207. Scuole (non) Montessori: la delusione di un'insegnante
In questo episodio di Educare con Calma parto da un messaggio che ho ricevuto da un'insegnante per parlare di alcuni dubbi sulle scuole montessoriane (o meglio, sulle scuole montessoriane che si definiscono tali senza esserlo davvero), e per approfondire le caratteristiche di scuole e insegnanti (autenticamente) Montessori.
Vi parlo del progetto La Tela Teachers, un'offerta formativa gratuita nata proprio per dare supporto a insegnanti che vogliono portare un cambiamento dal basso ed essere agenti del cambiamento a scuola.
Nell'episodio menziono
Carlotta: Benvenute e benvenuti a un nuovo episodio di educare con calma. Oggi voglio affrontare un argomento che mi sta moltissimo moltissimo a cuore perché spesso ricevo messaggi di genitori e insegnanti che mi raccontano dubbi e perplessità sulle scuole montessoriane o meglio su alcune scuole montessoriane. Adesso poi capirete perché dico così. Vi parlerò in particolare di un messaggio che ho ricevuto da un insegnante di una scuola montessoriana. Ma prima vorrei fare una piccola premessa.
Sapete che la filosofia Montessori filosofia pedagogia Montessori nella sua vera essenza è stata una bussola per me e il mio background e dove torno quando mi sento persa nell'educazione che voglio diffondere e che voglio dare, offrire ai miei figli. E lo è ancora oggi, proprio perché I suoi principi sono stati davvero fondamentali, essenziali, imprescindibili nella mia evoluzione personale e di genitrice. Però è anche vero che da alcuni anni, per diversi motivi, ho scelto di prendere le distanze dall'etichetta Montessori, di smettere di parlare di Montessori. E chi mi conosce dall'inizio, chi conosce il mio lavoro dall'inizio, lo sa benissimo, visto questo cambiamento quasi da un giorno all'altro. Di Montessori.
Il perché, anzi I perché di questa decisione li ho raccontati proprio in un episodio del podcast. Se ti va di recuperarlo è l'episodio numero sessantuno, quindi vecchio vecchio vecchio vecchio che si intitola proprio non definirmi Montessori, ma amo alla follia la bussola che mi lasciato. Si intitola proprio così. Una delle cose che ho raccontato in quello in quell'episodio è che Montessori purtroppo è diventato un po' una moda, un'etichetta usata per vendere. E quindi ad esempio ci sono aziende di giocattoli che creano giochi definiti Montessori magari solo perché sono di legno o perché hanno una caratteristica che ricorda vagamente un materiale montessoriano.
E ci sono scuole montessoriane che in realtà di Montessori non hanno nulla. Questo ovviamente, crea moltissima confusione nei genitori e nelle persone che si approcciano a Montessori. E non solo confusione, ma per chi conosce profondamente Montessori e il suo lavoro crea anche delusione, una delusione delle aspettative che si sul metodo, sulle scuole, sulla pedagogia, sulla filosofia. Ultimamente, ad esempio, mi scritto proprio un insegnante che iniziato da poco a lavorare in una scuola montessoriana ed era felicissima di questo, perché era proprio quello che desiderava da tantissimo tempo. Ma piano piano scoperto, anzi quasi da subito, scoperto che in realtà questa scuola non rispetta davvero I principi di questo approccio educativo.
Nel suo messaggio mi racconta ad esempio che nella scuola non c'è nessun insegnante certificato Montessori, né insegnanti comunque formati su Montessori, anche se non certificati. Io infatti sono una grandissima promotrice del fatto che non importa avere una certificazione ufficiale, avere un titolo. Io penso davvero che spesso e volentieri la formazione personale che magari non ti dà un titolo faccia molto di più un professionista di quando invece un professionista vero tra virgolette con un titolo esce da un percorso universitario e poi smette completamente di formarsi, di studiare, di continuare il percorso di apprendimento che non finisce mai. Quindi io lo dico sempre il titolo non fa il professionista. Lei stessa, questa insegnante, infatti, dice che non una certificazione ufficiale.
