Sul perché non punire gli errori dei bambini (la storia del pilota)
Una storia potentissima che Alex racconta spesso ai bimbi quando commettono un errore.
È un tablet costoso, non un giocattolo, è uno strumento di lavoro di Alex che adoperiamo occasionalmente con i bambini, perché è anche un ottimo strumento per l'homeschooling: fortunatamente siamo riusciti a rimuovere il pennarello usando una semplice gomma, ma io instintivamente ho detto ad Alex che forse è troppo presto per lasciare che Emily lo usi da sola.
Emily scoppia a piangere.
L'abbraccio stretta e le dico: “Emily, credo che sia una responsabilità troppo grande per te. Puoi usarlo di nuovo quando sei capace a prendertene cura”.
Mi abbraccia forte e piange ancora di più. È disperata.
Le dico: "So che sei triste, capisco. Sono qui con te".
Dopo un po' Alex viene da lei e chiede se può raccontarle una storia:
«Vorrei raccontarti una storia che ho letto da qualche parte e credo sia perfetta. C'era un signore che possedeva alcuni aerei. Un giorno il signore aveva bisogno di andare da qualche parte e disse a un pilota di preparare l'aereo. L'aero è pronto e decolla, ma poco dopo inizia a perdere potenza e ad abbassarsi. Il pilota riesce ad atterrare e fortunatamente sia il proprietario dell'aereo che il pilota sopravvivono, ma l'aereo è completamente distrutto. Sai cos'è successo? Il pilota aveva commesso un errore, aveva messo il carburante sbagliato nell'aereo.
Dopo qualche giorno il proprietario dell'aereo chiama di nuovo lo stesso pilota e gli chiede di preparare l'aereo. Il pilota è confuso, non capisce: "Perché io? Ho distrutto un tuo aereo”, gli dice. E il signore gli spiega: “Tutti commettiamo errori. Ma io sono sicuro che tu non commetterai mai più questo errore. Ecco perché d'ora in poi voglio che sia tu l'unico a preparare il mio aereo".
Emily, oggi hai fatto un errore. Ma sono sicuro che non commetterai mai più quell'errore. Quindi mi fido di te con il tablet. Stabiliamo una regola, però: che non lo usiamo sul pavimento, così ci sono meno possibilità che si mischi con i giocattoli. Va bene?».
Si stringono la mano e lei lo abbraccia per mezz'ora.
Io sono stata brava, ho controllato le mie emozioni (non mi sono arrabbiata), ho accolto l'errore, ma sarei comunque ricaduta sui metodi dell'educazione tradizionale: le avrei tolto la tablet — che è comunque un castigo, non posso girarci intorno.
Invece Alex ha fatto un passo più in là, ha trattato l'errore come ciò che è: un amico e uno dei migliori maestri di vita. Gli errori sono amici. È come impariamo. Non sono i castighi che insegnano, sono gli errori: pensiamo che i nostri bambini imparino grazie ai castighi solo perché ogni volta che sbagliano, noi li puniamo, non diamo loro il beneficio del dubbio.
Se non li punissimo e invece parlassimo con loro dell'errore, la prossima volta non lo commetterebbero – non per paura della punizione, ma per voglia di fare la cosa giusta.
Abbiamo disperatamente bisogno di quel tipo di società nel mondo.
Smettiamola di punire i bambini quando sbagliano. Trattiamo l'errore come un amico. I bambini onorano la nostra fiducia quando gliela diamo.
PS. La frase che ho detto ad Emily: "Puoi usare il tablet quando saprai prendertene cura" è una totale contraddizione e anche la mentalità sbagliata: come fa ad imparare a prendersene cura se non lo può usare?
Mi trovo in difficoltà quando l'errore è intenzionale , es il bambino sa che si scrive solo sui fogli non su abiti e muri e lo fa intenzionalmente non per provocare me ma perché lo diverte
La mia reazione è quasi sempre sgridarlo non esco da questo loop
Lo sgrido quando fa qualcosa che gli avevo spiegato che non si doveva fare con le relative conseguenze
Non ho soluzioni, ma promemoria che ripeto a me stessa in questi casi (a volte funzionano e riesco a gestire e scegliere la mia reazione, a volte no e allora mi scuso e dico a me stessa e ai miei figli che la prossima volta proverò a reagire come vorrei secondo i miei valori, che significa fermare il comportamento scomodo con gentilezza e accoglienza, anziché con urla):
Ti lascio qui alcuni dei contenuti che torno a leggere/ascoltare quando sento che ho bisogno di tornare a lavorare di più su questa fatica, e due aneddoti sul Percorso proprio su colorare dove non si dovrebbe 💜
Nel mio corso Educare a lungo termine questo lo chiamo "No fuoco", ovvero un NO che dobbiamo fare rispettare a costo di pianti e grida, perché ne va della loro sicurezza.
Noi siamo dei ciclisti incalliti e ormai i bambini vanno da soli ovunque in piena libertà (anche in Vietnam, in strade molto trafficate), ma solo perché siamo passati per i processi di guadagnarci la fiducia reciproca: noi davamo loro più libertà dove potevamo (e ci spingiamo anche un po' oltre il nostro limite, tipo non vederli dietro l'angolo) se sappiamo che non ci sono strade da attraversare; ma li preparavamo bene, parlavamo molto prima di uscire e spiegavamo l'importanza di rispettare una sola regola fondamentale (ci si ferma prima di attraversare e si aspetta che tutta la famiglia sia insieme).
E poi cercavamo di anticiparli il più possibile, per esempio non perdendo di vista la bicicletta o tenendola vicino a noi in modo che dovessero venire da noi per prenderla e andare e lì ricordavamo di nuovo la regola abbassandoci al loro livello e guardandoci negli occhi (quello per noi di solito è un momento in cui sono ricettivi, bisogna osservarli) e poi ricordavamo loro quando sia importante che possiamo fidarci.
Spero di averti dato qualche spunto.
Io credo che non avrei punito o sgridato ma anche io avrei sequestrato il tablet:) c’è sempre da imparare.
Sono ancora lontana anni luce dal riuscire ad educare i miei figli come vorrei...ma passo dopo passo ce la farò!!
Sei stata una bellissima scoperta!!
Da qualche giorno ho rivisto la mia famiglia che non vedevo da 9 mesi. E felicità a parte ciò che ho toccato con mano è solo il profondo divario educativo che ci separa. Loro mi vedono come aliena....in fondo si è sempre fatto così!!! E non vedono che i bambini sono esseri umani. Piccoli, ma essere umani e dovrebbero essere trattati con rispetto. Come gli adulti.
Ci vorrebbero più Alex 🤩
Grazie cmq per questi spunti ❤️ siete genitori o alieni? A volte me lo domando, avete una calma invidiabile!!!
Quanto sei preziosa con questi spunti tu nemmeno lo sai forse
Grazie
Siete fonte di insegnamento e di arricchimento continui. Grazie Carlotta per le tue condivisioni.
Cosa faresti in caso di un "errore" ripetuto in modo internazionale? Per esempio, se Emily riscrivesse sul tablet e ti rendessi conto che non lo ha fatto per sbaglio: come affronteresti la cosa?
Grazie mille per tutto quello che scrivi
Non so mi sembra un bell'argomento da approfondire.
Grazie.