Preferiti dei bambini

5. Reinventarsi / Con Savina Sciacqua

Con questo ospite sapevo che volevo parlare di cambiamenti di vita e di reinventarsi, perché questa persona lo ha fatto tante volte nella sua vita e continua a farlo tutt'ora. Abbiamo parlato di cambiare lavoro (e vita) da mamma bis e di matrimoni che finiscono quando ci sono già i figli. Lei si chiama Savina Sciacqua ed è per me un ospite molto speciale… scoprirete perché nella puntata :-)

4 settembre 2020·
25 min
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Savina Sciacqua
Savina Sciacqua su internet è La nonna che parla, creatrice di audiolibri per bambini. Trovate È la nonna che parla su Instagram (dove ogni tanto legge una delle sue storie per i bimbi che la seguono) e potete scaricare le storie della  "Collezione favole reali" in formato mp3 su Gumroad e in formato audiolibro su iTunes, Scribd, Google Play, Audiobooks e tanti altre piattaforme.

Savina Sciacqua ha anche scritto parecchi libri, tra cui Il lato B dell'amore, Una donna scomoda (prefazione di Massimo Gramellini) e Perché non so fischiare (prefazione di Dacia Maraini), Il ritratto di Dorian GAY e L'Odissea dei Vip. L'ultimo libro lo ha scritto a quattro mani con Maria Teresa Ruta: Il giro del mondo in casseruola.  Trovate tutti i libri di Savina Sciacqua su Apple Books.

Savina Sciacqua è anche la direttrice del magazine online di viaggi Dolce Vita Travel Magazine.

Conosci l'ospite

Savina Sciacqua – La nonna che parla
Da anni ho come influencer le mie figlie. Mi hanno portata nel nuovo che avanza. Ma adesso sono i miei nipoti Oliver e Emily a ispirarmi. I bambini istintivamente sanno ed io per andare avanti ho bisogno di tornare indietro. Spontanea, curiosa, birbante, egoista, fragile? Soprattutto vera! Sarò una bambina nonna.

Carlotta: Ciao a tutti e tutte benvenuti a un nuovo episodio di educare con calma spero che siate tutti bene qui oggi fa particolarmente freddo e dove registro non posso tenere riscaldamento acceso perché si sente nella registrazione quindi se mi sentite battere I denti non preoccupatevi sto benone ormai però mi è chiaro che dovrei scrivere un libro le avventure di Carlotta che registra il podcast o almeno tenta di registrarlo vabbè iniziamo oggi parliamo di cambiamenti di

Savina: vita e in un certo senso di reinventarsi ad ognuno di questi cambiamenti

Carlotta: perché spesso quando è di questi cambiamenti perché spesso quando entriamo in una di quelle caverne buie di cui parlavo in uno degli episodi ne usciamo che siamo persone diverse persone nuove e questo è un argomento a me molto caro perché nella mia breve vita ho dovuto reinventarmi completamente già direi tre o quattro volte forse potrei dire che ogni decennio abbia portato con sé un nuovo cambiamento e una nuova me una nuova Carlotta ma invece di raccontarvi di nuovo di me che poi divento noiosa per parlare di cambiamenti reinventarsi oggi ho deciso di invitare un ospite speciale che credo abbia molta più esperienza dal riguardo. È una persona che io conosco molto bene da tantissimo tempo da tutta la vita direi non vediamo tutto sempre allo stesso modo abbiamo a volte avuto un rapporto conflittuale ma sin da quando ero adolescente ho ammirato tantissimo la sua capacità di cambiare vita o anche solo immobili in casa cosa che faceva periodicamente tra l'altro

Savina: io l'ho sempre descritta come un vulcano di idee in continua eruzione e credo che

Carlotta: la sua vita rifletta questa descrizione quindi senza dilungarmi do un grandissimo benvenuto a credo che ormai l'abbiate indovinato alla mia mamma ciao Mami come stai?

