46. Il pannolino si lascia, non si toglie!
Il titolo la dice già lunga: secondo me è tutto più facile quando è il bambino a lasciare il pannolino e non l’adulto a toglierglielo.
Spero che vi sia utile e vi aspetto nei commenti dell’episodio sul mio sito: spero mi diate anche consigli sui pannolini / mutandine lavabili come vi chiedo nell’episodio. 😉
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Carlotta: Benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di Educare con calma! Oggi ho deciso di raccontarvi un po' della nostra esperienza con il lasciare il pannolino. Chi il mio corso Educare a lungo termine sa che secondo me il pannolino non si toglie, il pannolino si lascia! Qual è la differenza? Che cosa significa?
Significa che scegliamo di seguire lo sviluppo naturale del bambino, quindi non seguiamo delle linee guida che dicono che il pannolino si toglie ai due anni o ai due anni e mezzo, ma prendiamo questa decisione osservando il bambino o la bambina è di comune accordo con loro, parlandone, rendendolo un processo significa che quando il pediatra ci consiglia o ci dice che il pannolino si toglie verso I due anni o I due anni e mezzo sappiamo che quella è un'età indicativa per tenere le antenne all'erta e notare I segnali perché appunto verso quell'età e non esattamente a quell'età è quando il bambino la bambina sono pronti a lasciare il pannolino, quando iniziano a dominare il controllo dello sfintere, quando ci inviano altri segnali, come ad esempio il fatto che sappiano tirarsi su e giù I pantaloni, perché ovviamente noi ricerchiamo l'autonomia anche in questo processo e poi anche che si interessino al bagno, che ci guardino quando facciamo pipì, che cerchino privacy per fare pipì o cacca eccetera eccetera eccetera. Ma oggi non sto a raccontarvi tutti I segnali perché in questo episodio preferisco non parlarvi della teoria che potete leggere ovunque su internet, tra l'altro anche nel mio corso educare a lungo termine, se ce l'avete andate all'unità lo spannolinamento e trovate moltissime della teoria, dei segnali, ma oggi voglio proprio raccontarvi più che altro la nostra esperienza con il lasciare il pannolino sia con Oliver che con Emily.
Oliver e Emily hanno tolto il pannolino in maniera molto simile ma il loro percorso è stato completamente diverso come tutto il resto d'altronde. Quando è nata Emily, Oliver aveva ventuno mesi e portava ancora il pannolino ma andava già alla scuola Montessori, era nella comunità infantile di Casa del Marke, è la scuola Montessori autentica, tradizionale che avevamo a Marbeia e quindi è stato accompagnato dalle insegnanti. Non so se lo sapete, ma in una scuola Montessori tradizionale quello che fanno le guide è proprio accompagnare il percorso per lasciare il pannolino con rispetto. Ogni volta che si deve cambiare il pannolino si invita il bambino o la bambina a fare tutto in autonomia, a tirarsi giù I pantaloni da solo, a togliersi il pannolino sporco, tutto il processo si fa in piedi perché all'età in cui I bambini e le bambine tolgono il pannolino generalmente è un'età delicata, devono e vogliono con tutti se stessi praticare l'indipendenza e la volontà ed è per questo che si sentono tante storie di bambini che quando li si mette sul fasciatoio gridano e urlano, perché in realtà non è che non gli piaccia il fasciatoio, semplicemente stanno dicendo voglio autonomia, voglio farlo da solo e per questo cambiarli in piedi, anche se è più difficile per il genitore, ma vi assicuro che è un processo che si può imparare, spesso aiuta moltissimo in questi casi.
