Preferiti dei bambini

52. Perché alcuni bambini (e adulti) sanno affrontare le avversità della vita e altri no

Questo episodio di Educare con Calma è basato sul libro di Michelle Borba Thrivers: The Surprising Reason Some Kids Struggle And Others Shine (nel podcast mi sono confusa e ho detto che è uscito nel 2020, ma è del 2021 – ho detto 2020 perché perché ero ancora in Nuova Zelanda e mi sembra una vita fa).

25 giugno 2021·
25 min
·50 commenti
Che cosa fa la differenza tra bambini/e o ragazzini/e che imparano a “prosperare” nonostante le avversità della vita e altri/e che invece si sentono facilmente sconfitti e gettano la spugna? (Da leggersi anche "adulti").

La dottoressa Michelle Borba prova a rispondere a questa domanda ed esplora 7 tratti caratteriali che possono aiutare i bambini a diventare dei Thrivers.
  • Fiducia in se stessi
  • Empatia
  • Autocontrollo
  • Integrità
  • Curiosità
  • Perseveranza
  • Ottimismo
La buona notizia è: questi tratti caratteriali possono essere insegnati, non è troppo tardi.

La cattiva notizia è: in quante scuole vedete che questi tratti vengono insegnati? Quanti educatori danno più importanza a queste materie di vita (che ti aiuteranno contro ogni avversità mentale e morale) piuttosto che ai voti (che nessuno ti chiederà mai nella vita)?

Questi sono i tratti che più di altra cosa determineranno il successo degli adulti che i nostri figli saranno domani, la cura che avranno della propria salute mentale, l’attenzione per la tolleranza, il rispetto, il consenso…

Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, ma io credo che tanto inizi proprio da qui (a chi ha i miei corsi molto sembrerà famigliare). Purtroppo il libro è solo in inglese, ma in questo episodio ve ne ho tradotte alcune parti.

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Io non faccio pubblicità e non accetto sponsor, perché le pubblicità mi danno fastidio e non voglio sottoporvi a più pubblicità di quelle che già vi sommergono nella vita quotidiana. Se vi piace il mio podcast e volete aiutarmi a mantenerlo vivo, potete acquistare uno dei miei corsi:
  • Educare a lungo termine: un corso online su come educare i nostri figli (e prima noi stessi) in maniera più consapevole. Tanti genitori mi dicono che gli ha cambiato la vita.
  • Co-schooling – educare a casa: un corso online su come giocare con i figli in maniera produttiva e affiancare il percorso scolastico per mantenere vivo il loro naturale amore per il sapere.

Carlotta: Benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di Educare con Calma oggi vorrei parlarvi di un libro che sto leggendo perché è un libro che mi illuminata di un'educatrice e psicologa Michel Borba che io seguo da un po e che mi piace moltissimo per la sua competenza e per il suo essere molto diretta. Adoro la sua passione quando parla del suo lavoro credo che sia la stessa passione che sento io quando parlo del mio lavoro. Nonostante il libro sia del duemila venti, quindi appena uscito, molte delle cose che scrive in questo libro sono il fondamento della mia decisione di andare verso Montessori e di allontanarmi dall'educazione tradizionale sia a scuola sia a casa, ma anche il motivo per cui continuo a dire ai genitori instancabilmente che il lavoro che fanno a casa è importante, è fondamentale anche quando sembra che la società ci remi contro e di questo ne parliamo magari un po più avanti. Il libro si intitola 'Trivers? Sorrising reasons why some kids struggle and others shine'.

To Thrive significa prosperare nonostante le difficoltà e la dottoressa Borba deciso di cercare di capire perché alcuni bambini fanno meno fatica di fronte alle avversità e perché altri fanno più fatica e anche di raccontare ai genitori quali sono le caratteristiche che aiutano I figli a prosperare, ad avere successo nella vita. Vi anticipo che non hanno nulla a che fare con I successi accademici. Michel Borba tra l'altro è al cento per cento nel suo ambito in questo libro, lei è riconosciuta a livello internazionale proprio per le sue strategie basate su soluzioni per rafforzare il carattere, la resilienza dei bambini e per ridurre il bullismo. E' stata invitata a parlare nello show today, è apparsa su Time, Washington Post, Newsweek, Boston Global, New York Times e me ne sto dimenticando qualcun altro, scritto ventiquattro libri pluripremiati tra cui un altro libro molto bello che però penso che anche quello purtroppo non sia stato tradotto ancora in italiano che si intitola Un selfie why empatheric Kids succseed in are all about me world perché I bambini che hanno più empatia hanno successo in un mondo egocentrico. Tryvers è il suo ultimo libro.

