245. Paure che altrǝ riversano su di te: restituiscile e crea la tua narrazione
In questo episodio di Educare con calma parlo di quando le altre persone riversano su di noi paure che (se scegliamo di farle nostre) possono bloccare le nostre esperienze: nel viaggio, nella genitorialità e nella vita di tutti i giorni.
Carlotta: Benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di educare con calma. Oggi voglio parlarvi di una cosa un po' diversa che in realtà parte da un aneddoto dei nostri viaggi e finisce con una riflessione che è un po' una riflessione sulla vita e sulla genitorialità che abbiamo scelto e che riguarda la paura. Mi è venuto in mente di fare questo episodio perché un giorno una genitrice mi scritto un messaggio su Instagram chiedendomi scusate faccio un passo indietro eravamo in Costa Rica nella stagione delle piogge e lei mi scritto chiedendomi il Costa Rica è fattibile in questa stagione nonostante le piogge? In questa stagione nonostante le piogge? E mi fatto sorridere perché nonostante noi viaggiamo ormai dal duemila e diciannove a tempo pieno e abbiamo già vissuto stagioni della pioggia in passato sappiamo che è un acquazzone ogni giorno a una certa ora e poi passa e si asciuga tutto perché evapora velocissimamente è un po' più difficile perché è tutto umido c'è un caldo umido I vestiti non si asciugano quando li lavi eccetera eccetera quindi devi sempre trovare un'asciugatrice insomma sappiamo che delle sfide ma sappiamo anche che è fattibilissimo eppure sapete che dal duemila e ventiquattro abbiamo cambiato stile di vita in viaggio ovvero ci siamo trasferiti in un van e con il van viaggiamo in giro per il mondo e sapete cosa è successo?
A un certo punto eravamo in Messico e eravamo in ritardo perché pensavamo di stare solo tre mesi in Messico invece ci stiamo stati sei mesi e quindi siamo arrivati a un certo punto alla consapevolezza prima di entrare in Belize che ci saremmo beccati tutti I paesi del Centro America durante la stagione delle piogge. Ci siamo guardati e ci siamo detti vabbè dai ma non sarà poi così difficile, l'abbiamo già vissuta, eccetera eccetera. E poi è capitato però invece che a un certo punto, prima di passare il confine tra Messico e Belize, abbiamo incontrato una famiglia che scendeva e loro ci hanno detto mandiamo il van, spediamo il van in traghetto in Colombia da Vera Cruz, quindi dal Messico, perché a settembre inizia la stagione delle piogge in Colombia e noi ci siamo guardati, ci siamo detti questo non lo sapevamo, non abbiamo fatto I compiti, quindi significherebbe che praticamente stiamo nella pioggia cioè inseguiamo la pioggia noi all'inizio dei nostri viaggi seguivamo il sole e adesso praticamente stavamo seguendo la pioggia e questa cosa ci spaventato perché ci siamo detti adesso facciamo tre mesi di stagione della pioggia in Centro America, poi facciamo altri tre mesi di stagione della pioggia in Colombia.
Questo è molto fuori dalla nostra zona di comfort. Che facciamo? Cioè ci andiamo a cercare della fatica. E quindi per un attimo, per due giorni, un attimo un po' lungo, abbiamo guardato alle alternative. Abbiamo quasi deciso di saltare il Centro America e inviare da Vera Cruz alla Colombia in modo da arrivare in Colombia prima che iniziasse la stagione delle piogge.
