234. Libertà e limiti: un equilibrio possibile | con Antonella Orsini
In questo episodio di Educare con calma esploriamo come far convivere limiti e libertà, sfatando il falso mito secondo cui – nell’educazione a lungo termine – bambinǝ fanno sempre ciò che vogliono.
I limiti sono fondamentali: non sono il contrario della libertà, ma il terreno su cui la libertà può crescere in modo sano e responsabile. Nell’educazione a lungo termine, il loro scopo principale è costruire fiducia e collaborazione con nostrǝ figliǝ. Per questo vi racconto come possiamo impostarli e farli rispettare in modi che favoriscano ascolto, connessione e cooperazione.
Lascio poi la parola alla psicologa Antonella Orsini, che condivide una riflessione preziosa sull’importanza dei limiti e sul confine tra la nostra libertà e quella altrui. Infine, vi lascio alcune idee pratiche su come comunicare i limiti e nutrire, giorno dopo giorno, la fiducia reciproca.
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Carlotta: Benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di Educare con Calma. Oggi voglio esplorare con voi un tema di cui mi avrete probabilmente sentito parlare spessissimo perché mi sta molto a cuore che è il confine sottile o forse meglio l'equilibrio che possiamo trovare tra la libertà che lasciamo ai nostri figli e le regole che diamo loro regole che io chiamo limiti dal mio background montessoriano C'è secondo me infatti un grandissimo falso mito nell'educazione a lungo termine che è che ci siano troppe poche regole ovvero che I bambini facciano quello che vogliono. Oggi non solo vorrei provare a scardinare questo falso mito, ma vorrei provare proprio a cambiare prospettiva insieme a voi e aiutarvi a: uno. Vedere I limiti, cioè le regole, come un presupposto fondamentale per esercitare la volontà e la libertà lo diceva Gianmaria Montessori non esiste libertà senza limiti e due. Capire come impostare questi limiti e come farli rispettare
Antonella: per promuovere collaborazione e fiducia.
Carlotta: In realtà su questo aspetto mi soffermerò
Antonella: e
Carlotta: fiducia. In realtà su questo aspetto mi soffermerò poco lasciando qualche strumento da cui partire alcune idee che vi aiuteranno a riflettere più che altro sul mindset del lavoro sui limiti. Se vi interessa approfondire e vi interessa trovare altri strumenti per arricchire la vostra cassettina degli attrezzi vi ricordo che ne trovate veramente tanti nella categoria disciplina del percorso per educare a lungo termine su tutta la tela e ovviamente non possiamo fare la categoria disciplina senza fare anche la categoria crisi perché poi quando cerchiamo di far rispettare un limite si genera una crisi se non sappiamo come regolare quella crisi è ovvio che ci manca un pezzettino del puzzle. Per parlare di tutto questo oggi vi propongo una serie di reel che avevo pubblicato molto tempo fa su questo argomento su Instagram e aggiungerò qua e là qualche riflessione per ampliare la conversazione ma proprio per lasciare una panoramica generale sui limiti e la libertà. Quindi partiamo proprio dal primo punto: I limiti sono fondamentali in qualsiasi società, sono un presupposto essenziale per esercitare e ottenere libertà.
La famiglia stessa è una piccola società e anche al suo interno possiamo essere liberi solo se rispettiamo le regole della pacifica convivenza le regole del rispetto verso noi stessi verso gli altri verso l'ambiente su questo aspetto ti lascio ascoltare il primo reel Uno dei falsi miti più grandi legati all'educazione a lungo termine, un mito con cui le famiglie che educano così si scontrano più spesso è questo: I bimbi con questo tipo di educazione fanno ciò che vogliono. Questa mentalità è molto distante dalla realtà dell'educazione a lungo termine. Già Maria Montessori ci insegnava che non esiste l'idea di realtà dell'educazione a lungo termine, già Maria Montessori ci insegnava che non esiste libertà senza limiti e per limiti intende le regole e le neuroscienze ci confermano che I bambini proprio come gli adulti hanno bisogno di limiti per sentirsi e per imparare a stare nel mondo I genitori che educano davvero a lungo termine non lasciano che I figli facciano ciò che vogliono ma uno conoscono lo sviluppo evolutivo dei bambini e sanno che cosa aspettarsi e che cosa chiedere a seconda dell'età due imparano a riconoscere quando una regola
Antonella: è superflua quindi quando si può sostituire un no con un sì
Carlotta: perché la situazione non genera più superflua quindi quando si può sostituire un no con un sì perché la situazione non genera pericolo per nessuno e non manca di rispetto a nessuno e tre imparano che spesso si può far rispettare una regola senza urlare o imporre per esempio invece di dire adesso basta è ora di andare via dal parco giochi possiamo dire vuoi camminare verso la macchina come un pinguino o saltare come una lepre? Questo approccio non significa che il bambino fa ciò che vuole o che decide sempre lui, dal parco andate via comunque perché rimanerci non è un'opzione, significa che potete evitare una lotta di potere e questo a lungo termine è più efficace perché le lotte di potere perpetuano l'approccio dell'obbedienza e della gerarchia e sappiamo che questo approccio non insegna a usare la propria mente critica e nemmeno a prendere decisioni valide in autonomia. I limiti quindi non è che, come dicono I detrattori delle educazioni alternative, non servono in questo tipo di educazione, anzi I limiti sono necessari, ma ed è qui che avviene secondo me un po' il primo cambio di mindset, l'obiettivo di quei limiti nell'educazione a lungo termine è guidare, motivare, costruire, costruire fiducia, costruire collaborazione.