Savina: Ciao Mami, mi fatto ridere ma

Speaker 2: tutto tutto perché in effetti hai riassunto bene quello che è stato un pochino il nostro modo di interfacciarci e poi soprattutto hai ragione sul fatto del vulcano e non mi piace esserlo a volte ma lo sono sempre stata proprio di attitudine. Comunque ben trovati a tutti I tuoi ascoltatori e ti dico che qui oggi fa particolarmente caldo

Savina: così che ore sono lì tra l'altro qui siamo a sera e da lì?

Speaker 2: No qua è qua è mattino sono quasi le nove del mattino otto e quarantuno esattamente

Savina: otto e quarantuno va bene mi sembra una buona ora per iniziare il podcast quindi ok

Carlotta: che ne dici se iniziamo a parlare subito del tema di oggi così non ci dilunghiamo e appunto come dicevo prima il tema di oggi è cambiamenti di vita reinventarsi Avresti voglia di raccontarci in breve tutte le volte che hai dovuto reinventarsi nella tua vita partendo dalla prima che se non sbaglio credo sia stata quando avevi circa diciassette anni che è stato un anno in cui è successa una cosa che cambiato la tua vita per sempre.

Speaker 2: Sì, in realtà è morto mio papà e quindi è morto tuo nonno e mi è dispiaciuto perché ti sarebbe piaciuto molto conoscerlo un grande viaggiatore anche lui nonostante l'epoca. Quello è stato il primo cambiamento. Ho dovuto, voluto prendermi carico della famiglia perché la mia mamma era entrata molto molto in crisi. Mia sorellina aveva quattordici anni, io ne avevo diciassette e mezzo e quindi è stato necessario fare quadrato, come dico io. Però ho pensato per lungo tempo che mio papà se ne sia andato per aiutarmi a diventare migliore.

Pensa una cosa assurda o forse era il mio modo di aiutare me stessa a farcela E in effetti poi è andata bene perché per qualche anno ho aiutato la mia famiglia, ho aiutato loro, soprattutto mia mamma e mia sorella. Abbiamo fatto tutte le pratiche perché mio papà era un grande visionario, aveva comprato ristoranti, li aveva dati in gestione, aveva comprato case. Quindi ci lasciate un vuoto enorme anche da un punto di vista economico e fiscale. Io ero ragazza e ho fatto I miei primi passaggi di cambiamento nella mia vita. Sono entrata in banca, ho vinto un passaggi di cambiamento nella mia vita.

Sono entrata in banca, ho vinto un concorso e sono stata anche bene per dieci anni. Però per me I cambiamenti Carlotta sono fondamentali, sono come le spezie della vita e ho scoperto che hanno il potere di cambiarne il gusto e quindi oggi so che mi piace vivere cambiando sapore alla mia esistenza. E non a caso ho scelto anche di cambiare di nuovo. Quindi dalla banca, che non mi piaceva, ho deciso di seguire un po' un'avventura con tuo papà e abbiamo avuto una società con un'azienda abbiamo preso dei soci io sono andata a Firenze a fare un corso di modellismo perché volevo aiutare questa azienda che produceva abiti e chissà se ti ricordi questa passi dell'allenamento.

Savina: Mi ricordo però un po' sfocato devo dire mi ricordo la casa dove vivevamo ma è un po' sfocato tutto il resto infatti spesso e volentieri ti chiedo dettagli perché non mi ricordo e

Speaker 2: comunque è stata una cosa interessante fino a quando ci siamo accorti che non era adatta a noi anche perché la persona che avevamo scelto per fare società era proprio lontana dalla nostra moralità e dalla nostra abitudine a essere trasparenti, insomma avevamo opinioni diverse per cui abbiamo cambiato. Papà preso un bar ad Alba con un socio e io nel frattempo facevo un po' la mamma perché c'eri solo tu e poi nel frattempo avevo già iniziato a collaborare con un giornale di provincia di Alba e basta. Poi è successo che il socio di papà avuto un grosso problema suo personale e per cui si era posto la necessità di aiutare papà a portare avanti questa attività che tra l'altro insomma era un'attività molto molto carina perché era in pieno centro storico nel cuore di questa cittadina meravigliosa che è Alba. E io, scusami

Carlotta: se ti interrompo, ma tra l'altro sicuramente ci ascolta ad Alba ricorderà il bar, se vuoi dire come si chiamava e dov'era.

