Preferiti dei bambini

218. Mia figlia è oppositiva! (dal Forum de La Tela)

In questo episodio di Educare con Calma do la parola a voi genitori, con una conversazione molto bella avvenuta nel Forum della comunità su La Tela.

23 maggio·
17 min
·4 commenti
Una mamma ha scritto sul Forum (lo spazio sicuro che offriamo ai genitori per condividere e aiutarsi a vicenda) un messaggio che è stato molto sentito dalla comunità, perché… appartiene un po' a tutti e tutte noi. Parte del lavoro che facciamo insieme su La Tela è proprio questo: imparare a condividere le vulnerabilità per sentirci meno solə e sbagliatə.

In questo episodio vi leggo la condivisione della mamma, alcune risposte di altri genitori e, visto che al Forum partecipano anche le professioniste de La Tela, vi leggerò anche la risposta di
Elisa Pella
(e vi ricordo che se pensate che Elisa possa aiutarvi su una questione specifica, la trovate anche nel nostro servizio 1a1).

:: Nell'episodio menziono

Carlotta: Benvenuti e benvenute a questo episodio di educare con calma mi sentite sorridere perché a volte quando mi metto al microfono e guardo il numero dell'episodio mi commuovo mi sembra ieri che mi sono seduta davanti a questo microfono per la prima volta, un microfono nuovo che Alex mi aveva comprato e ho parlato. Sono sicura che anche allora ci sia stata frustrazione come ogni volta che cerco di imparare qualcosa di tecnologia e allora era il duemila venti e poche settimane dopo educare con calma era al numero uno nelle classifiche dei podcast italiani nella categoria famiglia e bambini e lì è rimasto fino ad oggi E questo è grazie a voi, questo siete voi che l'avete reso possibile. Ecco perché educare con calma è anche la vostra voce. In questi oltre duecento episodi voi avete ascoltato la mia voce, sì, ma in realtà avete ascoltato la vostra voce, le vostre storie, le vostre paure, le vostre sfide, le vostre insicurezze, la vostra vulnerabilità, le vostre vittorie. Questo podcast è cresciuto con voi e grazie a voi.

Ecco perché spesso do anche voce ai genitori della comunità che scrivono sul forum proprio perché il forum è uno spazio sicuro e non giudicante in cui scriviamo dubbi, domande, successi, fallimenti, vulnerabilità, certo è tutto questo, però è più che altro un posto dove troviamo una comunità a supportarci, troviamo una comunità che ci aiuta, che sta facendo il nostro stesso percorso, che sta facendo il nostro stesso lavoro, che capisce le sfide, le difficoltà che stiamo vivendo e che prova a darci una mano senza consigli, ma magari anche proprio solo con una parola di conforto, con un ti vedo, ti capisco, siamo qui per te. E infatti sul forum c'è proprio la scelta di marcare che stai solo cercando supporto e non consigli, perché credo che siamo spesso troppo abituati a saltare al consiglio, alla soluzione, invece che rimanere nell'emozione. Questo tra l'altro lo facciamo spesso anche proprio nella nostra relazione di coppia ed è qualcosa sulla quale io stessa sto lavorando con Alex e sulla quale invito tanti genitori a fare lo stesso. E certo lo capisco: saltare al consiglio è più facile che rimanere nell'emozione, ma è quando rimaniamo nell'emozione che c'è vulnerabilità ed è quando c'è vulnerabilità che c'è connessione o che si sviluppa la connessione e poi una cosa bellissima secondo me del forum sulla tela è proprio che si vede l'evoluzione no a volte puoi andare a rileggere I tuoi post I tuoi commenti di un anno fa quando hai cominciato questo percorso e quasi non ti riconosci o almeno tanti genitori mi dicono wow che evoluzione ho fatto in così poco tempo lo vedo proprio anche da come scrivo, dal mio linguaggio, da quello che so oggi che è immensamente più grande di quello che sapevo allora e questo per me è molto importante perché come sapete io ho creato proprio questo percorso, il forum, questa possibilità, questo spazio per I genitori e questa piattaforma di genitorialità proprio perché penso che non tutti abbiano accesso alla terapia, all'uno a uno in diretta e quindi questo per me è uno spazio importante perché è uno spazio in cui puoi trovare gli strumenti di cui hai bisogno e puoi trovare anche la comunità con cui fare quel percorso con cui andare a tentativi ed errori, mettere in pratica gli strumenti, percorso con cui andare a tentativi ed errori mettere in pratica gli strumenti e poi tornare indietro eccetera eccetera.