Però lei conosce molto bene, una grandissima passione e quindi studiato tantissimo come dovrebbe essere davvero una scuola montessoriana. Perché si è informata, appunto, studiato per conto suo, fatto una formazione personale da autodidatta molto molto approfondita, perché crede in questo approccio. E tra l'altro anche proprio fatto tutta la parte del percorso per educare a lungo termine in cui parlo di Montessori e partecipa al progetto La tela teachers. Piccola nota: se non conosci la tela teachers, ti dico brevemente di che cosa si tratta, perché è un progetto che mi sta molto a cuore. Se vuoi saperne di più e diffondere il progetto, puoi andare su tela punto com barra insegnanti.
La tela teachers, molto in breve, è un'offerta formativa completamente gratuita che mettiamo a disposizione di insegnanti che ne fanno richiesta. Questo progetto è nato ormai tre anni fa, mi sembra nel duemila venti, sì, per rispondere a un'esigenza di insegnanti e famiglie, cioè avviare un cambiamento a scuola dal basso, perché a livello governativo si fa poco. Ci sono infatti moltissimi insegnanti e moltissime insegnanti che vorrebbero fare propria l'educazione a lungo termine e portarla a scuola, ma spesso non sanno come fare, non hanno gli strumenti, perché il loro percorso formativo non gli dato gli strumenti. Tra l'altro proprio su questo tema dovete sapere che nel tour del libro che ho fatto per circa quattro mesi in Italia quando è uscito il libro da febbraio a maggio del duemila ventiquattro, tantissime insegnanti e tantissimi insegnanti mi hanno approcciata nelle presentazioni dicendomi proprio Carlotta, il nostro percorso universitario non ci insegna nulla dell'educazione emozionale, non ci insegna nulla di come gestire una crisi del bambino, non ci insegna nulla di come gestire I conflitti tra bambini, come essere un modello per loro. E quindi questo è veramente faticoso ed è anche per questo che abbiamo creato il pacchetto insegnante, abbiamo il progetto La tela teachers che è completamente gratuito e che tra le altre cose comprende una selezione del percorso per educare a lungo termine, con lezioni specifiche e molto pratiche su argomenti proprio che ogni insegnante può subito mettere in pratica nel proprio lavoro.
E inoltre, adesso vi dico a memoria, ma non mi ricordo esattamente che cosa include questo pacchetto, perché lo cambiamo ogni tanto, però mi sembra che includa ancora due delle nostre guide con libro stampabile per l'infanzia, per avviare conversazioni veramente importanti e necessarie a scuola, come l'educazione sessuale e la diversità di genere e tanti altri contenuti e attività stampabili da poter utilizzare proprio in classe per cambiare approccio, per cambiare mentalità, per smettere di imparare tutto a memoria, per farsi guidare dall'interesse del bambino e imparare giocando. Tra l'altro recentemente abbiamo aggiunto al pacchetto sempre vado a memoria alcune risorse nuove proprio perché man mano che creiamo contenuti cerchiamo di arricchirlo con tutto quello che pensiamo possa essere davvero utile a scuola, a insegnanti che vogliono fare una differenza, vogliono cambiare l'educazione, il sistema dal basso. Ma torniamo al messaggio dell'insegnante. Proprio perché lei si è formata e studiato l'essenza dell'approccio montessoriano, quando iniziato a lavorare in questa scuola subito riconosciuto che quello che vedeva era ben lontano da ciò che dovrebbe essere una scuola montessoriana. Vedeva punizioni, minacce, un linguaggio poco rispettoso, etichette, atteggiamenti che contrastano completamente con I principi dell'approccio montessoriano.
Per capire perché questo scenario è molto distante dalla realtà di una scuola montessoriana, partiamo da tre domande fondamentali. Vi prometto che proverò a essere breve nelle risposte. Uno: che cos'è davvero una scuola Montessori? Due: come è strutturata un'aula Montessori? E tre: quali sono il ruolo e l'approccio di insegnanti Montessori?
Che cos'è una scuola Montessori? Ok, vado proprio breve, perché potrei parlarvi di questo per circa una tre giorni di conferenza. Ma in breve, una scuola Montessori è un ambiente educativo incentrato sul bambino. L'obiettivo in una scuola Montessori è favorire l'indipendenza, l'autonomia, la responsabilità, la scoperta personale. È un luogo dove I bisogni dei bambini sono rispettati e al tempo stesso I limiti sono importantissimi, ma sono definiti in modo chiaro e coerente, in modo che I bambini possano rispettarli.