Comunque mi sono già persa, vi dicevo che la guida, ovvero l'insegnante in una scuola Montessori, poi invita il bambino o la bambina a sedersi sul water per fare pipì, a pulirsi, a rimettersi il pannolino e a rivestirsi. Non avete idea di quanto tempo un assistente Montessori passi in bagno con I bambini in una comunità infantile, che poi certamente in una scuola Montessori è tutto più facile perché I bambini e le bambine hanno l'esempio l'uno delle altre. Ci sono bambini e bambine dai diciotto mesi ai tre anni, quindi I più grandi che hanno già lasciato il pannolino mostrano ai più piccoli come fare, mentre I più piccoli sono in cui mostrano ai più piccoli come fare, mentre I più piccoli sono incuriositi da questa indipendenza e da questa capacità e provano ad emularli. Quindi veramente tutto il processo succede molto spontaneamente e se il genitore a casa utilizza lo stesso metodo, allora è davvero semplice lasciare il pannolino con rispetto. A casa ovviamente il genitore può prendere spunto da quello che fanno le guide, le insegnanti in una scuola Montessori e fare come loro, al cambio del pannolino, può invitare il bambino o la bambina a fare pipì nel water senza forzarlo, ricordatevi che non stiamo cercando di togliere il pannolino, stiamo accompagnando il processo, se non fa nulla non importa, se invece fa pipì guardiamo insieme nel water e diciamo hai fatto pipì guarda non c'è bisogno di premi, non c'è bisogno di biscotti, di adesivi, di bravo, di applausi, di niente di tutto ciò, perché noi genitori vogliamo promuovere l'automotivazione, quindi vogliamo che il bambino o la bambina imparino determinate capacità, determinati comportamenti perché vogliono, non perché aspettano il premio, la ricompensa o l'applauso o il bravo e noi è così che abbiamo fatto con Oliver quando aveva circa due anni, quindi Emily aveva due o tre mesi.
Oliver aveva un'amica a scuola, Lola, che era leggermente più piccola di lui, ma aveva già il desiderio di lasciare il pannolino, quindi è stata la precorritrice del lasciare il pannolino nella sua comunità infantile e Oliver la osservava spesso. Mi diceva la guida che la osservava con curiosità, la guardava ogni volta che andava in bagno, guardava il processo, poi Oliver è veramente un osservatore e un giorno lui è arrivato a casa e mi detto che voleva le mutandine, cioè no, non me l' detto in realtà perché Oliver a due anni non era ancora verbale, usava delle parole sciolte qua e là, ma non diceva ancora frasi intere, ma cominciato ad esempio togliendosi il pannolino da solo in casa, poi un giorno mentre stendevamo si è messo le mutande di Alex, spesso se io prendevo il pannolino lui lo rimetteva nell'armadio e quindi mi comunicato con questi gesti, con questi comportamenti, che non voleva più il pannolino. Ma io onestamente non mi sentivo pronta, ero appena diventata mamma di due, mi stavo ancora abituando e non ero assolutamente pronta a lasciare il pannolino, ma sapendo che sarebbe stato molto più efficace seguire l'interesse di Oliver e assecondare il suo desiderio di indipendenza, di autonomia, ho raccolto tutte le mie energie positive, ho comprato un set di mutandine e ho detto ad va bene, usiamo le mutandine, ma ho fatto un errore, ovvero ero troppo nervosa all'idea che avesse degli incidenti, noi li chiamiamo incidenti, non mi sono mai chiesta se sia la parola giusta a dire il vero, ma è così che li abbiamo sempre chiamati ancora oggi.
Quindi continuavo a ripetergli ogni due minuti Oliver vieni, andiamo in bagno! Avevo praticamente messo una sorta di timer mentale in cui ogni cinquecentodieci minuti lo rivoleva il pannolino e io onestamente ho tirato un sospiro di sollievo perché non mi sentivo assolutamente pronta, quindi l'ho lasciato rimettersi il pannolino e istintivamente io l'avrei visto come un regresso, ma poi mi sono ripetuta qualcosa che spiego anche nei miei corsi che mi diceva anche la mia mamma che è vale cambiare idea. Non sempre I progressi sono lineari, spesso si può anche regredire per poi andare avanti. A volte se prendo una decisione poi posso cambiarla. Credo che questo sia qualcosa con cui lottano tanti I genitori, questa sensazione del se fai questo poi non puoi più tornare indietro, se togli il ciuccio non puoi più tornare indietro, se smetti di allattare non puoi più tornare indietro, se lo metti nel suo letto non puoi più tornare indietro, è un po' quella mentalità degli estremi che io preferisco abbandonare per preferire invece il compromesso o semplicemente anche a volte seguire l'istinto.
