Preferiti dei bambini

59. Montessori in 5': correggi senza umiliare

In questo nuovo episodio di Montessori in 5 minuti su Educare con Calma ti racconto solo una storia che ho sentito tanti anni fa e mi ha colpita molto.

20 agosto 2021·
5 min
·25 commenti
Ho anche pubblicato la storia per iscritto in un post sul mio blog: La storia dell'anziano e l'orologio (ovvero "correggi senza umiliare").

PS. Non c'entra con Montessori di per sé. Montessori perché per me è uno stile di vita, da sempre la filosofia che guida i miei passi di genitore e persona e mi sprona ad evolvere.
benvenuti e benvenute a un nuovo episodio di educare con calma in questo episodio di montessori in cinque minuti vi racconto solo una storia che lessi in spagnolo un paio di anni fa su internet e che ho ritrovato per caso. Da poco non sono riuscita a risalire alla fonte primaria perché ormai ha girato veramente troppo su internet, ma ci tengo a precisare che non è farina del mio sacco. Io mi sono limitata a tradurla dallo spagnolo. Fa così un giovane incontra un anziano che ricorda con emozione e un suo vecchio insegnante, dopo averlo salutato affettuosamente, gli dice Si ricorda di me? L'anziano risponde di no. Allora il giovane gli dice che era suo allievo molti anni fa l'anziano professore gli chiede Cosa fai oggi? Sono un insegnante, risponde con soddisfazione. Ah, bene, come me da tanti anni. Sì, sono diventato un insegnante proprio perché lei mi ha ispirato. L'anziano gli chiede quando lo ha ispirato a diventare un insegnante e lo studente racconta questa storia. Un giorno un mio amico, anche lui studente, è arrivato con un bellissimo orologio nuovo. Io ho deciso che lo volevo e gliel'ho rubato l'ho tirato fuori dalla sua tasca e l'ho messo nella mia. Poco dopo il mio amico ha scoperto che gli era stato rubato e si è lamentato con lei, caro maestro. Quindi lei si è rivolto alla classe. Qualcuno ha rubato l'orologio di un compagno, chiunque esso sia, che lo restituisca o che lo dia a me. Così io posso restituirlo. Io non lo restitui perché non volevo. Mi vergognavo terribilmente di mostrarmi un ladro di fronte a lei, al mio amico e a tutti i miei compagni. Ci guardammo tutti perplessi. Nessuno disse niente. Poi lei chiuse la porta e disse a tutti noi di alzarci in piedi e che sarebbe passato da ognuno a cercare l'orologio nelle tasche, negli zaini, sulle scrivanie finché non lo avesse trovato. Ma ci disse anche di chiudere gli occhi, che avrebbe fatto la ricerca solo se tutti avevamo gli occhi chiusi. Chiudemmo tutti gli occhi e lei passò di tasca in tasca, cercando l'orologio. Quando arrivò a me, trovò l'orologio e lo prese. Continuò a guardare in tutte le tasche degli altri. E quando finì, disse Ora aprite gli occhi. Abbiamo trovato L'orologio L'ho già restituito al suo proprietario. Non mi disse niente. Non menzionò mai L'episodio. Non disse mai chi aveva rubato l'orologio. E quel giorno lei salvò la mia dignità per sempre. Mi evitò la vergogna che mi avrebbe provocato l'essere accusato di rubare davanti a tutti e soprattutto davanti al mio amico. Quello fu il giorno in cui provai più vergogna in assoluto nella mia vita intera. Ma fu anche il giorno in cui lei salvò la mia dignità. Avrebbero potuto etichettarmi tutti come ladro, come una persona cattiva. E magari allora lo sarei diventato perché le parole degli altri creano immagini di noi nella nostra mente. E invece lei mi diede una lezione morale e una seconda opportunità. E io ricevetti il messaggio forte e chiaro. E capii che questo è quello che dovrebbe fare un vero maestro. Ricorda questo episodio. Maestro L'anziano risponde Ricordo la situazione l'orologio rubato la ricerca, il ritrovamento di averlo restituito. Ma non mi ricordavo di te. Sai perché? Perché anch'io avevo gli occhi chiusi mentre cercavo insegnare. È l'arte di aiutare gli altri a essere migliori. È l'arte di diventare un esempio. Non tanto per ciò che si dice, quanto per ciò che si fa per ciò che si è. Questa è l'essenza dell'insegnamento. Se per correggere devi umiliare è perché non sai insegnare questa storia. A me ha colpito tantissimo perché è l'essenza di tutto ciò che cerco di diffondere ormai da tantissimi anni con la tela di Carlotta. Spero che a voi ispiri tanto come a me e a volte è vero che sono solo tre minuti ed è solo una storia, magari anche inventata. Però spesso penso che tre minuti a volte bastino per cambiare la percezione di quello che facciamo ormai da tutta la vita. Perché non è vero che se si è sempre fatto così, allora vada bene