Poi però passati questi due giorni ci siamo guardati ci siamo detti ma perché tutte le volte che abbiamo avuto paura di qualcosa tutte le volte che qualcosa ci è sembrato fuori dalla nostra zona di comfort tutte le volte che qualcuno riversato addosso a noi la sua paura, noi abbiamo deciso di andare a vedere per noi stessi. Siamo usciti dalla nostra zona di comfort e abbiamo creato la nostra propria narrazione, invece di basarci sui racconti, sulla narrazione di qualcun altro. E in viaggio questo succede spesso, avrete sentito in altri episodi quando siamo partiti per viaggiare, mamma mia, ma portate due bimbi così piccoli in Asia. L'Asia, e abbiamo poi scoperto, è uno dei posti più sicuri per le famiglie quando eravamo negli Stati Uniti ci dicevano mamma mia mandate in Messico senza una pistola giuro cioè per tre mesi negli Stati Uniti ci hanno spaventati sul Messico ci hanno detto che il Messico è pericolosissimo tanto che avevamo un po' di timore ma fortunatamente dopo sei anni di viaggio a tempo pieno sapevamo che quel timore spesso e volentieri sarebbe stato infondato e così si è rivelato perché effettivamente era quella loro paura che riversavano su di noi e quando noi non ce ne siamo fatti carico abbiamo potuto creare la nostra narrazione e infatti abbiamo vissuto sei mesi in Messico e siamo ci siamo sentiti sempre sicurissimi anzi molto più sicuri che negli Stati Uniti utilizzando delle accortezze ovviamente non guidare di notte evitare alcune zone che per esempio le stesse persone del luogo ci dicono essere meno sicure non fermarci in posti che a primo acchito ci sembrano insicuri, ecco piccole accortezze del viaggio, ci siamo sentiti sicurissimi.
Ed è successa la stessa cosa: in Messico ci dicevano attenzione ad andare in Guatemala perché il Guatemala è pericolosissimo, il Guatemala è stato cioè un un'accoglienza e una sicurezza incredibile. In Guatemala ci dicevano attenzione a Nicaragua non abbiamo mai avuto problemi ci siamo stati pochissimo ma non abbiamo non ci siamo sentiti insicuri in nessun posto e così via le persone hanno paura di ciò che non conoscono e quella paura spesso la riversano sugli altri e questo vale per il viaggio non andare in quel posto con due bambini piccoli perché pericoloso vale per la crescita personale la famiglia è sacra e se interrompi quella relazione che non ti fa stare bene te ne pentirai Vale per la genitorialità? Occhio che se ti comporti così tua figlia ti metterà I piedi in testa. Sono tutte loro paure che riversano su di noi. Sta a noi prendere quelle paure e restituirle ai proprietari vi ricordate quell'episodio in cui ho parlato del senso di colpa che non ci appartiene che nasce nel corpo di qualcun altro e noi lo prendiamo e lo restituiamo quella persona ecco possiamo usare lo stesso metodo Goku se andate ad ascoltare quell'episodio capite?
Anche in questo caso alleniamoci a riconoscere quando qualcuno sta versando su di noi una sua paura e restituiamogliela. Non lasciamo che quella paura detti le nostre azioni, che quella paura ci faccia scegliere una cosa piuttosto che un'altra. E per concludere la storia ci saremmo persi un posto meraviglioso se avessimo saltato il Centro America. Pensavamo di stare una settimana in Guatemala e ci siamo stati un mese e mezzo perché è una terra che ci conquistati. I bimbi sono andati ad una scuola d'antigua.
Poi abbiamo fatto delle escursioni meravigliose, abbiamo vissuto sul lago a Titlan, dove ci si muove in barca per andare da un paesino all'altro, dove abbiamo conosciuto e rincontrato amici, dove abbiamo creato comunità e ricordi che ci porteremo con noi per sempre, Abbiamo amato ogni paese del Centro America nonostante in alcuni ci siamo fermati di più, in alcuni ci siamo fermati di meno, ma l'abbiamo amato tutto. E sapete una cosa? Piovuto pochissimo, piovuto pochissimo. La stagione della pioggia è stata semplicissima da gestire anche in van, anche in centro America. Fatto caldo, abbiamo fatto fatica con il caldo?
Sì, certamente. La fatica della nostra vita esiste, esiste in qualsiasi posto. Abbiamo cercato aree un po' più elevate, siamo stati su un vulcano, siamo stati in montagna oppure quando abbiamo portato I bimbi a fare surf per esempio in El Salvador ci siamo preparati mentalmente al fatto che avrebbe fatto caldo saremmo stati un pochino più miserabo, non mi viene una parola italiana valida che ci saremmo sentiti un po' spossati ma anche lì siamo stati fortunati perché sia in un posto che nell'altro che nell'altro ancora abbiamo introvato tante docce quindi usavamo le docce per rinfrescarci anche se a volte la doccia era semplicemente una bacinella con dell'acqua che ti butta via addosso. In alcuni posti le piogge arrivavano puntuali alle quattro del pomeriggio, in altri posti non pioveva per un po' e poi pioveva ininterrottamente per un giorno e una notte ma pioveva tipo acquazzone che non vedevi a un metro di distanza e altre volte c'era una pioggerellina che ci accompagnava tutta la giornata. In ognuno di questi casi ci siamo adeguati e non ci è sembrato neanche così difficile.