Quindi ecco in questo episodio come in altri che avete ascoltato e in altri che ascolterete lascio la parola a voi però faccio una cosa un po' una cosa un po' nuova oggi leggo un messaggio che è arrivato sul forum e poi leggo proprio alcune risposte di altri genitori che io ho trovato preziose inizio leggendovi il post di Martina, lo parafraso un pochino: le crisi di mia figlia mi triggerano e io non riesco a scendere dalla ruota. Ogni giorno, più volte al giorno, mia figlia di quattro anni e mezzo esplode per qualcosa, qualsiasi cosa sembra scatenare una crisi. Al mattino lo yogurt è troppo I cereali sono troppo pochi anche se poi magari non li finisce I calzini non sono messi come dice lei a cena ancora prima di vedere cosa c'è nel piatto inizia a lamentarsi non va bene non è abbastanza non è quello che voleva La sera, mentre ci prepariamo per andare a dormire, ogni piccolo gesto, lo spazzolino, la crema, il pigiama diventa un motivo di protesta e poi a letto scegliamo un libro, ma non è quello giusto, finisce troppo presto, la posizione per leggere non le piace. Se non cambiamo le cose come vuole lei urla e piange in modo molto intenso e prolungato e io non riesco più a restare calma.

Ogni volta mi sento risucchiata nella sua tempesta, negli ultimi giorni mi accorgo che reagisco di impulso, senza filtro, non riesco a fermarmi mi sento sfinita prosciugata mi chiedo non solo come gestirla come aiutarla ma ultimamente mi chiedo che cosa abbiamo sbagliato perché fa così perché così tanto perché così forte cosa non va cosa manca sono davvero allo stremo scusate lo sfogo e grazie dell'aiuto stefano risposto così ciao ti capisco benissimo con mia figlia di tre anni mi trovo spesso nelle stesse situazioni e conosco bene quel mix di nervosismo stanchezza e frustrazione che stai vivendo anche noi entriamo a volte in veri e propri vortici di crisi e rabbia che si alimentano da soli io reagisco male lei percepisce la mia attenzione la mia attenzione e la situazione degenera Come se ne esce? Non sempre nello stesso modo secondo me. A volte si risolve da sola, forse perché cambia qualcosa fuori o dentro di lei, altre volte è una crisi più forte a fare da reset. Io arrivo al limite, lei forse si rende conto dell'eccesso e si apre uno spazio per ripartire e poi ci sono I momenti in cui riesco davvero a fermarmi respirare e affrontarla con più calma in quei casi lentamente tutto si riequilibra mi piacerebbe avere tutto sotto controllo e poter modificare I suoi comportamenti ma mi rendo conto che sono pretese irrealistiche quando sono quando sono sereno riesco ad accettare il fatto che non posso sempre prevedere e correggere le sue sfuriate e che l'unica cosa su cui posso agire davvero è la mia reazione è difficile ma mi rendo conto che quando ci riesco funziona Stefano hai detto delle cose bellissime bellissime Daniela poi risposto dicendo leggendoti mi sono sentita in una situazione molto simile alla tua ho due bimbe e la più piccola, appena qualcosa non va come desidera o le dà fastidio, urla, urla e urla, senza farti capire che cosa c'è che non va.

Per noi a volte funziona preparare in anticipo la bimba, per esempio se si deve vestire le offriamo due magliette tra cui scegliere le diciamo in anticipo, se una volta indossata senti che ti dà fastidio avvisami che la togliamo subito oppure se le scaldo il latte a colazione le dico fammi sapere se è troppo caldo così lo raffreddiamo con un po di latte freddo cerchiamo di mappare le crisi più frequenti e in prossimità della situazione la avvisiamo che se non vuole una cosa e le dà fastidio frequenti e in prossimità della situazione la avvisiamo che se non vuole una cosa e le dà fastidio di avvisarci a parole tante altre volte invece urla e noi possiamo solo stare lì vicino e attendere che riesca a calmarsi da sola abbiamo provato un po' di strategie ma non vuole il nostro aiuto non avete sbagliato niente non vi manca nulla sono sicura che state facendo del vostro meglio respira piangi sfogati pure Daniela mi hai quasi commossa è quasi commossa me io leggo I vostri messaggi e e mi commuovo e hai ricordato una cosa importantissima Daniela la preparazione la preparazione è una chiave di volta come diciamo in una delle lezioni del percorso poi risposto anche la nostra Rosy Rosalba del team La Tela e lei la troverete sempre nel forum e proprio colei che vi risponderà sempre magari non con un consiglio ma con una parola di supporto e soprattutto indirizzandovi a contenuti del percorso della newsletter, del podcast, del blog che possono aiutarvi a mettere insieme il vostro piccolo mosaico.