È un ambiente in cui l'apprendimento si svolge attraverso attività pratica, attraverso l'uso della mano che Maria Montessori chiamava lo strumento della mente, attraverso attività che non solo rispecchiano l'interesse dei bambini, ma rispondono anche alle fasi di sviluppo e ai bisogni specifici di ogni età. Due. Come è fatta una scuola Montessori, un'aula Montessori? Ok, per questo vi chiedo di visualizzare. Entrando in un'aula Montessori, la prima cosa che colpisce è l'organizzazione dello spazio.
Tutto è a misura di bambino. Veramente, spesso e volentieri in un'intera aula montessoriana c'è solo una sedia per l'insegnante. Una! Perché tutto il resto, gli arredi, il materiale, l'altezza, è tutto a misura di bambino. L'insegnante stessa o stesso si siede sulle sedioline piccole dei bambini.
Gli arredi sono disposti per incoraggiare l'autonomia. Ogni materiale un suo posto ben definito, il che stimola l'ordine e la cura. Le attività sono disposte in modo accessibile, in modo che I bambini possano sceglierle in autonomia, assecondando quindi I propri interessi e I ritmi. Non ci sono banchi in fila come nelle classi tradizionali. Spesso ci sono tavoli singoli o tappetini sul pavimento, piccole librerie, materiali didattici che rispondono ai bisogni di esplorazione apprendimento dei bambini, ma tutto questo seguendo l'interesse del bambino è un apprendimento, anzi un insegnamento individuale piuttosto che universale.
Vi sto proprio dicendo tipo un uno por cento di quello che è Montessori, però voglio darvi un'idea. E vi dico anche che ogni area della classe è pensata per sviluppare abilità diverse, quindi c'è una zona dedicata alla lettura e alla letto in scrittura, una zona dedicata alla matematica, una alla geografia, una alla vita pratica che un ruolo assolutamente essenziale. I bambini hanno accesso a coltelli apposta per loro che possano utilizzare per preparare lo snack. Hanno accesso a strumenti delle pulizie per pulire il proprio ambiente. In un'aula tradizionale montessoriana è raro che ci sia una parte, una mensola, una zona a cui il bambino non può accedere.
I materiali, inoltre, sono tutti molto specifici. Sono realizzati per permettere ai bambini di imparare attraverso l'esperienza diretta, perché secondo Montessori il bambino costruisce la propria intelligenza attraverso l'interazione con il mondo che lo circonda quindi I materiali tra l'altro sono meravigliosi noi stessi abbiamo viaggiato con tantissimi materiali se volete recuperare un episodio sul nostro tipo di home school non so è nemmeno il numero non me lo ricordo ma potete trovarlo facilmente su la tela punto com scrivendo nella lente d'ingrandimento in alto a destra home school e abbiamo appunto vi raccontavo abbiamo proprio viaggiato noi con alcuni materiali Montessori che hanno che sono stati la base del nostro inizio di home schooling. E ultima domanda invece quali sono il ruolo e l'approccio degli insegnanti Montessori? Prima di tutto gli insegnanti Montessori si chiamano guide e hanno un ruolo completamente diverso da quello degli insegnanti tradizionali. Non sono figure autoritarie che impartiscono lezioni dall'alto, sono facilitatori dell'apprendimento.
Sono guide appunto che guidano I bambini attraverso I propri interessi e come impararli, come soddisfare il bisogno di imparare, che è naturale in ogni bambino, e come riuscire a trovare I materiali giusti per soddisfare I propri interessi. Quindi le guide osservano I bambini, appunto li guidano nell'uso dei materiali, forniscono un supporto individuale, ma lasciano che siano I bambini a esplorare e a fare le proprie scoperte. Certamente c'è un curriculum, non ci entro adesso, quindi ci sono delle competenze che I bambini devono sviluppare, ma è un ambiente veramente guidato dal bambino con un suggerimento dell'insegnante che porta il bambino verso quelli che sono I suoi interessi e lo fa evolvere nel suo apprendimento con dei suggerimenti che possono interessargli. Il linguaggio che usano è gentile, è rispettoso, è privo di minacce, non ci sono punizioni. L'obiettivo è creare un ambiente sereno e accogliente, perché solo un ambiente sereno e accogliente può favorire l'apprendimento.