Forse anche perché ci eravamo preparati molto bene, sapete, lo ricordo sempre, spesso e volentieri non ci sentiamo sopraffatti quando arriva un'emozione quando proviamo un'emozione ci sentiamo sopraffatti quando quell'emozione ci sorprende e noi eravamo così preparati al peggio della stagione delle piogge che onestamente è stata una passeggiata. E anche quando non lo è stata eravamo preparati a quella fatica anche quando è stata una fatica più faticosa di quella a cui eravamo preparati l'abbiamo vissuta con tutta la gamma di emozioni che sentivamo abbiamo pianto ci siamo arrabbiati ci siamo sfogati l'uno con l'altro ci siamo trattati male ci siamo ci siamo ci siamo e poi ci siamo perdonati ci siamo ricordati che a volte le emozioni facciamo fatica a gestirle che stiamo ancora imparando abbiamo riparato siamo cresciuti in questa fatica in questo disagio siamo cresciuti questo per dirvi che non è tutto rose e fiori non è che quando scegliete di uscire dalla vostra zona di comfort poi voilà tutto funziona e non sentite la fatica. No, non è così. La fatica la sentirete, a volte sarete più preparati, a volte sarete meno preparati, quando sarete meno preparati le emozioni magari vi travolgeranno ma anche lì andrà bene perché stiamo imparando a gestire ogni emozione se sei qua è perché stai imparando che ogni emozione è valida che va bene esprimerla stai imparando a regolare il tuo sistema nervoso per riuscire ad essere un adulto emotivamente maturo che si apprezza di più, che si stima di più e quando sbagli ripari.
Ecco non ho una morale di tutto questo forse quella era la morale no la storia in sé la morale e magari a livello più pratico proprio a livello del viaggio se avete mai avuto quella riflessione del non posso andare in questa zona in questo periodo perché è la stagione delle piogge piuttosto che non posso andare in quel posto con bambini perché non è sicuro ecco non per forza buttare via queste riflessioni, ma magari semplicemente sfidare queste riflessioni con altri pensieri, magari sfidarle per cercare di creare la vostra narrazione, invece di seguire quella che è la narrazione di di seguire quella che è la narrazione di altri e magari vi porterà a scegliere di fare una vacanza nella stagione delle piogge, quindi bassa stagione in cui I prezzi sono molto più bassi, accorgendovi che effettivamente avete tutti gli stessi benefici di una stagione alta con qualche piccola sfida in più che però è fattibilissima e a volte sfidare una narrazione significa anche solo andare a leggere dei post di persone che hanno effettivamente visitato quel paese in quella stagione ricordandosi sempre però che finché non ci creiamo la nostra narrazione dalla nostra esperienza non possiamo sapere davvero come sarà per noi noi prima di decidere di andare giù in centro america nella stagione delle piogge abbiamo letto tantissimi post di tantissime esperienze di persone che lo hanno che per I nostri figli nell'imparare a stare un pochino fuori dalla nostra zona di comfort.
Mi piacerebbe tantissimo sapere che cosa suscitato in voi sentire queste parole, questa storia, se avete mai fatto queste riflessioni, se magari è capitato anche voi di riconoscere quando qualcuno stava riversando su di voi una sua paura e l'avete restituita al proprietario o se al contrario ve la siete cucita addosso e avete lasciato che dirigesse le vostre scelte. Potete raccontarcelo e unirvi alla conversazione della comunità su la tela punto com barra podcast potete cercare il numero di questo episodio o cercare il titolo nella barra di ricerca e unirvi alla conversazione nei commenti. Sapete che unirvi a una comunità anche se online all'inizio partecipare a una conversazione con persone che condividono I vostri valori vi farà sentire meno soli, vi farà sentire meno sbagliati e spesso vi darà anche strumenti validi per gestire le situazioni della vita della quotidianità che vi trovate di fronte. Per oggi è tutto, non mi rimane che augurarvi buona serata, buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao!