67. Sesso: pensieri a ragnatela (perché non se ne parla di più?)
Questo episodio l'ho registrato a ruota libera. Senza nemmeno una scaletta. Riascoltandolo, tante cose le avrei dette diversamente, tanti argomenti li avrei trattati diversamente, ma credo che questo mi darà la possibilità di approfondire in altri episodi.
:: Nell'episodio menziono:
La mia guida per il genitore sull'educazione sessuale che include anche un libro stampabile per bambini "Come si fa un bebè"
Non menziono (non so come non sia uscito), invece, ma ve lo scrivo qui: ho scritto anche il volume L'Educazione Sessuale per la collezione Gioca e Impara con il Metodo Montessori.
Carlotta: Benvenuti e benvenute a un altro episodio di Educare con calma. Come avrete già letto dal titolo oggi parliamo di sesso. Sono settimane che ci penso, non a sesso ma a questo episodio, e ho deciso che basta. Ne parlo e basta. Perché credo che sia una conversazione importante, credo che se ne parli troppo poco.
Inoltre il sesso è stata una parte che suscitato molto interesse, domande e pensieri dopo l'episodio in cui ho parlato della relazione di coppia fra me e Alex. Sono arrivate davvero tante domande, forse perché ho detto quella che sento essere la mia verità senza filtri, senza pudore e molte persone si sono ritrovate in questa verità. Ho spiegato che credo che cresciamo con l'idea sbagliata del sesso in
L'ospite: una relazione. Sentiamo dire in continuazione che è la cosa più
Carlotta: importante in una Sentiamo dire in continuazione che è la cosa più importante in una relazione, che è il collante di un matrimonio, che se c'è il sesso allora è un buon matrimonio, un matrimonio duraturo, ma secondo me tutto questo è sbagliatissimo. Perché se io, sulla base di queste cavolate che la gente dice fingendosi sexperti, che è come io chiamo gli esperti di sesso, se io in base a queste frasi e credenze massime su come ottenere la relazione perfetta faccio sesso con mio marito due volte a settimana, ma quelle due volte il sesso è come un dovere, lo sento come un dovere, come un qualcosa che non mi va di fare, ma lo faccio lo stesso perché penso che sia la base per un buon matrimonio e magari addirittura mi fa male perché poi se la mente non collabora il corpo lo sente e risponde di conseguenza beh, ecco, questo sesso per me non è il collante di un matrimonio, è la ricetta del fallimento, è la ricetta per distruggerlo il matrimonio. Se io invece faccio sesso una o due volte al mese e magari ho avuto tempo per prepararmi mentalmente perché avevo fatto un programma con mio marito e sapevo esattamente quando aspettarmelo e quindi riesco anche a godermelo il sesso.
Allora quelle poche volte al mese sì che mi riportano più vicino a mio marito. Nonostante tutto, nonostante la vita che si intromette, nonostante il poco tempo di qualità che passiamo insieme. E visto che io ci sono passata per tutto questo con Alex dopo aver avuto Oliver Demley ed è stato un momento difficilissimo nella nostra relazione perché poi succedeva una cosa che in realtà poi ho scoperto essere più comune di quanto pensiamo. Succedeva che io per non dare ad Alex l'idea di voler fare sesso ero diventata sterile anche affettivamente perché inconsciamente temevo che lui interpretasse il mio abbraccio come un stasera voglio fare sesso e allora me lo tenevo l'abbraccio. Siamo arrivati a grandissimi momenti di tensione per questa mia sterilità affettiva che si ripercuoteva poi in tutto.