In questo caso consigliato una lezione del percorso che si intitola proprio tua figlia è oppositiva e poi anche consigliato tutta una serie di contenuti sui limiti perché giustamente individuato che a volte non si tratta solo di come gestiamo la crisi ma si tratta anche del lavoro che facciamo sui limiti, come impostiamo I limiti, come li facciamo rispettare, perché spesso e volentieri quando un limite non è ben impostato, quando non siamo noi genitori in grado di far rispettare quel limite, allora diventa quasi una valanga, no? Si autoalimenta, più continuo e più si autoalimenta, più si ingrandisce e quindi poi dobbiamo arrivare a un momento in cui dobbiamo veramente cercare di capire ok che altro strumento posso usare la gestione delle crisi non funziona magari devo iniziare dal limite e quindi ovviamente consigliato tutta la categoria disciplina del percorso che include tutto il lavoro sui limiti molto importante poi consigliato la newsletter di marzo duemila ventiquattro che se avete l'abbonamento potete andare a leggere e avete accesso anche a tutto l'archivio diverse o con aneddoti diversi aiuta e poi offriva anche un post che io avevo pubblicato sul forum della comunità in cui c'era proprio la differenza di come impostiamo I limiti in un'educazione permissiva, in un'educazione autoritaria e in un'educazione a lungo termine, che sono riflessioni che a volte non esploriamo, ma che secondo me vale davvero la differenza di sulla tela, la trovate negli uno a uno, offre workshop live sulla tela ed è anche presente sul forum della comunità.

Tutte le nostre professioniste a volte rispondono alle conversazioni della comunità, quando Rosalba per esempio nota che una conversazione potrebbe richiedere l'aiuto di uno o dell'altro professionista gliela invia e loro dedicano tempo ad aiutare a offrire il loro punto di vista e io ho trovato il punto di vista di Elisa incredibilmente azzeccato è proprio quello che avrei scritto anch'io leggendo il messaggio di Martina non per diagnosticare ma semplicemente per aprire una una porta di riflessione in più. Vi leggo il suo messaggio, il messaggio di ciao Martina sento tutta la tua fatica e credo al cento per cento nelle tue difficoltà. Ci sono bambini di cui essere genitori è più difficile che di altri. Se questa non è una fase atipica nel suo comportamento e sviluppo, ma un acuirsi di reazioni che conoscete, è possibile che lei abbia una sensibilità particolare, un margine di tolleranza particolarmente basso, uno sviluppo emotivo un pochino più lento e che questo costituisca una sfida particolarmente ardua per voi genitori. Le buone pratiche che aiutano nella gestione dei comportamenti difficili sono le stesse, ma ci sono bambini più tra virgolette easy e altri più impegnativi.

Non credo che abbiate necessariamente sbagliato qualcosa, ma forse vi potrebbe aiutare capire meglio cosa succede dal suo punto di vista e poi intervenire per prevenire, disinnescare e piano piano ampliare le sue competenze e il suo margine di tolleranza. Forse quello che succede adesso invece rinforza il circolo vizioso in cui siete è un lavoro lento e I cui risultati non sono sempre immediatamente visibili ma è tanto importante sia per voi che per lei. Ti abbraccio, se sei allo stremo magari può essere utile chiedere aiuto. E io credo che questo sia un messaggio importante: prima di tutto chiedere aiuto. C'è l'aiuto.

L'aiuto a volte serve, l'aiuto uno:uno a volte serve. Noi sulla tela abbiamo anche un servizio che si chiama proprio uno:uno, che è un servizio con prezzi assolutamente accessibili, ma è personalizzato. Non è una sessione di terapia ma è un aiuto dato da una professionista, un aiuto personalizzato dato da una professionista. Voi inviate un messaggio scritto e noi rispondiamo con un vocale e questo spesso e volentieri aiuta davvero a risolvere un nodo oppure a sbloccare una situazione o magari anche a capire se c'è bisogno di un percorso più lungo, un percorso più personalizzato. E io credo che Elisa qua abbia toccato un punto importante perché se queste reazioni effettivamente si acuiscono e I genitori notano che non sono relazionate a un momento, a una fase di sviluppo, allora magari potrebbe essere interessante andare a scoprire qualcosa in più sull'alta sensibilità e interessante andare a scoprire qualcosa in più sull'alta sensibilità, che a volte quando la conosciamo ci sblocca un mondo di possibilità e di strumenti che non avevamo considerato, o magari ci fa capire che gli strumenti che stavamo utilizzando fino ad ora con lei, con questa persona, non valgono, non funzionano e dobbiamo cambiarli.