L'idea di questo libro le è venuta da uno studio di un'altra psicologa, Amy Warner, che studiò per quaranta anni settecento bambini cresciuti sull'isola di Kahui confrontandosi con pediatri, assistenti sociali, psicologi e specialmente si è concentrata su un gruppo di persone che avevano fattori avversi nella loro vita come povertà estrema, abusi sessuali, genitori schizofrenici, eccetera eccetera eccetera. Quindi casi estremi insomma. E lei li osservava e li studiava e notava che quando entravano nell'adolescenza un terzo di loro era premuroso, competente e sicuro di sé. Ce la stavano facendo nonostante tutte le avversità, nonostante tutto, questi bambini, questi adolescenti stavano facendo brillare il loro massimo potenziale. E sapete che cosa scoperto?

Che non era un gene, non era la scuola, non era il quoziente intellettivo era una combinazione di due fattori: uno questi bambini avevano imparato a sviluppare come degli scudi protettivi di fronte alle avversità e due avevano un adulto nella loro vita che non li aveva mai abbandonati e aveva sempre creduto in loro ed era quell'adulto che li aveva aiutati a sviluppare quegli scudi protettivi. Michel nel libro Thrivers scrive: la sorprendente ragione per cui alcuni bambini prosperano e altri fanno fatica non è dovuta ai geni, ai voti a scuola, al quoziente intellettivo, asporto o strumenti particolari, al tipo di scuola né a lezioni di gestione dello stress, ma a una profonda relazione con un adulto che li appoggia e ad alcuni tratti caratteriali che hanno fatto da scudo protettivo nella loro infanzia e li hanno aiutati ad affrontare il mondo alle loro condizioni. E io mi emoziono quando ci penso perché questo è esattamente ciò che cerco di trasmettere in ogni mio corso, in ogni mio post qui sul mio podcast anche. Anche se la società ci rema contro, noi genitori possiamo essere quell'adulto di appoggio, possiamo dare gli strumenti ai nostri figli per affrontare le avversità della vita ed è per questo che io insisto nel dire ai genitori che mi scrivono e mi chiedono se senso che loro usino un'educazione a lungo termine se poi I bambini passano l'ottanta por cento in una società che fa il contrario, io rispondo sempre sì senso!

Senso perché se noi genitori scegliamo di essere quegli adulti di appoggio per I nostri figli possiamo davvero fare la differenza nella loro vita e dare loro quegli scudi protettivi che rimarranno con loro per il resto della loro vita. E questo è un pensiero che vi giuro mi fa venire la pelle d'oca. E quindi la dott. Ssa Borba ispirata dalle ricerche di Amy Warner voluto provare a confermare questi studi lei stessa intervistando bambini e ragazzini negli Stati Uniti. Ora una premessa è di dovere: gli Stati Uniti sono una realtà certamente diversa dalla nostra.

La situazione scolastica negli Stati Uniti se la conoscete è disastrata, la competizione che si trova nei college americani è fuori da ogni nostra immaginazione, la solitudine e la devastazione interiore è inimmaginabile, tanto che le testimonianze che ho letto in questo libro mi hanno fatto piangere più di una volta. Purtroppo però, anche se la realtà americana è una realtà diversa dalla nostra in Europa, tantissimi fattori che leggo nel libro rispecchiano anche la realtà del nostro sistema educativo, del nostro sistema anche la realtà del nostro sistema educativo, del nostro sistema scolastico, della nostra genitorialità e delle nuove generazioni. Michel Borba scrive: Oggi bambini che arrivano sia da famiglie povere sia da famiglie benestanti fanno fatica a prosperare ma sono soprattutto quelli che crescono in comunità affluenti che sono più inclini a stress acuto, solitudine, depressione e sensazioni di vuoto. Molti bambini sentono di non riuscire a stare dietro ad aspettative irrealistiche di successo e gli adulti devono assumersene la colpa. Quindi come dicevo prima Michelle Borba si è buttata sullo studio per confermare che le ricerche di Warner fossero valide e non solo della Warner tra l'altro perché Borba parla di sei grandissimi studi simili a quello della Warner e quindi iniziato ad intervistare centinaia di bambini, ragazzini e adolescenti da una costa all'altra dell'America.