Nell'ultimo anno abbiamo iniziato a parlare molto, molto, molto apertamente di tutto questo e devo dire che il dialogo ci salvati perché anche se sono state conversazioni molto difficili, dire ovviamente cose come non ti abbraccio perché poi tu pensi che io abbia voglia di intimità non è semplice e non è nemmeno semplice sentirsi dire non mi sento apprezzato, non mi sento amato, non mi dai nulla a livello affettivo. Certo sono verità scomode ma fortunatamente abbiamo deciso di dirci queste verità e fortunatamente siamo due persone che hanno imparato a non prendere le verità dell'altro in maniera personale, a considerare che ci possa essere un fondo di verità in quello che l'altra persona dice anche se l'ego ci direbbe di negarlo e quindi, come dicevo nell'episodio sulla coppia, io e Alex abbiamo questo superpotere che è il dialogo. Ma non è che ce l'abbiamo innato, l'abbiamo sviluppato ovviamente. L'abbiamo sviluppato parlando e trovando il coraggio di dire, appunto, verità scomode. Ora non so esattamente che cosa dirò, che cosa voglio dire in questo episodio, avete visto che la ragnatela di pensieri è già iniziata, l'unica cosa che so è che voglio parlare di sesso, voglio parlare della mia esperienza, perché le domande e I messaggi che ho ricevuto mi hanno fatto capire che non se ne parla abbastanza di sesso e quindi veramente farò proprio una carrellata di pensieri a ragnatela.
Anzi, chiudo il computer, non ho scaletta e vado a ruota libera. Quindi accoglietemi, come sempre! Allora, prima di tutto credo che sia importante iniziare dal dire che io e Alex viviamo il sesso in maniera completamente diversa. Forse siamo un po' uno stereotipo in questo. Alex è un po' un eterno adolescente, sempre pronto a fare sesso.
Non importa quando, che cosa stia facendo Whoop! Pronto! Mentre per me il sesso non avviene a letto. Il sesso avviene tutto il giorno, il sesso è il caffè che Alex mi prepara al mattino, è quando dimentico l'accappatoio e trovo Alex davanti alla porta della doccia con l'accappatoio in mano quando ho finito, è quella pazienza in più che lui ci mette in un momento in cui so che generalmente magari l'avrebbe persa e quando fa lo sforzo di spiegarmi una cosa di tecnologia con calma, senza frustrarsi per la mia totale incapacità. Ecco, questo è sesso per me.
Perché questo si traduce in sesso. Non è che mi fa la gentilezza e boom, facciamo sesso, ma nella mia mente ho sicuramente più voglia di fare sesso e anche solo di essere amorevole, carina e fisica. Con lui quando siamo gentili l'uno con l'altra. Quando invece ci trattiamo a pesci in faccia l'ultimo dei miei pensieri è il sesso. Che davvero tutti quei telefilm che mostrano quanto sia bello il sesso dopo una discussione o un litigio ma io mi chiedo: le persone che scrivono 'sti copioni' hanno mai davvero litigato con un compagno di una vita?
Perché certo magari I primi mesi si litiga, poi ci si vuole di più perché, che ne so, magari c'è ancora quella sensazione di insicurezza nella relazione e allora sembra che ci stiamo perdendo, facciamo sesso e ci ritroviamo. Ma quando si è insieme da quindici anni, questa è una baggianata. Io dopo aver litigato con Alex l'unica cosa che voglio fare è teletrasportarmi cento anni luce lontana da lui e l'ultima cosa che ho voglia di fare è toccarlo, abbracciarlo, baciarlo. Non ho neanche voglia di pensare di toccarlo, abbracciarlo e baciarlo, figuriamoci se in quel momento ho voglia di pensare a sesso. Anche se il litigio è finito, in realtà io faccio fatica a lasciare andare.
Per me il contatto, gli abbracci, l'affetto, l'intimità sono davvero direttamente proporzionali a quanto siamo gentili l'uno con l'altra, a quanto stiamo bene durante il giorno l'uno con l'altra. È molto più probabile che faremo sesso una giornata, che siamo stati gentili e non abbiamo litigato o magari siamo riusciti ad affrontare e risolvere il litigio in maniera matura, costruttiva, piuttosto che una giornata che abbiamo discusso anche solo per una stupidaggine qualunque. Ecco, quando dico che per me il sesso avviene tutto il giorno intendo questo: l'idea del sesso si costruisce nella mia mente quando stiamo bene. Poi, questo non significa che io lo desideri il sesso, ecco, quello no. Dovete sapere che io ho fatto moltissima ricerca sul sesso dopo aver avuto figli perché, in parole povere, non ne ho voglia.