continuare a fare così. Umiliare i nostri figli quando sbagliano non è il modo migliore per insegnare loro. Non è un modo per insegnare affatto quando vi dico che Montessori mi ha insegnato a sviluppare una familiarità con l'errore, intendo anche questo. Intendo che mi ha insegnato ad accogliere l'errore accettazione con benevolenza, con gentilezza, senza criticare, giudicare, puntare il dito o umiliare. E credo che questa sia una lezione che dovremmo imparare tutti, sia nel con le persone, nella nostra vita e sia e soprattutto con i nostri bambini. Se potete ripensare a una volta in cui avete fatto un errore e non siete stati giudicati o umiliati per questo errore. Ma vi siete sentiti accolti? Credo che abbia una forza pazzesca e credo che questa forza possiamo usarla per educare i nostri figli a lungo termine. Vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana con educare con calma. Nel frattempo mi trovate su w w w punto la tela di carlotta punto com e anche su Instagram e Facebook come la tela di carlotta blog. Buona serata, buona giornata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao
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Bellissimo ❤️
🤗💜
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Grazie Carlotta!
questo racconto è di una delicatezza unica, e il finale mi ha commosso perché era già bello il gesto in se di far chiudere gli occhi a tutti e non dire nulla, eppure la mia immaginazione è stata superata dalla coerenza ed integrità di questo maestro che dichiara di aver lui stesso chiuso gli occhi... mi viene da piangere al pensiero di come mi sentivo male al cospetto di mio padre, quando facevo qualcosa che non avrei dovuto fare e venivo costretta a stare zitta e ferma davanti a lui vergognandomi sotto il suo sguardo di disapprovazione... forse se mi avesse urlato o picchiato avrei avuto un moto di rabbia e di ribellione cosi invece soffocavo in silenzio mentre imparavo solo a stare più attenta a non farmi beccare... io spero di essere meglio di cosi con mia figlia, anche se spesso sbaglio, ci provo ad essere una persona migliore perché lei se lo merita, come me lo meritavo io
volevo aggiungere che non ce l'ho con mio padre o con mia madre per come mi hanno cresciuta, loro hanno agito in base alle loro credenze e coi loro strumenti, io sono fortunata ad aver avuto la possibilità di cercarne e trovarne altri
Grazie infinite Luana per la tua condivisione.
Un fortissimo abbraccio, sia a te che alla te bambina 💜.
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Mi sono emozionata ❤️
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Wowwwwww
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Meravigliosa Carlotta❤️🥺
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Grazie Carlotta! Che emozione sentire questa storia, una storia fantastica, ricca di significato... Racchiude tutto ciò che gli insegnanti e i genitori dovrebbero racchiudere
💜 Anche a me piace molto!
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Bellissimo episodio..mi sono commossa
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Woow....❤️😍🙏
Il lavoro che fai con questo podcast.......con i corsi e il blog....non ci sono parole...solo un GRAZIE di cuore da una mamma che vuole cambiare il mondo....semino per semino...💃🙏❤️
Grazie infinite! 💜
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Bellissimo
🌸Grazie!
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Molto bella la storia, grazie come sempre!
🌸 Sono felice che ti sia piaciuta!
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Mi sono commossa, davvero...l'ho condivisa con le mie amiche ma non mi hanno risposto. Mi sembra di essere una persona "strana" perché la penso diversamente dalla massa. Quando ti leggo mi sento "a casa", nonostante le tante difficoltà. Ciao da Sara, mamma di Leo, 2 anni di dinamite :)
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Bellissimo episodio. Il punto che mi ha colpito di più della storia risiede in questa frase: "le parole degli altri creano immagini di noi nella nostra mente". Quanto sottovalutiamo questo aspetto! Anche se il concetto è chiaro, riconoscerlo nel quotidiano richiede tantissimo esercizio. Grazie per questo semino!
Sai, quella frase è l'UNICA che ho aggiunto io, non c'è nella storia originale… è una frase che scrissi tanti anni fa nel mio corso online e credo abbia una potenza immensa. Ne parlo anche in un altro episodio del podcast, mi sembra quello sulle etichette. 🌸
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