Preferiti dei bambini

Che scuola scelgo?

Una classificazione che può aiutarti a conoscere le tue opzioni nel panorama scolastico italiano.

Sara Ghirelli Educatrice montessoriana e parent coach
20 settembre 2024·5 commenti
Nel panorama scolastico esistono diverse opzioni alternative rispetto al metodo tradizionale. Ne ho parlato anche nel Focus «Scuola: scegliere quella (im)perfetta per noi», dove abbiamo visto che esplorare concretamente le varie proposte può essere uno strumento importante per comprendere quale percorso sia più adatto per i vostri bambini.

Voglio quindi lasciarvi una breve classificazione che può aiutarvi ad orientare lo sguardo sulle diverse proposte della vostra zona.

Anzitutto dobbiamo fare chiarezza sulle definizioni. Le scuole, in Italia, si dividono in pubbliche pubbliche (finanziate dallo stato) e private (mantenute tramite le rette versate dalle famiglie). All'interno del gruppo delle scuole private possiamo trovare:

  • La scuola paritaria: si chiama così proprio perché garantisce l'equiparazione di diritti e doveri degli studenti e il titolo di studio che rilascia ha lo stesso valore legale delle scuole statali.
  • La scuola parentale: prevede che i bambini non frequentino una scuola pubblica o paritaria. Il gruppo di adulti che la fonda individua un'abitazione o locale in affitto e gestisce l'attività didattica personalmente o con il supporto di educatori/insegnanti. In questo caso, per poter acquisire il titolo di studio valido, gli alunni dovranno sostenere un esame a conclusione di ciascun anno scolastico (a partire dalla scuola primaria). 

Vediamo una rassegna di proposte per il nido e la scuola dell'infanzia, che possono offrire, oltre alla formula «tradizionale», esperienze educative e didattiche molto diverse tra loro:

Asilo nel bosco

Questo tipo di esperienza educativa ha come principio base «l'outdoor education», ossia lo sviluppo degli apprendimenti abbinati all'esperienza in natura, attraverso i sensi e la creatività. Le attività proposte sono per lo più destrutturate e la maggior parte delle ore scolastiche viene trascorsa all'aria aperta, anche quando le condizioni atmosferiche potrebbero far credere che sia meglio rimanere al chiuso. L'outdoor education si basa sull'utilizzo di tutte le discipline nel processo di apprendimento dei bambini (arte, musica, scienze, matematica, linguaggio etc..) attraverso la creatività.

Nido d'infanzia montessori e Casa Dei Bambini 

Questo approccio ha l'obiettivo di accompagnare ciascun bambino a coltivare il proprio desiderio naturale di apprendere e lo fa attraverso alcuni elementi imprescindibili, come: 

  • La predisposizione dell'ambiente che favorisce l'indipendenza nei movimenti e la libera scelta delle attività (attenzione, non confondetela con «i bambini fanno quello che vogliono!»).
  •  Il gioco interpretato come un vero e proprio lavoro del bambino che, attraverso il fare con le proprie mani, scopre il mondo e allena i muscoli che si preparano a scrivere.
  • La responsabilità di ciascun bambino verso se stesso, verso gli altri e verso l'ambiente che lo circonda. 
  • L'importanza del tempo di ciascuno: non esistono attività e proposte standardizzate per tutti.

Nido e scuola dell'infanzia Reggio Children Approach 

Reggio Emilia Approach è una filosofia educativa che riconosce il bambino come custode di forti potenzialità e soggetto di diritti. Come per il metodo Montessori, anche in questo caso, la cura e la predisposizione di arredi e oggetti è intesa come atto educativo che promuove il piacere dell'abitare lo spazio scolastico; ai bambini non viene proposta un'attività frontale e standardizzata, ma gli spazi danno modo di interessarsi a varie tipologie di lavoro che permettono di rispondere a bisogni e interessi diversi.  Nelle scuole «Reggio» i genitori hanno un ruolo molto attivo e vengono coinvolti in diverse attività e proposte. Questo permette di costruire una solida relazione con la scuola e, allo stesso tempo, richiede un impegno più «costante» da parte della famiglia. 

I giardini d'infanzia steineriani

Sono spazi dedicati ai bambini dagli 0 ai 7 anni. La pedagogia steineriana propone un approccio molto pratico agli apprendimenti con lo scopo di permettere a ciascun bambino di far fiorire i propri talenti. I bambini e le bambine hanno la possibilità di imparare a lavorare il legno, il rame, la terra, dedicarsi al cucito, ai lavori a maglia o all'uncinetto. Nei giardini d'infanzia steineriani c'è una salvaguardia particolare della fantasia, meraviglia, curiosità e creatività.

