non ho la magia del Natale io rispondo che la magia del Natale noi la viviamo eccome, ma semplicemente scegliamo di non portarla a casa perché preferiamo rimanere fedeli ai nostri principi ai nostri valori che per noi sono comunque importanti.

È un po' come quando a gennaio duemila venti eravamo a Penhang in Malesia e abbiamo assistito a tantissime danze del drago per il Capodanno cinese anche alle processioni per il Taipos Sam Indù ma questo non significa che abbiamo festeggiato né il Capodanno cinese né il Taipos Sam Indù a casa li osserviamo con curiosità, con interesse, con gioia e Oliver e Emily erano veramente affascinati specialmente dalle danze del drago ma non li facciamo nostri, non li portiamo a casa perché non rispecchiano I nostri principi e lo stesso facciamo con il Natale così come lo conosco io come lo conosce Alex quest'anno per esempio festeggeremo il Natale con alcuni amici neozelandesi e se avete sentito l'episodio sul dietro le quinte del covid in Nuova Zelanda alla fine abbiamo deciso di rimanere qui e siamo stati invitati da questi amici che ovviamente festeggiano con I regali eccetera eccetera e quindi conosceremo anche questo modo di vivere il Natale spiegando ai bambini che a casa di questi nostri amici questa giornata il Natale si festeggia così e anche noi lo festeggeremo a modo loro perché siamo ospiti a casa loro et voilà per me veramente l'importante è davvero vivere questa festa

L'ospite: e tutte le tradizioni come anche la Pasqua per

Carlotta: esempio con flessibilità mentale e anche se sento anche se sento spesso dire che raccontare la storia di Babbo Natale è un po' una bugia bianca, una bugia innocua io personalmente credo che ogni bugia indipendentemente dal colore sia una bugia. E io personalmente scelgo di non dirla ai miei figli. Da persona cresciuta con le bugie bianche la mia esperienza è che è poi semplice catalogare come bugie bianche anche altre bugie che diciamo ai nostri figli giustificate dal fatto che sono per il loro bene per esempio che ne so mi viene in mente se non mangi le carote I tuoi occhi non si sviluppano bene cosa che non è assolutamente vera tra l'altro è un po' una leggenda metropolitana che le carote facciano bene alla vista leggenda che è nata per promuovere il consumo di carote nella seconda guerra mondiale quando c'era un eccesso di carote allora si sono inventati questa pubblicità per promuovere l'acquisto delle carote vabbè questo non c'entra niente quello delle carote però il punto è io personalmente ho scelto di non dire bugie bianche perché io le ritengo comunque bugie e ho notato che con I bambini funziona molto di più essere sinceri perché quando siamo sinceri noi loro rispondono con più sinceri perché quando siamo sinceri noi loro rispondono con più sincerità e anche con più fiducia e in fondo io stessa non mi fiderei di qualcuno che mi mente quindi perché dovrei aspettarmi che I miei figli si fidino di me se io mento loro, ecco ma poi c'è anche un altro aspetto legato a Babbo Natale che per me non è in linea con il tipo di educazione che io voglio dare ai miei figli ed è il fatto che Babbo non solo il giudice del comportamento dei bambini ma anche una minaccia

L'ospite: un po'

