Preferiti dei bambini

243. Riparare e chiedere scusa: non è lo stesso

In questo episodio di Educare con calma esploro la differenza tra chiedere scusa e riparare, due gesti che sembrano simili ma che in realtà hanno significati e impatti diversi nelle nostre relazioni.

14 novembre·
16 min
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Chiedere scusa è un primo passo, mentre riparare è un percorso: è ciò che davvero trasforma gli errori in occasioni di crescita. Riparare non significa premere un «tasto reset» che cancella tutto, ma riconoscere con sincerità ciò che è accaduto, senza giustificazioni, e offrire all’altrǝ scuse autentiche insieme all’impegno concreto di agire diversamente in futuro, in modo più allineato alla persona e al genitore che desideriamo essere.

Condivido poi un estratto da una delle lezioni del Percorso per Educare a Lungo Termine, dove parlo dei tre passi fondamentali della riparazione e offro alcuni copioni per allenare a modellare il linguaggio della riparazione.

E infine porto alcune riflessioni di
Elisa Pella
, con cui vediamo perché riparare mette il focus sulla relazione (anziché su di noi) e due esempi concreti su come riparare possa davvero cambiare la percezione di sé in nostrǝ figliǝ.

:: Nell'episodio menziono

Carlotta: Benvenute e benvenuti a un nuovo episodio di educare con calma oggi parliamo di qualcosa che riguarda il nostro modo di stare in relazione con I nostri figli e di cui parlo tantissimo sulla tela in tante lezioni del percorso in tanti episodi del podcast contenuti del blog addirittura ne parliamo anche in molti contenuti dell'infanzia ed è la differenza tra chiedere scusa e riparare che in realtà non riguarda soltanto la relazione con I nostri figli ma riguarda anche le relazioni con il nostro partner la nostra partner la nostra famiglia d'origine è proprio un cambio di mentalità quello che vi chiedo di fare perché credo che davvero possa migliorare la relazione. Oggi ne parlerò con alcune mie riflessioni e anche con alcune parole di una delle lezioni del percorso per educare a lungo termine e poi lo farò portandovi anche alle riflessioni di elisappella che come molti di voi sanno è una delle nostre persone di riferimento un po' su tutti I temi della genitorialità. Elisa è parente coach fa parte del team La tela esteso è presente negli uno a uno e periodicamente offre sulla tela I suoi workshop live su argomenti importanti che vogliamo condividere con voi.

Se conoscete il mio lavoro e il lavoro di Elisa saprete che la nostra visione è molto allineata e per questo penso che anche il suo punto di vista possa essere un bell'arricchimento in più. Il punto da cui mi piacerebbe partire oggi è questo: una delle cose più difficili ma anche più trasformative che impariamo nella genitorialità è riparare ed è secondo me uno degli strumenti più potenti che abbiamo a nostra disposizione perché è una competenza che una volta che riusciamo a mettere da parte quello che comunemente amichevolmente chiamiamo orgoglio diventa facilissima da mettere in pratica ed è uno strumento che può cambiare davvero la nostra relazione con I nostri figli perché è uno strumento che fa tante cose alla volta uno dice a nostro figlio questo comportamento è sbagliato due permette a noi di imparare a prenderci la nostra responsabilità ed è molto più facile che quindi lo imparino anche I nostri figli a prendersi la loro responsabilità perché lo sapete si insegna molto più facilmente immediatamente con il nostro sapete si insegna molto più facilmente immediatamente con il nostro modello e tre ci permette di far vedere ai nostri figli che anche gli adulti sbagliano perché noi parlo per la nostra per la mia generazione siamo cresciuti con modelli di adulti impeccabili, modelli di adulti che non ammettevano I propri errori e quindi impeccabili, modelli di adulti che non ammettevano I propri errori e quindi spesso non ci hanno permesso di imparare a essere accoglienti anche con I nostri, oltre al fatto che hanno normalizzato comportamenti sbagliatissimi, comportamenti come scula sculacciate, strattoni, spinte, umiliazioni, minacce che sono veri e propri abusi.