Ecco, io in quel momento ho detto ad Oliver ok rimettiamo il pannolino. Era quello che mi dettava l'istinto, era quello che sentivo di aver bisogno io perché appunto come vi ho detto non mi sentivo pronta e devo ammettere di essere stata veramente felice di questa decisione anche perché ho avuto tempo di prepararmi perché sarebbe ovviamente successo da lì a poco. E' andata avanti con il pannolino qualche settimana e poi Oliver me l' fatto di nuovo capire perché chiaramente era pronto per lasciare il pannolino. Io allora avevo fatto mente locale, avevo imparato dai miei errori, avevo comprato un vasino, che è la prima volta non avevo nemmeno, e l'ho comprato di quelli con la base che si toglie, perché così mi portavo dietro la base piccola, nei posti dove sapevo che non ci sarebbe stato un bagno, e devo ammettere che mi faceva stare più serena e poi mi ero ricordata da sola di fidarmi del processo, di fidarmi del fatto che lui fosse pronto e me lo stesse dimostrando e di cercare di controllarlo meno e anche di ricordarglielo meno. Poi, se a volte mi rendevo conto che era passata già un'ora, un'ora e mezza o due, magari gli prendevo la manina e gli dicevo vieni, ti accompagno a fare pipì oppure vieni, accompagnomi a fare pipì invece di chiedergli se ne avesse bisogno e spesso così veniva più facilmente, più spontaneo.
Insomma, cercavo di fidarmi il più possibile, ma anche di aiutarlo ad avere il più successo possibile. Di notte invece anche se lui mi chiedeva di non mettere il pannolino, io o lo convincevo a metterlo o glielo mettevo quando si addormentava, che ovviamente non è la cosa migliore perché al mattino si ritrova con il pannolino e sicuramente il messaggio non è di fiducia, ma io avevo bisogno di dormire il più possibile senza preoccuparmi anche di quello e oppure dover fare sette lavatrici alla settimana e quindi ho optato per il compromesso, ma devo ammettere che è durato veramente molto poco perché il pannolino era sempre asciutto al mattino e quindi poco dopo l'abbiamo tolto definitivamente. Oliver non mai più avuto un incidente di notte né di giorno ed è davvero rarissimo tra l'altro che lui abbia incidenti. Sono capitati ma davvero molto sporadicamente e questo rispecchia molto bene il carattere di Oliver, perché lui è un osservatore. Prima di fare le cose preferisce fermarsi, osservare e farle solo quando si sente sicuro di saperle fare, forse proprio andata così anche con il pannolino.
Ricordo per farvi un esempio, forse l'ho già detto in qualche episodio, che prima di decidersi a scendere dallo scivolo quando andavamo al parco giochi osservato I suoi amici salire scendere dallo scivolo per mesi finché probabilmente l'aveva visto fare così tante volte che si sentiva sicuro di sé, sapeva di essere pronto e allora preso, si è alzato perché di solito rimaneva seduto per terra, salito è salito le scale, fatto le scale dello scivolo ed è sceso. Quindi probabilmente, ecco, anche con il pannolino aspettato così tanto osservando la sua amica Lola a scuola che alla fine era sicuro di sé e probabilmente fossi stata meno ansiosa io già la prima volta sarebbe stato un successo. Ovviamente ho imparato dai miei errori con Emily, ma con Emily è comunque andato tutto diversamente. Emily una fortissima sicurezza in sé che sembra che la faccia sentire quasi invincibile in tantissimi aspetti della sua vita. Lei è di quelle che a sette mesi non camminava, ma voleva già salire e scendere dallo scivolo e si buttava a capofitto.