Quindi grazie a Elisa per questa riflessione e colgo l'occasione per ricordarvi che sulla tela abbiamo anche una persona di riferimento per l'alta sensibilità che si occupa solo e solamente di alta sensibilità che è Viola cojunkoglu trovate anche lei nel servizio uno a uno E io concludo questo episodio lasciandovi una mia riflessione personale perché c'è stata una frase nel messaggio anzi c'è stata una parola una parola nel messaggio di questa mamma che mi subito colpita ed è una parola che per me è subito un campanello di allarme ed è la parola sfinita in tutti gli anni di lavoro con I genitori quando una mamma usato questa parola sfinita, al di là che sia una fase o meno, al di là che ci sia un'alta sensibilità o meno, per me significa sempre una cosa su tutte, che manca una cura di sé di base. Non possiamo versare da una caraffa vuota, non possiamo dare agli altri qualcosa che prima non diamo noi stessi, inclusa la calma, la pazienza, la comprensione. Quando ci sentiamo sfiniti, quando ci sentiamo allo stremo, magari non c'è nulla che non va nei nostri figli, non c'è nulla che non va in noi, semplicemente ci siamo dimenticati del tempo per noi, ci siamo dimenticati di prenderci cura di noi, perché l'educazione a lungo termine riusciamo a portarla avanti soltanto se prima ci prendiamo anche cura di noi.

Se ci dedichiamo tempo, se ci mettiamo al primo posto, se iniziamo a mettere le nostre priorità sopra quelle di tutti gli altri compresi I nostri figli quando ci sentiamo così spesso dobbiamo ripartire da noi dobbiamo ripartire dalla cura di noi e poi da modi per imparare a regolare il nostro sistema nervoso, perché questo è incredibilmente importante per poi riuscire a gestire anche le crisi dei nostri figli senza lasciare che queste crisi ci triggerino e ci facciano reagire come non vogliamo reagire. Nella categoria crescita personale trovate tantissimi di questi strumenti, soprattutto una lezione in particolare che è recente e proprio parla di modi per regolare il sistema nervoso. Nei relazionati vi lascio altri episodi del podcast in cui ne ho parlato vi lascio delle lezioni del percorso e vi lascio anche un contenuto che è secondo me molto prezioso per iniziare a fare un lavoro sulla cura di sé che è il racconto per adulti il racconto illustrato per adulti di Valeria Da Pozzo la nostra Valeria che fa parte del team La tela e che scrive anche delle cose meravigliose tipo questo contenuto che si chiama Mamma brocca tutti I contenuti relazionati tra l'altro li trovate sulla pagina del podcast Sulla tela basta cambiate sulla tela punto com barra podcast cercate il numero dell'episodio il titolo dell'episodio e li trovate lì lì potete anche unirvi alla conversazione nei commenti fare una domanda risolvere un dubbio lasciare una riflessione o anche solo una parola di supporto per Martina Non mi rimane che augurarvi buona serata, buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo.

Ciao ciao.

