Preferiti dei bambini

65. Montessori in 5': prima e dopo

In questo episodio di Montessori in 5 minuti, faccio una cosa un po' diversa, ma non te la anticipo qui. Spero vorrai dedicare questi 5 minuti oggi ad ascoltarmi, secondo me saranno ben spesi.

1 ottobre 2021·
5 min
·20 commenti
E se avrai riflessioni, condividile con noi nei commenti sotto alla descrizione sul mio blog (se ascolti su Spotify o altre piattaforme, puoi farlo a questo link). 
per questo Montessori in cinque Lascio la parola a una mamma Alessandra, che mi ha scritto su Instagram il messaggio che ora vi leggerò, niente di più. Solo il suo messaggio in questi cinque minuti dice così Ieri ho assistito alla seguente scena al parco giochi, mentre ero lì con mia figlia di due anni e mezzo. A un certo punto un bambino che stava giocando insieme a un gruppetto e aveva in mano un bastoncino di legno fa male al ginocchio a un altro bambino. Questo bambino va a piagnucolare dai suoi genitori. Il padre del bambino, colpevole tra virgolette, forse per mostrare a questi genitori che non avrebbe lasciato passare la cosa sotto silenzio, va da suo figlio prendendolo a male parole, strappandogli il bastoncino dalle mani e dandogli una sonora sberla sul sedere. Il bambino, che avrà avuto quattro o cinque anni, si mette a piangere. Non contento, il padre lo trascina verso il bambino vittima tra virgolette e lo costringe a chiedergli scusa. Singhiozzava talmente forte che non ho sentito se abbia chiesto scusa o meno. Poi il padre si risiede sulla panchina e lascia il bambino là in piedi a piangere a lungo E quando il piccolo chiama la mamma. Il padre gli risponde Ringrazia che tua madre non c'è perché te ne avrebbe date il quadruplo. Ti avrebbe fatto una faccia così. Ecco, Carlotta, io ti devo ringraziare, perché grazie a te, per me c'è stato un prima e un dopo la mady prima si sarebbe dispiaciuta, certo per quel bambino, ma forse, tutto sommato non avrebbe trovato il comportamento di quel padre così tanto deplorevole. La mady prima avrebbe pensato che uno schiaffo ogni tanto raddrizza e che alzare la voce e sgridare portano i loro frutti. La mady prima avrebbe educato come è stata educata, perché come insegni tu educhi come sei, non come vuoi. La me del dopo, invece, ha provato una dolorosa stretta al cuore per quel bambino così impaurito, così indifeso davanti alla violenza di suo padre. Chiamiamo le cose col loro nome, anche quella è violenza. Aveva solo fatto un errore, come fanno tanti bambini. La me del dopo è stata fisicamente male a sentire ogni parola di quel padre a vedere le lacrime di quel bambino che mi sono dovuta veramente trattenere dal correre a prenderlo tra le braccia e sussurrargli parole rassicuranti. La me del dopo avrebbe agito prevenendo, avrebbe preso in disparte suo figlio, si sarebbe messa al suo livello e gli avrebbe spiegato dolcemente che con quel bastoncino di legno avrebbe finito per far male a qualcuno correndo era così ovvio e che forse avrebbe potuto posarlo su una panchina e recuperarlo dopo il gioco. Avrei potuto perfino conservalo io stessa. La me del dopo sta male al pensiero che tanti genitori in realtà si comportano così. Quindi grazie perché mentre questo doloroso spettacolo andava in scena, io sentivo nella mia mente le tue parole e ripercorre mentalmente tutto quello che avrei fatto o non fatto in quella situazione. Grazie. Grazie a te per me c'è stato un prima e un dopo ho veramente troppa strada da fare. Purtroppo sono più le volte in cui mi pento di come mi comporto, di quelle di cui invece vado fiera spesso mi sembra tutto troppo difficile di stare perdendo molte, troppe occasioni per fare meglio di come faccio. Spero davvero che mia figlia mi perdoni per ogni volta in cui perdo la pazienza e alzo la voce. Però Grazie Carlotta, perché senza il tuo corso e senza le tue quotidiane riflessioni non mi sarei mai messa in discussione e non mi sarei mai dissociata. Sarei rimasta la Med prima. Sicura di stare agendo per il meglio con i metodi tradizionali, perché tra virgolette, tutto sommato io non sono venuta su tanto male. La mady dopo invece, è imperfetta e traballante, insicura e in discussione. Fa tre passi avanti e due indietro, ma è certa della strada da percorrere, quella del rispetto e dell'educazione a lungo termine. Grazie perché seguirti mi riporta sulla strada giusta. Ogni volta che mi perdo ho dovuto rileggere questo messaggio tre volte prima di registrare per togliere di mezzo tutte le lacrime e riuscire a registrare senza interruzioni e mi ritrovo in ogni parola e quindi questo lo dedico a tutti i genitori che hanno capito che per educare i figli devono educare prima se stessi, a tutti i genitori che hanno scelto un percorso di evoluzione personale, a tutti i genitori che sono imperfetti e traballanti, insicuri e in discussione, che fanno tre passi avanti e due indietro a tutti i genitori che hanno un prima e un dopo. Tutto qua. Nessun giudizio, solo un grazie immenso a quei genitori che hanno scelto la via del rispetto, la bussola della pace e l'educazione a lungo termine e ovviamente un grazie speciale ad Alessandra per questa ispirazione. Vi ricordo che mi trovate anche su la tela punto com e su Instagram e Facebook come la tela di Carlotta Blog. Buona serata. Buona giornata. Buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao.