Emily infatti tolto il pannolino a 17-diciotto mesi, anche complice il fatto che con lei eravamo passati ai pannolini lavabili, che secondo me aiutano moltissimo il processo di lasciare il pannolino perché danno al bambino o alla bambina molta consapevolezza. Prima di tutto sentono il peso del pannolino, sentono il bagnato sulla pelle, collegano il fare pipì al pannolino bagnato e alla sensazione scomoda di bagnato, mentre invece l'usa e getta assorbe talmente tanto che non c'è questa correlazione, questa sensazione. Se mi seguite anche sul blog ne ho scritto parecchio, saprete che per me I pannolini lavabili sono stati proprio un prima e un dopo per tantissimi aspetti, che li ho adorati e tra l'altro ho proprio una collezione sul blog in cui parlo del nostro passaggio ai pannolini lavabili, se vi interessa. Quindi quando eravamo in Canada nell'estate del duemila diciotto Emily aveva diciassette diciotto mesi e già lì voleva girare senza pannolino perché in casa c'era un vasino e devo dire che spesso arrivava al vasino senza problemi. Altre volte si dimenticava e quindi pulivamo insieme, ma in maniera molto tranquilla perché io ero più tranquilla e quindi riuscivo a rendere il processo più tranquillo per tutti, perché per I bambini è un processo naturale, loro non si fanno problemi, non lo vivono con stress, loro ci osservano in ogni momento e notano che noi non abbiamo il pannolino, notano che noi andiamo in bagno a fare pipì e cacca e anzi proprio per questo secondo me iniziano a prepararsi a lasciare il pannolino da molto prima dei primi segnali, perché lo osservano come una cosa naturale e quando si sentono pronti nella loro testa il passaggio è altrettanto naturale, quindi se noi riusciamo a viverlo con calma, serenità e fiducia li aiutiamo, perché riflettiamo esattamente come si sentono loro, abbiamo tutti la stessa energia e la stessa sicurezza.
Ad agosto siamo rientrati a Marbeja, Spagna e lei il pannolino proprio non lo voleva più. Inoltre Emily era molto verbale, quindi si faceva capire veramente bene e allora l'abbiamo tolto. Ricordo davvero pochissimi incidenti, ma questo è coinciso con l'inizio della scuola Montessori, che invece non è andato così bene. Emily piangeva spesso, non voleva essere lasciata a scuola e secondo me anche questo aveva a che fare proprio con il fatto che lei stesse lavorando su altro. Lei stava concentrandosi in quel momento sul lasciare il pannolino.
Non aveva la capacità di concentrarsi anche sul distacco da me. Allora visto che potevo permettermi di tenerla a casa ho deciso che preferivo che affrontasse un traguardo alla volta e ho rimandato l'inizio dell'asilo per concentrarci invece sul pannolino e ammetto che andava alla grande. Ormai pensavo che l'avessimo abbandonato per sempre perché Emily andava in bagno autonomamente, stava andando benissimo, aveva una percentuale di successo altissima, cosa che la rendeva ancora più sicura di sé e quindi facilitava il processo, ma il caso voluto che poco più di un mese dopo io sia finita in ospedale per un mese, è stato un po' traumatico, soprattutto per lei perché dovuto smettere di allattare e iniziare ad andare all'asilo, perché Alex non poteva non lavorare, quindi ho dovuto accompagnarla. E anche se le insegnanti sono state meravigliose e l'hanno aiutata tantissimo, in quel periodo lei avuto una fortissima regressione con il pannolino. Cambiava cinque o sei mutandine al giorno, a volte addirittura in una sola mattina di scuola, ma insieme all'insegnante avevamo deciso di non tornare al pannolino e di accompagnarla nel processo, di accompagnarla in questo ostacolo, in questa difficoltà.