Nelle scuole primarie, oltre a Montessori e Steiner, possiamo trovare altri approcci pedagogici:

Scuola Senza Zaino

Questo progetto (che nasce in italia nel 2002) si basa sulla dimensione di ospitalità della scuola intesa come una comunità di ricerca dove viene favorita la responsabilità degli alunni e l'acquisizione delle competenze. Si chiama senza zaino perchè l'idea è che i bambini trovino a scuola tutto ciò di cui hanno bisogno (il materiale di cancelleria è condiviso tra tutti) e a casa dovranno portare solo pochi quaderni/libri per lo svolgimento dei compiti. La disposizione degli spazi prevede che l'aula non sia organizzata con cattedra e banchi frontali ma che ci siano diverse aree di lavoro in cui i bambini possono approfondire le materie con attività di gruppo, a coppie o individuali (questo aspetto, tra l'altro è molto simile nelle scuole montessoriane). In ciascuna classe è presente l'agorà: uno spazio in cui i bambini iniziano la giornata confrontandosi tra loro e con la maestra o il maestro. Un valore importantissimo per questo approccio è la «responsabilità»: le regole di convivenza, di utilizzo dei materiali e di gestione del lavoro scolastico vengono decise in sinergia tra insegnanti e bambini. In questo modo c'è un coinvolgimento più ampio di tutte le personalità che hanno modo di sentirsi parte sempre più attiva del processo di crescita.

Scuola libertaria

Questa proposta si basa principalmente sull'idea che il bambino o la bambina sia in possesso della piena capacità di scegliere. I tempi e i modi con cui apprendere non sono decisi e indirizzati dall'insegnante bensì da ciascun alunno per sé. Il percorso di studi è costantemente discusso ed elaborato in itinere attraverso un organo decisionale (di cui tutti fanno parte) che viene chiamata «assemblea». Gli adulti non vengono denominati maestri o professori, ma «accompagnatori»: questa scelta linguistica sottolinea la convinzione che il sapere non debba essere tramandato come qualcosa di precostituito ma scelto da ciascun alunno come la propria scoperta del mondo.

Nel Focus abbiamo approfondito questo ventaglio di possibilità anche da un altro punto di vista. Scegliere un metodo specifico può fare o meno al caso vostro, ma conoscerne le peculiarità può comunque essere una bussola utile per orientarvi nella scelta della scuola.

Scritto da

Sara Ghirelli – Educatrice montessoriana e parent coach
Sono educatrice montessoriana e parent coach e supporto le mamme e i papà che si sentono inadeguati, perché l'inadeguatezza è un sentimento che conosco bene. Nel 2015, poco prima di laurearmi in scienze dell’educazione, sono diventata mamma di Samuele: imparare a conoscerlo, giorno dopo giorno, mi ha permesso di mettere in pratica tutto quello che avevo studiato con l’occhio della professionista, senza mai dimenticare quello di mamma.

Parliamone

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Ciao Sara, io e Davide abbiamo ascoltato, letto e seguito il contenuto che hai creato su “ la scuola im-perfetta”. Ci siamo messi in gioco con la piramide della scelta e ancora una volta, mi viene da dire grazie al lavoro che fate per creare questi contenuti. 
Confrontarsi con parenti e amici e andare agli openday, non ci avrebbe permesso di approfondire assieme le radici della nostra scelta. 
Ora siamo finalmente arrivati ad un dunque: ci sentiamo più forti, sia io che lui e insieme. E di più, siamo consapevoli che se non darà benessere alla nostra bimba, la osserveremo, accompagneremo ed eventualmente, saremo pronti a cambiare consci che si può fare anche quello senza remore. Grazie di averci regalato la serenità di una scelta.
Che bello Eva, siamo felici di aver contribuito ad una scelta consapevole e serena! 💜
Che emozione leggerti Eva! grazie per aver scritto!! un abbraccio virtuale per voi!!!
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ad ogni bambino la sua scuola!
Ciao Sabina, seguire l'interesse e la specificità di ogni bambino è certamente uno dei primi passi. 💜

Se sei interessata a questo tema, ti ricordo che questo mese di settembre su Tutta La Tela il pacchetto editoriale che inviamo agli abbonati comprende anche la masterclass Focus: «Scuola, scegliere quella (im)perfetta per noi» (dal 1° ottobre lo trovi invece in vendita separatamente sullo shop).
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