Non ho voglia di sesso. Io potrei non farlo e ci penserei proprio solo una volta ogni tanto. A lungo mi sono sentita sbagliata, in colpa, per non avere voglia di sesso e a lungo mi sono sforzata di fare sesso comunque almeno una volta a settimana. Ho sempre dato per scontato che per l'uomo fosse un bisogno fisiologico e che io da moglie avessi la responsabilità di soddisfare questo suo bisogno fisiologico per avere un matrimonio sano. Perché crescendo queste sono le cavolate che ci raccontano, che sentiamo, che interpretiamo dai film E invece negli anni ho capito che queste sono veramente cavolate, ho capito che mi sbagliavo alla grande e l'ho capito anche e soprattutto con l'aiuto di Alex che fortunatamente è un uomo molto aperto mentalmente, molto irrazionale, quindi non preso sul personale questa mia mancanza di desiderio.
Mi faccio una nota mentale adesso per parlare di desiderio ma tra un attimo: ecco, Alex non mi rinfacciato il mio non voler far sesso, il mio non desiderio. Quando dico che non l' preso sul personale intendo che non pensato di esserne lui la causa, ma fatto ricerca, capito che è normale, più normale di quanto si creda, che ci sono tante ragioni, gli ormoni giocano un ruolo importante, fondamentale ovviamente, ma anche che in realtà il sesso prima ancora che piacere ovviamente è uno strumento evolutivo. Quindi io donna che ho avuto già due figli e non ne voglio più e so
L'ospite: che se faccio sesso anche protetto c'è comunque la minima possibilità di rimanere di nuovo in
Carlotta: anche protetto c'è comunque la minima possibilità di rimanere di nuovo incinta beh col cavolo che voglio fare sesso! E questo a me, ancora prima delle mie ricerche, ancora prima della ginecologa di cui parlavo nell'episodio sulla relazione tra me e Alex, tutto questo l' spiegato Alex. Quindi, ecco, questo per farvi capire che io certamente so che sono stata molto fortunata perché ho un partner che capisce e sa razionalizzare e accogliere le mie emozioni senza prenderle sul personale. Perché quando poi entra di mezzo l'ego è difficile. Ovviamente tutto questo è successo dopo che ho comunicato con lui, perché il nostro successo, come dicevo prima, è stato proprio quello di parlare di sesso e parlarne molto.
Perché è un po' come tutti gli ambiti, non possiamo fare alla donna al Trump che quando c'è un problema lo ignoriamo, Quando c'è un problema ci sediamo a tavolino e ne parliamo perché siamo esseri estremamente evoluti, il nostro cervello è potente, di una potenza disarmante. Quindi perché abbassarsi al livello di animali che vivono d'istinto e accettare pensieri come è normale fare controvoglia. Well, gess what? No! Non è normale!
L'ospite: Non è
Carlotta: affatto normale! Non è normale che per far funzionare un matrimonio uno dei due debba sacrificarsi a livello sessuale. Purtroppo spesso lo accettiamo perché la società ce lo dice, il film ce lo dicono, ci dicono che il sesso è fondamentale per un matrimonio duraturo, noi ci crediamo e allora ci conformiamo e facciamo senso controvoglia. Ma se posso dirvi la mia opinione più onesta, per me il sesso non è importante per un matrimonio duraturo. Il dialogo, il rispetto, la gentilezza sono importanti per un matrimonio duraturo.
Rispetto è anche che se arrivo a fine giornata e mi lamento di quanto sono stanca, di quanto sia stato pesante tutta la giornata, allora tu, marito, non provi a fare sesso con me. No, mi ascolti, Mi rispetti. Capisci che non è il momento. Ecco, questo anche rispetto. E quando ci sono questi tre rispetto, gentilezza e dialogo allora probabilmente c'è anche il sesso.
Ma il sesso non c'è quando non ci sono questi altri elementi. E magari il sesso, come nel mio caso, deve essere un accordo, magari deve essere programmato, meno spontaneo. E va benissimo anche così! Anzi sapete che ci sono ricerche che confermano che I matrimoni più duraturi sono quelli che programmano il sesso. Allora a me non piace fare queste generalizzazioni ma ne ho sentito veramente parlare tantissimo e credo che abbia veramente molto valore soprattutto se relazionato alla mia esperienza personale.
Noi pensiamo, abbiamo questa idea che il sesso debba essere spontaneo perché altrimenti è una forzatura. Invece, quando si programma il sesso, l'ho scoperto ovviamente sulla mia pelle, funziona molto meglio, c'è molta più armonia perché significa che uno) c'è dialogo sul sesso, che è ovvio, non è che possiamo programmare il sesso se non parliamo di sesso e due) c'è rispetto perché si è probabilmente accettato l'altro, I suoi desideri, le sue necessità, I suoi limiti tre) ci si può preparare mentalmente e per una persona come me che non sente il desiderio sapere più o meno quando arriva il momento aiuta tantissimo perché mi permette anche di preparare proprio il mio corpo anche con cose semplici, stupide come depilarmi che so che non fa nessuna differenza per lui ma la fa per me perché in realtà non sto solo preparando il mio corpo ma sto anche preparando la mia mente. E fa appunto anche differenza nella mia mente perché posso trovare dei modi per stimolarla al desiderio. Ecco parliamo di desiderio che prima ho detto che vi avrei parlato di desiderio. Ho scoperto è una cosa ho scoperto che ci sono due tipi di desiderio.
Io faccio le mie ricerche, le mie letture in inglese quindi non so esattamente come si definiscano in italiano. Non mi interessa darmi termini tecnici corretti ma diciamo che c'è un tipo di desiderio che è attivo e un tipo di desiderio che è reattivo. Il desiderio attivo è quello che propone il sesso, che ricerca il sesso, che ne voglia in maniera spontanea, attiva appunto. Il desiderio reattivo è quello che reagisce al sesso. Quindi un desiderio non spontaneo, non attivo, ma che se stimolato cresce.
Quindi, magari io non ho voglia di fare sesso ma, se stimolato, il mio corpo reagisce, lo comunica alla mia mente e a quel punto la mia mente dice: sì, mi sembra una buona idea, dai che ne ho voglia, facciamolo! Ecco per me questa cosa è stata rivoluzionaria perché io ovviamente ho un tipo di desiderio reattivo e scoprire questa cosa, accettare questa cosa finalmente mi dato la possibilità di non sentirmi sbagliata per il non avere voglia di fare sesso, per non sentire questo desiderio spontaneo e mi dato anche la possibilità di comunicare ad Alex questa importante caratteristica di me stessa, perché non è che non mi piaccia il sesso, ma è che ho un tipo di desiderio reattivo. Quindi finché non inizio a farlo non ne sento il desiderio, non ne sento il bisogno. Ma quando sono nel mezzo del sesso certo che mi piace e anzi ogni volta poi mi sembra un'ottima idea dopo che l'ho fatto. Come dire ok, mi aiutata, mi fatto sentire molto meglio, ho provato piacere.
Ecco, il piacere è un'altra cosa di cui dobbiamo parlare per parlare di sesso perché c'è veramente troppa confusione secondo me sul piacere nel sesso e per me parlarne con Alex e fare chiarezza nella mia mente aiutato tantissimo. Prima di tutto, io credo che il piacere sia un diritto a cui non dobbiamo rinunciare. Se non proviamo piacere durante il sesso, perché facciamo sesso? Non senso. Questo significa che se il sesso mi fa male e non provo piacere devo cambiare qualcosa, devo parlarne con il o la partner, magari approfondire con un ginecologo o con un sex esperto però ecco devo cambiare qualcosa.
Ma non significa solo questo, significa anche che se il mio tipo di piacere è avere un orgasmo clitorideo perché l'orgasmo vaginale non riesco a raggiungerlo è mio dovere parlarne con mio marito, è far sì che lui sappia esattamente che cosa mi piace e che cosa mi fa raggiungere l'orgasmo. Perché il piacere è un mio diritto ma è anche mia responsabilità mettermi nella situazione di provarlo. Che poi tralascio tutto un argomento sull'orgasmo vaginale, l'orgasmo clitorideo magari ne parlerò in un altro episodio ma veramente anche lì ci sono tantissime cose da dire perché abbiamo questo mito dell'orgasmo vaginale che non si riesce a raggiungere ma in realtà è veramente un falso mito perché prima di tutto pochissime donne raggiungono l'orgasmo vaginale e quello che è l'orgasmo vaginale in realtà è la stimolazione della clitoride. Quindi la clitoride una rientranza nel nostro corpo che va in profondità ed è quello che il pene stimola quando abbiamo poi l'orgasmo vaginale. Quindi ecco diciamo che l'ho spiegato proprio male, proprio in termini tecnici un sexperto mi direbbe però ecco magari ne approfondiremo in un altro episodio anzi mi piacerebbe veramente invitare un sexpert che abbia voglia di parlarne e di spiegarcelo.