Quindi nonostante I mille incidenti diurni, continuavano ad usare il pannolino solo di notte. Questo è durato per un paio di mesi, ma poi quando siamo tornati alla normalità anche gli incidenti sono diminuiti e quindi a quel punto sembrava quasi che avessimo passato l'ostacolo, Sebbene gli incidenti non siano mai veramente completamente spariti, almeno un paio di volte a settimana succedeva che magari avesse un piccolo incidente, soprattutto a scuola, dove ovviamente era più concentrata, ma fortunatamente trovava l'appoggio e l'accoglienza delle insegnanti che non ne facevano un problema quindi è andata avanti tranquilla e alternava addirittura anche settimane intere completamente asciutta. Poi nel giugno del duemila diciannove siamo partiti per questo viaggio, ci siamo ovviamente portati dietro I pannolini lavabili perché Emily li usava sempre ancora di notte, ma ormai durante il giorno arrivava veramente sempre in bagno, quasi senza eccezioni. E nel dicembre del duemila diciannove eravamo in Vietnam e lei mi dice che il pannolino di notte non lo vuole più. Allora andiamo a comprare delle mutandine al mercato, le mutandine in più perché immaginavo che comunque dovessimo lavare di più e decidiamo di provare.
E' stato un disastro, veramente disastro. Si svegliava bagnata e spesso anche due o tre volte a notte, che in un Airbnb potrete immaginare non è proprio ideale e in più io con questo pensiero dormivo poco, perché cercavo di anticipare, cercavo di portarla in bagno, dormivo insomma ancora meno di quanto già non dormissimo, perché Emily in quel periodo si svegliava ancora, e quindi l'esperimento è durato veramente proprio solo qualche giorno perché poi ho spiegato ad Emily che il suo corpo non era ancora pronto e che io non avevo le energie per svegliarmi così tanto di notte e che quindi dovevamo ancora usare il pannolino di notte. Lei fortunatamente l' accettato. Poi nel marzo del duemila venti invece siamo andati in Nuova Zelanda e qui lei di nuovo espresso il desiderio di togliere il pannolino di notte. Allora mi sono attrezzata meglio, in questo caso ho comprato le traversine, non so se si chiamano così a dire il vero, sono questi tessuti impermeabili, questi quadrati di tessuto impermeabile che si mettono sopra il lenzuolo, quindi non il copri materasso, il protettore del materasso, ma proprio sopra il lenzuolo in modo che poi si cambi proprio solo quello e il pigiama e si lavi quello.
Quindi abbiamo deciso di fare il grande passo e questa volta sembrava che Emily fosse pronta Aveva pochissimi incidenti e in più con le traversine, con due traversine e due pigiami riuscivamo sempre a cavarcela. Quindi alla fine ci siamo detti questa è la volta buona, abbiamo chiuso il capitolo pannolini. Senonché dopo quasi un anno, anno in cui ripeto era rarissimo che Emily avesse un incidente di notte e tra l'altro lei non solo era in grado di svegliarsi di notte per chiamarci se doveva andare in bagno, ma alcune sere l'abbiamo perfino vista andarci da sola e poi tornare a letto, che questo ci lasciati proprio di stucco. E inoltre questo aver lasciato il pannolino è anche coinciso con la prima volta in vita sua che
L'ospite: cominciato a dormire con costanza tutta
Carlotta: la notte o comunque svegliandosi veramente costanza tutta la notte o comunque svegliandosi veramente proprio solo una volta, ma raramente. E se sapete la nostra storia di privazione del sonno per me questo era davvero un miracolo. Ho cominciato perfino a pensare ecco allora magari era il pannolino, allora magari era perché non le piaceva questa sensazione di bagnato e allora si svegliava, mentre invece adesso finalmente riesce a dormire serena perché togliendo il pannolino non si sente più bagnata per tutta la notte Insomma, ce l'abbiamo fatta! E niente, dopo tutto questo, quindi veramente a questo punto Emily aveva quattro anni, non avevo neanche più le traversine o comunque quei pezzi di stoffa impermeabili perché li avevo dati in beneficenza, avevo venduto perfino tutti I pannolini e cosa succede? Lei ritorna a fare pipì a letto di notte e questo è successo circa un mese e mezzo fa, sarà stato gennaio-febbraio del duemila ventuno, ed è stato un po' come se il suo corpo si fosse dimenticato come trattenere la pipì di notte e siamo ancora oggi in quella situazione, nel senso che sono più le notti in cui fa la pipì nel letto che quelle in cui è asciutta.