Ognuno di loro in interviste individuali di un'ora e in interviste di gruppo confermato quello che la dottoressa Borba temeva: I bambini e I ragazzini che intervistato hanno ammesso di sentirsi stressati, hanno confermato che genitori e insegnanti danno troppa enfasi all'aspetto accademico e sentono che a nessuno importi se sono o meno esseri umani decenti. Hanno detto che a scuola si sentono prodotti non persone perché il voto e il riconoscimento accademico è l'unica cosa che conta che sono tutti valutati e giudicati sulla base dei voti dei risultati dei successi accademici e non degli esseri umani che sono, dei loro valori dei loro principi. Per esempio Aaron dodici anni dice: E' un po' come se ci stiano producendo per fare gli esami ma ci mancano I pezzi su come essere persone. Eva quindici anni dice: c'è tantissima depressione e ansia. Il settanta por cento dei miei amici sono in terapia, il quaranta por cento prende dei medicinali.

Stiamo soffrendo, ma nessuno fa nulla finché un altro ragazzino si suicida. E queste sono solo due testimonianze di centinaia che si leggono nel libro e non so voi ma a me queste parole entrano dentro come delle lame affilate gli occhi mi si riempiono di lacrime se penso che escono dalla bocca di bambini come quelli che saranno Oliver e Emily tra meno di dieci anni. E più leggo queste parole più mi rendo conto di quanto lavoro ci sia da fare, di quanto lavoro dobbiamo fare. Micheal Borba scrive: abbiamo cresciuto una generazione di bambini che hanno più di tutto, ma ci siamo dimenticati di dare loro le cose che daranno loro il successo nella vita, le caratteristiche mentali e morali che li rendono umani. Il carattere è ciò che costruisce la forza interiore, la genuinità, l'interezza.

Quando ai bambini mancano qualità come l'ottimismo, la curiosità, l'empatia e la perseveranza, il loro sviluppo è incompleto. Sono dei bei pacchetti ma gli manca il regalo dentro. Ma Michel Borba in questo libro non si è limitata a esporre I fatti e a dire quello che scoperto e a intervistare I bambini, ma messo in piedi un vero e proprio programma per le scuole e per I genitori per ridare un ordine alle priorità, perché lei sostiene che I Trivers are made not born ovvero che I Trivers, cioè I bambini e I ragazzini che crescono sapendo affrontare le avversità e che non si ritirano nel loro guscio di fronte alle difficoltà ma lottano per ottenere ciò che vogliono, che cadono e si rialzano, ecco queste persone non sono così di natura ma lo diventano. E tutti questi studi lo dimostrano, tutti questi studi dimostrano che non è mai troppo tardi, che non è solo carattere e che I genitori o le figure di attaccamento contano davvero davvero davvero tanto in questo processo, e che ci sono dei tratti che possiamo insegnare ai nostri bambini ai nostri figli ai nostri studenti a scuola che aiutano tantissimo a farli diventare Trybers e ovviamente Borba punta anche molto sulle scuole perché sostiene che non è famiglia o scuola, è un lavoro di squadra, deve essere un lavoro di squadra.

Anche un insegnante può essere una figura di attaccamento se decide di rimettere in ordine le priorità e io personalmente lo dico sempre che il sistema scolastico tradizionale può cambiare solo a partire dagli insegnanti, dagli individui, perché non possiamo aspettare che cambi dall'alto, dal governo. Michel scrive: non è troppo tardi per riempire I pezzi mancanti nello sviluppo dei nostri figli ma richiede che cambiamo la nostra ossessione miope per I voti, I risultati e I curriculum perfetti, con una visione a lungo termine di ciò che avranno davvero bisogno I nostri figli per vivere vite che abbiano un senso. Il pezzo mancante e il carattere non è troppo tardi, il carattere non è innato, non ci nasciamo, le qualità caratteriali si possono insegnare anzi si devono insegnare. Oggi non voglio entrare sul dibattito del carattere il classico dibattito Nature versus Nurture ovvero natura contro educazione poi io sono una montessoriana ovviamente credo che l'ambiente abbia un grandissimo impatto ma credo che ogni verità stia sempre un pochino nel mezzo. Magari sarebbe interessante approfondirlo un giorno.

Ma tornando a Thrivers, la dottoressa Borba nel suo libro individuato come vi dicevo prima sette tratti fondamentali che rendono I bambini Thrivers, ovvero I tratti che contano di più per diventare questo tipo di persona, questo tipo di personalità. E I sette tratti che scelto sono I più altamente correlati alla costruzione della resilienza. Ma non solo: aiutano anche la salute mentale dei bambini e in più sono quelli a detta sua più importanti non solo sui banchi di scuola anche nel panorama lavorativo del ventunesimo secolo. E io adoro che la dottoressa Borba nel suo libro ripeta in continuazione che non è troppo tardi per dare questi doni ai bambini di oggi perché questi tratti sette tratti del carattere, non sono innati ma si possono insegnare. E niente, se mi conoscete potrete forse immaginare la mia gioia nel leggere questo libro, nel vedere messaggi così, aumentare, diffondersi.