Speaker 2: Si si chiamava Caffè Cavour, adesso non c'è più, era in via Cavour proprio nella via centrale, quella che porta alla piazza del duomo. Ed è stato un periodo della mia vita decisamente faticoso da un punto di vista fisico perché facevo le due cose e non era tutto così semplice però poi abbiamo preso un aiuto al bar e io mi sono indicata un po' di più anche alla parte che mi interessava che era quella di crescita del giornalismo. Quindi sì, cambiare cambiare vita mi piace come puoi aver capito perché poi da lì ho fatto tante altre cose e ho cambiato vita recentemente pur mantenendo in piedi sempre il giornalismo e da parte mia che riguarda la scrittrice.

Carlotta: E poi tra l'altro è cambiato anche paese.

Speaker 2: Sì sì ma ho cambiato paese perché c'è stata una circostanza, diciamo una situazione di fatti in Italia che hanno contribuito anche a questo cambiamento, in quanto io da giornalista freelance di viaggi ho viaggiato fortunatamente tanto perché era quello che volevo fare e da giornalista freelance però a un certo punto l'online tolto sicurezza agli editori e hanno lasciato a casa tutti I freelance e io mi sono trovata da un giorno all'altro senza lavoro. Mi sono reinventata perché io lavoravo per il mensile Gente viaggi e lì mi sono reinventata in modo anche devo dire da equilibrista perché io sono una surfista della vita e mi sono reinventata e ho fatto delle cose carine perché ho creato delle cose che mi hanno dato lavoro ancora per molti anni e ho lavorato per tante testate però in modo più strano e cioè io mi sono ho fatto stretto alleanza con una giornalista showgirl che è Maria Teresa Ruta e con lei ho creato il viaggio stampa del famoso per cui avendo lei, io organizzavo e pianificavo tutti I viaggi stampa e avendo lei anche come partner professionale, al mio fianco sono riuscita a viaggiare ancora per parecchio tempo. Poi quando anche questo di nuovo è cambiato, anche se non è morto, io ho pensato: bene, adesso dove mi ricostruisco?

Vado dove c'è un pezzo della mia famiglia e sono venuta in Spagna giurandovi però che voi eravate liberi di fare cosa volevate perché io comunque nel mio cuore di madre ti ho sempre intuita e anche Alex per come vi vedevo da fuori io ho sempre intuiti piuttosto vagabondi nei pensieri e poi lo siete diventati nei fatti, dei veri Gordon trotter o dei viaggiatori.

Carlotta: E' vero, è vero, mi piacerebbe però ritornare al periodo che forse è il cambiamento che io personalmente ricordo più ricordo meglio nella nella nostra vita e nella tua vita che è quello di quando avevi quaranta anni improvvisamente sei diventata giornalista perché per me che ti vedevo da fuori tra virgolette per me era stato improvviso nel senso che un giorno lavoravi al bar il giorno dopo

Savina: I giornalisti e lavoravi su testate nazionali intervistavi famosi mi facevi entrare nei nei samerini dei cantanti dei miei cantanti preferiti quindi ecco per me è stato proprio un cambiamento totale a trecentosessanta gradi e che

Carlotta: piace che non le soddisfa e vogliono fare qualcosa di più per sé.

Savina: Come l'hai fatto mamma? Come hai fatto a cambiare a trecentosessanta gradi la tua vita

Carlotta: e soprattutto che cosa ti motivato a farlo in quel momento?