Solo un ambiente dove il bambino possa sentirsi al sicuro, libero di esprimere se stesso senza paura di giudizi o rimproveri può facilitare e promuovere davvero l'apprendimento autentico, l'apprendimento vero, quel mantenere quel desiderio naturale di imparare che hanno tutti I bambini e che tanti bambini perdono poi quando entrano a scuola, in una scuola tradizionale. Se volete approfondire l'aspetto di insegnanti e di come si diventa insegnanti, c'è un bellissimo episodio con Sara Ghirelli sul podcast. Anche di questo non mi ricordo il numero, ma come sempre la tela punto com e trovate tutto. Ecco perché una scuola che si dichiara Montessori, ma in cui si usano metodi coercitivi e punizioni è davvero lontana da valori autentici di questo approccio. Come vi dicevo prima tra l'altro se volete approfondire o se volete un primo approccio al metodo Montessori che però comunque è anche molto approfondito perché è una mia nel mio percorso per educare a lungo termine trovate proprio la categoria Metodo Montessori e c'è un'intera sottocategoria dedicata proprio alla scuola, quindi se avete l'abbonamento vi rimando lì.
Ora torno di nuovo al messaggio di questa insegnante, perché quando l'ho ricevuto le ho ovviamente dato ragione e ho subito empatizzato automaticamente con I sentimenti che provava, sentimenti di delusione, di frustrazione anche, perché mi scriveva che si sentiva impotente di fronte a quello a cui assisteva ogni giorno in questa scuola, Tanto che, dopo aver sognato per tanto tempo di lavorare in una realtà montessoriana e contribuire a diffondere questo approccio, stava addirittura pensando di lasciare perdere e cercare lavoro altrove, perché si sentiva in un certo senso tradita da questa scuola che si dichiarava Montessori senza esserlo davvero. E come la capisco? Inoltre, dopo tantissime conversazioni con insegnanti delusi e traditi tra virgolette nelle presentazioni, nelle quasi quaranta presentazioni del tour in Italia, ma anche ogni giorno nei messaggi che mi mandano insegnanti, nelle mail che mi mandano ormai da dieci anni. So bene che questa delusione non la prova solo chi si aspetta una certa pedagogia e non la trova, ma la provano anche tanti e tante insegnanti che approdano alla scuola tradizionale e devono misurarsi con un sistema educativo che fatica ad accogliere il bambino nella sua unicità, fatica a vedere il bambino come qualcosa di più che scatole vuote e spesso privilegia il controllo, la competizione e la standardizzazione.
Su questo nel podcast scrivete a scuola trovate un sacco di episodi. Quindi, quando il contesto scolastico non riflette I messaggi e gli ideali che l'insegnante vorrebbe trasmettere, ovviamente ci si sente intrappolati in un sistema che non valorizza né l'insegnante né il bambino. Proprio per questo ci tengo a far arrivare anche a voi la risposta che ho dato a questa insegnante e a tutti e tutti gli e le insegnanti con I quali ho parlato durante le presentazioni del libro. Perché penso che sia davvero importante. Anzi no, penso che sia fondamentale in casi come questi provare a fare uno shift di mentalità e ricalibrare la bussola.
Capisco benissimo che per tanti insegnanti che si trovano ad affrontare le fatiche del sistema scolastico tradizionale, il primo istinto sia quello di lasciare, di fuggire via in un certo senso da un contesto educativo che non risponde assolutamente ai valori che loro vogliono diffondere. Ma in realtà è proprio in questi contesti che c'è più bisogno di loro. Tutti voi insegnanti che desiderate vedere una scuola diversa, soprattutto se lavorate in scuole che sembrano lontanissime da Montessori o in generale dall'educazione a lungo termine che volete diffondere, siete fondamentali perché avete la possibilità di essere parte del cambiamento. Provate. Provate a piantare piccoli semini, parlate con I dirigenti, parlate con I vostri colleghi e colleghe.