Questa missione è una mia grandissima passione. Io dico sempre che non stiamo crescendo bambini, stiamo crescendo adulti, e il modo in cui stiamo con loro ora e in qualunque momento e circostanza in cui possiamo trovarci, inclusa quest'ultima pandemia, il modo in cui ci mostriamo a loro, il modo in cui nutriamo e coltiviamo certe qualità in loro per aiutarli ad affrontare le frustrazioni, le perdite e tutti quegli aspetti che fanno parte dei problemi comuni della vita, ecco quelli potenzialmente sono doni che diamo loro e che cambieranno la traiettoria delle loro vite. E io in questo ci credo profondamente, se no non farei quello che faccio. E più avanti vi dirò anche un altro pensiero, ma prima vorrei dirvi quali sono questi sette tratti di cui Michelle Borba parla nel suo libro Thrivers. Ve li dico in breve, ma mi piacerebbe anche magari fare un episodio per ognuno prima o poi, un'idea che mi è venuta mentre pensavo a cosa dire in questo episodio.

Il primo tratto è la fiducia in se stessi. I bambini devono credere in se stessi, devono avere un forte senso di chi sono perché è quello che li guiderà nella vita. E una cosa che mi piace molto, che Michelle Borba sottolinea, è che la fiducia in se stessi non è lo stesso dell'autostima e non si sviluppa elogiando I bambini dicendo loro quanto sono bravi a fare qualcosa. La fiducia in sé si sviluppa lasciandoli fallire e rialzarsi perché è fortemente correlata alla resilienza. Il secondo tratto è l'empatia: I drivers pensano noi, non io.

E si manifesta poi in tutto: dalla poca tolleranza verso chi è diverso da noi, dal mettere la nostra comodità al di sopra della cura del pianeta, e sì lo dirò anche dal rifiutare un vaccino che può finalmente portare a termine una pandemia globale che fatto e purtroppo gran parte del problema è proprio la scuola e l'altissima competizione che c'è a scuola, che in piccole dosi è sana, ma nelle dosi che I nostri figli la subiscono è fortemente nemica dell'empatia, perché sviluppa proprio quella mentalità del IO invece che del NOI. E poi vabbè voi sapete che io non credo nella competizione, tutti I miei maestri mostrano che I bambini che imparano in maniera cooperativa invece che in maniera competitiva imparano meglio, si sentono meglio e vanno più d'accordo tra di loro. Avevo detto che non mi sarei soffermata su ogni tratto individuale ma sapete che l'empatia per me è uno di quegli argomenti è uno dei miei argomenti deboli perché per me è davvero alla base del cambiamento che io trovo necessario nel mondo, quindi mi accende un fuoco dentro. I prossimi tratti ve li racconto più in breve. Il terzo tratto è l'autocontrollo.

I bambini devono essere in grado di gestire lo stress che arriva dalla scuola e per farlo devono imparare ad autocontrollarsi e controllare le proprie emozioni che è anche alla base della risoluzione dei conflitti, della scelta di fare la cosa giusta, eccetera eccetera. L'autocontrollo tra l'altro è una delle qualità più importanti che si insegnano in una scuola Montessori, a partire già dalla comunità infantile che va dai diciotto mesi. Quindi chi I miei corsi sa bene quanto per me sia importante questo tratto del carattere. Il quarto tratto l'ho trovato molto interessante ed è l'integrità, perché I bambini e I ragazzi devono avere una chiara bussola morale e coloro che sono pensatori critici, che hanno valori e principi chiari, sono più predisposti ad andare avanti nonostante tutto, a non inciamparsi nelle avversità, perché hanno un chiaro senso del loro sistema di valori, qualunque esso sia. Il quinto tratto che io adoro è la curiosità.

Borba dice che in tutte le ricerche e gli studi questo tratto continua ad emergere più e più volte come altamente correlato non solo a chi va meglio a scuola, ma anche a chi sa gestire meglio le avversità della vita, perché chi è curioso è più aperto alle diverse possibilità. Chi è curioso non pensa quello non funzionerà mai, non ci provo nemmeno, ma è aperto a idee e persone. E per questo, beh, non c'è bisogno di a idee e persone e per questo beh non c'è bisogno di dire quanto io mi trovi d'accordo. Ho creato un intero corso online, il co-schooling Educareacasa proprio per cercare di dare ai genitori degli strumenti per giocare con I bambini in maniera produttiva, ovvero facendo dei giochi che seguano il naturale interesse del bambino e seguire I loro interessi mantiene viva la curiosità che a sua volta mantiene vivo l'amore per il sapere. Per questo io non mi trovo molto d'accordo sulla presenza di un curriculum universale con tempi e ritmi universali come quello che offre la scuola tradizionale.