Speaker 2: Come ci sono riuscita l'ho fatto a modo mio Carlotta, un passo dopo l'altro. Come avevo accennato prima, un pochino anticipato, avevo I due lavori in piedi, quindi ho fatto due lavori in contemporanea. Lavoravo giorno e notte, puoi chiedere a papà giorno e notte nel vero senso della parola. Io lavoravo sabato e domenica al bar tutta la settimana, non ti dico l'epoca della fiera del tartufo a ottobre che non si aveva nemmeno un giorno di riposo e poi partivo e dopo il lavoro al bar che noi era un lavoro che chiudevamo alle sette e mezza di sera andavo a lavorare al giornale questo giornale di provincia di Alba Bralanghe Roero il Corriere esattamente andavo a lavorare e lavoravo fino a tardi e poi al mattino presto lavoravo di continuo. Però è stata la forza di volontà, è stata l'applicazione, mi sono sdoppiata, avevo due vite e a un certo punto, quando mi sono accorta che il secondo lavoro era diventato prioritario ma soprattutto primario da un punto di vista economico essendo anche subentrata nel frattempo un'altra specie di avventura perché laddove avevamo comprato il bar ci avevano dato lo sfratto e quindi non abbiamo più potuto portare avanti l'attività né venderla.

Avevamo ancora un anno per poterci lavorare dentro e poi dovevamo lasciarlo. Io lì ho deciso che mi toglievo da quell'attività e ho lasciato papà gestire le ultime diciamo gli ultimi colpi di coda di questo meraviglioso caffè Cavour e mi sono staccata e ho visto che mi dava da mangiare ho visto che economicamente mi permetteva di essere forte, di aiutare la famiglia e quindi ho iniziato a lavorare là dove poi mi hanno assunto, dove poi sono stata notata, perché è andata proprio così dal quotidiano La Stampa e il quotidiano La Stampa nel nome di Sergio Miravalle mi praticamente cercata e mi chiesto di lavorare con loro perché gli avevo rubato il suo fiato due notizie e noi eravamo un settimanale mentre loro uscivano tutti I giorni per cui era stato un po' uno smacco. Avevano avuto veramente la redazione si era presa due volte un brutto shampoo per colpa mia, perché avevo trovato delle notizie che loro non avevano dato e le avevo fatte uscire prima sul settimanale che non sul quotidiano La Stampa, dove io non lavoravo. Quindi loro mi hanno presa con loro a bordo e io sono andata a lavorare con loro un po' di anni o poco meno di due anni.

Poi però è successo che nel frattempo io avevo conosciuto Silvestro Serra che era il direttore di Gente viaggi forte di un escamotage perché io mi chiamo Selina Sciacqua e ho quindi le mie due iniziali con la s e lui si chiama Silvestro Serra quindi le due iniziali con la s e io gli dissi all'epoca abbiamo un cognome, ci fermiamo sempre s e s, non ci porta solo onore. E lui si mise a ridere e da lì iniziò la nostra simpatia e io gli proposi delle cose assurde e bizzarre come una rubrica sui cimiteri o come il viaggio sfigato del vip e questo ci riunì e ci fece in modo che io entrai a bordo di gente viaggi in modo continuativo ma poi non riuscivo a tenere il quotidiano La Stampa anche in piedi contemporaneamente, soprattutto io volevo viaggiare. E quindi lasciai il quotidiano per entrare a far parte in modo continuativo ed essere proprio facente parte della famiglia La Stampa. Ma io dissi di no e dissi, dissi invece, essere freelance con gente viaggi. Quindi partii per questa nuova avventura.

Ecco perché tu ti sei a un certo punto accorta che la tua madre partiva, andava. Però, in realtà, prima di partire e andare, contemporaneamente io, come ti ho detto, il viaggio sfigato del vip dovevo intervistare I famosi, no? E quindi mi sono portata avanti, cioè verso I viaggi, ad Alba e quindi tu ti ricordi del periodo in cui entravamo e uscivamo dai concerti, dai teatri e così via proprio perché io avevo creato questa rubrica ma avevo bisogno di alimentarla e di conseguenza

Carlotta: Certo, praticamente sì, è buffo perché hai detto un sacco di cose che io non sapevo quindi

Savina: dopo trentaquattro anni di vita ci sono ancora cose che non sappiamo l'una dell'altra

Carlotta: poi mi piacerebbe anche parlare oltre a questo cambiamento di carriera di un altro cambiamento che è stato molto importante nella tua vita ma anche nella nostra vita che è stato il divorzio da papà Io avevo circa diciotto anni, qui ne aveva nove e visto che capita un po' a pennello perché da poco una lettrice mi scritto dicendomi che pensa che il suo matrimonio sia finito, che non sa come fare, che soffre per I figli ovviamente, Immagino che per te sia stato un percorso lungo, per papà sia stato un percorso lungo, ma mi piacerebbe capire quando hai saputo che era finita, quando hai capito che avevi preso una decisione finale che credo poi sia la parte più difficile perché si trova in questa situazione.