Carlotta: velata del tipo se non sei buono Babbo Natale non ti porta nessun regalo o anche girata in frase affermativa che poi è la stessa cosa se sei buono Babbo Natale ti porta I regali per me questo va assolutamente contro a quello che trasmetto tutto l'anno ai miei figli visto che io li cresco o comunque cerco di crescerli senza minacce senza punizioni senza premi perché davvero mi piacerebbe insegnare loro il senso dell'autocontrollo e dell'automotivazione intrinseca ovvero che viene da loro non dal voler fare bene per qualcuno o dal non fare male perché altrimenti non ricevo un regalo ecco insomma ora che sto dicendo tutto questo ad alta voce mi rendo davvero conto che ci sono moltissime ragioni per cui noi abbiamo scelto di non festeggiare il Natale in maniera tradizionale ma di mettere in discussione la tradizione e capire con mente critica che cosa funziona per noi famiglia individuale singola e diversa da tutte le altre capire appunto che cosa funziona, che cosa non funziona, cosa siamo disposti a sacrificare per perpetuare la tradizione, cosa siamo non siamo disposti a sacrificare per perpetuare la tradizione e alla fine a quanto pare credo che abbiamo deciso che non ci sia molto che siamo disposti a sacrificare per mantenere viva la tradizione del Natale che poi questo non c'entra niente ma mi è venuto in mente adesso detto tra noi non pensate che sia anche triste che I bambini pensino che I regali arrivino da Babbo Natale mentre magari il genitore davvero impiegato moltissimo tempo e amore per fare un regalo speciale e poi dà tutto il merito a Babbo Natale non so ve la butto lì non ci ho pensato mi è venuta in mente adesso comunque detto tutto questo anche se voi siete ancora in dubbio su questa tradizione del Natale non sapete esattamente che cosa fare credo che il vero messaggio che voglio mandare con questo episodio è che non credo che si debba per forza perpetuare tradizioni che non sentiamo in linea con I nostri valori nemmeno se tutti gli altri intorno a noi le festeggiano o le mantengono vive credo che prendere la decisione di andare un po' contro corrente anzi no non è andare contro corrente in questo caso direi che è andare più nella corrente che tira di più nel senso io conosco famiglie che festeggiano il Natale ma proprio perché lo festeggiano forzatamente semplicemente per fare felice la famiglia sentono di andare contro la propria corrente ovvero contro I propri valori ecco per me questo è anche sbagliato quindi prendere la no aspettate non è sbagliato ho detto sbagliato ma credo di dovermi correggere subito perché non è sbagliato potrebbe essere una decisione dettata anche dal far felice la famiglia quindi comunque ci sono veramente tantissime tantissimi fattori che entrano in gioco ma secondo me è anche importante sapere che c'è un'alternativa e che magari prendere la decisione di seguire la propria corrente invece di continuare a nuotare nella corrente degli altri sarà magari difficile il primo anno sarà magari difficile I primi due anni ma poi diventa tutto più semplice e ci si sente anche molto meglio come famiglia per aver preso questa decisione per di rimanere fedeli a se stessi coerenti con I propri principi o almeno questa è stata la mia esperienza e poi certamente può anche succedere che la famiglia che si faccia che si prenda una decisione appunto di mantenere viva o comunque una parte della tradizione proprio per la famiglia allargata ma magari si può trovare un compromesso ecco si può spiegare si può parlare si può trovare una via di mezzo per esempio ci troviamo a festeggiare il Natale tutti insieme ma non vogliamo regali oppure il regalo va bene ma arriva dal nonno e non da Babbo Natale oppure il regalo va bene ma si può chiedere che si regali qualcosa fatto in casa invece di un regalo comprato o ancora che si regali un'esperienza invece di una cosa materiale che può essere un'escursione, un pomeriggio a fare la pasta fatta in casa con la nonna, insomma io credo che si possa sempre trovare il compromesso poi magari non sempre viene rispettato alla prima tipo vabbè questa storia magari l'avete già sentita se mi seguite da tanto ma la prima volta che abbiamo festeggiato il Natale con I bimbi e con la nonna Savina aveva che è mia madre avevamo deciso no regali e di fare solo un pasto insieme semplice e nonostante tutto lei si è presentata la mattina di Natale invitando I bimbi a salire a casa sua quell'anno vivevamo nello stesso condominio e li accolti con una sorpresa di Natale molti regali e addirittura un amico vestito da Babbo Natale che poi fatto finta di volare giù dal balcone con la nonna che diceva ai bambini che preso la sua slitta con le renne ed è volato via cioè vabbè a parte essere pericolosissimo perché appunto I bambini non distinguono la realtà della fantasia quindi domani magari provano a buttarsi giù dal balcone sperando che ci siano le renne che li prendono non rispettato nulla di ciò che avevamo deciso e non vi dico la mia reazione ma vi assicuro che non ero felice quindi ecco sicuramente ci saranno degli attriti ci saranno un po' di aggiustamenti se si decide di cambiare le carte in tavola e creare le proprie tradizioni ci vorrà sicuramente qualche anno perché queste tradizioni nuove tradizioni siano ben oliate ma secondo me ne vale la pena e rispondo a un'ultima domanda prima di chiudere ovvero come dico ai miei figli che Babbo Natale non esiste?