Il sesto tratto è la perseveranza. Certo I bambini devono avere la grinta per andare avanti ma troppo spesso ci concentriamo su una mentalità di crescita ovvero devi fare meglio meglio meglio senza insegnare però la perseveranza e quindi il bambino non ce la fa a fare meglio meglio meglio non gli strumenti. E il settimo tratto e ultimo è l'OUTTIMISMO di cui tutti abbiamo bisogno. I bambini devono avere un senso di speranza, devono sentire questo senso di speranza perché sarà proprio questo senso di speranza che li guiderà nelle avversità. Ve li ho detti proprio molto molto molto in breve, ma questi sono I tratti caratteriali, le qualità che dovremmo insegnare ai bambini prima di qualsiasi altra cosa.

Queste sono le qualità che li renderanno tryvers, che daranno loro quello scudo protettivo di cui parlavo all'inizio. Michelin sostiene che tutti questi tratti si possono insegnare, e nel suo libro parla nel dettaglio di ogni tratto e dà molte idee su come insegnargli e diversi gruppi di età. E lei dice chiaramente che la prima cosa che I genitori devono fare è capire I propri figli, osservarli, capire chi sono, conoscerli, I propri figli, osservarli, capire chi sono, conoscerli. Sono sicura che chi I miei corsi tutto questo suoni molto familiari ed è bello leggere che sempre più educatori e psicologi insistono sull'importanza di osservare I propri figli per conoscerli. E una cosa che mi piace molto è che Michel dice di fare una lista dei punti di forza e delle debolezze dei nostri figli per quanto riguarda questi tratti, ma poi concentrarci sui punti di forza invece che sulle invece che sulle debolezze, perché in realtà a noi viene naturale pensare mio figlio mostra poco perseveranza, io lavoro sulla perseveranza.

Invece quello che dice lei è il contrario, ovvero lavorare proprio sui punti di forza perché la forza si moltiplica. Lei parla spesso dell'effetto moltiplicatore perché scoperto che se ci concentriamo solo su un tratto, per esempio ci impegniamo ad aiutare I nostri figli ad avere perseveranza, va bene è già qualcosa, ma se ci concentriamo sulla perseveranza più l'empatia o sulla perseveranza più l'integrità questo moltiplica l'impatto, rende lo scudo molto più forte per il bambino. E questo mi riporta alla mente un'idea che non so più dove ho sentito che uno più uno non fa due ma fa undici. Ecco questi quindi sono I sette tratti su cui come genitori ed educatori dovremmo concentrarci: fiducia in se stessi, empatia, autocontrollo, integrità, curiosità, perseveranza e ottimismo. E tra l'altro questi sono tratti che dovrebbero fare parte del curriculum scolastico perché sono molto più importanti per il successo nella vita di tutti I successi accademici che la scuola ci fa sentire come così fondamentali e importanti.

Sarebbe bello fare un episodio per ogni tratto, che ne dite? Vi piacerebbe? Se sì lasciatemi un commento sotto il podcast sul mio blog al link che vi lascio nelle note e magari anche dicendomi che cosa ne pensate di tutto quello che vi ho raccontato. E vorrei chiudere con un pensiero che mi ritrovo a dire spesso ai genitori, perché quando lavori con I genitori ventiquattro ore al giorno inizi davvero a capire quali sono I problemi più comuni, quelli che abbiamo tutti, oltre a quelli che sono specifici alla nostra famiglia, alla nostra vita, alla nostra storia. E uno di questi problemi comuni è il sentire che tutti gli altri genitori intorno a noi stiano facendo un lavoro migliore di noi.

E in questo I social media sono davvero dannosi e colpevoli, perché spesso riflettono una genitorialità che davvero non esiste. Una genitorialità fatta di genitori calmi, che sanno sempre che cosa fare. E purtroppo magari a volte anche io sono colpevole di questo, forse anche io stessa a volte cado in questo gruppo di genitori, di educatori, ma sapete perché? Perché per me è impossibile scrivere prima di aver processato e quando ho processato è spesso perché ho trovato già una soluzione al problema. E quando finalmente ne scrivo, scrivo del problema certo scrivo della mia inadeguatezza, dei miei sbagli, ma ci attacco anche la mia soluzione personale.

E chissà forse voi pensate che arrivare a ma ci attacco anche la mia soluzione personale. E chissà, forse voi pensate che arrivare a quella soluzione sia stato facile. E invece no, non è stato facile. E anche se cerco di raccontarvelo, voi ovviamente non vedete tutto il lavoro dietro le quinte, tutte le cadute, I regressi, ma il messaggio che voglio comunicarvi qui, ora, domani, dopodomani, per sempre è questo. E vi chiedo di fidarvi di me: ogni volta che vedete un progresso c'è sempre, sempre, sempre un regresso.