Questo ci obbligati nell'ultimo AirB&B in Nuova Zelanda a comprare dei pannolini usa e getta che mi è dispiaciuto tantissimo, ma purtroppo non avevamo nemmeno una lavatrice quindi era impossibile anche solo pensare di ricomprare dei pannolini lavabili e poi ora che comunque voglio darle
L'ospite: il suo tempo e
Carlotta: non voglio forzarla, invece dovrò ovviamente ricomprare almeno forzarla invece dovrò ovviamente ricomprare almeno tre pannolini lavabili per avere un po' di autonomia perché non è che faccia la pipì tutte le notti, a volte si sveglia asciutta ma appunto è veramente imprevedibile. Quindi tre pannolini lavabili spero che mi daranno comunque un margine di due o tre giorni prima di dover lavare. Ho già una vaga idea sulla marca tra l'altro, ma se avete un consiglio lo accetto volentieri e vi chiedo di lasciarlo nei commenti dell'episodio sul mio sito. Sto purtroppo non mi sono piaciuti, ho provato la mutandina, ma la misura più grande stringe troppo sulle cosce di Emily, quindi ecco quello non consigliatemelo perché l'ho già provato. Ora, sono preoccupata?
No, no, non sono preoccupata. Credo che il corpo di Emily tornerà a trattenere la pipì di notte quando sarà pronto e nel frattempo non voglio che lei si senta forzata a lasciare il pannolino, non voglio svegliarla di notte per portarla a fare pipì a meno che non si svegli lei perché l'ho già fatto in passato e per me non funzionato particolarmente, magari aiutato un pochino ma non ci metterei la mano sul fuoco, ecco non credo che faccia grande differenza e poi visto che stiamo finalmente dormendo tutta la notte dopo quattro anni, non sono mica pazza né masochista, per me può fare dei laghi a letto fino ai trent'anni, basta che dorma e ve lo dico con tutta la sincerità di cui sono capace. Ho piena fiducia in lei, nel processo, nello sviluppo naturale e quindi sono tranquilla. Credo che sia semplicemente questione di praticare l'abilità di trattenere la pipì di notte oppure svegliarsi quando sente lo stimolo. Questo è veramente questione di tempo.
