Preferiti dei bambini

215. Costruire una relazione sana tra bambinə e cani | con Laura Selvi

In questo episodio di Educare con Calma parliamo del rapporto tra bambinǝ e animali, ma ci occupiamo di un rapporto e un animale in particolare: il cane.

2 maggio·
20 min
Esploriamo questo tema con il contributo e la testimonianza di Laura Selvi, educatrice cinofila che lavora proprio per aiutare le famiglie a creare una relazione di convivenza sicura e serena con i cani che accolgono in casa.

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Carlotta: Benvenute e benvenuti a un nuovo episodio di Educare con calma. Oggi parliamo di un argomento che in realtà non abbiamo mai affrontato prima: rullo di tamburi, o almeno non in modo così specifico. Parlo infatti del rapporto tra bambini e animali, ma mi occuperò di un rapporto e un animale in particolare, ovvero il cane. Su come possiamo insegnare ai nostri figli a trattare con rispetto gli animali in generale abbiamo già dedicato altri episodi del podcast in cui ho esplorato questo tema con la nostra etologa di fiducia Chiara Grasso. Ciao Chiara se mi stai ascoltando.

Ma in questi episodi ci siamo soffermati su relazioni tra bambini e animali che avvengono principalmente fuori casa e soprattutto tra bambini e animali selvatici. Ad esempio quando ci troviamo a camminare in un paesaggio che rappresenta l'habitat naturale di alcuni animali selvatici, oppure quando ci troviamo di fronte alla scelta di visitare o meno alcune strutture che ospitano animali come zoo, santuari. Ricordo che in uno abbiamo anche parlato del cavalcare o meno I cavalli, eccetera eccetera eccetera. Quella tra bambini e cani, però, è una relazione diversa perché è una relazione quotidiana per molte famiglie e proprio perché ci appare così comune ordinaria, perché riguarda un animale che è abituato a vivere con l'uomo, spesso molti aspetti e molte sfumature di questo rispetto si danno un po' per scontate. E non parlo solo di quei cani che incontriamo ad esempio per strada, quelli che non conosciamo e per I quali è sempre necessario valutare I segnali di amicizia prima di avvicinarci, come la coda che scodinzola o la posizione più o meno rilassata del corpo o se sono presenti chiedere alle persone che se ne prendono cura prima di accarezzarli.

Noi per esempio abbiamo noi chiamiamo I loro umani, io dico sempre a Oliver e ad chiedete ai loro umani se potete accarezzarlo. Chiedete ai loro umani come si chiama e in generale parliamo con Oliver e Emily del livello di energia che devono avere e del tipo di energia calma, assertiva, rilassata che devono avere quando approcciamo un cane che non conosciamo, un cane di un'altra persona che incontriamo per strada. È appunto una regola buona è sempre proprio quella di vedere I segnali di amicizia e di chiedere al all'umano del cane. Queste regole di rispetto e sicurezza valgono anche soprattutto direi, per I cani che vivono con noi in casa, per I cani che sono stati accolti in famiglia ancora prima magari che in famiglia ci fossero anche dei bambini o magari anche dopo. Dico soprattutto perché spesso è proprio in casa che avvengono I comportamenti più stressanti per I cani, anche se non ce ne accorgiamo, perché tendiamo a vederli con uno sguardo velato di tenerezza, di dolcezza, guarda che atteggiamento carino, guarda quanto amore prova, eccetera eccetera.