I limiti non possono spegnere interessi e volontà non possono togliere la voce e l'essenza del bambino non possono minare la sua autostima perché altrimenti non costruiscono non costruiscono fiducia non costruiscono volontà capacità di scegliere mente critica capacità di contestare, ma invece distruggono distruggono il senso critico, distruggono la capacità di riconoscere anche eventuali abusi di potere in futuro partendo da quelli in casa perché spesso purtroppo che ci piacciono a noi genitori siamo I primi bulli dei nostri figli. Ok ora passiamo al secondo punto: capire come impostare I limiti e come farli rispettare per promuovere collaborazione e fiducia. Perché io vi assicuro e raramente assicuro ma in questo caso vi assicuro che si può ottenere l'ascolto dei nostri figli anche senza punire, anche senza gridare, anche senza castigare, anche senza minacciare, umiliare. Però prima di arrivare lì e vorrei darvi e di darvi qualche spunto concreto faccio una riflessione con voi che prendo da una vecchia newsletter pensate a quanto ci mettiamo noi adulti a creare una nuova abitudine pensate proprio ad un'abitudine che avete provato ad implementare nella vostra routine, per esempio leggere con costanza è difficile vero è un processo che richiede dedizione che richiede tempo la ricerca ora ci dice che ci vogliono tra I diciotto e I duecentocinquantaquattro giorni per creare una nuova abitudine Immaginate ora che I nostri figli ci mettano per imparare a rispettare ogni limite lo stesso tempo che impieghiamo noi a creare una nuova abitudine.
In più loro ne devono imparare cinque Google alla volta, perché sono immersi in contesti diversi: la casa, la scuola, l'ambiente dello sport che praticano e devono imparare un limite, un insegnamento, un apprendimento in ogni contesto diverso, in ogni situazione diversa. È un po' come se da domani io vi chiedessi di prendere o di creare allo stesso tempo tante abitudini che ancora non avete di farlo tutto insieme leggere ogni mattina andare a correre un giorno sì e un giorno no cucinare ogni pasto da ingredienti freschi fare un massaggio facciale ogni sera bere due litri d'acqua al giorno praticare un nuovo hobby almeno tre volte alla settimana e tutte queste abitudini dovete svilupparle insieme Ora, tutte queste abitudini possiamo impararle, certo, ma è veramente difficile che lo faremo tutte che le impareremo tutte insieme. Inoltre abbiamo anche un altro strumento che I nostri figli non hanno che è la forza di volontà, perché la forza di volontà viene con un cervello maturo. Però ecco quando pensiamo al limite in questo modo possiamo avere un pochino più di empatia verso I nostri bambini che ancora non rispettano le regole che noi abbiamo impostato tutto questo per dire che spesso il problema sta nella quantità di limiti che diamo ai nostri figli e su questo punto vi lascio ascoltare un altro reel
Antonella: parlando di limiti spesso la difficoltà del genitore
Carlotta: che educa lungo termine sta nella quantità di limiti perché del genitore che educa lungo termine sta nella quantità di limiti perché quando ce ne sono pochi I bambini possono sentirsi insicuri spesso faccio l'esempio del conduttore: immagina che ti metti al volante senza conoscere le regole del traffico senza sapere chi la precedenza nella rotonda o che cosa a settanta nei prossimi quarantasette metri, stare sui cinquanta alla prima curva, prendere la seconda a quindici, la terza a sessantasette, il rettilineo successivo a novantadue kilometrih, anche qui io mi sentirei estremamente insicura, ricorderò tutte le regole? Quali sono
Antonella: fondamentali per la sicurezza nel traffico? Ecco la maggior
Carlotta: parte di noi per la sicurezza nel traffico? Ecco la maggior parte di noi è stata cresciuta in questo secondo scenario: troppe regole. Quello che insegno nel mio percorso per educare a lungo termine è proprio riconoscere quale sia la quantità di limiti valida per il nostro stile di vita perché la quantità di limiti di una vita in campagna può essere diversa da quella di una vita in città, ma il comune denominatore dei genitori che educano a lungo termine è proprio questo: impostare pochi limiti ragionevoli e validi per tutta la famiglia. Orsini che è la psicologa che forse avrete già incontrato in un altro episodio del podcast quello in cui abbiamo parlato dei titoli professionali che non determinano e non misurano il valore del lavoro di una persona in quell'occasione in quell'audio che mi aveva inviato c'era anche una piccola parte sui limiti e sulla libertà che però non era molto relazionata in un certo senso a quello di cui parlavamo in quell'episodio e quindi me la sono ritagliata e me la sono tenuta buona lì da parte aspettando la giusta occasione per proporvela e credo che sia proprio oggi quindi eccola qua.