Dunque se non l'avete mai detto non c'è bisogno di dire niente finché la curiosità del bambino non comincia a fare domande insomma ecco finché non viene dalla curiosità del bambino io non direi niente se vedono Babbo Natale per strada o a un centro commerciale come è probabile così era successo anche a noi io direi semplicemente che una persona vestita da Babbo Natale e non aggiungerei altro per me queste tematiche ormai l'avete già capito vale sempre il concetto del dire il meno possibile e aspettare che le domande arrivino da loro dai bambini perché quando un bambino fa una domanda è perché è pronto a sentire la risposta credo di averlo detto in ogni episodio ma lo ripeto vabbè poi quando arriva questa domanda chi è Babbo Natale spiegherei che è un personaggio di una storia che uno scrittore inventato io uso spesso la figura dello scrittore che inventa le storie perché trovo che aiuti a renderlo un po' più concreto e quando I bambini sono un po' più grandi magari verso I cinque-quattro-cinque anni se sono molto interessati cercherei magari un libro che racconti la storia della leggenda di Babbo Natale o magari lo scriverei io stessa facendo un po' di ricerca magari appunto direi che l'idea di Babbo Natale arriva da San Nicola che tanti anni fa era una persona molto gentile generosa e dava regali ai bambini e per questo veniva celebrato tra l'altro mi sembra il sei di dicembre non il venticinque comunque vabbè e che alcune persone ancora oggi usano questa storia nel giorno di Natale Ora io ho spiegato a Oliver e Demili che alcuni nostri amici credono che Babbo Natale sia vero quindi noi rispettiamo che loro pensino che sia vero ma non dobbiamo per forza crederci noi stessi Se mai arrivasse un giorno Oliver o Emily e mi dicesse che per loro Babbo Natale è vero non credo che sia possibile ma mai dire mai io non avrei nulla contro probabilmente direi loro che sono liberissimi di credere quello che vogliono e magari farei semplicemente loro delle domande per capire la logistica del tipo come fa volare con le renne oppure come fa entrare per il camino eccetera eccetera eccetera ma magari per loro sarebbe un bel gioco e a quel punto tutta questa decisione di credere in questa fantasia viene da loro io non ho imposto la storia di Babbo Natale non ho mentito e loro hanno deciso indipendentemente che è una cosa bella a cui vogliono credere ci credono e noi gli reggiamo il gioco che come qualsiasi altro gioco proprio come quando che ne so scherzano e ci dicono immagina se le sedie fossero tavoli e I tavoli sedie allora giochiamo immaginiamo questa realtà in cui mangiamo seduti sui tavoli con il piatto sulla sedia ridiamo ecco la prenderei un po' allo stesso modo e ovviamente se si decide di dire la verità ma I vostri bambini credono già a Babbo Natale lì è un po' più complicato perché non

L'ospite: è che possiamo andare da loro e dire: Ehi ti ho mentito per tutto questo tempo!

Carlotta: Babbo Natale non esiste! A dire 'Hey ti ho mentito per tutto questo tempo, Babbo Natale non esiste!' A quel punto probabilmente cercherei di usare un po' più di tatto ma comunque io personalmente proverei a dire la loro la verità sempre perché preferirei ammettere io di aver mentito piuttosto che continuare a mentire aspettare che lo scoprono da soli poi ovviamente dovrei trovarmi nella situazione per poter davvero capire che parole sceglierei e quindi non mi dilungo su questo credo che ogni famiglia ogni genitore debba trovare il proprio modo anche conoscendo il proprio bambino però ecco io generalmente preferirei ammettere tra virgolette il mio errore o comunque la mia bugia piuttosto che aspettare che siano I miei figli a scoprirlo e basta detto questo credo che veramente ho parlato tantissimo l'episodio è più lungo del previsto ma spero di non avervi annoiato con la nostra esperienza purtroppo o per fortuna è un tema delicato delicato nel senso che non tabù ma proprio che secondo me bisogna prendere con le pinze perché ci sono veramente come dicevo prima tantissimi fattori che entrano in gioco e ogni famiglia deve prendere le proprie decisioni indipendentemente a seconda dei bambini che hanno davanti, a seconda delle proprie personalità, a seconda della famiglia allargata e quindi è un po' difficile parlarne e l'unica cosa che mi sono sentita di fare è veramente raccontare la nostra esperienza e sperare che magari possa aiutare un po' le persone che mi hanno fatto, sperare che magari possa aiutare un po' le persone che mi hanno fatto le domande in questi giorni su Instagram, su Facebook o per email appunto sperare che magari questa la nostra esperienza li aiuti a prendere un po' una strada da seguire ma comunque voglio ripeterlo la strada da seguire secondo me verrà anche un po' spontanea perché alla fine la strada da seguire secondo me verrà anche un po' spontanea perché alla fine una volta che si inizia ci si sente comunque sempre un po' a disagio quando si fanno le cose un po' diversamente dagli altri e bisogna aspettare un pochino per capire se davvero senso continuare a diciamo ad andare per questa strada diversa o se magari abbiamo siamo andati troppo in là e quindi vogliamo trovare un po' indietro per trovare un equilibrio come dico sempre la il tema degli estremi per me è si passa un po' attraverso l'estremo per trovare un po' l'equilibrio quindi comunque è anche comprensibile se all'inizio si si si va un po' verso il rifiuto totale e poi si torna indietro spero di avervi raccontato tutto, vi spero di avervi raccontato tutto vi ricordo che ci sono questi articoli sul mio blog che un po' magari dicono anche quello che ho già detto in questo episodio però magari se avete voglia di leggerli ve li lascio nelle note dell'episodio e con questo vi saluto e vi do appuntamento al prossimo venerdì vi ricordo che mi trovate anche appunto su w w w punto lateladicarlotta punto com che è il mio blog e mi trovate anche su instagram e facebook come la tela di Carlotta blog e basta buona giornata buona serata e buonanotte a seconda di dove siete nel mondo ciao ciao

