Preferiti dei bambini

I bambini devono uscire dalla loro zona di comfort

Carlotta Cerri Fondatrice de La Tela
16 ottobre 2019·4 commenti
L'altro giorno ho ricevuto un commento a questo post che diceva che il motivo per cui Oliver ha dei "giorni no” è perché non gli sto dando ciò di cui ha bisogno: routine e giornate prevedibili.

Fortunatamente, sono abbastanza sicura di me stessa come madre e attenta ai miei figli da sapere che non è vero (ma vorrei comunque invitare tutti i genitori a porre sempre domande invece di esprimere giudizi).

Oliver è così da sempre, è simile a me, a volte si sveglia con il piede storto e nonostante ogni buona intenzione, dobbiamo accettarlo e cercare di renderlo il più sopportabile possibile per tutti, navigando tra una crisi e l’altra fino a sera. Aveva giorni no anche a Marbella, dove avevamo una vita e una routine 100% prevedibili.

Per questo, al di là della mia personale opinione sui benefici di una routine nella vita dei bambini (io mantengo una routine anche in viaggio e alle 19:00 i miei figli sono sempre a letto), so che la routine non ha nulla a che fare con i giorni no di Oliver.

Semmai, non avere stabilità e sentire la mancanza di amici lo sta facendo uscire dal suo guscio.

L'ultimo giorno di asilo a Singapore, gli ho chiesto se voleva salutare qualcuno (la sua risposta era sempre stata no fino a quel momento, e io non lo forzo): è rientrato, è andato da un GRUPPO di amici e ha detto: "Ciao ciao! Lascio Singapore. *pausa* Prendo un aereo". Si sono abbracciati e siamo andati via.

Sono rimasta senza parole e mi sono anche emozionata: essere una madre sicura di me non significa che io non pensi ogni secondo a come le mie scelte influenzino i miei figli.

Questa è stata l’ennesima conferma da quando siamo partiti che i bambini hanno bisogno di uscire dalla propria zona di comfort tanto quanto gli adulti.

Scritto da

Carlotta Cerri – Fondatrice de La Tela
Sono la fondatrice de La Tela, creatrice del podcast Educare con calma e dal 2019 viaggio a tempo pieno con la mia famiglia Alex, Oliver ed Emily. Mi ritengo una visionaria pessimista: so come voglio cambiare l’educazione e che genitore ho scelto di essere, ma la maggior parte dei giorni mi sembra di scalare pareti di vetro. Ma forse proprio per questo so come aiutarti quando mi scrivi: perché ci passo anche io per quel disagio e ti dico le verità scomode con gentilezza e senza giudizio.

Parliamone

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teacher copy
Ornella 9 marzo 2022
Io sono un po' in dubbio...forse non ho ben capito......ho paura ad impostare una routine perché non riusciamo ad avere orari proprio fissi visto cheper cause lavorative non siamo sempre in stesse case e perciò abbiamo orari orari di pranzi,... Riposino, e altro..... Conviene comunque impostarla?
Ciao Ornella, io imposterei una routine minima e indispensabile, ne ho parlato bene nell'episodio 11 del mio podcast :-)
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A volte penso che farli stare sempre nella loro "confort zone" sia più semplice per me che per loro! Sono io che sono "tranquilla" sapendo che fanno sempre le stesse cose, allo stesso modo... e non parlo di routine quotidiana. Bisognerebbe fidarsi di più dei propri figli :)
Quanta ragione nelle tue parole!!!! Grazie per aver condiviso questo pensiero 💕
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