Su questo non mi dilungo anche se so che appena ho detto la parola abuso collegato a strattone, scullacciata magari dentro di voi si è creato un forte disagio ma per questo vi rimando all'episodio in cui ne ho parlato in cui spiego molto più approfonditamente quello che intendo dire con questo. Oggi voglio proprio concentrarmi su questa bellissima competenza, questa bellissima abilità che è un intervento che tutti abbiamo a nostra disposizione, un intervento veloce, letteralmente ci vogliono quindici secondi per dire questa frase e che voi ci crediate o no questi quindici secondi in cui scegliamo di riparare possono impattare la nostra relazione con I nostri figli ma anche con noi stessi a lungo termine per avviare questo lavoro sicuramente è una competenza che dobbiamo acquisire perché nella nostra infanzia non abbiamo avuto modelli che ci hanno insegnato a chiedere scusa, quindi per iniziare questo lavoro credo che sia molto importante imparare a riconoscere la differenza tra chiedere scusa e riparare perché non sono sinonimi. C'è una differenza apparentemente sottile ma invece quando la vedi questa differenza ti rendi conto che è abissale. Nel modo in cui la vedo io, chiedere scusa è una frase o una parola, spesso vuote tra l'altro di significato, mentre invece riparare è un dialogo, è una comunicazione o per usare un'altra metafora, chiedere scusa è un po' come se fosse un cartello stradale e lì lo vediamo è davanti a noi riparare è come fare un passo nella direzione che abbiamo scelto ed è proprio in quella scelta lo dico spessissimo che c'è una grandissima libertà.

Scegliere la nostra azione, scegliere la nostra reazione è una delle più grandi libertà che abbiamo ed è per questo che imparare a riparare è come una chiave che apre una gabbia e prima vi elencavo alcuni benefici del riparare ma me ne sono dimenticata uno importante perché riparare imparare a riparare ci permette anche di mostrare ai nostri figli un modo diverso più costruttivo di stare nel conflitto senza chiusura, senza vergogna, mettendo l'ego da parte e prendendoci le nostre responsabilità. Vi leggo un pezzettino della lezione del percorso che si intitola Se sbagli ripara, la trovate nella categoria mindset se avete l'abbonamento che è la categoria base del percorso per educare a lungo termine quella che contiene gli strumenti essenziali della nostra cassettina degli attrezzi questa categoria è quella che consiglio sempre di fare all'inizio del percorso per educare a lungo termine o anche di tornarci Riparare è uno dei miei strumenti preferiti perché per riparare riparare è uno dei miei strumenti preferiti perché per riparare bisogna sbagliare e se c'è una cosa che è facilissima nella genitorialità almeno quella che abbiamo scelto è proprio sbagliare riparare consiste di tre passi importanti uno perdonarci accettarci e ti ricordo che se ti senti in colpa è positivo significa che sai di voler cambiare due visualizzare come potremmo fare diversamente la prossima volta e anche comunicarlo all'altra persona?

Tre, prenderci la responsabilità delle nostre parole e azioni e chiedere scusa, non necessariamente in questo ordine. Tanti genitori mi domandano se vada bene chiedere scusa ai propri figli. La risposta breve è sì. La risposta lunga invece la trovate nella lezione del percorso. Ma il riassunto è: siamo cresciuti con l'idea che se ci facciamo vedere vulnerabili perdiamo l'autorità, ma questo tipo di educazione è ormai passata oggi sappiamo che l'autorità e l'obbedienza non sono l'obiettivo della genitorialità l'obiettivo della genitorialità è la fiducia il rispetto l'empatia la connessione E poi nella lezione do un mini copione di come iniziare a riparare.