Hai modifiche non salvate -
Ciao Carlotta,
So che sono passati tanti anni da quando hai registrato questo podcast ma il tema ogni anno è attuale ! 😜
Per favore aiutami a fare chiarezza . Il tuo discorso sulla bugia del Natale per me non fa una grinza e non mi sembra di togliere felicità a mia figlia se non instillerò in lei la mentalità che Babbo Natale esiste (e’ ancora talmente piccola che posso decidere il da farsi 😅). Ma sto frequentando un corso per diventare insegnante di yoga bambini e parlando di livelli della mente nel bambino siamo arrivati al punto sulla fantasia . Quando ho raccontato questa cosa del Natale non ho trovato appoggio nell’insegnante proprio per un concetto di base diverso: la fantasia nei bambini è fondamentale perché lascia aperta la porta della spiritualità (credo in qualcosa che non vedo perché lo sento, sia esso Dio, Allah, l’energia creatrice dell’universo o quanto altro si voglia). Quindi la fantasia nei bambini va coltivata eccome e Babbo Natale ne è un esempio. E così sono rimasta spiazzata e ora sono in riflessione su questo fatto. Tu cosa ne pensi? Scusa la lunghezza del messaggio ma il concetto è complesso, spero tu possa cogliere ciò che intendevo. Grazie di cuore per quello che fai, sei un faro quando mi perdo 🙏🏻❤️
Ciao Ilaria,
in realtà bisognerebbe prima fare una distinzione tra immaginazione e fantasia (che non sono la stessa cosa).

Quello che è fondamentale supportare nei bimbi piccoli è l'immaginazione (che parte sempre dal dato reale e direttamente dalla mente del bambino) mentre la fantasia nasce dalla mente di altri e al bambino viene proposta dall'esterno. La fantasia è qualcosa che fino ai sei anni (circa) la mente del bambino non è ancora in grado di processare (ecco perché molti bambini hanno paura di mostri, streghe ecc.).

Se vuoi approfondire, Carlotta ne parla all'interno del Percorso per educare a lungo termine.