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Sottoscrivo ogni singola parola, emozione, sentimento provato da Alessandra. Ho il cuore piccolo piccolo al pensiero di quel bambino e credo che Alessandra, come me se fossi stata al suo posto, si sia quasi violentata a non k tervenire. ♥️
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Vabbè....io in lacrime....mi ritrovo anche io in ogni parola davvero ❤️
UN GRAZIE GIGANTE A TE CAROLOTTA QUELLO CHE FAI E CHE FACCIAMO TUTTI NOI DEL PRIMA E DEL DOPO È DI UN'IMPORTANZA IMMENSA 🙏
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Semplicemente grazie. A te, ad Alessandra e a tutti coloro che traballano insieme. Se vedo un futuro migliore per i nostri figli è grazie all’impegno di tutti noi.
Grazie mille 💕
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Ho pianto!! è dannatamente difficile diventare il genitore che vorresti essere...soprattutto se non hai avuto i genitori che avresti voluto, quindi non un esempio o una guida da seguire!grazie a Dio ci sono persone come te che danno gli strumenti ai genitori che vogliono cambiare punti di vista!davvero, Grazie!
🥰 Sono felice che ti sia piaciuto!
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Grazie a te Carlotta. Il tuo lavoro è immenso 🙏🏻
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Francesca - kikiontheroad
9 ottobre 2021
Anch’io , grazie a colei che ti ha scritto . Perché io mi sento il quel vortice di emozioni .
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L'avrò ascoltato 10 volte, fatto sentire ad amiche portate verso questa educazione, e a mia suocera.
ogni volta ho la pelle d'oca. GRAZIE.
🥰 Grazie!
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ho ascoltato questo episodio stamattina. E' un periodo impegnativo per me e per la mia gestione delle emozioni, e riverso tutto sulla mia bambina. Questo episodio ha toccato delle corde profonde del mio essere. Ho pianto per tutti i 5 minuti. Grazie Carlotta, e grazie Alessandra.
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Condivido ogni parola del messaggio di questa mamma, non ricordo esattamente dove avevo sentito questa frase, se era all interno di un tuo podcast o meno.. ma la frase era questa, più o meno: … anche una “semplice”sberla andrebbe condannata.
Purtroppo non solo le mani fanno male ma anche le parole, i comportamenti… c’è un episodio di questa estate, in vacanza, che mi ha lasciato una strana sensazione dentro di me.. che ancora non riesco a definire…
Ho incontrato una famiglia il cui padre oltre ad alzare le mani e dare dei divieti continui ed inutili, soprattutto al bimbo più piccolo, aveva un modo di interagire ancora più subdolo e pericoloso ai miei occhi.. appena il bimbo si faceva male o piangeva, si lo sgridava, in maniera come descritta sopra, ma poi lo prendeva sulle sue ginocchia e lo coccolava (lo teneva in braccio e lo abbracciava) so che a vedere solo la scena del conforto potrebbe sembrare incomprensibile la mia angoscia… non so se riuscirò a spiegare la mia sensazione… ma in questo non ci vedo nulla di buono.. questa presunta coccola finale non mi sa di pentimento del genitore per quanto avvenuto prima o un espressione affettuosa… è un impercettibile superamento di una linea che divide l amore e una cosa che non so definire… magari tu mi puoi aiutare a capire….
Detto questo essere genitore è la responsabilità poi grande che un essere umano può prendersi…. Ma purtroppo pochi ne sono consapevoli.. e questo è triste…
Concordo. Capita anche a me di alzare la voce (non le mani) e poi tornare sui miei passi e chiedere scusa e se vogliano un abbraccio. Diverso è usare l'abbraccio e il conforto come mezzo abituale per giustificare il perdere le staffe (magari senza nemmeno scusarsi): sono meccanismi davvero pericolosi. 😢
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Ti ho scoperta 2 settimane fa per caso sfogliando la libreria di Spotify... da allora ogni mattina alle 6.30, quando vado a camminare per avere del tempo per me, ti ascolto. Ho "divorato" i tuoi podcast dal primo all'ultimo (questo) e tutti quei semini mi stanno facendo sentire come la ragazza di questo messaggio. Pensavo "io ho 2 bambini di 6 e 9 anni...oramai sentir parlare di lettino montessoriano e autosvezzamento non mi servirà a nulla..." e invece mi sbagliavo... apprezzo così tanto le tue parole in primis per una mia crescita personale come moglie e adulto facente parte di una comunità e poi come mamma di 2 bambini che troppo spesso considero troppo piccoli per fare qualcosa o troppo grandi per ricevere alcune attenzioni educative che sono alla base dell'educazione. Un abbraccio. Mariangela
Grazie per il tuo commento e benvenuta 😍
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