Una caduta, due cadute, tre cadute, tutte le cadute che servono per arrivare alla soluzione. Non esistono genitori capaci, esistono genitori che lavorano su se stessi più di altri, quello sì. Sapete, penso che una delle cose più difficili dell'essere genitori che non si dice abbastanza secondo me è che essere genitori è difficile, è veramente tremendamente difficile. Siamo tutti stanchi, ci sentiamo tutti sconfitti, inadeguati su una montagna russa di emozioni e di sentimenti. Non vergogniamoci a cercare il supporto, permettiamoci di avere quel supporto quando lo troviamo.

A volte non significa nemmeno che dobbiamo fare qualcosa di diverso da quello che già stiamo facendo, semplicemente significa che dobbiamo permetterci di accogliere il supporto in qualsiasi forma si presenti. E io so che il cambiamento di cui parla Michel Borba nel suo libro o I messaggi che comunico io nei miei corsi sul mio blog in questo stesso podcast certo possono sembrare impossibili e possono forse creare un senso di inadeguatezza, di non sentirci all'altezza, di insegnare queste qualità ai nostri bambini, di non sentirci in grado di renderli esseri umani decenti. Ed è per questo che io insisto sempre sul fatto che non è nostra responsabilità educare I nostri figli, è nostra responsabilità educare noi stessi. Dovremmo vedere questi messaggi o anche questi tratti che Michelle consiglia di insegnare ai bambini prima ancora che come qualcosa da insegnare ai nostri figli, come qualcosa da insegnare a noi stessi, come un'opportunità per fare dei cambiamenti dentro di noi. Perché anche se noi stessi non siamo cresciuti con questo tipo di supporto, quando decidiamo di seguire corsi e leggere libri che possono aiutarci ad apportare dei cambiamenti che fanno bene ai nostri figli, in realtà ci stiamo aiutando retroattivamente a guarire qualcosa dentro di noi, in noi stessi.

Noi otteniamo I benefici più grandi e I nostri figli li ottengono di riflesso, per questo è così importante per me concentrarsi su di noi, sulla nostra evoluzione personale, sul modellare il nostro carattere, perché I bambini imparano molto di più quando non insegniamo parole ma a fatti. E niente non pensavo in realtà che questo episodio sarebbe stato così lungo mi piaceva l'idea di raccontarvi questi sette tratti del carattere che dovrebbero essere secondo me nel curriculum di ogni scuola insieme all'educazione emozionale e tra l'altro se ricordate l'introduzione al volume La Paura che vi ho letto nell'episodio precedente avrete forse notato che di questi tratti ne ho menzionati molti perché questi tratti di cui parla Michelle Borba sono anche quelli di cui più o meno direttamente o indirettamente parlo anche io nei miei corsi. Credo di avervi detto tutto spero che questo episodio vi sia piaciuto tanto quanto a me e spero che vi abbia lasciato delle riflessioni è davvero un peccato che il libro non si trovi in italiano, che si trovi solo in inglese, ma se capite l'inglese ve lo consiglio vivamente lo potete acquistare in versione ebook io c'ho sul mio kindle e ve lo lascio nelle note dell'episodio.

Sì ahimè purtroppo è Amazon, ma kindle è una di quelle cose di cui non sono ancora riuscita a liberarmi quindi abbiate pazienza vi ricordo che mi trovate anche e sempre su w w w punto latelladicarlotta punto com e ovviamente anche su instagram e facebook come la tela di Carlotta blog Buona giornata, buona serata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Alla prossima ciao ciao