Speaker 2: Sì, è una parte complessa ed è fatta di tanti step. Però ho saputo che era finita quando ho iniziato ad accorgermi che I complimenti degli altri uomini mi lasciavano delle fantasie. Perché per I miei valori morali io sono certamente una donna monogama e non ho mai tradito il mio uomo, mai. E non giudico chi lo fa, e sia chiaro, ma io so che non posso farlo per me, per me stessa. E quindi avere anche solo delle fantasie per me significava tradire papà.

E quindi, lungo corto che sia stato il momento per capire tutto questo, prima di dirlo ad alta voce a papà ho dovuto dirlo a me stessa. In mezzo è stato come camminare su un tappeto di rose e baccalà credo. Sai quelle con il gambo lungo e con le spine molto grosse. A volte credevo di farcela. Sì sì dicevo ce la faccio, ce la faccio, stiamo bene, riuscirò a farcela, ma subito dopo sentivo le spine che mi entravano sotto pelle e alla fine è andata così, ho dovuto andare via perché altrimenti mi sarei ammalata e poi comunque non ero più io, non ero più io nemmeno con papà.

Papà si meritava tutto, io ero lì oramai nemmeno al cinquanta por cento. E questo è un grosso, grossissimo dolore, ma non è preventivabile e a un certo punto ho capito che era finita e ho dovuto dirlo anche a lui non solo a me stessa

Carlotta: certo e invece mi è venuta in mente questa domanda adesso che parlavi se tra dieci anni io e Alex fossimo nella stessa situazione, che cosa ci consiglieresti?

Speaker 2: Guarda Carlotta, non ci sono consigli utili perché io credo ci siano tanti modelli di relazione quante sono le coppie nel mondo. Ogni consigli utili, perché io credo ci siano tanti modelli di relazione quante sono le coppie nel mondo. Ogni coppia, si sa, è un universo, quindi anche salvare o chiudere una relazione avrà modalità uniche e non discutibili, se non dai due che formano la coppia. Certo, non ci si capacita che manchi anche solo la gestualità quotidiana delle piccole cose. Io ad esempio, tornando a prima, cosa provavo?

Io sentivo forte il dolore del fatto che non ci cercavamo più per una carezza, ad esempio. Si soffre e soffre anche chi si prende la responsabilità della decisione, perché a volte non è una decisione alla quale si arriva in modo unanime. Però, ecco, l'unica cosa che vi direi, se dovesse arrivare a un percorso così è di continuare a rispettare l'amore che vi siete dati anche nei discorsi tra di voi anche con I figli non ci sono colpevoli da trovare perché purtroppo non sempre si cambia nello stesso modo e cambiando se non si cambia andando nella stessa direzione succede che ci si ritrova lontani e beh un'altra cosa visto che siete anche genitori dico una cosa che mi avrai sentito dire mille volte che si divorzia solo come coppia, non si divorzia mai come genitori e secondo me non si divorzia mai nemmeno come individui perché io sono rimasta molto, molto, molto attaccata a tuo padre vuoi chi me lo tocca, gli voglio un bene dell'anima e ringrazio mille volte Mario perché lo ama al posto mio oggi. E quindi secondo me è importante questo, molto importante. Io non riesco a staccarmi da papà.

Papà per me è una parte importante della mia vita, non solo perché ci siete voi, ma ci siete voi anche. E quindi e poi come scritto Isabella Aiende scritto che non esiste separazione definitiva fino a che esiste il ricordo. E io penso che non potrei mai dimenticare un amore grande come quello per papà

Carlotta: poi sì quello che hai detto prima effettivamente è vero nel senso che lo posso confermare che non ho mai sentito da figlia una parola negativa nei confronti di papà e questo devo dire che anche se tu sai che io sono stata arrabbiata per tanto tempo questa è veramente una cosa che guardandomi indietro riconosco che aiutato tantissimo

Speaker 2: no anche perché papà comunque è davvero un uomo straordinario tuo padre a noi a noi non sono successe e poi fossero anche successe ci sono, come dicevo prima, ci sono tanti modi per dividersi, no? E ce ne sono tanti quanti le coppie sono nel mondo, quindi a noi è successo che tra l'altro non c'era una lei, non c'era un lui, era proprio la mia irrequietezza che mi portata a valutare che dovevo dirgli la verità che dovevo andare tutto lì

Carlotta: e poi effettivamente dopo quando poi hai conosciuto Alberto che è diventato tuo marito hai diciamo trovato insomma hai vissuto altri dieci anni di matrimonio ma poi avete divorziato senza entrare nel dettaglio della seconda relazione che tanto probabilmente non è rilevante in questo momento ma mi chiedo spesso poi se non vuoi rispondere non rispondi, ma mi chiedo spesso dopo due divorzi che cos'è per te l'amore oggi?

Speaker 2: Mah guarda l'amore per me è come un miracolo, Un amore sano è un miracolo che può accaderti da un momento all'altro e che io auguro a tutti almeno una volta nella vita. Io sono stata fortunata perché l'incontro d'amore è raro e quindi lo trovo prezioso. Però l'amore può non arrivare più e quindi ad esempio io oggi sono sola dopo quasi cinque anni che ho di nuovo divorziato, tra l'altro di nuovo sono la responsabile nel senso che ho scelto di divorziare anche dal mio secondo marito Bene, io oggi guardo all'amore più universale. Non è che mi appaga completamente perché è un modo nuovo di stare dentro la quotidianità anche. Però credo che anche quest'epoca, no, il contesto storico che è particolare, il Covid-diciannove compreso, mi portata di più a pensare che ci si può innamorare di cose molto più alte della natura, dell'universo e non lo so ancora, sto facendo questo percorso nuovo e onestamente non lo so che tipo di amore sia però certamente sono pronta a innamorarmi di nuovo se succederà

Carlotta: ma non ho risposto

Speaker 2: ecco però no no no anche a risposarmi se l'uomo che anche a risposarmi se l'uomo che amo e che mi ricambia me lo chiederà perché per me è una forma di credere fino in fondo in quello che sta.

Savina: Ridiamo, ridiamo perché quando divorziato il giorno che firmato a voi, poi è uscito ufficio e cosa mi hai detto mamma?

Speaker 2: Sono tornata signorina posso sposarmi domani

Savina: e io ti ho detto beh se ti sposi di nuovo non invitarmi perché non ci

Speaker 2: vedi vedremo vedremo sai che la tua frase comunque mi anche dato l'idea che potrei sposarmi a sorpresa senza dirlo a nessuno oddio

Savina: tanto guarda mamma tu lo sai che ti chiamiamo Sabina Jones per una ragione perché sono le avventure di Sabina Jones che continuano in te quindi vediamo quale sarà il prossimo capitolo di Sabina Jones

Carlotta: L'intervista con la mia mamma va avanti ma la interrompo qui perché dovete sapere che io non amo I podcast lunghi perché non ho mai tempo di ascoltarli e visto che mi sto creando questo podcast mio e questo prodotto mio ho deciso di crearmelo di immagine e somiglianza, quindi per ora la interrompo e vi do appuntamento alla prossima settimana con la seconda parte di questa intervista in cui parliamo di un altro cambiamento, un cambiamento molto speciale che è quello del diventare nonni e non solo diventare nonni ma diventare nonni di una famiglia che segue I principi Montessori insomma ne sono uscite di cotte e di crude quindi vi invito ad ascoltarla e se avete dei nonni nei paraggi vi consiglio di fargliela ascoltare però non diteglielo che ve l'ho detto io ok quindi non mi rimane che dirvi che se vi manco da qui alla settimana prossima mi trovate anche su internet sul mio sito w w w punto latelladicarlotta punto com oppure su instagram e facebook come la tela di carlotta blog non mi rimane che mandarvi un abbraccio e ci vediamo alla prossima puntata di educare con calma ciao

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