Per esempio possiamo dire: Ehi, ripensavo quello che è successo l'altro giorno quando e poi dici quello che è successo: ti ho urlato ti ho dato una sculacciata ti ho umiliato quando hai rovesciato l'acqua ti ho minacciato perché non volevi venire via dal parco giochi eccetera eccetera mi dispiace quel comportamento è sbagliato Sto ancora imparando a gestire le mie emozioni e la prossima volta cercherò di bla bla bla. Questo è un copione semplicissimo che possiamo usare così come ve l'ho dato oppure adattare come parlate. Ma quelle componenti che avete sentito all'interno del copione sono importanti perché c'è prima di tutto l'ammissione dell'errore, dire quella frase questo comportamento è sbagliato è fondamentale perché in questo modo nostro figlio inizia a vedere che determinati nostri comportamenti sono sbagliati e piano piano anche a contestarli. E poi dire che stiamo ancora imparando a gestire una situazione e dire quello che abbiamo intenzione di fare in futuro dà un messaggio importante dice anche noi genitori non sappiamo come fare I genitori e lo stiamo imparando non siamo impeccabili stiamo studiando stiamo imparando sbaglieremo ripareremo e la volta dopo faremo diversamente. Questo è un apprendimento meraviglioso.

E adesso, come promesso, vi leggo le riflessioni di elisabella che in un suo carosello su Instagram tratto dalla sua newsletter spiega benissimo la differenza tra chiedere scusa e riparare e parte da un concetto importante di cui parlo anche in altre lezioni ovvero chiedere scusa non è prendersi la responsabilità del nostro comportamento ma chiedere all'altra persona di fare un'azione ovvero quella di perdonarci Elisa scrive che molti psicologi oggi considerano il riparare come una delle competenze più importanti che un genitore possa sviluppare perché quando commettiamo un errore che sia un'esplosione di rabbia, una frase svalutante, un commento giudicante o aggressivo Non basta chiedere di essere perdonati. Scusarsi serve a chiudere un episodio, a lasciarselo alle spalle, mette il focus su di noi. È un gesto importante eppure la sua portata può essere limitata. Riparare invece serve a trasformare l'impatto a mostrare un'alternativa e il desiderio di evolvere e mette il focus sulla relazione. E come lo facciamo?

Attraverso la connessione, la presa di responsabilità e la costruzione di una nuova narrazione su ciò che è successo. Elisa ci fa anche due esempi: un genitore di una donna ormai adulta guarda la figlia divenuta a sua volta madre mentre gioca con I suoi bambini e si accorge di non averle mai prestato quel tipo di attenzione, ho dedicato quel tempo. Se vuole scusarsi questo genitore potrà dire: Guardandoti giocare con I tuoi bambini mi accorgo di non aver mai fatto lo stesso con te. Mi dispiace, scusami. Quello che viene chiesto qui è di essere perdonati.

Se lo stesso genitore vuole invece riparare potrà dire guardandoti giocare con I tuoi bambini mi accorgo che a volte da bambina devi esserti sentita un po' sola. Non ce lo hai mai fatto pesare ma sicuramente ti è mancata un po' di attenzione e di compagnia. Vorrei averlo saputo prima: sei sempre stata una bambina allegra e propositiva sarebbe stato divertente giocare con te. Qui il genitore dà alla figlia, non chiede nulla per sé. Se la figlia in qualche momento della sua vita pensato nessuno vuole giocare con me forse mi trovano poco interessante il nuovo racconto va a correggere questa falsa credenza di questo esempio che fatto Elisa mi è piaciuto moltissimo il fatto che il genitore abbia parlato delle emozioni che probabilmente sentito la figlia perché chiaramente non possiamo saperlo, non siamo nel corpo dei nostri figli, ma possiamo provare ad immedesimarci, possiamo provare a pensare a quali sono le loro emozioni e a comunicarle.

E io ci aggiungerei anche un mi dispiace perché credo che questa frase mi dispiace aiuti davvero tanto a fare arrivare il messaggio che ci siamo resi conto che quel comportamento non era valido o che avremmo potuto fare diversamente, anche se magari fare diversamente anche se magari allora non avevamo gli strumenti è un prendersi la responsabilità. Un altro esempio sempre di Elisa riguarda invece una situazione nella quale magari da genitori possiamo trovarci noi. Una mamma accusa il figlio di aver perso un libro e gli dice frasi giudicanti: non stai attento, che non si prende cura delle sue cose. Poi però si ricorda che in realtà era stata lei a prenderlo per mostrarlo a un'amica. Se vuole scusarsi può dire: amore mi dispiace ti ho accusato ingiustamente avevo preso io il libro, scusami.