Certo, fa tenerezza vedere un bambino o una bambina che gioca con il suo cane, ma spesso sono proprio le modalità di quel gioco che possono stressare o disturbare l'animale e non parlo necessariamente del tirare la coda o le orecchie al cane, che ovviamente non sono comportamenti desiderabili, ma di tutti quei momenti in cui I bambini possono essere molto entusiasti di stare vicino al cane e da soli non capiscono quando il cane bisogno di spazio, ad esempio quando lo vogliono accarezzare incessantemente o abbracciarlo anche mentre mangia, dorme e gioca senza rendersi conto che il cane potrebbe non apprezzare questi momenti, questi comportamenti, queste questo tipo di relazione. E tra l'altro io non amo particolarmente parlare di padroni dei cani oppure dire frasi come un bambino con il suo cane. Ecco io sto cercando di cambiare questo tipo di linguaggio perché non credo che ci sia un senso di padronanza e non credo che ci sia un senso di possessione in questa relazione. Ma vi chiedo la pazienza di accogliere quando faccio delle piccole incorrezioni ecco quando scivolo un pochino sul linguaggio perché sto ancora abituandomi a parlarne in modo diverso. E a proposito tra l'altro di questo episodio è nato un po' perché il team me l' proposto, mi proposto l'intervento di una persona che adesso vi presento e a me è sembrata subito una buona idea perché dovete sapere che a proposito di quello che ho detto prima, comportamenti non desiderabili, come tirare la coda alle orecchie al cane, dovete sapere che la mia cicatrice vicino all'occhio, che magari qualcuno di voi notato da video sul percorso per educare a lungo termine piuttosto che da dire su Instagram, è proprio stata provocata da un cane.

Perché questo cane era tranquillissimo si stava facendo gli affari suoi. Io gli sono arrivata da dietro avevo due o tre anni adesso non ricordo esattamente e gli ho tirato la coda in modalità trenino. E quindi questo cane si è girato spaventato e mi azzannata. Sono stata molto fortunata che non toccato l'occhio. Era però il cane di caccia di mio nonno acquisito in nonno e purtroppo credo, adesso non ricordo esattamente che cosa sia successo dovrei chiedere, ma mi sembra di ricordare che questo cane sia poi stato abbattuto per un errore che in realtà non è stato suo, ma è stato mio.

Anzi, non è stato nemmeno mio, ma proprio dei miei adulti di riferimento che non mi hanno insegnato a gestire questa relazione, non mi hanno insegnato come affrontare questa relazione, non mi hanno insegnato I confini, I limiti di questa relazione. E per questo che questo episodio mi è sembrato veramente molto importante. E infatti di tutto questo, di come possiamo aiutare I bambini a costruire un rapporto sano, un rapporto valido con I cani, soprattutto con quelli che accogliamo in casa, parliamo proprio con il contributo di Laura Selvi. Laura è educatrice cinofila e lavora proprio per aiutare le famiglie a creare una relazione di convivenza sicura e serena tra l'animale e l'essere umano. Vi lascio ascoltare le parole di Laura.

L'ospite: Ciao a tutti io sono Laura, sono mamma di un bambino di cinque anni e mezzo di nome Pietro e nella vita ho scelto di essere un'educatrice cinofila. Oggi sono qui con voi per condividere una serie di pensieri su quello che è il rapporto tra cani e bambini. Il rapporto tra cani e bambini può essere davvero una relazione speciale, infatti molto di più di una semplice convivenza, è un legame che può influire positivamente sulla crescita e sul benessere dei nostri figli. Ad oggi abbiamo moltissime evidenze scientifiche che ci dicono quanti siano I benefici di questa relazione davvero speciale, dai vantaggi per la crescita personale ai miglioramenti nelle capacità relazionali. Con voi adesso vorrei fare un elenco di questi vantaggi.

Il primo che mi viene in mente è la possibilità di garantire ai nostri bambini del tempo di qualità all'aria aperta. Quando portiamo I nostri cani a fare le passeggiate, magari nei boschi o nei prati, permettiamo ai bambini di stare all'aria aperta immersi nella natura. Dovete sapere che il senso più sviluppato del cane è l'olfatto. Quindi durante una passeggiata, se faccio col mio cane una passeggiata con consapevolezza, vuol dire che gli permetto di annusare qualsiasi cosa voglia. Il bambino osserva questa naturale propensione del cane a soffermarsi, ad annusare, quindi a soffermarsi sui dettagli e cerca di imitarla.

