186. Evita di chiedere ai bambini se hanno la fidanzatina
In questo episodio di Educare con calma parlo dell'importanza di evitare domande come «Ce l'hai il fidanzatino o la fidanzatina?» rivolte ai bambini.
Nel video menziono la nostra guida sull’educazione sessuale «Come si fa un bebè» che include un mini corso per l’adulto e un libro stampabile per l’infanzia.
Carlotta: Benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di educare con calma. Oggi vorrei proporvi un episodio breve se riesco su un argomento davvero molto comune anzi su una domanda che ho sentito rivolgere tante tante volte a bambini e bambine e la domanda è questa: ma tu ce l'hai il fidanzatino o la fidanzatina? So che questo è un tema molto divisivo, popolarizzante, provocatorio in un certo senso e sapete che a me non piace molto affrontare queste tematiche così divisive ma credo che questo sia importante per creare una mentalità e credo che sia una soluzione talmente semplice non fare questa domanda quando capiamo il perché non senso farla che mi butto e ve ne parlo. Ce l'hai la fidanzata? È una di quelle domande che si ritiene innocua buttata lì per scherzare magari ispirata da un senso di tenerezza che può evocare questa immagine di due bambini che magari sono più legati uno all'altra e vedete già come ho detto o stereotipato già no?
La relazione maschio femmina adesso ne parliamo ma mh appunto come spesso succede con tante domande apparentemente innocue andiamo a scavare un pochino di più mettendoci in dubbio con apertura e curiosità possiamo vedere con più consapevolezza quante criticità può contenere. E qui apro una parentesi: non sentitevi in colpa se vi è capitato di fare questa domanda ai vostri figli o ad altri bambini. Molti di noi sono cresciuti con questa domanda, ce la siamo sentita ripetere nella nostra infanzia, probabilmente fin da quando abbiamo iniziato ad andare a scuola o ad avere interazioni con altri bambini. Già da oggi però, e già solo ascoltando questo podcast senza giudizio e pregiudizio, potete iniziare a lavorare per scendere da questa ruota e cambiare queste conversazioni. Cambiare il linguaggio modella le mentalità.
Oppure anche proprio iniziare a farlo notare ad altre persone quando sono loro a portare queste domande ai vostri figli. Ecco, su tutto questo tempo fa ho creato un reel per Instagram. Questo reel tra l'altro è stato anche scelto dal diversity media Award nel duemila e ventiquattro e nella categoria contenuti digitali e quindi prima di tutto voglio farvi ascoltare questo reel che vi inserisco nell'episodio proprio così com'è e e poi la la riflessione ve la porto così. Prima vi faccio ascoltare l'audio di questo video. Vi leggo poi la descrizione quindi la caption che lo accompagnava e vi lascio un paio di riflessioni.
Per questo penso di riuscire a fare un episodio breve se non mi poi non mi perdi nei miei pensieri a ragnatela. Eccovi l'audio del Reel. E anche un uccellino, il canto di un uccellino perché sono all'aperto. Vi leggo anche la caption di quel Reel che diceva: Un paio di anni fa, durante una delle nostre visite in Spagna, un genitore disse a Che guapo eres, seguro che tienes novia. Come sei bello, sono sicuro che hai già la fidanzata.
Oliver non conosceva nemmeno la parola in nessuna lingua e quindi guardò la signora il genitore. Poteva farlo tutto in uno, ma no. Vi leggo anche la caption di Un paio di anni fa durante una delle nostre visite in Spagna un genitore disse a che guapo eres, seguro che tiene s novia, come sei bello, sono sicura che hai la fidanzata. Oliver non conosceva la parola fidanzata in nessuna lingua e quindi guardò questo genitore un po' confuso e io risposi per lui: No solo sei anni, ovvio che non la fidanzata. Da allora ho riflettuto molto su questo argomento e mi sono educata io per prima.
Hai il fidanzatino? Chi ti piace nella tua classe? Maria è la tua fidanzata? Capisco il genitore e gli adulti che fanno questo di domande e commenti, ma credo che sarebbe importante chiedersi che effetto hanno sui bambini e le bambine e se siano davvero necessari. Sapete che io sono una grande promotrice dell'educazione sessuale a casa che richiede prima di tutto educarci noi adulti.
Questo piccolo grande dettaglio per me fa parte del curriculum. Sento arrivare una domanda: se dici che questo tipo di commenti porta I bambini a sviluppare precocemente comportamenti adulti, non pensi che l'educazione sessuale faccia lo stesso? No. L'educazione sessuale insegna il consenso per I corpi, anche per il proprio. Insegna a non vergognarsi del proprio corpo, ad accettarlo e a sviluppare una relazione valida, costruttiva, efficace con il nostro corpo.
Aiuta tanto a processare l'arrivo di fratelli e sorelle. Getta le basi necessarie per vivere in maniera spontanea e nutriente I cambiamenti del proprio corpo e la sessualità ed eventualmente anche il sesso. L'educazione sessuale inoltre va per fasi ed è un apprendimento intimo. Queste frasi invece vengono dette in conversazioni veloci della quotidianità a menti immature che non hanno gli strumenti per processarle e capirle. E poi concludevo ricordandovi che se avete voglia di approfondire come si fa l'educazione sessuale in casa, perché la scuola purtroppo non la fa, o non ancora, speriamo che ci sia un cambiamento in questo senso anche in Italia come in tantissimi altri paesi, abbiamo una guida davvero molto ricca per supportarvi in questo lavoro.