Inoltre non voglio farle pensare che sia un problema, non voglio che si senta in imbarazzo perché non ce n'è bisogno, quindi cerco di non fare comparazione con Oliver, con bambini della sua età, con amiche, con amici e non ne parlo più di tanto. Quando lei si sveglia asciutta battiamo il cinque e le dico allora vai a rimettere il pannolino nel letto che lo usiamo anche stasera e invece quando si sveglia bagnata ci battiamo il cinque lo stesso, e invece quando si sveglia bagnata ci battiamo il cinque lo stesso e le dico dai vedrai che il tuo corpo si ricorderà presto come fare perché lo sapeva già fare una volta quindi devi solo dargli più tempo e vedrai che si ricorderà di nuovo. Et voilà! Questa è la nostra peripezia con il pannolino, con il lasciare il pannolino, che non è ancora finita come avete sentito, quindi spero che presto ci sarà un altro episodio con il lieto fine di questo viaggio dei nostri eroi, ma la cosa che spero di più è che il messaggio di oggi che volevo trasmettervi sia arrivato e credo che I messaggi siano due forse: uno che il pannolino non si toglie,
L'ospite: il pannolino si lascia, quindi vi invito a diffidare di tutti
Carlotta: I siti e gli articoli, lascia, quindi vi invito a diffidare di tutti I siti e gli articoli dove leggete titoli tipo dieci trucchi per togliere il pannolino eccetera eccetera eccetera perché secondo me partono proprio dal presupposto sbagliato e due che anche questo è un processo e non è sempre lineare, spesso è a zig zag, spesso è una montagna russa che torna indietro, va avanti, fa un giro su se stessa eccetera eccetera è fatto di progressi e di regressi e la cosa migliore in assoluto che possiamo fare come spesso accade è accoglierli, accogliere il bambino o la bambina e non forzare il processo nemmeno quando ci sembra strano, come sembra strano a me ora che Emily dopo quasi un anno ritorni a fare pipi nel letto, ma dobbiamo semplicemente sapere che strano può esserlo, ma per questo non significa che sia anormale, Anzi, se c'è una cosa che posso dirvi con assoluta certezza mettendo la mano sul fuoco è che la maggior parte delle fasi di sviluppo e dei comportamenti dei bambini che ci preoccupano alla fine della fiera sono normali. Dovremmo rilassarci un po' di più, dimenticarci se, dimenticarci I ma e prendere un giorno alla volta.
E questo è quanto. Spero che ad alcuni di voi questo episodio sia stato utile, se avete domande specifiche lasciatemele nei commenti dell'episodio sul mio sito lasciatemele nei commenti dell'episodio sul mio sito w w w punto lateladicarlotta punto com e anzi vi lascio il link nelle note dell'episodio e mi trovate anche su instagram e facebook come Lateladicarlotta blog e non mi rimane che augurarvi buona serata, buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Un abbraccio, ciao!
Chiara ormai 4 anni, ha cominciato a fare finalmente i bisogni nel wc, ma se siamo fuori non vuole farla, e io istintivamente sto facendo fatica a spostarci troppo distante da casa. Consigli?
Proverei parlandole, possibilmente in un momento di calma e al di fuori del contesto in cui siete già fuori o state per uscire, per provare a capire cosa la frena in quei contesti. 💜
Qualche giorno dopo la situazione si è sbloccata in quanto ho acquistato un mini wc portatile 😂 la svolta! Ora è serena a farla ovunque, perché sa che c’è questo aiuto, che le permetterà di sedersi e di non rischiare di bagnarsi le gambe! (Ha delle fasciature dalle cosce ai piedi per via della sua malattia, e sicuramente la paura di bagnarsi nella posizione sorretta dove la pipì va un po’ dove vuole la rendeva insicura, conosce bene le conseguenze pratiche se si bagna di pipì - cambio cerotti etc)
Grazie 🩷
Un abbraccio,
Rosalba
Team La Tela
Quindi il primo consiglio è: prova a non farne un problema, di solito è solo una fase e passerà così come è iniziata.
Hai già letto/ascoltato i contenuti del percorso che riguardano lo spannolinamento?
Te ne lascio alcuni qui, insieme al «sequel» di questo episodio del podcast, in modo da poter avere spunti utili (e faccio il tifo per te! 💜), e ti ricordo che trovi altre lezioni nella categoria «I terribili 2»:
7 copioni per lo spannolinamento
Come Oliver ed Emily hanno tolto il pannolino
Grazie per questa tua testimonianza nel post.