Ma, ok, parlavamo di piacere, ecco. E ho detto prima che è una mia responsabilità mettermi nella situazione di provare piacere, Perché così non solo faccio sesso controvoglia ma mi ritrovo anche frustrata dopo il sesso. Mi ritrovo magari lì a pensare nella mia mente a darmi della stupida per aver finto un orgasmo perché uno non avevo il coraggio di dirgli che quello che stava facendo ovvero penetrazione stile coniglietto non mi avrebbe mai e poi mai portata all'orgasmo e due visto che non avevo il coraggio di dirglielo ma non avevo nemmeno più voglia di continuare, allora ho finto l'orgasmo perché non volevo dargli una delusione per preservare il suo ego eccetera eccetera eccetera. Non voglio entrare in questa cosa di fingere l'orgasmo perché credo che ci vorrebbe un episodio intero, ma il riassunto è che lo trovo estremamente deleterio e soprattutto controproducente ma anche lo trovo una cosa che potrebbe davvero essere evitata con il dialogo. Quindi, insomma, a questo punto io non ho provato piacere, ho fatto sesso controvoglia, non ho raggiunto l'orgasmo cioè che senso È ovvio che così non ho voglia di fare sesso perché non provo piacere, non ottengo ciò che voglio.
A quel punto magari il mio corpo è predisposto, mi sta chiedendo l'orgasmo, ma non glielo do e quindi certo che finisco frustrata, ma allora che senso il sesso fatto così? Non solo non rende un matrimonio duraturo, non solo non è il collante di un matrimonio, ma è proprio controproducente alla relazione di coppia. Secondo me è importantissimo trovare il coraggio di parlare di sesso con il partner e di dire anche le verità scomode. Certamente è anche importante mettere da parte l'ego perché se io Carlotta non raggiungo l'orgasmo non significa che Alex non è bravo a usare il pene, significa che io sono scema perché non gli comunico ciò di cui ho bisogno. Perché se io Carlotta fingono l'orgasmo perché non ho coraggio di dirgli che ciò che sta facendo non mi dà piacere il problema non è lui, sono io.
Perché sono io che devo prendermi la responsabilità del mio piacere. E per me prendermi la responsabilità del mio piacere significa anche che: uno. Devo comunicare che cosa mi piace, due. Devo sapere che cosa mi piace, che forse è ancora più importante e ovviamente viene prima del comunicarlo. Se non so che cosa mi piace, come posso comunicarlo?
Ed è per questo che tantissimi sexperti, o almeno quelli in gamba, consigliano prima di tutto di capire che cosa ci piace da soli attraverso la masturbazione, di esplorare il nostro corpo da soli, anche perfino prendere uno specchio e guardare I nostri genitali perché spesso non sappiamo nemmeno come sono fatti. Anzi, non sapete quante volte ho sentito, potremmo aprire una parentesi gigantesca, non è poi così anormale che ci sia disagio se pensiamo a quanta poca educazione sessuale ci sia nelle nostre famiglie e anche a quanti messaggi sbagliati diano I genitori ai bambini. Un esempio che mi è rimasto più impresso è proprio quello di un papà che sta cambiando la bimba, si gira un attimo per prendere il pannolino e quando riguarda la bambina lei si sta toccando la vulva. Lui allora prontamente le dice no! Quello non si tocca!
Cioè, se si fosse toccata I piedini avrebbe detto probabilmente cose come Ma brava! Hai scoperti I piedini! E invece la vulva No! Quello non si tocca. Certo c'è la componente igiene, se le manine sono sporche non va ben toccarsi la vulva, ma quanto questa reazione è questione di igiene e quanto è questione di vergogna?