Si chiama Come si fa un bebè e la trovate nello shop sulla tela. Tutte le nostre guide vi ricordo se non le conoscete hanno una parte per l'adulto online che potete leggere online come un mini corso per l'adulto e un libro stampabile per I bambini per per leggerlo insieme a bambini e bambine quindi un libro stampabile per l'infanzia sto cercando di evitare di cambiare anche un pochino il mio linguaggio evitare stereotipi nel mio linguaggio quindi libri per bambini possiamo cambiarlo in libri per l'infanzia e da stampare da leggere insieme e che può essere il motore della conversazione avviarlo. Come vi dicevo questo è un argomento molto divisivo e infatti purtroppo sotto questo reel su Instagram, se andate a vederlo, sono arrivate tantissimi commenti veramente poco gentili, anche offensivi, spesso e volentieri. Oggi però scelgo di non soffermarmi su queste, su questi commenti, su queste critiche, su questi giudizi perché non penso che abbia senso riportarveli, anche se effettivamente a a tanti di questi ho poi risposto e la mia risposta era sempre la stessa quindi se avete voglia mh volete andare a vedere come ho risposto a queste persone potete andare a vedere il reel ma vi faccio uno spoiler e un po' un colpo al cuore perché ci sono dei commenti che veramente mostrano una cultura davvero arcaica e soprattutto una società veramente poco gentile, Un po' quelle società dalle quali stiamo cercando di allontanarci ecco.
Oggi invece però appunto vi dicevo scelgo di non soffermarmi di non soffermarmi su queste ma voglio lasciarvi con due riflessioni nate grazie a questo contenuto e che trovo invece molto arricchenti. La prima è della nostra Zaira che scritto anche una guida per la tela con un libro per l'infanzia che è La grandinata misteriosa in cui parla di stereotipi e Zaira in merito a questo reel scritto: Io vedo anche che questo atteggiamento porta I bambini a segregarsi ancora di più per genere. Esempio non gioco con un bimbo se sono una bimba perché poi pensano che siamo fidanzati e viceversa. Si inibiscono così relazioni potenzialmente appaganti in base a valori, caratteri e personalità compatibili solo tra virgolette a causa di potenziali battute e prese in giro. Non potrei essere più d'accordo.
E Sara invece scrive: Mi viene in mente un'altra riflessione. Fare questo tipo di domanda invade lo spazio privato dell'altra persona. Ogni persona, qualsiasi sia l'età, dovrebbe essere libera di condividere ciò che vuole e non dovrebbe sentirsi obbligata o a disagio di fronte a una domanda che supera quel confine. Così come quando si fanno commenti sul corpo: se gli adulti continuano a fare questo genere di domande e commenti, I bambini normalizzeranno probabilmente questa cosa e continueranno questo genere di comportamenti quando saranno adulti, o come dicevi tu Carlotta si sentiranno in dovere di aderire a certi canoni. Educare invece al rispetto della sfera privata passa anche dall'evitare frasi che invadono questa sfera e rispettare la privacy e l'intimità altrui.
Spero davvero che queste riflessioni vi abbiano aiutato a non sentirvi giudicati ma allo stesso tempo anche a darvi gli strumenti necessari per scegliere con più cura, con più intenzionalità, con più consapevolezza le parole e le domande che rivolgiamo ai più piccoli. E per oggi è tutto, avevo detto che facevo un episodio breve e così è, volevo farlo in cinque, sono un po' in dieci però ormai dobbiamo chiamarlo, lo sapete che per chi conosce la storia di questo podcast sa bene che ho iniziato con questo montessori in cinque cinque minuti che poi è diventato ragnatela in cinque minuti ma non sono mai stata nei cinque minuti quindi forse avrei dovuto chiamarlo subito montessori in dieci o ragnatela in quindici, non lo so comunque una cosa diversa ma vabbè ormai quello è quindi facciamo finta anzi tutti gli ascoltatori ormai fanno finta che sono cinque minuti ma sanno benissimo che in realtà sono dieci o quindici. Per oggi è tutto altrimenti arriviamo a quindici davvero. Vi do appuntamento alla settimana prossima con un nuovo episodio del podcast e vi ricordo che mi trovate anche su ovviamente la tela punto com. E da lì potete arrivare anche al mio Instagram.
Buona serata, buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao.
Come va adesso?
La via è, come sempre... parlare, con semplicità e onestà, anche degli argomenti con cui facciamo chiaramente fatica perché scomodi.
A noi è successa la stessa cosa con mia nipote, quello che abbiamo fatto è stato parlarne come se parlassimo di qualunque altro argomento, senza enfatizzare e ponendo domande (e rispondendo alle sue) in modo da aiutarla a comprendere da sola (pian piano) che queste dinamiche arrivano fisiologicamente ad un'età maggiore, semplicemente perché il loro corpo e il loro cervello di bambini non è ancora capace di provare altro sentimento che quello dell'affetto verso gli amici.
Un caro saluto 🥰