Un abbraccio 💜

Rosalba
Team La Tela
Hai modifiche non salvate -
Sai, proprio oggi all'asilo di mia figlia che ha 4 anni è venuto un signore mascherato da Babbo Natale per portare dei regalini ai bimbi. Mia figlia mi ha detto che parlando con i suoi amichetti uno ha detto che Babbo Natale esce solo di notte e quindi era strano vederlo lì, e un'altra ha detto che quando lo aveva visto in un'altra occasione le sembrava diverso... allora mia figlia mi ha detto "io tra me ho pensato che forse era una persona grande vestita da Babbo Natale".... cosa avrei dovuto risponderle secondo te? Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla sua risposta, spiazzata ma anche contenta, solo che mi sono sentita a disagio perché non volevo continuare a dirle una bugia ma non volevo neanche.... rovinarle la magia di cui hai tanto parlato nell'episodio. Purtroppo noi abbiamo ceduto alla bugia.
Io le avrei detto: "è vero, è una persona vestita da Babbo Natale, perché Babbo Natale esiste solo nella nostra immaginazione, è una storia. Ti piace questa storia?". Qualcosa del genere :-) Per me siete ancora in tempo, Babbo Natale non è la magia del Natale, ne ho scritto anche in un post recente.
Hai modifiche non salvate -
Ti ho conosciuta da poco. Finalmente abbiamo trovato una linea guida che ci aiuti ad esternarnare i nostri pensieri ed il nostro modo di vivere. Ci rispecchi totalmente nelle tue esternazioni. Acquisteremo il corso sicuramente
Che bello, grazie mille per il tuo commento e vi aspetto nel corso :-)
Hai modifiche non salvate -
Ciao cara Carlotta! Eccomi anche qui. Ho cercato questo post perché ne avevo bisogno. Io ho sempre sognato un Natale da film, per una cosa che mi è sempre mancata: stare insieme a tanta gente, condividere ecc… questa per me è la magia del Natale! Vero che dovrebbe essere così sempre, ma spesso poi, nella quotidianità, ognuno è preso dalla propria vita che non lo pratica sempre e il Natale, nella mia mente, diventava uno spunto di riflessione: se così bello stare insieme perché non praticarlo di più? Io ho detto chiaramente a Diana che babbo natale non esiste e che i regali glieli fanno chi le vuole bene (ho dovuto diglielo perché come immagini i bambini sono bombardati da “cosa ti porta babbo natale e hai fatto la letterina”). In più a Bergamo c’è la tradizione della Santa Lucia molto sentita! E qui viene la mia difficoltà: viene festeggiata con tanto di persona travestita e regali lasciati in aula nella scuola montessori! Io ho detto a Diana che è una finzione ecc, ma mi hanno detto di “cercare di evitare che Diana lo comunichi agli altri bambini” Ora attendo un po’ con ansia la medesima situazione… Per il resto io, anche per ascoltare i miei bisogni di non cancellare almeno ora in totale il Natale, ho deciso di “vestire” il Natale di un nuovo mio significato: io e mia figlia nel giorno di Natale e nelle feste di fine anno festeggiamo la fine di un anno in cui abbiamo superato difficoltà, attraversato gioie e dolori, da sole insieme. Quindi faccio l’albero riportandolo in un certo senso al suo significato originale e pagano di rinascita della vita dopo l’inverno. E ho deciso che ci concediamo un regalo scelto ognuno per se…. ora Diana è più interessata al regalo, ma ogni giorno lavoro sul trasmetterle questo nuovo significato… poi si vedrà! Grazie di cuore
Bellissima l'idea della vostra nuova tradizione natalizia (mi hai ricordato un post che avevo scritto tempo fa: https://www.latela.com/crea-le-tue-tradizioni-natalizie).

PS. Per Santa Lucia, io non credo sia un problema: i bambini credono di più a ciò che credono già dentro di loro. Se tua figlia dice che non esiste, ma loro non hanno dubbi, le diranno che si sbaglia. Se invece hanno già dubbi per conto loro, le sue parole vibreranno più forte e cominceranno a fare domande ai genitori: non per colpa di tua figlia, ma perché il loro "credo" non era così forte ed era ora di sbarazzarsene.
Hai modifiche non salvate -
Fantastico, grazie!
Hai modifiche non salvate -
Ciao Carlotta,
premetto che mi trovo d'accordo con direi tutte le cose che spieghi e racconti. Siamo una famiglia molto vicina al vostro modo di vedere le feste comandate. E quindi grazie per gli spunti riguardo i particolari che non avevo ancora pensato di affrontare. Mia figlia però frequenta e continuerà a frequentare la scuola pubblica, dal prossimo anno sarà inserita alla materna, e avendoci lavorato in passato credo che molto probabilmente il Natale è una di quelle feste su cui "bombardano" parecchio (disegni di Babbo Natale, albero di Babbo Natale, regali etc etc.). Come posso spiegare a mia figlia che per rispettare le credenze degli altri dovrà tenersi per sè che Babbo Natale non esiste? E che dovrà farlo probabilmente per molti anni? Grazie ancora
Bellissima domanda, che è nella mia lista di episodi del podcast da registrare! Per rispondere inviterei a riflettere sul perché tua figlia debba rispettare chi crede e gli altri non debbano rispettare lei che non crede.

Credo che i bambini abbiano una capacità meravigliosa di risolvere queste conversazioni da loro (Una volta ho assistito a questa conversazione: "Mia mamma mi ha detto che Babbo Natale non esiste e quindi non esiste", "La mia mi ha detto che esiste e quindi esiste", "OK, per te esiste e per me no" – 4 e 5 anni 🙌). Loro si fanno molti meno problemi di noi, spesso noi adulti complichiamo le cose.

Io semplicemente racconto a Oliver ed Emily che ci sono persone che si divertono a credere che la storia di Babbo Natale sia vera e, se vogliono, possono giocare con loro anche se sanno che non esiste. Poi decidono loro 🙂
Hai modifiche non salvate -