Ecco, quanti di questi messaggi passiamo inconsciamente ai nostri bambini? E poi quel papa avrebbe reagito allo stesso modo se sul fasciatoio ci fosse stato un bambino che si toccava il pene? Queste sono riflessioni importanti, sono domande importanti, l'educazione sessuale è importante. Per questo ho creato la guida per il genitore come si fa un bebè, perché dobbiamo prendere nelle mani l'educazione sessuale dei nostri figli, dobbiamo dare ai nostri bambini la conoscenza perché l'ignoranza è molto più dannosa e pericolosa della conoscenza. Quindi se non ce l'avete già vi invito ad andare a vedere la mia guida online per il genitore sull'educazione sessuale Come si fa un bebè che include tra l'altro anche un bellissimo libro stampabile da leggere ai bambini per avviare l'educazione sessuale in casa.
Ve lo lascio nei link qui sotto. Ok, ho proprio seguito un filo strano della mia ragnateria di pensieri. Sono passato dal parlare di sesso coppia all'educazione sessuale. Non ricordo nemmeno come ci sono arrivata ma vabbè una cosa è certa: un dialogo aperto sul sesso è importantissimo anche per l'educazione sessuale in casa. E poi che altro, ormai mi sono persa!
Quindi credo di avervi detto un po' di tutto, l'ispirazione sta scemando ma vi prometto che farò un episodio sul sesso anche con Alex. Gliel'ho già detto, lui già accettato e non solo accettato ma anche un'idea su come iniziarlo che mi fatto ridere ma se vuole glielo lascerò fare. E magari in quell'occasione potremo insieme anche rispondere alle vostre domande, se ce ne saranno, e parleremo anche di come facciamo le nostre ricerche, approfondiremo cose che ho detto qua perché magari quando poi Alex lo ascolta questo episodio avrà qualcosa da dire o da aggiungere. Quindi ecco mi sembra bello che anche lui possa partecipare a questa conversazione visto che lo riguarda. Tra l'altro ovviamente ho chiesto ad Alex se gli andava bene che pubblicassi sia questo episodio sia quello sulla coppia.
Ovviamente il rispetto per me passa anche da lì e poi ovviamente parleremo anche di cose che io e Alex facciamo spesso per non rendere il sesso un problema, per parlare di sesso, per avviare le conversazioni, fosse lui a dirle. Non so ancora se sarà in inglese, se sarà in italiano, se fosse lui a dirle. Non so ancora se sarà in inglese, se sarà in italiano, se parleremo magari io in italiano e lui in inglese perché ovviamente anche se lui parla un italiano ottimo comunque esprimere concetti difficili di cui non parli tutti I giorni nel quotidiano come il sesso magari lo fa più facilmente in inglese ma insomma in qualche modo vi faremo arrivare questo episodio. Non so quando, non faccio promesse sui tempi. Per ora però vi saluto, vi do appuntamento alla prossima settimana con un nuovo episodio di Educare con calma e se vi state chiedendo che cosa c'entri il sesso nella calma forse nulla, forse tutto, ma indipendentemente questo è diventato un mio spazio personale per parlare di tematiche che mi interessano, che io considero importanti, che stimolano I pensieri, che stimolano le riflessioni, che seminano semini e credo che tutte siano legate all'evoluzione personale dell'individuo.
E l'evoluzione personale dell'individuo per me è proprio ciò che ci insegna ad educare con calma. Mi trovate come sempre anche su w w w punto la tela punto com e su Instagram e Facebook Buona giornata, buona serata e buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao!
Ps. Ho avuto un problema tecnico con i commenti, ma ora sto recuperando! 💕
Ps. Yay per l'avvio dell'educazione sessuale in casa vostra! Sono convinta che spetti a noi genitori proprio anche "grazie" a testimonianze come la tua! Grazie per averlo condiviso!
Sicuramente proverò a mettere in pratica alcuni tuoi consigli, ma almeno per il momento mi sento meno sbagliata. Grazie
Grazie Carlotta per esporti totalmente mettendoti a nudo con noi come sempre..
E permettimi un pizzico di ilarità: bellissima all'inizio la tua frase quando hai detto:"E' da tanto che ci penso.. non al sesso, all'episodio" 🤣 ho riso tanto perché era fraintendibile 🤣
Ps. Hai ragione, forse forse c'entra con l'educare con calma.