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grazie ho ascoltato con vivo interesse questo podcast ed ho subito scaricato il libro che consigli. Mi ha particolarmente commosso capire di non essere la sola a lottare col senso di inadeguatezza riguardo al ruolo di mamma e sapere che non e' mai troppo tardi per cambiare ed imparare assieme alle mie figlie .
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Salve Carlotta. Ho fatto scorpacciata di tutti gli episodi del podcast, che ho scoperto da poco grazie ad un'amica ( su alcuni, tipo questo, sono al secondo o anche terzo ascolto!). Trovo tutti gli episodi molto interessanti, anche quelli su argomenti (come la privazione del sonno o l'allattamento) per i quali sono decisamente in ritardo ;-) . I miei figli compiranno quest'anno 13 e 18 anni. Pensi di registrare qualche episodio sul tema della adolescenza? o sapresti indicarmi qualche podcast che tu ritieni valido su questo argomento? Grazie e buon lavoro!
Ciao Valentina! Ti scrivo per dirti che a breve uscirà proprio un episodio sull'adolescenza!
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Salve Carlotta. Ho fatto scorpacciata di tutti gli episodi del podcast, che ho scoperto da poco grazie ad un'amica ( su alcuni, tipo questo, sono al secondo o anche terzo ascolto!). Trovo tutti gli episodi molto interessanti, anche quelli su argomenti (come la privazione del sonno o l'allattamento) per i quali sono decisamente in ritardo ;-) . I miei figli compiranno quest'anno 13 e 18 anni. Pensi di registrare qualche episodio sul tema della adolescenza? o sapresti indicarmi qualche podcast che tu ritieni valido su questo argomento? Grazie e buon lavoro!
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Cara Carlotta, articolo estremamente interessante..sarebbe belli analizzare i 7 aspetti uno ad uno perché è necessario approfondirli secondo me in maniera dettagliata. Grazie per le tue riflessioni..
Lo sto facendo, il primo è già sul podcast, ma vado molto a rilento! 🙂 Arriveranno tutti e 7 prima o poi!
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Mi ha molto colpita questo episodio. Mentre lo ascoltavo pensavo “non le ho nemmeno io tutte queste competenze, come posso trasmetterle?” Mi sto rendendo conto sempre di più di quanto l’educazione vecchio stampo mi abbia fatto del male.. anche se mi ritengo tre le più fortunate, ho una famiglia salda, non mi è mai mancato niente (di materiale).. però.. c’è sempre un però. Ecco, sto facendo il possibile perché per mio figlio ci siano meno “però”, perché lui non si guardi indietro a 30 anni rendendosi conto che avrebbe avuto bisogno di una psicoterapia già in età adolescenziale. Apprezzerei molto che tu ci raccontassi meglio questi 7 aspetti di cui parla Borba.
Ti ringrazio come sempre infinitamente.
Ambra
Ciao Ambra, ti capisco e la chiave è proprio lì: educarci prima noi per educare loro, lo dico all'infinito nel mio corso. Il primo tratto caratteriale l'ho già raccontato, la sicurezza di sé, e il secondo arriva a breve (l'empatia). 💕
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Meraviglioso Podcast! Grazie Carlotta per tutti questi spunti di riflessione che ci doni.
Grazie a te che ti prendi il tempo per ascoltare il podcast, Sara 💕

Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma ora sto recuperando!
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Grazie mille per questo splendido spunto di riflessione. Peccato che il mio inglese non sia assolutamente all'altezza per poter leggere un libro. Mi rendo conto che in italiano c'è così poco materiale sui bambini e per bambini. Aspetto ansiosamente gli altri episodi e grazie mille per tutto il tuo lavoro di cui possiamo usufruirne qui gratuitamente.
Ciao e grazie per il tuo commento! Ho già pubblicato il primo, la sicurezza di sé, e sto preparando il secondo, l'empatia 💕

Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma ora sto recuperando!
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Siii, sarebbe fantastico un episodio per ogni tratto perché ciò che mi chiedevo mentre ti ascoltavo era proprio questo: come si fa ad insegnare tutte queste qualità ai nostri figli? Mi rendo conto che la cosa migliore sarebbe già possederli in noi stessi, ma se non è così? Comunque hai ragione, ci sentiamo tutti sconfitti.
Ciao Sofia, grazie per il tuo commento! Ho già creato il primo, la sicurezza di sé e ora sto creando il secondo, l'empatia.

Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma ora sto recuperando! 💕
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Ciao Carlotta, ho ascoltato solo oggi l'episodio perché ti ho scoperta relativamente poco tempo fa e sto facendo full immersione del podcast (ascolto un episodio al giorno in pratica).
Ti lancio un'idea, che secondo me potrebbe essere utile a tutti noi genitori che l'inglese lo mastichiamo ma non così bene da poter leggere un libro: perché non li traduci tu??? ;)
Detto questo, GRAZIE! I semini trovano assolutamente terreno fertile!
Mi piacerebbe, ma non potrei proprio trovare il tempo di tradurli con un lavoro a tempo pieno e un'azienda che cresce sempre di più, due bambini in homeschooling, tutto questo viaggiando a tempo (già mi sembra sempre di ricorrere il tempo) 🙈 Ma ti assicuro che ho la stessa idea ogni volta che vedo che un contenuto bello non arriva in Italia 🙂
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Bellissimo episodio, mi hai emozionata, grazie
Sono felice che ti sia piaciuta!
Ps. Arrivo un po' a passo di bradipo, ma arrivo 🦥
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Ciao Carlotta, grazie mille per averci parlato di questo libro. Mi sono venuti i brividi davvero! Non vedo l'ora di leggerlo. Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che questi 7 tratti debbano essere inseriti nel curriculum di ogni scuola. Nonostante ci siano tutti questi studi e libri secondo te come mai nella nostra società si sta andando nella direzione opposta a questa? E cosa nel pratico noi genitori possiamo fare, soprattutto quando ci confrontiamo con istituzioni come la scuola? Grazie. Saluti, Francesca
Vero! Dovrebbero assolutamente entrare nel curriculum scolastico! Non credo che stiamo andando nella direzione opposta, credo che non ci stiamo muovendo. La scuola tradizionale è rimasta invariata, purtroppo.

Parlo molto di questo nel mio corso Co-schooling: educare a casa (https://www.latela.com/co-schooling-educare-a-casa) e a breve ci sarà proprio un mio intervento su questo tema nel summit Educazione Positiva 3-9 anni (https://bit.ly/summit2free) 💕
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Mi hai fatto venire la pelle d’oca .. episodio súper ! aspetto con ansia podcast sui 7 tratti caratteriali ..
Poco a poco arriveranno tutti! 😍
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Grazie Carlotta, arrivi sempre al cuore della questione! Aspetto volentieri un podcast per ogni tratto caratteriale... sia per i miei bambini, che per me! ♥
Sì, ho deciso che li farò tutti, magari scanditi in un anno 🌸
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Ciao! Mi hai fatto pensare a me stessa. Studentessa modello fin da piccolina, penso di essere diventata dipendente da quel "brava"... Fino a spingermi in un dottorato di ricerca e a morirci dentro (senza contemplare l'idea di lasciare, nonostante stessi malissimo). Mi ha illuminata l'idea che l'autostima non si costruisce con gli elogi, in un certo senso hanno fatto di me un'adulta più insicura. Spero di saper fare meglio col mio piccoletto, soprattutto insegnargli ad ascoltarsi e rispettarsi.
Grazie di cuore per questa testimonianza! 🌸
Ciao Valeria, è come se le tue parole le avessi scritte io! Come ti capisco!! Sto imparando grazie a Carlotta a non elogiare i miei figli, lo sanno da soli quando sono "bravi" perché riescono in qualcosa, non siamo noi a doverglielo dire in continuazione.
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Ottimi spunti di riflessione generali e interiori. Se noi adulti non riusciamo a dare l’importa alle cose che contano davvero, come potranno farlo i bambini ? Questo sistema scolastico sta creando davvero grossi danni. Ho amiche che mi raccontano di bambini di 8 e 10 anni finiti al pronto soccorso per attacchi d’ansia dovuti ai test Invalsi. Aspetto con gioia ed entusiasmo i podcast sui tratti caratteriali e, per favore, aggiungi qualche spunto su come incentivarli e coltivarli. Vorrei sempre fare del mio meglio, ma tante volte mi domando se sto facendo giusto o come fare per ottenerlo. Le tue dritte sono importanti per me. Grazie di tutto come sempre
Grazie mille a te per il tuo commento 🌸 Appena riuscirò a parlare dei tratti caratteriali individuali, aggiungerò sicuramente qualche spunto per coltivarli.
Hai modifiche non salvate -
Bellissimo questo podcast. Grazie. 1+1=11 è possibile sia stato Oliver? Quando imparava i numeri?? Sempre da sprone sei.
Credo di averlo ascoltato in qualche intervista di qualche educatore che seguo, ma non ricordo proprio chi. Mi era rimasto in mente :-)
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Grazie, come sempre, episodio utilissimo e ben fatto!!! Ti scrivo per dirti che fare un episodio per “tratto” del carettere è una bellissima idea! Spero riuscirai a realizzarli ☺️
Vorrei provare a farne uno al mese 🤞
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Sarebbe bello un podcast per ogni tratto caratteriale! A volte mi sembra di fare tutto il contrario di tutto e questo podcast è illuminante ma mi servirebbero più esempi sul come . Grazie
Li farò nel corso dei mesi successivi, magari uno al mese 🥰😍 Credo anche io che sarebbe utile!
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Un podcast meraviglioso, da far ascoltare a tutti i genitori edinsegnanti. Grazie, Carlotta!
Sono contenta che ti sia piaciuto! Anche io vorrei che lo ascoltassero molti insegnanti 😍
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Valentina
2 luglio 2021
Episodio che mi ha commossa, sarebbe bellissimo approfondire ogni tratto!
Lo farò, magari una volta al mese o ogni due (o quando mi sento ispirata)😊
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