Speaker 2: Parlando di temi voglio fare un accenno a quelli che in psicoterapia chiamiamo temi di vita che attraversano ognuno di noi e che fanno parte della nostra vita quotidiana. Sono cinque e sono l'amore, la libertà, il valore, il potere e la giustizia. Vengono affrontati spesso perché sono ricettacolo di sofferenza e dolore. Trattare e riconoscere nelle narrative delle persone questi grandi temi ci permette di poterli sviscerare in tutte le loro forme, consentendoci di aprirci a riflessioni che possono generare nuovo benessere. Anche tu Carlotta hai spesso toccato questi temi.
Posso ad esempio ricordare quando hai trattato il tema della libertà. Lo hai fatto ponendo l'accento sull'importanza del trovare il giusto confine tra la nostra libertà e quella degli altri. Pensiamo infatti a cosa succederebbe se ciascuno di noi avesse libertà assoluta: potrebbe decidere deliberatamente di uccidere qualcuno senza avere problemi, proprio perché rientrerebbe nelle sue facoltà. E' facile capire che questo stato di anarchia totale sarebbe distruttivo per chiunque. La libertà, per essere davvero tale, deve avere dei confini, e questi confini sono legati a quelli degli altri.
Facciamo un altro esempio: se andassimo in pizzeria e il cameriere ci portasse un menù lungo cento pagine con tantissimi tipi di pizze, ne saremmo felici? Probabilmente sceglieremmo tra le pizze che riusciamo a leggere nelle prime tre pagine. Dunque avere troppi gradi di libertà tende a confonderci, a creare disagio. Avere un limite ci permette di muoverci con più serenità nella nostra porzione di libertà. Questo ovviamente è solo un aspetto di questo grande tema che prevede tantissime altre sfaccettature, così come per tutti gli altri argomenti citati.
Carlotta: Grazie Antonella per questo contributo che riprende un po' I concetti che abbiamo visto nel reel ma che ci regala comunque una prospettiva ed esempi nuovi. Quindi abbiamo visto che per fare un lavoro efficace sui limiti dobbiamo prima di tutto uscire dalla mentalità che lo scopo del limite sia l'obbedienza. Dobbiamo invece creare una mentalità in cui I limiti sono strumenti per costruire collaborazione e e poi ovviamente dobbiamo lavorare su come comunicarli e su questo punto vi lascio due idee prima di tutto possiamo esercitarci a essere in un altro ril l'ho definito un motore di ricerca quindi direi ai nostri figli ciò che vorremmo che facessero invece che ciò che non devono fare e questo è un concetto anche che arriva un po' dalla disciplina positiva e che è proprio quello di passare di trasformare il limite in positivo Vi faccio ascoltare questo reel. Nel reel precedente abbiamo visto che quando ci sono troppe regole I nostri figli sentono spesso una sensazione di insicurezza e confusione quindi confondiamo ancora di più I bambini e poi come fanno I nostri bimbi a sapere quali regole ovvero quali limiti sono davvero davvero necessarie e quali non lo sono, quali no devono ascoltare senza esitazione perché ne va della loro sicurezza per esempio di quella altrui.