Questo va bene è un primo passo ma se vuole riparare davvero potrebbe dire qualcosa come: quello che ti ho detto non era vero non è vero che non sei attento ti prendi cura delle tue cose prepari la cartella ogni giorno dai da mangiare al gatto sei gentile con gli altri anche se avessi perso quel libro non ti meritavi di essere trattato così Voglio imparare a non parlare a caso quando mi arrabbio. Questo copione l'ho trovato bellissimo perché in questo modo ci stiamo anche prendendo cura dell'autostima dei nostri figli. Li stiamo aiutando a costruire un'immagine di sé perché se noi avessimo lasciato tutto questo non detto dopo una frase del tipo non stai attento non ti prendi mai cura delle tue cose quella è l'immagine che creano di loro nella loro testa. Al contrario quando noi ripariamo e diciamo non è vero quello che ho detto sue cose, ma a volte sì. Ed è importante che diciamo che a volte sì, perché in questo modo nostro figlio crea l'immagine di sé nella sua mente.

E tra l'altro quando noi creiamo queste immagini nella mente dei nostri figli la creiamo anche nella nostra mente ed è molto più probabile che riusciamo in questo modo a dare fiducia e ad ottenere collaborazione. Quindi ecco la grande differenza del riparare. Quando ripariamo non chiediamo qualcosa per noi, offriamo qualcosa all'altra persona che può essere una nuova immagine di sé, una verità più onesta, un riconoscimento che può sciogliere una ferita o che magari può non creare un trauma. Quindi oggi voglio lasciarti con una domanda: c'è qualcosa che vorresti riparare? Magari una frase detta con tono aggressivo, una reazione troppo forte, non importa che sia con tuo figlio magari anche con il tuo partner, la tua partner.

Se sì, inizia da lì e fallo oggi. Sarà scomodo? Sì. Ma essere genitore, come dico anche in una delle lezioni del percorso, è un po' come meditare. Dobbiamo imparare a stare seduti nella scomodità e a dare importanza a ciò che conta, nella meditazione e il nostro respiro nella genitorialità sono le nostre relazioni con noi stessi e con I nostri figli è un po' quella che chiamo la panchina del disagio no dobbiamo imparare a rimanere seduti su quella panchina del disagio.

E tra l'altro puoi anche iniziare semplicemente dicendo mi dispiace per come ti ho parlato, non era giusto, magari ti fatto sentire così o cosà la prossima volta vorrei eccetera eccetera e se nella situazione che vuoi riparare hai detto qualcosa che creato un'immagine sbagliata di tuo figlio di tuo marito di tua moglie quando ripari cambia anche quella narrazione per oggi è tutto spero di aver piantato qualche semino ringrazio Elisa per il suo contributo vi ricordo che trovate Elisa anche nei workshop live sulla tela e nel servizio uno a uno che secondo me è un servizio rivoluzionario se avete una difficoltà per la quale non trovate una soluzione o se vi sentite bloccati in una determinata situazione questo è il servizio per voi perché è molto accessibile economicamente e anche facilissimo da usare voi mandate un messaggio scritto le professioniste sulla tela vi rispondono con un vocale e vi aiuta proprio a sbloccare una determinata fatica, un determinato disagio, a fare quel passo che magari da soli o da sole non riuscite a fare. Vi do appuntamento al prossimo episodio di Educare con calma e vi ricordo che se volete commentare, lasciare una riflessione, fare una domanda potete farlo su la tela punto com barra podcast cercando il numero dell'episodio o scrivendo il titolo nella barra di ricerca.

Non mi rimane che augurarvi buona giornata, buona serata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao.

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Episodio potentissimo, apparentemente semplice ma in realtà carico di significati, lezioni, argomenti, messaggi forti e super utili! Lo condividerò con tutti perché credo che tocchi il cuore e spero che più si condivida più gente provi a metterlo in pratica. Che dire grazie come sempre!
💜
Grazie mille! Abbiamo bisogno di persone che ci aiutino a condividere l’educazione a lungo termine 🥰💜
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