Preferiti dei bambini

Tre proposte per facilitare l'autonomia nel gioco

Accompagniamoli a giocare da soli.

Sara Ghirelli Educatrice montessoriana e parent coach
23 maggio·3 commenti
Spoiler: non ti sto lasciando la bacchetta magica per vedere bambini e bambine giocare infiniti minuti senza il bisogno di un contatto con l'adulto!

Giocare da soli è una competenza che si acquisisce nel tempo. Ciascuno con il proprio percorso. Non c'è un'età in cui si deve imparare a giocare da soli: c'è un momento in cui l'esercizio quotidiano permette di raggiungere abitudini e sani equilibri tra il tempo condiviso con l'adulto e il tempo autonomo.

Le variabili che facilitano questo processo sono diverse: la preparazione dell'ambiente, la graduale «assenza» dell'adulto, l'osservazione e il riconoscimento degli interessi di bambinə, il tempo dedicato ad accompagnarlǝ in questo processo, le proposte di gioco.

Nel Percorso trovi diverse lezioni per approfondire ognuno di questi punti, e in questo post ci concentriamo proprio sulle proposte di gioco: quali potrebbero risultare più efficaci?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo, anzitutto, fare vari tentativi e capire cosa sia più accattivante per nostrǝ figliǝ. Per la mente del bambino è più facile incanalare l'attenzione quando l'attività proposta risponde al suo «piacere di fare» e non è né troppo facile, né troppo distante dalle sue competenze.

Ecco tre modalità di gioco che spesso riscontrano successo in vari momenti della crescita:

1. Il gioco simbolico reale
Metti a disposizione di tuǝ figliǝ tovaglioli sporchi di marmellata, un lavatoio e uno stendino fai da te, sono pochi elementi che garantiscono di avere un chiaro riscontro del proprio lavoro: i tovaglioli puliti e stesi. Età: dai 24 mesi circa.

Alternative simili:
  • Lavaggio dei piatti o delle stoviglie: puoi sporcarli con marmellata o tempera così da rendere il gioco più soddisfacente perché è visibile il passaggio da sporco a pulito;
  • Car wash: puoi usare due vasche: nella prima metti il fango finto dove immergere le macchine – trovi la ricetta più giù, all'interno della seconda proposta di gioco – nella seconda acqua e sapone per lavare le auto;
  • Farm wash: come il car wash, al posto delle auto puoi mettere gli animali della fattoria;
  • Lavaggio della bambola (meglio usare una bambola in plastica o gomma).

Tovaglioli sporchi di marmellata, detersivo piatti, spugnette, mollette, tagliere da cucina, acqua per il risciacquo, stendino homemade.



2. Il piccolo mondo sensoriale
Crealo con animali in miniatura, fieno, fagioli secchi, sabbia cinetica e fango «fai da te» (puoi prepararlo unendo amido di mais, cacao e acqua q.b.). Questa esperienza permette di giocare con i sensi e con l'immaginazione, favorendo il ruolo totalmente attivo di bambinə. Età: dai 18 mesi circa.

Idee alternative al fieno come «base gioco»:
  •  Tovaglia di colore neutro (utile che sia idrorepellente, io la uso sempre per proteggere il pavimento);
  • Cartone o carta pacco (molto bella perché bambinə ci potrà anche scrivere/disegnare sopra);
  • Ritagli di carta per imballaggi (quando ti arriva un pacco...mai buttare l'imballo 😜);
  • Riso soffiato/farina per polenta (in questo caso suggerisco di inserire l'intera attività in una vasca più grande come, per esempio, quelle bianche per la lievitazione dei panetti di pizza – minima spesa massima resa!).







3. L'opera d'arte 
Creare sullo specchio e stampare sul foglio: quanta soddisfazione c'è nel vedere il proprio lavoro spostarsi da un supporto all'altro? E ricorda a tuǝ figliǝ che essere artista significa anche creare senza preoccuparsi di sbagliare: è tutta arte! Età: dai 3 anni circa.



Alternative simili:
  • Acquerelli in doccia: se hai le pareti della doccia piastrellate, sono un'ottima «tela bianca» per quadri alternativi;
  • Autoritratto allo specchio: bambinə prova a disegnare il proprio volto, semplicemente specchiandosi;
  • Pittura ghiacciata: mischia all'acqua un po' di tempera e riponi nel portaghiaccio in freezer, il giorno dopo potrai usare i pezzi di ghiaccio colorati come «gessetti» (ancora meglio se usi un vecchio lenzuolo come base, al posto del foglio).

Scritto da

Sara Ghirelli – Educatrice montessoriana e parent coach
Sono educatrice montessoriana e parent coach e supporto le mamme e i papà che si sentono inadeguati, perché l'inadeguatezza è un sentimento che conosco bene. Nel 2015, poco prima di laurearmi in scienze dell’educazione, sono diventata mamma di Samuele: imparare a conoscerlo, giorno dopo giorno, mi ha permesso di mettere in pratica tutto quello che avevo studiato con l’occhio della professionista, senza mai dimenticare quello di mamma.

Parliamone

Hai modifiche non salvate -
che idea meravigliosa
Hai modifiche non salvate -
Bellissime queste iniziative di gioco autonomo. I miei figli passerebbero ore con acqua e sapone ❤️ 
Eheh... «aggiungi acqua» è sempre efficace! 💜
Hai modifiche non salvate -