Poi oltre a rivisitare la quantità di limiti che ve ne assicuro ne servono molti meno di quanti ne impostiamo e nel mio percorso te lo mostro, spesso io suggerisco di usare una positiva del limite, per esempio invece di non salire in piedi sulla sedia possiamo dire sulla sedia ci sediamo, vuoi sederti con le gambe a penzoloni o incrociate? La mente infatti tende a percepire l'azione, il non si perde. Se io ti dico per esempio non guardare I miei orecchini che cosa hai guardato? Ecco per I nostri bimbi è la stessa cosa, se gli dici non toccare il cane di porcellana va proprio verso il cane di porcellana per toccarlo e spesso quello che noi adulti descriviamo come una
Antonella: sfida, come una provocazione è solo la mente immatura del
Carlotta: bambino che processa le nostre parole. Immatura del bambino che processa le nostre parole. Quando abbiamo questi strumenti nella nostra cassetta degli attrezzi il nostro lavoro di genitore è molto più facile perché non siamo vittime del si è sempre fatto così, con tutte quelle aspettative che spesso lo rendono più difficile. E poi un altro strumento molto valido resta quello di offrire due opzioni perché far rispettare un limite spesso è proprio questione di avere gli strumenti giusti non significa né urlare né imporre la nostra volontà né rinunciare a insegnare comportamenti alternativi per il futuro spesso quando approcciamo I limiti, le regole dalla collaborazione, dal gioco, dalla cooperazione invece che dalla superiorità e dalla gerarchia I bambini sono molto più propensi a rispettarle e a collaborare. Vi faccio ascoltare l'ultimo reel di questi quattro che avevo creato sui limiti.
Nel reel precedente ti ho parlato di come spesso sia più efficace dare due opzioni a un bambino per fargli praticare la sua volontà piuttosto che continuare a imporre la nostra volontà. Ti faccio un altro esempio: invece di ripetere più volte scendi dalla staccionata? Puoi chiedere vuoi scendere saltando come un canguro o
Antonella: all'indietro come un granchietto? In quel modo otteniamo cooperazione senza imporre la
Carlotta: nostra volontà e senza entrare in una lotta senza entrare in una lotta di potere e poi dopo quando il cervello è calmo ovvero quando è ricettivo che è l'unico stato in cui può imparare spieghiamo perché non volevamo che stesse sulla staccionata, vi faccio uno spoiler, spesso il perché più a che fare stesse sulla staccionata vi faccio uno spoiler spesso il perché più a che fare con una nostra paura di genitori apprensivi che con un pericolo reale e questo è proprio quello che possiamo spiegare ai nostri bambini quando sei sulla staccionata io paura che cadi anche se so che sei esperto, vieni pratichiamo un po' di volte insieme capiamo come stare sulla staccionata in sicurezza e così io vedo che sei capace che posso fidarmi di te. Questo non significa che non cadranno e non si faranno male, ma significa che diamo la priorità a nutrire la la loro sicurezza e la fiducia reciproca. E se anche tu tra l'altro come me sei stato cresciuto da genitori apprensivi e quindi tendi a replicare quella modalità, ti consiglio la mia guida esplorare la paura che
Antonella: include il libro per l'infanzia, la paura è un superpotere
Carlotta: e che parla non solo del libro e che parla non solo delle paure più comuni dei bambini ma anche di quelle dei genitori. E questo era l'ultimo di quella miniserie sui limiti che avevo preparato e sicuramente non abbiamo detto tutto sui limiti ma credo di avervi lasciato alcuni semini necessari un po' le basi per partire a fare un cambio di mentalità perché sappiamo che nell'educazione a lungo termine il primo passo è il cambio di mentalità, se poi volete approfondire trovate veramente tante lezioni con strumenti pratici, con esempi, con aneddoti nella categoria disciplina del percorso e tra l'altro anche sul podcast trovate vecchie puntate in cui parliamo di limiti perché è una cosa che a me piace tanto è un argomento che mi piace tanto che mi appassiona forse uno dei miei preferiti nell'educazione a lungo termine e quindi ne ho parlato tantissime volte e alcuni di questi vecchi episodi li trovate su la tela punto com barra podcast nella pagina di questo episodio potete cercare il titolo il numero anche nella lente di ingrandimento in alto e nei contenuti relazionati trovate questi altri episodi tra l'altro se avete riflessioni da aggiungere o domande andate proprio nei commenti di questo episodio e unitevi alla conversazione avete riflessioni avete vostre esperienze personali avete dubbi avete domande scrivetemele espandiamo questa ragnatela di pensieri Per oggi credo che sia tutto vi do appuntamento al prossimo episodio di educare con calma e vi ricordo ovviamente che mi trovate abbiamo già detto su la tela punto com e che da lì potete anche arrivare al mio Instagram buona giornata buona serata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo ciao ciao