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Ciao Martina,ti capisco! Mio figlio 2 anni e mezzo, la maggior parte delle crisi avviene prima e durante i pasti, soprattutto a casa, stiamo migliorando in questo modo, gli ho dato più autonomia nel preparasi il cibo come lo vuole, mi aiuta ad apparecchiare la tavola come la vorrebbe lui, ma la cosa fondamentale nessun adulto tocca il cibo nel suo piatto, per tagliare la carne ecc prova da solo poi chiede aiuto se non dovesse riuscire, penso di aver capito che siano “crisi” scatenate dalla voglia di autonomia e di libertà nello scegliere come, cosa e in modo affrontare i pasti, uguale ho fatto con i vestiti, perché era una difficoltà togliere i vestiti sporchi e metterli puliti e nulla sceglie lui cosa mettere, idem con il pannolino abbiamo fatto tutto senza forzare all’inizio l’ho lasciato fuori dal bagno perché quel luogo della casa lo spaventava, quando si è sentito pronto l’ha spostato lui all’interno del bagno e via piano piano con i suoi tempi accetta il cambiamento. Ti sono vicina, un abbraccio 
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Sono cresciuta con mio figlio con un temperamento tendenzialmente oppositivo e sfidante.
Oggi che ha nove anni riconosco che è stato molto difficile ma anche molto arricchente per me.
Ho imparato a spostare sempre più in là i miei confini di pazienza e tolleranza.
Oggi posso dire che va molto meglio.
Grazie per questo episodio, mi ha riportato indietro nel tempo.
Posso solo dire che bisogna imparare ad accogliere con amore e calma e che davvero serve solo questo.
Poi bisogna aspettare che alcune finestre di maturazione facciano capolino da sole.
Ti sono vicina Martina, con affetto ❤️ 
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Martina , grazie grazie grazie !! ti capisco al 100% , quante volte avrei voluto scrivere piu' spesso  nella comunità e non l'ho fatto ! ho passato un anno davvero duro dopo aver accolto il mio secondo figlio , dico accolto  perchè il mio bimbo è adottato ed é arrivato nel corpo di un bimbo di 3 anni ma con un età emotiva molto inferiore come mi dicono gli esperti , spesso o quasi smepre accade in adozione .
Bene come te anche io pensavo di essere molto preparata perchè sono su tutta la  Tela dal giorno 0 e seguo Carlotta da molto prima , ho una figlia piu' grande che oggi ha 9 anni  che è il motivo per cui ho iniziato il percorso di educare con calma, anni fa , pensavo che non avrei ripetuto gli errori del passato  pensavo che sarebbe stato tutto piu' facile e semplice con il secondo arrivato perchè avevo gli strumenti e sapevo dove andare a cercare se ne avessi avuto bisogno 
E poi ... e poi è arrivato lui e insieme a lui la realtà , che forse non si è mai pronti .
Come racconti tu, con il mio piccolo niente andava bene , non dormiva , non accettava nessun no , non accettava nessun limite a volte non accettava nemeno i miei abbracci o tentativi di consolarlo . Insomma sembrava che tutto quello che avevo imparato non servisse a nulla  
Non solo la vera dura verità era accettare che io non riuscivo ad essere la mamma che volevo , ero talmente stanca , stremata e provata emotivamente che esplodevo ad ogni sua opposizione . Mi sono ritrovata a fare tutti gli errori delle minacce , delle urla , delle lotte di potere . Piu' lo facevo e piu' mi sentivo in colpa, mi sentivo un fallimento 
Potevo essere piu' attiva sulla comunità e scrivere piu' spesso ma sapevo fin troppo bene cosa mi serviva e dove stava il problema numero 1 : la fatica , la stanchezza . Non avevo aiuto fisico da nessuno , nemmeno mio marito e non potevo avere la pazienza di affrontare le sfide che mio figlio mi metteva davanti quando io per prima ero sfinita fisicamente e mentalmente. 
Nonostante questo rimpiango molto di non averlo fatto perchè le parole di conforto di chi ti capisce perchè vive le stesse esperienze possono fare la differenza . Ho sbagliato e per questo scrivo qui,  oggi 
Ascoltando le tue parole , ho rivissuto tutti questi mesi passati e mi ha fatto un gran bene sapere che non sono l'unica che anche la tua bambina a 4 anni ha crisi come le ha il mio alla stessa età. Ci si aspetta di ascoltare di queste crisi intorno ai 2 anni e non piu' in la con l'eta invece le crisi sono crisi , possono arrivare in forme diverse ma a piu' età. 
Ecco grazie per avermi permesso questo sfogo e grazie per aver condiviso le tue fatiche che sono anche le mie anzi scusa , le vostre e le nostre fatiche di genitori , perchè anche i papà faticano e tanto .
Grazie Carlotta per il tuo immenso lavoro e grazie a tutta la Tela e le professioniste che ci supportano 
Con affetto 
Fabia 
 
Cara Fabia, ti stringo in un abbraccio fortissimo 💜

No che non sei un fallimento, affatto, ma un genitore che, nonostante la fatica (tanta!) continua a voler riprovare, e in questo continuo riprovare sta evolvendo (anche se quando stiamo dentro la fatica è difficile accorgercene). Insomma, sei proprio tuuuuutto il contrario di un fallimento! 🫂
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