È un argomento che mi tocca molto. Sofia, che ha 3 anni, non porta più il pannolino di giorno già da diversi mesi. Ha imparato all’asilo nido l’anno scorso, vedeva gli altri andare sul vasino o wc e alla fine l’ha fatto anche lei. Io ero ero molto in ansia quando pensavo a come avremmo fatto a togliere il pannolino e invece è stato piuttosto semplice. Però ancora adesso, Sofia vuole fare solo la pipì nel water. Per la cacca non c’è verso, mo chiede un pannolino e la fa lì. Altrimenti non la fa. Infatti non la fa mai un giro, aspetta sempre di essere a casa. Io non so come fare, ogni volta che mi chiede il pannolino le propongo sempre di provare a farla sul vasino o water ma lei dice sempre no. E quindi glie lo metto, perché non penso che sia il caso di forzarla, non vorrei che le si creasse un blocco sulla cacca e sarebbe solo peggio. Un’amica mi ha detto che sua figlia faceva la stessa cosa e lei alla fine l’ha minacciata di toglierle il suo cartone preferito se non faceva la cacca nel water e ha funzionato (mamma mia! Minacce e cartoni, il massimo dell’errore proprio! 😄). Non ho nessuna intenzione di fare così. Ma mi chiedo: è normale che Sofia faccia così con la cacca? Arriverà il momento in cui accetterà di farla sul water? E cosa devi fare? È giusto assecondarla in questa cosa e finché mi chiede il pannolino metterglielo? Anche di notte glie lo metto ancora perché quando si sveglia è sempre bagnato. Anche qui: lei non mi chiede affatto di toglierlo…quindi è giusto lasciarla così per ora?
Grazie comunque di tutto!
Grazie mille
Mi hai fatto molto ridere quando hai detto che non sei mica matta a svegliarti apposta per portarla in bagno durante la notte ora che finalmente dorme fino a mattina!
Grazie per questa finestra di vita quotidiana normale
Ma sul mio corso online ci sono parecchie unità dedicate a questo tema 🌸
Mio figlio maggiore ha tre anni e mezzo e ancora porta il pannolino di giorno (di notte non glielo metto più perché si sveglia sempre asciutto). Abbiamo fatto dei tentativi in passato, ma sono tutti falliti miseramente. Così mi ero ripromessa di aspettare che fosse lui a manifestare palesemente il desiderio di lasciare il pannolino. Ad oggi però ancora non è successo e io non sono più serena e non mi sento più di aspettare. Speravo che alla scuola materna, vedendo gli altri bambini andare in bagno, gli venisse voglia di provare. Invece niente. Lui sa vestirsi da solo e trattiene la pipí per molte ore, insomma da quel punto di vista è pronto . Io credo che lui sia troppo impegnato ad imparare altre cose (viviamo in Germania e da qualche mese è molto preso dalla lingua ad esempio). Io però non me la sento più di aspettare. Sarebbe molto sbagliato fare un nuovo tentativo?
Le chiedo di venire in bagno con me ma non sempre viene. Mi lancia segnali contrastanti e non so proprio cosa fare.
Spesso vuole le mutand ma sopra il pannolino. Lei capisce e parla bene quindi nn so se devo aspettare altri segnali oppure provare a proporre io la cosa e vedere. A scuola (classica) mi dicono di provare fra un pochino e secondo loro in pochi giorni capirebbe bene il meccanismo. Lei e’ una delle piu’ piccole nella sua classe infatti mi racconta tutti quelli che sono senza pannolino come bimbi piu’ grandi di lei, si vede che a scuola dicono qualcosa...
sono in confusione aiuto 😩
Io, per abitudine e coerenza, con entrambi se volevano mettere le mutandine, facevo togliere il pannolino, proprio per comunicare la differenza: questo è un pannolino che assorbe la pipì, queste sono mutandine e non assorbono la pipì (quindi se la fai nelle mutandine va sul pavimento o sulle tue gambe). 🙂
Mi sembra facciano un modello simile “popolini” e “zoocchini”.
Se l’assorbenza non dovesse essere sufficiente, a noi sono piaciuti i pannolini lavabili Charlie Banana, hanno i bottoncini, ma una volta regolati credo si possano indossare agevolmente a mutandina perché hanno anche un elastico in vita.
Buon percorso 😊
In merito ai lavabili : io ho usato Little Lamb non a mutandina però, quelli con i bottoni. Un abbraccio forte