Quindi se noi osserviamo vediamo il bambino che a furia di guardare il cane che si ferma ad annusare questo quell'odore in mezzo alle foglie vicino a un albero cercherà di riproporlo. In questo modo il bambino inizia a prestare attenzione anche a ciò che c'è di più piccolo, quindi ai dettagli. E' una relazione, la passeggiata è un momento in cui il bambino si abitua ad entrare in contatto con la natura, ad osservare anche nel dettaglio proprio insieme al cane e questo secondo me è un aspetto bellissimo. Chi la fortuna di come me che tra l'altro vivo con cinque cani questo aspetto l'abbiamo notato tantissimo e ancora lo notiamo dove I cani si fermano solitamente Pietro si ferma, osserva, tocca e questo l' imparato proprio dal comportamento innato del cane che è quello di esplorare la natura, esplorare gli odori, annusare un po' da una parte, un po' dall'aria, dall'altra e questo secondo me è bellissimo perché proprio si vedono I bambini che osservano I cani e poi iniziano a fare come loro, quindi si fermano, guardano. Delle volte Pietro tentato anche di annusare ed è stato veramente emozionante ma anche ci fatto ridere tanto.

Quindi insomma questo è il primo aspetto importante di questa relazione vantaggioso è la possibilità di trascorrere più tempo all'aria aperta e quindi lontano da schermi, lontano da schemi, perché anche in questo I cani aiutano I bambini un po' a uscire da routine, da schemi essendo ogni passeggiata diversa dalla precedente e quindi I cani vivono esattamente quello che accade in quel momento, che un giorno può essere in un modo, un giorno può essere in un modo completamente diverso. Ci sono numerose evidenze scientifiche che ad oggi ci dicono quanto per la crescita personale e sui miglioramenti nelle capacità relazionali quanto possa essere importante questa relazione. Altri studi ci hanno raccontato quanto possa essere influente il rapporto con un cane sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva. L'empatia, la compassione, la cura sono qualità fondamentali che I bambini possono sviluppare attraverso l'interazione con il cane. Vivere con un cane insegna ai bambini a crescere in maniera più consapevole, più rispettosa verso l'altro, diverso da se stesso promuovendo una maggiore sensibilità verso il mondo circostante perché poi I bambini tendono a generalizzare.

Si è visto anche quanto I cani possono essere d'aiuto nella diminuzione dei livelli di stress nella vita proprio quotidiana. Perché sono benefici, sottolineano proprio l'importanza di favorire un rapporto sano e rispettoso tra I bambini e il loro cane per promuovere quindi uno sviluppo emotivo equilibrato e una maggiore empatia verso gli altri. A questo punto voglio entrare un po' a parlarvi e raccontarvi di quello che è il lavoro di educatore cinofilo ossia quello di mettere in relazione la parte umana con la parte canina. Molte volte mi trovo nel ruolo di dover spiegare alla persona umana che il cane è un animale con una propria etologia e un proprio etogramma che non è esattamente uguale a quello dell'essere umano, anche se per certi versi è simile. Diciamo che l'uomo ad oggi è diventato un po troppo antropocentrico e quindi cerca di appellare comportamenti del cane con accezione pensieri prettamente umani ma questo spesso poi non è la realtà che è vissuta dal cane.

Quindi quello che io faccio è appunto cercare di spiegare al proprietario chi è davvero il cane con cui vive e come fare per poterlo aiutare qualora avesse delle fragilità o delle criticità. La parte più importante è sicuramente la comprensione della comunicazione del cane. Noi umani abbiamo un po' abbandonato quella che è la comunicazione non verbale, in realtà il cane vive di comunicazione non verbale e questo è un po' uno scoglio perché siamo ormai poco abituati a osservare quella che è la comunicazione non verbale e invece il cane appunto vive di questo. E questo è un altro vantaggio che in realtà hanno I bambini che vivono con un cane perché devono imparare, devono essere accompagnati ad imparare anche questa comunicazione non verbale di cui vive il cane per poter instaurare con lui una relazione davvero sana. Quindi questo è un po il mio lavoro e dico questo perché mi aggancio allo step dopo di cui voglio parlarvi con cui voglio condividere dei ragionamenti che è appunto che cosa facciamo quando magari abbiamo già un cane e scopriamo di aspettare un bambino.

Ecco secondo me la prima cosa che assolutamente dobbiamo fare in questa situazione è capire con chi viviamo, ossia chi è davvero il nostro cane. Perché con la previsione di avere entro pochi mesi un piccolo essere umano per casa abbiamo la necessità di capire assolutamente chi vive con noi perché delle previsioni più o meno certe possiamo farle e qualora esistensero delle criticità su questa ipotetica relazione possiamo incominciare a lavorare su diversi tipi di piani, che possa essere quello più infausto, ossia pensare di dividere la casa in ambienti diversi. Se ci sono delle grosse criticità tra cane e bambino, o piuttosto che se ci sono delle criticità relazionali tra il proprietario e il cane, possiamo incominciare a fare un lavoro all'interno della relazione perché queste criticità cerchino di smorzarsi. Per esempio spesso I cani controllano e gestiscono molto in maniera esagerata lo spazio e I movimenti dei proprietari o della famiglia stessa e questa potrebbe essere una criticità una volta che abbiamo a casa il nostro bambino, Perché è molto importante che il cane di casa, il cane che vive con noi possa raggiungere un buon livello di autonomia nel tempo. Quali sono le aree di criticità nella relazione all'interno di casa tra cani e bambini?

Fondamentalmente io ho evidenziato dei punti: il contatto. Dobbiamo essere noi, I genitori, con consapevolezza e intenzionalità, a gestire soprattutto nella fascia di zero-tre, assolutamente il contatto, quindi spiegare con calma e pacatezza come si tocca un cane, perché spesso si vedono bambini che strappano peli, danno manate, ecco no! Quindi siamo noi che dobbiamo accompagnare I bambini con l'esempio a imparare a accarezzare I nostri cani nella maniera più delicata e rispettosa possibile, anche I punti. Solitamente I cani, per quanto la gente non lo sappia o comunque se ne dimentichi spesso, non amano essere toccati sulla testa. La testa è una zona un po' intima per I cani, preferiscono altre zone come sotto il collo, il petto, la parte diciamo finale della schiena, la pancia, però anche questo fa parte della scoperta del proprio cane quindi anche in questo noi dobbiamo sapere dove sono le aree di contatto che il nostro cane gradisce, se ne gradisce, perché poi ci sono cani che come gli esseri umani che gradiscono di più e altri che gradiscono di meno il contatto fisico.

Quindi area di criticità, il contatto, lo spazio come vi raccontavo prima, è importantissimo che lo spazio del cane venga rispettato. Ho visto immagini di bambini dentro alle cucce, dei cani insieme? Ecco questo all'inizio assolutamente no. Il cane deve avere dei momenti in cui si desidera può allontanarsi e può mettersi nella sua cuccia e quando il cane è nella cuccia è un momento sacro, il bambino deve imparare che in quella situazione è come se il cane gli stesse dicendo stop, adesso ho bisogno di riposare, ho bisogno di stare lontano da te, quindi è importantissimo rispettare lo spazio, la prossemica, lo spazio, la bolla prossemica del cane. Per questo, mi riaggancio al discorso di prima, abbiamo bisogno di conoscere il nostro cane, appunto la prossemica, quindi di non essere troppo invadenti, ogni cane bisogno dei suoi tempi e delle sue stanze.

Delle volte ci può volere più tempo per far sì che la relazione tra cani tra il nostro cane e il bambino nasca e diventi davvero spontanea. Per esempio una Labrador che ad oggi lavora addirittura coi bambini che quando è arrivato Pietro a casa ci messo ben dieci mesi a decidere di interagire con lui, ma poi praticamente è diventata la sua tata, quindi lasciare del tempo a disposizione, tutto il tempo necessario. Poi abbiamo appunto una serie di strumenti che possono favorire la relazione con il nostro cane che sono appunto, tra cani e bambini, scusate, che sono appunto la conoscenza del cane, il garantire del tempo di qualità ad entrambi separati, quindi del tempo di qualità dedicato solo al cane e del tempo dedicato solo al bambino e del tempo dove entrambi possono essere insieme, Poter coinvolgere il bambino in attività che possono essere appunto quelle di cura del cane, per esempio aiutare a dare l'acqua al cane, preparare la pappa, si possono organizzare dei piccoli giochi olfattivi dove insieme al bambino si nascondono dei pezzettini di cibo o addirittura un gioco e fare delle piccole ricerche casalinghe o anche in zone aperte. Quello che assolutamente dobbiamo cercare di evitare in questa relazione per far sì che questa relazione sia il più sereno possibile sono le manipolazioni esagerate, le intrusioni negli spazi propri del cane e assolutamente togliere le cose dalla bocca dei cani.

E assolutamente no, off-limit, non si può fare. Perché questo innesca tutta un'altra serie di dinamiche proprio anche del cane sulla possessività, che è meglio proprio che il bambino sappia fin da subito che le mani nella bocca del cane oppure togliere qualcosa dalla bocca del cane non è assolutamente cosa buona da farsi e assolutamente anche evitare di interagire col cane mentre sta mangiando, mentre sta vivendo oppure ovviamente se il cane non sta bene. In questo vi ho fatto una carrellata molto veloce di quelli che secondo me sono I focus che è necessario tenere sempre a mente per tutelare entrambe le parti, perché credo che tutela sia il termine maggiore. Più un cane si sente più tutelato e quindi non esposto, sovraesposto, più è possibile che la relazione tra il cane bambino diventi davvero una relazione meravigliosa. Per cui dobbiamo anche pensare ai tempi.

Ogni cane bisogno dei suoi tempi, come prima vi dicevo Polly, la nostra laurea, scelto di interagire con Pietro dopo tanti mesi. E quindi insomma questo è un po' tutto quello che volevo raccontarvi. Ringrazio tantissimo Carlotta e ringrazio per questo spazio, per questa opportunità, ringrazio Valeria per avermi accompagnato con pazienza fin qui e io vi saluto e vi auguro di poter godere di momenti davvero davvero speciali tra cani e bambini.

Carlotta: Grazie, grazie infinite Laura per il tuo contributo, mi è piaciuta tantissimo l'immagine del cane che insegna ai piccoli umani ad osservare I dettagli, che io da sempre penso che sia qualcosa che dovremmo fare noi adulti, noi genitori nelle passeggiate, al parco, al parco giochi. Io ricordo ore passate ad osservare formiche e foglie e macchie, macchioline sulla strada. Per me è sempre stata una priorità, lo è anche oggi, lo è ancora oggi che I miei figli hanno otto dieci anni, anche ispirata dalla filosofia e pedagogia montessoriana, perché non so se lo sapete, ma l'esplorazione è una tendenza umana e noi adulti, noi genitori possiamo o promuoverla con I nostri comportamenti oppure spegnerla in un certo senso. E poi mi è piaciuta anche l'idea di insegnare agli adulti e quindi anche ai bambini a non antropomorfizzare il cane e l'animale in generale, che è una grandissima tendenza che abbiamo dovuta a tantissimi contenuti per l'infanzia che lo fanno che non possiamo evitare, ignorare, non possiamo non guardare ma io credo che sia importante cambiare questa mentalità e offrire l'alternativa o comunque almeno parlare di questa tendenza ad antropomorfizzare l'animale. E forse ne abbiamo parlato anche in un episodio con Chiaragrasso.

Quindi, in generale, credo che davvero ci sono stati tantissimi spunti molto interessanti nell'intervento di Laura, spunti che tra l'altro secondo me non solo riguardano I cani ma gli animali in generale e credo che davvero aiuterà moltissime famiglie a impostare limiti validi prima dell'arrivo di un bambino o di una bambina e magari di inserirne di nuovi se la relazione è già avviata. Quindi ancora grazie Laura per il tuo preziosissimo contributo. Per oggi è tutto vi do appuntamento al prossimo episodio di Educare con calma e vi ricordo che se volete commentare potete farlo su la tela punto com barra podcast cercando il numero dell'episodio oppure anche scrivendo nella lente in alto a destra del sito il titolo dell'episodio. Non mi rimane che augurarvi buona serata, buona giornata o buonanotte, a seconda di dove siete nel mondo. Ciao!

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