Spiegate che cos'è il progetto La Tella Teachers e perché avete sentito il desiderio di approfondire questi temi. Dite loro quali sono I benefici che avete visto voi stessi con I vostri studenti dopo aver fatto il percorso e aver usato I contenuti e gli strumenti che trovate all'interno del percorso o del progetto La tela Teachers. Spiegate loro che è un progetto gratuito, che la scuola non avrebbe nessun costo e che l'unica risorsa che la scuola e gli insegnanti dovrebbero utilizzare è il loro tempo, che comunque è tempo dedicato alla formazione, cosa che ogni insegnante, io credo, debba voler fare, in primis per la propria crescita personale e professionale, oltre che per l'ambiente in cui lavorano. Tra l'altro, una cosa importantissima che mi sono dimenticata di dirvi prima mentre parlavo del pacchetto per insegnanti, è che sulla tela gli insegnanti hanno una sezione del forum dedicata proprio alle loro condivisioni, uno spazio sicuro e riservato che utilizzano per scambiarsi idee, condividere dubbi, creare la collaborazione necessaria per portare il cambiamento dentro più scuole. Perché proprio come per I genitori, spesso sentirsi soli, sentirsi isolati è anche il primo fattore che porta gli insegnanti e le insegnanti a voler rinunciare, a voler arrendersi.
E invece avere una comunità anche solo online in cui trovi ascolto, empatia, assenza di giudizio, può fare veramente la differenza. Quindi, se magari non ti senti capito dai colleghi, dalle colleghe che hai al tuo fianco fisicamente, nel forum trovi una comunità che rispecchia I tuoi valori come essere umano prima ancora che come professionista. Io credo che la tela teachers sia davvero un'opportunità unica per insegnanti e sono contenta di vedere il numero di tela teacher crescere. Ormai siamo più di cinquemila insegnanti in questi tre anni che hanno scelto di fare parte di questa rete e questa è per me la dimostrazione più grande di quanto il cambiamento sia possibile quando ci uniamo per qualcosa in cui crediamo davvero. Quindi, se sei un insegnante che sogna una scuola diversa, oppure se conosci qualcuno che potrebbe trovare ispirazione e supporto in questo progetto, magari sei un genitore che porta I figli a scuola e vuoi diffondere questa mentalità, ti invito a parlarne, a condividere queste possibilità.
Non si tratta solo di scaricare materiali o seguire un percorso. Si tratta proprio di costruire insieme una comunità di insegnanti ed educatori che vuole lasciare un segno positivo concreto a scuola. E se in questo momento stai pensando: io non potrei mai andare dall'insegnante di mio figlio e consigliare il progetto La tela teachers, perché lo prenderebbe sul personale? Ecco, ti invito a cambiare questa mentalità. L'ho anche detto in altri contenuti, in altri episodi del podcast.
Prendilo come con la mentalità, con l'approccio del: Ehi, guarda, ho visto che ci sono dei contenuti gratuiti per insegnanti, e questo mi fatto pensare a te. Trasforma quello che pensi essere in un giudizio, quello che pensi che l'altra persona prenderà come un giudizio, in un pensiero bello, un regalo per insegnanti. Ecco, prendilo come un regalo e trasmettilo proprio così, con quella positività, rimuovendo quella parte del o la prenderà sul personale, si sentirà giudicato, è possibile, alcune persone non sono ancora pronte magari per il cambiamento, alcune persone non lo saranno mai, alcune persone conoscono che c'è la possibilità del cambiamento, ma non la vogliono intraprendere. E va bene così. Siamo tutti diversi, ognuno deve arrivarci da solo.
Ma io ti assicuro che se glielo fai arrivare come un pensiero, come un qualcosa del: Ehi, ho scoperto che c'è questa cosa e ho pensato a te, pochissimi insegnanti lo prenderanno sul personale. Basta anche solo che scrivi su un bigliettino la tela punto com barra insegnanti, in modo che tu sia proprio preparata per darglielo in mano quando gli dici questa frase, tu sia proprio preparata per darglielo in mano quando gli dici questa frase. Et voilà, il gioco è fatto. A volte basta un piccolo passo, una piccola conversazione, un'idea condivisa per innescare qualcosa di più grande. E tu fai parte di questo cambiamento.
E per oggi è tutto. Vi do appuntamento al prossimo episodio di Educare con calma. Vi ricordo che mi trovate anche su la tela punto com. Da lì potete arrivare anche al mio Instagram. E se avete riflessioni da aggiungere o domande andate nei commenti di questo episodio su la tela punto com barra podcast.
Cercate il numero di questo episodio, oppure scrivete nella lenta di ingrandimento in alto a destra il titolo dell'episodio, e in questo modo spesso trovate anche altri contenuti magari che possono interessarvi. Non mi rimane che augurarvi buona giornata, buona serata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao.